ECCO CHE NATURALMENTE, DOPO AVER PARLATO DELL’USO DEGLI
INTEGRATORI ALIMENTARI PIU’ IN AUGE… L’ARGOMENTO DI DISCUSSIONE SI ALLARGA
ED ARRIVA A TOCCARE ALTRE SOSTANZE… QUESTE, VERI E PROPRI MEDICINALI, NOTIAMO
SPESSO CHE VENGONO USATE E (ANCORA PEGGIO) SOMMINISTRATE E CONSIGLIATE DA AMICI
O ALLENATORI, CON STRAORDINARIA E PERICOLOSA DISINVOLTURA… TIPICA DELLA
MANCANZA DI INFORMAZIONE. PARLIAMO DEGLI ANTINFIAMMATORI.
GLI ANTINFIAMMATORI
USO E ABUSO NELLO SPORT
Di: Federico Fragale
Questa
nostra società così semplicemente consumistica, ci ha forse abituato e
addirittura convinto credo, che esiste un rimedio “forzato”e
scientifico per ogni cosa. Hai mal di testa? Una pasticca lo fa scomparire…
Hai mal di fegato? Prendi questo o quello sciroppo miracoloso…Hai un dolore di
qualsiasi genere? Prendi un antidolorifico! Viviamo infatti in una società che
a quanto pare rifugge il fastidioso dolore come un qualcosa di negativo…
qualcosa da debellare assolutamente! Non posso che essere d’accordo
naturalmente… sia sul fastidioso, sia sul doverlo debellare… ma proviamo a
pensare che cosa è il dolore? Perché esiste? Non potrebbe trattarsi forse di
un campanello di allarme del nostro corpo… non potrebbe essere una forma di
autodifesa del nostro organismo… da noi stessi… un modo di comunicarci che c’è
qualcosa che non và? Su questo credo che siamo tutti d’accordo… ma è sul
“modo” di rimediare, che forse molti avranno qualcosa da obbiettare e con
buone ragioni da ambo le parti! Ma il solo pensare che questo sia solo il
sintomo di un qualcosa che non và nell’organismo… dovrebbe farci
comprendere che forse, non dovremmo combattere il solo sintomo… ma credo
invece la sua causa! Il motivo che mi ha spinto a scrivere volentieri qualcosa
su questo argomento (pur non essendo un medico) è la troppa facilità con cui
troppo spesso (a mio personale giudizio) noto e vedo consigliare da
chiunque ed attuare rimedi simili con motivazioni empircihe, ma ammantandole di
scientificità per il fatto che le sostanze consigliate sono veri e propri
medicinali e che sono proposti, prodotti e presentati, proprio per quella
patologia. La cosa più frequente che notiamo nel nostro mondo sportivo… è
vedere e sentire consigliare antinfiammatori ed antidolorifici come se fossero
innocue caramelle. Addirittura se ne sente prescrivere l’uso e la
posologia… il tempo di assunzione, quantità e modalità, da sedicenti
allenatori (anche molto in gamba, ma a quanto pare non altrettanto prudenti o
attenti alle eventuali controindicazioni). Forse infatti, non si rendono
conto che hanno commesso un illecito in abuso di professione medica. Questi
hanno infatti, prima di tutto ( dopo che l’atleta gli ha esposto il suo caso)
individuato ed espresso una patologia e fatta una diagnosi, poi hanno
prescritto una cura medica e ne hanno prescritto finanche la posologia. Sarebbe
invece quindi opportuno (a mio personale avviso) che ognuno facesse attenzione a
rimanere nel proprio ambito di azione e non invadere delicati campi di
pertinenza altamente professionali quale quello medico. Indubbiamente sono
rimedi validi, come credo ognuno di noi abbia potuto constatare di persona…
Indubbiamente ci sono motivi che ci spingono e non ci permettono di interrompere
la preparazione, solo per una noiosa e semplice infiammazione… ma credo
sarebbe opportuno essere molto cauti e lasciare che le prescrizioni siano fatte
da un medico o almeno dopo essersi consigliati dal proprio di fiducia. Molti di
voi adesso, credo stiano sicuramente pensando che io sono forse
troppo prudente…che un antinfiammatorio non ha mai fatto male a nessuno, anzi!
Ma vi assicuro che per quanto ne so io… potrebbe anche non essere così.
Infatti se un determinato antinfiammatorio non può certo causare danni
rilevanti nei casi più frequenti e comuni… potrebbero esserci per esempio
delle controindicazioni nell’assunzione in contemporanea con altri prodotti
che stiamo prendendo e somministratici per altri motivi… siamo in grado noi di
prevederlo? Comunque sia, detto come sempre quello che mi sento in
dovere di dire al riguardo, cerchiamo di capire in maniera semplice e
sommaria, ma comprensibile ai più come al solito… che cosa sono, a cosa
servono, come agiscono e le indicazioni per cui si legge che andrebbero presi,
attraverso una personale e semplice ricerca fatta al riguardo. Inviterei poi chi
fosse scettico al riguardo, di approfondire a propria volta le sue conoscenze
sull’argomento.
Quante
volte ci è capitato, in base a determinati periodi di stagione o anche
conseguentemente ad un’intensa attività fisica, di andare incontro a
infiammazioni muscolari, articolari, tendinee ?
Spesso e volentieri, credo
personalmente che la miglior cura sia proprio il riposo totale della parte
infiammata e lasciare che il corpo attui i rimedi naturali di cui è dotato e
per cui è naturalmente e perfettamente predisposto. Ma diciamoci la verità…
quante volte abbiamo invece assunto sostanze antinfiammatorie o antidolorifiche,
ai fini di aumentare la velocità di guarigione fisiologica dell’organismo o
anche solo per permetterci, di fare gli ultimi allenamenti o addirittura un
match che non possiamo rimandare? Vediamo di parlare in modo generale ma di
facile comprensione, di queste sostanze, del loro uso e abuso… lasciando poi
libertà ad ognuno di voi di approfondire ulteriormente con vostre personali ed
eventuali ricerche più specifiche.
GLI ANTINFIAMMATORI
Gli antinfiammatori si
suddividono in due grandi famiglie:
1)
Non Steroidei (o FANS Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei) tra cui il
più noto è l’aspirina;
2)
Steroidei (i cortisonici);
Credo
sia risaputo da tutti noi che l’uso degli antinfiammatori, fa bene da una
parte, ma male dall’altra, ovvero curano o alleviano i sintomi delle
infiammazioni e le infiammazioni stesse si legge, ma al tempo stesso hanno
pesanti effetti a livello dello stomaco per esempio.
Difatti i cortisonici, si legge
che hanno un effetto di “blocco” e inibitorio, sulla produzione delle
prostaglandine (responsabili del dolore e dell’infiammazione) … ma al tempo
stesso bloccano anche la produzione del muco gastrico (sempre ad opera loro) che
ha la funzione di rivestire e proteggere lo stomaco, con conseguente pericolo di
gastroenteriti o addirittura ulcere!
Si legge infatti, che con l’assunzione
di tali sostanze, la possibilità di un’ulcera gastrica possa aumentare di ben
10 volte!
Difatti, mi sembra di aver
capito che sono stati tolti dal mercato i FANS tradizionali (molto potenti e al
tempo stesso dannosi) e introdotti altri nuovi tipi… guarda caso si
legge “sul sbugiardino” che sono meno gastrolesivi.
L’USO
Trascurando l’azione
antipiretica (posseduti da aspirina, nimesulide, ketoprofene) gli
antinfiammatori, sono assunti per alleviare dolori muscolari, renali, mestruali,
mal di schiena, cefalee, mal di denti ecc…
Ma al tempo stesso si legge
anche che in questo tipo di uso, dobbiamo fare particolare attenzione,
soprattutto se abbiamo: patologie renali, epatiche, di ulcera, per le donne se
sono in gravidanza o allattamento e in alcune piccole allergie.
L’ABUSO
Gli antinfiammatori in caso di
patologie acute, devono essere attentamente valutati.
Per
fare un esempio e rendere più chiare le idee, credo sia controindicato
pensare di risolvere un mal di schiena o qualsiasi altro dolore muscolare per
esempio, con forti assunzioni di antinfiammatori, che al tempo stesso hanno
anche un’azione antidolorifica. Credo infatti che questi, apparentemente fanno
si che il dolore svanisca, illudendo forse l’atleta di un’improvvisa, pronta
e miracolosa guarigione, permettendogli quindi di continuare ad allenarsi
e sovraccaricando così una parte che è invece, già “malata”…
Forse credendo e pensando che sia guarita… Ma a volte così non è… e non
fanno altro che compromettere così in maniera ancora più negativa il loro
stato.
Solitamente, è risaputo che una
volta fatto un ciclo di 3-4 giorni con antinfiammatori, è bene aspettare
un paio di giorni (forse per fare svanire il suo effetto) per valutarne il reale
miglioramento o guarigione della parte, prima di riprendere la stessa routine di
allenamento.
Chiaramente e senza alcun dubbio
a mio modesto parere, la guarigione migliore resta quella naturale, quindi
osservando un determinato periodo di riposo. Ricordiamoci inoltre che un’infiammazione
o qualsiasi altra patologia trascurata, rischia di divenire cronica.
Nella scelta dell’antinfiammatorio,
si dovrebbe considerare il principio attivo e il suo dosaggio e non, come
comunemente facciamo… scegliere il nome commerciale che va per la maggiore,
visto che il problema maggiore e più comune di tali sostanze è la
gastrolesività!
Personalmente credo che
dovremmo andarci cauti con l’assunzione di certe sostanze che sono e
restano a tutti gli effetti dei veri e propri medicinali, e non limitarci, come
forse credo ci inculchino i media, a prendere una qualsiasi sostanza indicataci
a seconda del malanno che abbiamo (mal di gola, mal di testa, mal di
stomaco, semplici dolori muscolari, debolezza…) Insomma, personalmente
credo che dovremmo imparare a sopportare il sopportabile, e cercare prima di
tutto una soluzione attraverso le vie più naturali possibili, salvo chiaramente
precise indicazioni del medico, senza però sostituirglisi mai (noto però…
che succede spesso e con troppa semplicistica facilità).
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