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Alimentazione

L'indice glicemico

Quello che più interessa ad un praticante di arti marziali e sport da combattimento sui carboidrati non è la suddivisione in semplici o complessi, ma la capacità di mantenere il livello energetico stabile. Il livello costante e moderato degli zuccheri nel sangue, la glicemia, assicura un miglior funzionamento dei tessuti e previene disturbi organici e metabolici anche gravi come il diabete.

Quando arrivano nel sangue, in modo massiccio e repentino, grosse quantità di zuccheri, provocano una eccessiva produzione di insulina, l’ormone che ha il compito di trasferirli nei tessuti come fonte energetica o negli adipociti come grasso di riserva.

Tanto più rapido ed intenso è l’innalzarli della glicemia, tanto più pronta è la risposta insulinica. Questa operazione "di pulizia" del sangue diviene così radicale che anche la quantità normale di glucosio è eliminata ed il livello di energia cala drasticamente.

Ci sono zuccheri semplici a lenta assimilazione (fruttosio) e polisaccaridi velocemente metabolizzati (patate). La velocità di assorbimento di un cibo è definita indice glicemico: tanto più questo è elevato, tanto più rapido è il suo passaggio nel sangue.

Presenza di fibre, poco nutrienti, associazioni alimentari, cottura, influenzano l’indice glicemico.

E' quindi importante capire quale fonte di carboidrati sia meglio privilegiare rispetto ad un'altra in base all'indice glicemico. Per un livello più stabile di energia, miglior recupero dalla fatica e nel caso di diete dimagranti è preferibile orientarsi su cibi a basso indice glicemico.

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