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Fitoterapia

CONTINUA CON ESTREMO SUCCESSO DI INTERESSE, LA RUBRICA DELLA NOSTRA ESPERTA REDAZIONALE IN SCIENZE E TECNICHE ERBORISTICHE. TORNA A PARLARCI DI UN PROBLEMA ESTETICO, SUL QUALE SONO PERVENUTE MOLTE E.MAIL DI RICHIESTA: LA CELLULITE. QUESTA VOLTA CI SUGGERISCE LA POSSIBILITA’ DI ALCUNI RIMEDI CASALINGHI, ANCHE SE CI INFORMA (COME SEMPRE) DI ALCUNI PERICOLI POTENZIALMENTE DERIVABILI DA UN USO SCORRETTO DI QUESTE PRATICHE. VEDIAMO QUALI AIUTI POTREMMO RICEVERE DALLE SCIENZE ERBORISTICHE.

L’  E D E R A

qualche  rimedio casalingo contro la cellulite 

Di: Bellomini Alessia
(Erboristeria Fior di Luce  - Via Perugia 1/C 56126 Pisa)

L’Edera rampicante (Hedera helix L.) è una pianta appartenente alla famiglia delle Araliaceae, la parte utilizzata in fitoterapia è costituita dalle foglie e dai rametti i cui costituenti principali sono dati in maggior misura da:

  • saponine,
  • flavonoidi,
  • steroli,
  • zuccheri,
  • e sali minerali.

Tralasciando le proprietà che l’Edera può avere se assunta per via interna (una breve parentesi per ricordare che l’ingestione delle bacche può essere gravemente tossica, specie per i bambini), ciò che in questo appuntamento analizzeremo è l’attività che la pianta può esplicare per uso esterno.

In passato le preparazioni a base di Edera venivano utilizzate per moderare la sensibilità dei nervi periferici in caso di nevralgie, dolori reumatici o artritici.

Ancora oggi valido, accanto a questo utilizzo,  sono state altresì sfruttate le proprietà della pianta per contrastare localmente l’antiestetico aspetto della pelle a buccia d’arancia; la si ritrova, infatti in numerosi preparati, gel, creme o fanghi con effetti anticellulite.

I suoi principi attivi presenti, ne giustificano le attività vasocostrittrici e astringenti, alle proprietà anticellulitiche delle saponine si affiancano quelle sedative e lenitive dei flavonoidi, la pianta riesce così a svolgere nel suo insieme un’azione globale curativa.

Qualche ricetta “fai date”:

·Far bollire per 10 min. 200g di foglie di Edera (meglio se fresche) in 1 litro di acqua, inzuppare un fazzoletto di cotone e applicarlo direttamente sulla pelle; lasciarlo raffreddare prima di cambiarlo.

·Ad un pugno o più (a seconda della zona da trattare) di foglie di Edera, aggiungere acqua bollente fino ad ottenere una pasta consistente, applicare poi direttamente sulla pelle o fra due strati sottili di garza, per mantenerlo attivo appoggiare una borsa di acqua calda per 30 minuti.

·In associazione far bollire 50g di Fucus, 50g di Edera, 100g di crusca, 100g di sale grezzo nella più piccola quantità di acqua possibile, mescolare e lasciar evaporare l’acqua fino ad ottenere un impasto, applicare come sopra.

·Per i più pigri, pomata od olio per il corpo (ad esempio olio di mandorle dolci o di germe di grano) al 10-20% (Estratto fluido o Tintura Madre di Edera) da applicare frizionando – possibile associazione con Ippocastano, Rusco e Calendula (anch’essi in Estratti fluidi o Tinture Madri).

Per richiedere maggiori chiarimenti o per suggerire nuovi ed interessanti temi da trattare, inerenti la sua attività professionale di erborista:

e. mail: postmaster@bellomialessia123.191.it

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