La corretta comunicazione per massimi risultati
Di: Giovanni Magni
PRESENTAZIONE:
Sono Giovanni Magni, da oltre 15 anni gravito nel mondo degli sport
da combattimento e da parecchio tempo mi occupo di crescita
personale, comunicazione, life/sport coach, gestione dello stress,
tecniche di rilassamento-cambiamento e gestione dei conflitti.
Collaboro sia con enti di formazione di vario tipo, sia con
associazioni sportive come docente in varie tipologie di corsi. Un
grande ringraziamento è diretto ai miei maestri, che fin dal 1984
hanno contribuito alla mia crescita e se oggi sono ciò che sono lo
devo a loro oltre che a me. Credo di aver avuto l’occasione di
lavorare con i migliori maestri nei vari ambiti della crescita
personale e con loro ho conseguito diversi Master ,diplomi e
attestati. Conservo con cura diversi riconoscimenti, ma qual è il
valore di questi “pezzi di carta”? La competenza di una persona si
misura sul campo e la fortuna che io ho avuto, è stata proprio
quella di fare tanta esperienza in svariati settori. Credo inoltre
che le persone debbano essere considerate per quello che realmente
sono, che debbano essere conosciute empiricamente, senza
considerazioni fatte a priori legate ai nomi importanti dei loro
formatori o ai loro diplomi. Per questo motivo, non nomino i miei
formatori/Maestri ed evito grandi presentazioni lasciando alle
persone il compito di decidere la qualità di quello che faccio senza
condizioni esterne. Mi sento particolarmente legato agli sport da
combattimento perché hanno rappresentato la partenza del mio
percorso e da subito si sono rivelati una grande passione che non ho
mai smesso di coltivare, infatti ho continuato a frequentare
svariate palestre nel corso degli anni. Arti Marziali/Sport da
combattimento (chiamiamoli come vogliamo), per me ogni disciplina è
prima di tutto una scuola di vita: credo che un Istruttore/Maestro
non debba solo insegnare tecniche di combattimento, credo fortemente
che egli debba essere come prima cosa un punto di riferimento per
ogni suo atleta, un esempio da emulare , un amico da consultare nel
bisogno, un coach che sappia capire l’allievo e che abbia la
capacità di aiutarlo senza dargli le soluzioni ma portandolo a
trovare da solo le Sue soluzioni per risolvere le problematiche del
momento. Non reputo una persona un buon Maestro solo perché ha
qualche atleta che vince titoli, medaglie e coppe; reputo un buon
Maestro colui che riesce ad ottenere il massimo da ogni Suo
atleta/allievo, il massimo che quell’atleta può dare in base alle
proprie capacità e caratteristiche psicofisiche: non importa se e
quante medaglie vincerà. La stessa credenza è fortemente radicata
in me anche per quanto riguarda tutti gli altri sport: le persone
che si avvicinano allo sport per la prima volta sono per lo più
bambini e adolescenti, seguiti dai giovani . So per esperienza che
il primo Maestro, Istruttore/ Allenatore che un ragazzo conosce può
fare la differenza nella sua crescita. Mi domando : quanti Maestri
sanno ricoprire veramente quel ruolo così importante? La risposta,
in base alle mie esperienze, non è delle migliori. Come mai succede
questo? Molto probabilmente perché alcune persone coprono un ruolo
che non è il loro, altre persone non hanno la conoscenza per
ricoprire quel ruolo come dovrebbero e molte altre non hanno una
corretta “comunicazione” con se stessi!Con ciò non intendo
colpevolizzare qualcuno, perché credo che ogni essere umano sia il
miglior risultato possibile, tenendo conto delle conoscenze e
capacità del momento, ma credo anche che ogni essere umano abbia la
capacità di migliorarsi se gli vengono forniti strumenti e nuove
conoscenze e/o consapevolezze. Da questa domanda/risposta è nato il
progetto che assieme al mio primo Maestro vorrei realizzare: un
progetto impegnativo, di nobile e grande valore , il cui obbiettivo
è consapevolizzare le persone dell’importanza della comunicazione.
Difficile? Sì. Impossibile? No! Con un piccolo percorso formativo
basato su un’iniziale esperienza di comunicazione interiore seguito
da due/tre sessioni di comunicazione efficace e tecniche
comunicative, abbiamo visto che il livello comunicativo si alza
notevolmente e le persone che frequentano questo percorso sono
entusiaste e propositive rispetto al progetto, questo ci dà stimolo
ed energia per andare avanti. Mi auguro di trovare sempre più
persone che abbraccino questo progetto importante che aiuta a
formare gli educatori dei prossimi atleti/allievi e ragazzi . Il
futuro sono i ragazzi di oggi e “noi adulti e/o formatori” di
qualsiasi disciplina sportiva, abbiamo l’impegno di metterli nella
condizione di scegliere se cambiare il modo di comunicare con se
stessi e con gli altri per ottenere risultati migliori e
conseguentemente migliorare la qualità di vita, loro e degli altri!
CORRETTA COMUNICAZIONE E MASSIMI RISULTATI
In che modo può influire la “comunicazione” con gli sport da
combattimento e soprattutto con i risultati? Ritengo che la
“comunicazione” sia importante nello sport come nella vita. Una
frase che potrebbe racchiudere il mio pensiero è : LA QUALITA’ DELLA
NOSTRA VITA E’ DIRETTAMENTE PROPORZIONALE ALLA QUALITA’ DELLA NOSTRA
COMUNICAZIONE.
Tornando alla domanda , se dovessi rispondere, inizierei
facendomi altre due domande :
- Che cosa intendo per comunicazione?
- Si può NON comunicare?
Dal mio punto di vista, la “comunicazione” è parte integrante
dell’essere umano come il sangue che circola nelle vene, nel senso
che tutto ciò che facciamo è “comunicazione”. Per esempio: come ci
vestiamo, come ci pettiniamo, come camminiamo, come parliamo, come
ci atteggiamo, come ridiamo, come pensiamo ecc... potrei andare
avanti all’infinito. Di conseguenza per rispondere alla seconda
domanda: NON si può NON comunicare! Sappiamo che esistono svariati
tipi di comunicazione ( comunicazione verbale-comunicazione
paraverbalecomunicazione non verbale e comunicazione interiore), in
questo caso vorrei soffermarmi sulla comunicazione interiore
perché spesso siamo così dentro ai nostri atti comunicativi che non
ci domandiamo neppure come funziona la “macchina” della
comunicazione!
In
svariati anni di esperienza ho imparato che il cervello umano è
programmato per rispondere sempre alle domande che gli
poniamo, sia che siano domande “intelligenti” sia che siano domande
meno “intelligenti”. È importante sapere che il nostro cervello dà
risposte adeguate alle tipologie delle domande che gli poniamo; è un
meccanismo direttamente proporzionale: quanto più la domanda è
intelligente, tanto più lo sarà la risposta. Ricordiamoci che non
sempre la risposta è immediata, a volte può arrivare in ritardo di
qualche minuto, qualche ora o qualche giorno; un esempio? Credo sia
capitato a tutti di non ricordarsi un nome e dopo qualche ora SENZA
PIU’ PENSARCI ecco che nella nostra mente riaffiora proprio quel
nome; come mai? Semplicemente perché il nostro cervello non ha mai
smesso di porsi la domanda fatta ,ha solo impiegato del tempo per
capire in quale “cassetto” della nostra memoria era depositata
questa informazione. Nello stesso modo funziona con qualsiasi
domanda gli poniamo. Credo di trovarVi d’accordo con me se dico
che è molto meglio ( quando vogliamo risposte) porsi le domande e
ancora meglio porsi domande “intelligenti”; Non credete? Seguendo
questa logica, le domande che mi pongo ora sono : che cosa è la
comunicazione interiore e per quale motivo viene collegata
all’utilizzo delle mie potenzialità ? E’ chiaro che porsi domande
potenzianti per ottenere risposte efficaci rientra in quella che
chiamo “comunicazione interiore” , ciò che spesso non teniamo in
considerazione è quanto questa “comunicazione” incida sui nostri
stati d’animo e di conseguenza sulle nostre azioni che sviluppano a
loro volta i nostri risultati!
Parlo di un circolo vizioso così composto:
PENSIERI = STATI D’ANIMO
= AZIONI = RISULTATI.
Non ho la presunzione di spiegare l’infinito e complicato mondo
della comunicazione in poche righe, molto probabilmente non
basterebbe un libro intero , mi piacerebbe semplicemente trovare
assieme a Voi il collegamento che ci permetterà di sfruttare al
meglio le nostre risorse, soprattutto quando ne avremo più bisogno.
A questo punto,potrei spiegare con argomenti complessi e con un giro
di parole lunghissimo quale può essere un modo in cui comunichiamo
interiormente , ma probabilmente diventerebbe un articolo troppo
lungo e “noioso” per i più e di certo non otterrei il risultato che
potrei ottenere facendoVi “toccare con mano” la Vostra comunicazione
interiore, cosa che faccio abitualmente quando ne ho occasione ai
convegni,corsi e/o presentazioni.
Senza accorgerci, con il passare degli anni,
tendiamo a creare intorno al nostro essere, uno strato protettivo
che chiudiamo con una “cerniera”, questo ci protegge sì da
sofferenze emotive, ma di conseguenza non ci permette di entrare in
contatto con la parte più profonda di noi , impariamo a decidere noi
quando aprire o chiudere questa “cerniera” e non dimentichiamo che
come diceva Einstein LA MENTE UMANA E’ COME UN PARACADUTE, FUNZIONA
BENE SOLO QUANDO E’ APERTA!!
Augurandomi che apriate le Vostre menti a quanto sto scrivendo,
ciò che posso fare è invitarVi a stare pochi secondi in completo
silenzio ed ad ascoltare quella” vocina” silenziosa che esprime i
Vostri Pensieri
Qualsiasi siano stati i pensieri che avete avuto durante questo
momento di silenzio , Vi sono stati comunicati tramite quella famosa
“voce interiore” di cui ho parlato pocanzi !
QUANTO SIAMO ABITUATI AD ASCOLTARE QUESTA VOCE E A
DARGLI LA GIUSTA IMPORTANZA?
Ciò che è importante riconoscere, è che tutti noi abbiamo quella
vocina che ci parla continuamente, basta ascoltarla e per ascoltarla
bisogna stare in silenzio per pochi secondi! La possiamo sentire
chiaramente quando facciamo una tecnica di rilassamento e/o quando
entriamo in contatto con noi stessi; è quella vocina che ci permette
di passare da uno stato d’animo all’altro, è quella vocina che ci
permette di essere forti in alcune occasioni e deboli in altre, è
quella voce interiore che condiziona nella maggior parte dei casi
tutta la nostra vita. Da dove arriva questa voce? Dove nasce? Posso
dirvi con certezza che fa parte della nostra comunicazione interiore
e nasce dalla parte più profonda di noi, dai nostri vissuti, dalle
nostre esperienze da ciò che crediamo di noi, dalla nostra autostima
ecc. Una domanda intelligente ora potrebbe essere: ma se questa
vocina è così importante, come posso fare in modo che sia mia
alleata? E’ indubbio che la vocina non è tutta la nostra
comunicazione interiore, in realtà è un’espressione di essa. Per far
sì che questa voce interiore diventi nostra alleata sempre più
spesso, dovremmo creare un equilibrio tra mente, corpo e cuore;
dovremmo imparare ad ascoltarci, capire i nostri punti di forza e le
nostre debolezze; dovremmo imparare a NON GIUDICARCI, in pratica
dovremmo avere una corretta ed efficace “comunicazione interiore”.
Bisogna essere consapevoli che questa vocina è INVOLONTARIA, non
possiamo comandarla come e quando vogliamo, essa sarà l’espressione
del nostro pensiero /stato d’animo del momento e di tutte quelle
cose scritte nel paragrafo precedente. Detto ciò, anche se la vocina
è per lo più involontaria, possiamo prepararci ad avere una
comunicazione interiore coerente con quello che siamo, in modo che
questa voce sia l’espressione di ciò che noi abbiamo deciso di
essere ! Facile? No! Possibile? Si!
Immaginate
che il giorno prima di un incontro o di un evento importante per Voi
,questa vocina (visto che è involontaria e per lo più
incontrollabile in forti momenti emozionali) Vi comunichi parole
depotenzianti,tipiche di quei momenti di disagio o in cui non ci si
sente all’altezza di una situazione
Immaginate ora che Vi comunichi belle parole potenzianti che
alimentano la Vostra autostima e vi fanno sentire al meglio di ciò
che siete sia fisicamente che psicologicamente; parole tipiche dei
momenti in cui ci si sente “vincenti”, quelle parole che ci diciamo
quando è stato raggiunto un obiettivo importante o un risultato
difficile da conseguire: in questo caso Vi lodate, e se non Vi è mai
capitato di farVi i complimenti da soli, credo proprio sia il caso
di incominciare Cambierebbe il Vostro approccio all’evento che
andreste ad affrontare? Certo che si, inutile dire in quale delle
due situazione cambierebbe positivamente! Importante invece sapere
che indipendentemente da quello che altri ci diranno, in momenti di
intensità emozionale, sarà la nostra vocina a fare da padrone
e Vi comporterete proprio in base a quello che Vi dirà la Vostra
vocina senza tener conto di quello che altri potranno dirVi . La
cosa pazzesca è che farete tutto questo senza accorgerVi e quindi
inconsapevolmente! ! E’ chiaro che non vi ho detto niente di più di
ciò che la maggior parte degli atleti già sa,immagina o ha sentito
già dire da altri. Se lo sappiamo, se ci è già stato detto, se lo
immaginiamo, perché NON LO FACCIAMO ????? O perché lo facciamo solo
in alcuni casi rari? La risposta secondo me si trova nella
differenza tra la conoscenza e la pratica ; Ad esempio se io
leggessi tutti i migliori libri di sport da combattimento per 10
anni di fila senza però avere il tempo e/o la voglia di allenarmi
nelle palestre, POTREI DIVENTARE UN BUON COMBATTENTE? Certo che no,
perché la pratica è indispensabile e va a braccetto con la
teoria/conoscenza. Quindi se la maggior parte di noi conosce il
meccanismo di funzionamento di quella che io chiamo “comunicazione
interiore ” ma nella realtà non lo utilizza a Suo favore, quando ne
avrà veramente bisogno per dare il meglio di sé, secondo voi userà
la vocina correttamente? Molto probabilmente no e se ci riuscirà i
risultati non sarebbero ottimali ! Tenete presente che in alcune
occasioni, fortunatamente, utilizziamo questo meccanismo
comunicativo a nostro favore automaticamente, senza pensarci, questo
vuol dire che siamo tutti in grado di usarlo. Non sarebbe bello
poterlo usare anche quando non viene automatico o quando ne abbiamo
più bisogno? Questo articolo vuole essere uno spunto di riflessione
su quelle che sono le potenzialità a nostra disposizione e che in
molte situazioni non utilizziamo per i motivi sopra citati;
Impariamo ad ascoltarci, capirci ed accettarci: solo così potremo
iniziare il “cambiamento” e migliorare la nostra comunicazione
interiore rendendola più efficace. Immaginate per un momento come
potrebbero aumentare le possibilità di riuscita se utilizzaste tutte
le vostre risorse, compresa quella famosa vocina. Io credo proprio
che i Vostri risultati migliorerebbero e Vi dirò di più: sono certo
che lo sforzo che farete per raggiungerli sarà minore, sapete
perché? Perché non dovrete disperdere energie nei contrasti
comunicativi che avvengono nel caso di
una
comunicazione interiore non produttiva o addirittura negativa. Io
credo con tutto me stesso negli sport da combattimento, nei valori
che essi trasmettono e nelle persone che li prendono a cuore
facendoli loro, per questo mi piacerebbe che ogni atleta, ogni
istruttore e ogni maestro possa utilizzare quella che io definisco
una “comunicazione interiore efficace” in modo che possa
trasmettere ad altri la vera essenza di questo mondo meraviglioso
oltre ad ottenere il meglio di sé. Concludo dicendo : Non crediamo
di essere buoni comunicatori solo perché utilizziamo l’arte della
retorica, e cioè l’arte del “parlare bene”.La comunicazione è molto
di più! impariamo prima a comunicare con noi stessi per ottenere i
massimi risultati e migliorare ciò che vogliamo migliorare di noi.
Se faremo questo, se lo faremo bene, potremo essere buoni
comunicatori anche con gli altri!
NELLA COMUNICAZIONE FRA DUE O PIU’ PERSONE NON E’ IMPORTANTE
CIO’ CHE PARTE; E’ IMPORTANTE CIO’ CHE ARRIVA!! |