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CONTINUANO LE RICERCHE ED INFORMAZIONI DEL
PREPARATISSIMO E GIOVANE MAESTRO FEDERICO FRAGALE, SULL’USO O ABUSO DI TALUNE
SOSTANZE, CHE SPESSO SENTIAMO VENGONO USATE (forse con troppa leggerezza e
faciloneria) NELLO SPORT. NON VOGLIAMO NE PROMUOVERE, NE PROVOCARE INUTILI
ALLARMISMI… MA SOLO TENTARE DI CAPIRNE MEGLIO IL LORO FUNZIONAMENTO E
SOPRATTUTTO GLI EFFETTI COLLATERALI… MA SPECIALMENTE SE VI SIANO EVENTUALI ED
IMPORTANTI CONTROINDICAZIONI.
CAFFE’ CAFFEINA E SPORTDi: Federico FragaleChi di noi sa resistere ad un buon caffè, soprattutto al mattino, o dopo pranzo? Istintivamente addirittura, pare che quando ci sentiamo un po’ sottotono… lo assumiamo per ridarci la carica! Ma cosa è che sprona ed influenza il nostro organismo ad essere reattivi dopo una buona tazza di caffè? Cerchiamo quindi di seguito, di descrivere gli effetti fisiologici, ergogenici della caffeina sulla prestazione e ovviamente, anche i suoi lati negativi. E’ risaputo, e non sono certo io ad “illuminarvi” che la sostanza principale che ci energizza è la caffeina, ma non tutti forse, sono al corrente di come questa sostanza interagisce col nostro organismo. La caffeina è uno stimolante del sistema nervoso centrale, che inibisce l’adenosina (un neurotrasmettitore che ha effetto calmante) e di conseguenza quindi, induce le ghiandole surrenali a secernere adrenalina. Sembrerebbe infatti che, proprio grazie a quest’ultima, si avrebbe un aumento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna, con immissione di glucosio nel sangue e da utilizzare come energia di riserva. Da studi effettuati, si dice che la caffeina crea dipendenza, chiaramente se usata ad alti dosaggi, perché interferisce sulla dopamina, un ormone che da il senso del piacere e ci fa stare meglio, quindi oltre ai benefici psicologici e fisiologici, si dice che migliori quelle prestazioni basate sulla resistenza, con una durata compresa tra i 30 e i 90 minuti. Proprio grazie a molti studi documentati, effettuati sul rapporto caffeina e prestazioni, il CIO ha imposto un divieto che comporta la squalifica, qualora il limite, su esami specifici sulle urine, superi i 12mg/ml, approssimativamente da 600 a 800 mg di caffeina, in modo più semplice equivalgono dalle 4 alle 7 tazzine di caffè. Ma prima di auto-convincerci empiricamente che la caffeina non può far altro che bene, vediamo di illustrare però, anche i possibili lati negativi. L’uso di caffeina sia in ambito sportivo, per un aumento di prestazioni, sia come uso dietetico quotidiano, comporta infatti dei rischi documentati. Oltre agli effetti sopraccitati, comporta anche irrequietudine, irascibilità, stati d’ansia, emicrania ecc. che, se unite a patologie già esistenti, possono provocare anche seri danni all’organismo. Inoltre un uso prolungato di caffeina, (in ambito sportivo ad esempio) richiede sempre più quantità per ottenere gli stessi risultati, a causa dell’assuefazione da parte dell’organismo, sarebbe quindi opportuno uno stato di astinenza, per ripristinare lo stato ottimale fisiologico dell’organismo, che al contrario, sarebbe danneggiato se rimanesse in una situazione di “emergenza ormonale” per diversi giorni. Oltre a questi problemi, la caffeina si legge abbia anche effetti diuretici, con conseguente perdita di liquidi, il che non è il massimo, soprattutto se stiamo facendo allenamenti di resistenza, dato che i liquidi servono per trasportare i nutrienti e per lo sviluppo muscolare. Si dice che la caffeina ha un periodo di “vita” nel nostro organismo di 6 ore, quindi prendendo un caffè alle 5 del pomeriggio, alle 11 l’avremo più o meno “smaltito”, ma la cosa più terrificante e che se prendiamo più caffè al giorno questi si sommano, con un periodo di rilascio più lungo e non è detto che, anche se riusciamo a dormire, potremo ottenere i massimi potenziali benefici di riposo, derivanti da un sonno profondo. Per concludere, è chiaro a tutti che questa sostanza ha alcuni effetti benefici su alcune prestazioni durante l’allenamento, è vero anche che i problemi sono altrettanto conosciuti, ma questi chiaramente con un uso spropositato di tale sostanza… e le due-tre tazzine al giorno non sembrano essere così nocive per la maggior parte delle persone, salvo alcune patologie. CONCLUDENDO:Come in ogni dieta che si rispetti, credo personalmente che l’equilibrio sia la chiave del tutto. Ma mi sentirei soprattutto di consigliare chiunque volesse usare la caffeina derivatagli dal caffè, per i propri allenamenti e prestazioni… di consultare prudentemente prima di farlo, il proprio medico di fiducia.
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