Psico-considerazioni su alcuni atleti ai mondiali di nuoto
Di: Dott. Matteo SIMONE
(Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR)
E’
assodato che l’allenamento psicologico è fondamentale sia per
contribuire a prestazioni ottimali e vincenti o quasi che per
superare il disagio derivante da prestazioni scadenti inaspettate,
periodi di non piena forma od ostacoli di varia natura che possano
compromettere una serena partecipazione ad una competizione o
raggiungere una meta ambita e programmata accuratamente. Esempi di
campioni che si avvalgono o che sono dotati di una componente
psicologica sono la PELLEGRINI Federica, SCOZZOLI Fabio, entrambi
medagliati agli ultimi mondiali di nuoto. In una intervista
pubblicata su “LA FRECCIA” n. 7 luglio 2011 Federica afferma: “La
mia principale avversaria sono io…”; l’impressione mia è che è
talmente forte e sicura da non aver avversarie che possano
stimolarla ad allenarsi e competere a livelli superiori ed allora,
interviene una sorta di autoregolamentazione organismica, nel senso
che da sola si crea degli handicap, comunque non a livello razionale
ma quasi inconsapevolmente, quali l’attacco di panico, ha raccontato
ai microfoni di RaiSport Federica Pellegrini: "Convivo da due anni
con le crisi d'ansia, l'anno scorso era capitato l'ultimo episodio";
è come se dicesse alle avversarie: “iniziate a partire, vi do un
piccolo vantaggio”, così facendo sentirebbe l’impresa ancora
difficile, non scontata e si impegnerebbe al massimo per il
raggiungimento dei risultati.
A
Shanghai, la Pellegrini dopo la vittoria nei 400 ha vinto anche la
medaglia d'oro nei 200 stile libero con il tempo di 1'55''58,
staccando l'australiana Kylie Palmer (1'56''04) e la francese
Camille Muffat (1'56''10) negli ultimi 50 metri. La rimonta è stata
incredibile: dopo i primi 100 metri Federica era settima, ma poi è
sfrecciata come un razzo lasciando indietro, una dopo l'altra, tutte
le avversarie. E’ la prima atleta della storia ad aver vinto per due
volte di fila il titolo mondiale nella specialità.
Anche SCOZZOLI, in una intervista sulla gazzetta dello sport
denota aspetti psicologici che contribuiscono alla prestazione
eccellente, innanzitutto dà merito non solo a se stesso citando
l’impegno che ci mette ma anche attribuendo al suo team il
raggiungimento dei risultati ottenuti, un altro aspetto mentale
importante è la definizione degli obiettivi graduale e scandita nel
tempo, ora che ha ottenuto l’argento già sta pensando ad un
obiettivo più prestigioso, le prossime olimpiadi, inoltre afferma
che nel caso che una prestazione sia scadente è comunque utile per
capire cosa non è andato bene e su quale aspetto bisogna lavorare di
più.
Fabio
Scozzoli bissa l'argento ottenuto nei 100 rana giungendo secondo
anche nei 50 ai mondiali di Shanghai. L'azzurro ha chiuso in 27"17,
nuovo record italiano.
E non finisce qui, Fabio Scozzoli stabilisce ad Ostia il nuovo
record europeo dei 50m rana durante i campionati italiani assoluti
2011 nuotando in 26"11.
Due
atleti del mondiale che non hanno brillato rispetto alle loro
potenzialità in quanto molto più forti in allenamento sono stati
Alessia Polieri e Federico TURRINI. Entrambi ai microfoni di
Raisport Mercoledì 27 Luglio 2011 mattina hanno dichiarato che non
si spiegavano la scadente prestazione, Alessia forse era troppo
scarica rispetto alla competizione da affrontare che richiedeva un
arousal maggiore, ma c’è da considerare anche l’età di quasi 17 anni
e la non sufficiente maturazione psicologica di approccio giusto e
vincente alla gara.
Si
è chiusa con il 19esimo posto nei 400 Misti l'avventura iridata di
Federico Turrini: all'Oriental Sport Center di Shanghai la medaglia
di bronzo agli Europei di Eindhoven (vasca corta). "Purtroppo non
sono stato all'altezza, né nei 200 né nei 400 – ha ammesso l'atleta
tesserato per la Nuoto Livorno e il Centro Sportivo Esercito ai
microfoni di Raisport Satellite –avrei voluto esprimermi su ben
altri livelli, anche perché le sensazioni erano positive. E invece
mi è sempre mancata la parte conclusiva di gara. Davvero un peccato,
soprattutto vedendo i rilievi firmati nella finale del pomeriggio".
Importante è riportare questi ultimi due atleti non alle ultime
immagini di delusione, ma riportarli attraverso un percorso
psicoterapico o anche attraverso l’ipnosi a immagini dove hanno
sperimentato Peak performance e precedente flow.
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