ANCORA UN INTERESSANTE ARTICOLO
NELLA CONSUETA RUBRICA DELLA NOSTRA ESPERTA REDAZIONALE IN SCIENZE E TECNICHE
ERBORISTICHE. QUESTA VOLTA CI PARLA DELL’USO FITOTERAPICO DELL’ALGA KLAMAT.
NOTEVOLI SONO LE SUE INDICAZIONI, NON ULTIME QUELLE COADIUVANTI DI REGIMI
ALIMENTARI PER LA PERDITA DI PESO. MA ATTENZIONE, ANCHE IN QUESTO CASO EISTONO
DELLE CONTROINDICAZIONI. VEDIAMO COME LE SCIENZE ERBORISTICHE POSSONO AIUTARCI
NEL QUOTIDIANO.
L’Alga Klamath
Di: Bellomini Alessia
(Erboristeria Fior di Luce - Via Perugia 1/C 56126 Pisa)
Le
alghe Klamath appartengono al gruppo delle alghe verdi-azzurre (insieme alla
Spirulina e alla Clorella), sono microalghe che crescono nell’omonimo lago
dell’Oregon.
Il klamath è un lago incontaminato incastonato in una regione
vulcanica da cui riceve fiumi e ruscelli ricchi di sedimenti di origine
vulcanica che conferiscono alle alghe caratteristiche uniche in natura.
Per il loro eccezionale profilo nutrizionale e per la
presenza in esse di specifiche molecole, le klamath sono conosciute da sempre
dalla medicina orientale - ravvalorate da studi recenti - per le loro numerose
attività:
La Klamath è infatti dotata di uno spettro vitaminico
completo che include la vitamina A, C, D, H, K, l’acido folico, la colina, il
gruppo delle vitamine B ed in particolare la sempre più rara vitamina essenziale
B12 in forma assimilabile; è l’unica fonte nutrizionale contenente i 28 minerali
ed oligoelementi indispensabili al corretto metabolismo umano in forma
biodisponibile; possiede altresì ben 20 aminoacidi, fra i quali sono compresi
anche quelli essenziali in proporzioni quasi identiche.
È ricchissima di pigmenti antiossidanti, oltre ai più
importanti antiossidanti endogeni, contiene un alto contenuto di betacarotene
inserito nell’intero corredo dei carotenoidi ed una elevata presenza di
clorofilla, anch’essa dotata di importanti attività antiossidanti ed
epatoprotettive.
Gli inverni rigidi a cui sono sottoposte hanno costretto le
alghe a produrre importanti acidi grassi essenziali quali Omega 3 e 6 nella
porzione ritenuta ottimale (2-1) utile per aiutare a normalizzare il metabolismo
dei grassi.
Risulta perciò attiva in numerose patologie quali:
-
allergie e malattie autoimmuni (qui entra in gioco
l’attività, non tanto immunostimolante, quanto immunoregolatrice),
-
vari stati di natura infiammatoria,
-
stanchezza cronica,
-
valori alterati di diabete, colesterolo e trigliceridi,
-
problematiche neurologiche;
-
l’alto valore nutrizionale la rende valida in tutti i casi di
debilitazione fisica e organica offrendo anche una valida integrazione proteica.
Essendo
altamente energetica può sopperire al senso di stanchezza che normalmente si
avverte quando sottoponiamo il nostro organismo ad una dieta ipocalorica;
inoltre, per il suo contenuto di fenilanina (molecola endogena del cervello
modulatrice dell’appetito) può ridurre il senso di fame.
Il potere rivitalizzante della Klamath ne fa quindi un ottimo
coadiuvante nelle terapie omeopatiche o fitoterapiche.
Indispensabile la raccomandazione di rivolgersi al parere di
un medico in caso di assunzione specie se contemporaneamente si fa uso di
farmaci o si è affetti da particolari patologie, anche al fine di prevenire ed
evitare eventuali possibili interazioni.
Per richiedere maggiori chiarimenti o per suggerire nuovi ed
interessanti temi da trattare, inerenti la sua attività professionale di
erborista:
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