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psicologia

Mettere in moto le energie

03744ADi: Daniele Trevisani
(www.danieletrevisani.com)
esperto in Potenziale Umano e Formazione per le Arti Marziali e di Combattimento

Le energie non sono solo fisiche, ma anche e soprattutto psicologiche. E il fine che perseguiamo è in grado di aumentarle. Il bisogno forte verso il quale muoviamo è mettere in moto le energie delle persone verso fini importanti. Anche un toro, se non sapesse dove dirigersi, sarebbe un inutile sommatoria di muscoli. Ma lanciato verso un bersaglio, lo può alzare e scaraventare a metri di distanza. Lo stesso vale per l’essere umano. Senza obiettivi, senza traguardi, siamo sostanzialmente persi. Rantolare nel dolore non è bene. Adagiarsi su quanto ricevuto da altri non è bene. Il bene è cercare un progresso, sia esso un progresso interiore (ricerca spirituale) o tecnico (innovazione) o una performance. Questo lavoro non tocca solo gli “altri”, ma chiunque, anche noi direttamente. Come sostiene Sant’Agostino, ci stupiamo spesso per i fenomeni naturali e la loro bellezza, viaggiamo per cercarli, ma a volte non consideriamo noi stessi mete degne di altrettanta attenzione ed esplorazione. Quando una persona si limita a fare su se stessa poco più dell’ordinaria manutenzione, vive senza passioni, con energie ridotte rispetto a ciò che potrebbe essere. Probabilmente in cielo qualcuno soffre per questo. Dare fuoco alle passioni è invece importante, credere in una causa, trovarla, volere un progetto, desiderare di dare un contributo, evolvere, progredire, migliorarsi. A volte è sufficiente allenarsi con qualcuno che sia veramente più forte per far riemergere l’orgoglio di migliorare. A volte è sufficiente meditare per chiedersi se ci sono altri traguardi. A volte è necessario cambiare strada, cambiare disciplina, ma quello che conta è non fermarsi. Non è banale pensare che chi agisce per aiutare le persone a produrre risultati e crescere – come un coach, un formatore, un insegnante, un terapeuta, un consulente, un manager, ma anche un padre, una madre, un fratello – sia eroico, sia guerriero di una causa giusta. Serve uno sforzo per fare sinergia tra i messaggi ispirativi, evocativi, le esperienze dirette, i dati delle ricerche e quelli che derivano dall’accademia.  Se siamo sufficientemente aperti, i messaggi portati da persone diverse non faranno paura ma aiuteranno solo a riflettere, sebbene possano provenire da discipline diverse, religioni che non ci piacciono, da persone che non apprezziamo, da scuole accademiche o sistemi di pensiero a noi antitetici o lontani. Impariamo ad osservarli comunque come stimoli su cui riflettere, tracce di pensiero di altre menti con cui abbiamo la fortuna di confrontarci liberamente, mantenendo la nostra autonomia di giudizio. Per questo, quanto più varie sono le fonti, tanto maggiore diventa la possibilità di un confronto ricco e produttivo. Proponiamo questo messaggio che deve far riflettere sulla pienezza del potenziale umano e sul vero senso delle performance. Chiediamoci cosa questo possa significare per chi agisce con cuore, passione e sudore nelle arti marziali e sui ring.

Inno alla vita di Madre Teresa di Calcutta

Vivi la vita

La vita è un’opportunità, coglila.

La vita è bellezza, ammirala.

La vita è beatitudine, assaporala.

La vita è un sogno, fanne una realtà.

La vita è una sfida, affrontala.

La vita è un dovere, compilo.

La vita è un gioco, giocalo.

La vita è preziosa, abbine cura.

La vita è ricchezza, conservala.

La vita è amore, godine.

La vita è un mistero, scoprilo.

La vita è promessa, adempila.

La vita è tristezza, superala.

La vita è un inno, cantalo.

La vita è una lotta, accettala.

La vita è un’avventura, rischiala.

La vita è felicità, meritala.

La vita è la vita, difendila.

Se lo faremo, ogni tanto, si apriranno nuove porte, nuove ispirazioni. Inizieremo a fissare nuovi goals, nuovi traguardi, nuovi obiettivi. E la linfa vitale delle energie ricomincerà a fluire prepotentemente. Chi ha uno scopo trova anche le forze. Chi non l’ha, piano piano si spegne. Senza traguardi, senza scopi, senza una missione, che sia anche solo aiutare gli altri a migliorare, o fare un progresso spirituale, o fisico, o avviarsi un una nuova disciplina, potenziarsi o migliorarsi nella propria, nulla ha senso. Così è, così è giusto che sia. Le energie saranno con noi finchè noi saremo con loro. Saranno con noi finchè lotteremo per una causa nobile. Finchè ci adopereremo per la nostra emancipazione e quella degli altri. Finchè avremo la consapevolezza di una luce, là davanti, per quanti siano i muri e gli alberi che si frappongono tra noi e lei. Per questo, solo per questo, non bisogna mollare mai. Cambia disciplina se vuoi, cambia città, cambia vita, cambia sport, cambia amici, ma non smettere mai di cercare quella luce e di essere una persona d’onore. Questo è vivere in modo Marziale. Non è forse è questo il messaggio più bello che un Maestro può dare ai propri allievi?

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© Articolo elaborato dall’autore, con modifiche, dal volume “Il Potenziale Umano” di Daniele Trevisani, Franco Angeli editore, Milano. Approfondimenti del volume originario sono disponibili anche al link www.studiotrevisani.it
Note sull’autore: il dott. Daniele Trevisani (www.danieletrevisani.com), praticante di oltre 10 diverse discipline, è inoltre Maestro di Kickboxing, Sensei (8° Dan DaoShi® Bushido), formatore di atleti e istruttori di Muay Thai, Kickboxing e MMA, Formatore e ricercatore in Psicologia e Potenziale Umano, è consulente NATO e dell’Esercito Italiano, Master of Arts in Mass Communication, University of Florida. Insignito dal governo USA del premio Fulbright per i propri studi sulla comunicazione e potenziale umano. Ha realizzato docenze in oltre 10 Università Italiane ed estere, ed è il tra i principali esperti italiani nella ricerca sul potenziale umano, nella formazione di istruttori e trainer per le discipline marziali e di combattimento.

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