ABBIAMO CHIESTO AL NOSTRO FEDERICO FRAGALE DI ILLUSTRARCI I
BENEFICI ESERCIZI PER I NOSTRI SPORT CHE SONO POSSIBILI ATTRAVERSO
L’USO DEL BOSU, CHE TANTO FA ULTIMAMENTE PARLARE DI SE.
Integrazione del Bosu negli sport da ring
Di: Federico Fragale
Sono
sempre molte le novità che ogni anno il mondo fitness lancia sul
mercato e non è detto che tutte siano solo delle nuove mode fini a
se stesse. Se si hanno delle buone basi delle metodiche di
allenamento, molto spesso si trovano tra queste anche delle ottime
integrazioni allenanti per le tante e diverse qualità occorrenti in
molti sport. Quest’anno pare che il trend sia l’allenamento con il
BOSU, questo nasce nella New York d’elite, ed è considerata come la
nuova frontiera dello step. Ma vediamo intanto di riuscire a
descrivere di che cosa si tratta.
IL
BOSU: Iniziamo col dire che BOSU è un acronimo che sta per “both
sides up” (su entrambi i lati). In realtà il campo di
applicazione del BOSU è stato fino a poco tempo fa il ramo medico,
come metodo allenante per la ristabilizzazione post traumatologica.
Solo in seguito è stato utilizzato come attrezzo per un allenamento
della propriocettività, e con un utilizzo specifico per i vari
sport, basta conoscerne le caratteristiche e applicarle su questa
particolare pedana. Può essere indirizzata alle persone comuni, ma
anche e soprattutto agli atleti per migliorarne sempre più nel
dettaglio la forma e migliorare la caratteristica specifica del
gesto tecnico. Il metodo di lavoro è basato sul potenziamento e al
tempo stesso alla stabilizzazione dei muscoli della parte centrale
del corpo. Questo attrezzo assieme alle tavole oscillanti, (sempre
conosciuti in ambito medico) stanno riscuotendo molto successo nei
campi di applicazione sportiva. Il Bosu è una attrezzo a forma di
Cupola con una base piana, ma può essere utilizzata su entrambi i
piani. La fisiologia neuro-muscolare è il campo di applicazione di
questo attrezzo. Possiamo indirizzare l’allenamento con il BOSU
mirato non solo al miglioramento dell’equilibrio o dell’agilità, ma
anche all’allenamento sia aerobico che anaerobico, inoltre, possiamo
allenare la forza e la stabilità del tronco e di tutto il corpo. Con
questa mezza sfera in gomma, si possono fare esercizi di
coordinazione, piegamenti e saltelli in base al proprio livello di
allenamento e di capacità. Grazie alla sua forma arrotondata e alla
consistenza morbida, oltre a far lavorare i muscoli, impegna anche e
soprattutto l’intero il sistema neuromuscolare per mantenere
l'equilibrio.
Nei muscoli, nei tendini e nelle articolazioni sono presenti
delle particolari terminazioni sensitive, i recettori
propriocettivi, che partecipano all'aggiustamento posturale,
alla posizione dei vari segmenti del corpo e alla tensione e
lunghezza dei diversi muscoli. La sensibilità di questi recettori è
indispensabile a chi pratica sport, ma è altrettanto importante
nella vita di tutti i giorni. Esercitarsi con regolarità con il Bosu
Balance consente di allenare e tonificare gruppi muscolari specifici
come quelli delle gambe e dei glutei. Grazie alla sua grande
versatilità, in America il Bosu Balance Trainer viene usato
regolarmente in allenamento dagli atleti di sci e snowboard.
Ancora non esiste alcun articolo, riguardo all’integrazione
dell’allenamento col BOSU nella Kick boxing, ed a mio modesto
parere, viste le molteplici qualità, di cui abbiamo parlato in
alcuni precedenti articoli, che deve possedere un atleta di sport da
combattimento, vi è anche la stabilità e il condizionamento alla
propriocettività.
Ma cosa è la propriocettività?
Spendiamo qualche riga per spiegare superficialmente questa
particolare qualità. Sapere in quale posizione ci troviamo, sempre,
anche ad occhi chiusi, migliora la nostra capacità di reagire ad
eventuali stimoli esterni tendenti ad alterare la nostra posizione
nello spazio. Ma come fa il nostro corpo a mantenersi in equilibrio
e a stare eretto? Come riesce a rispondere sempre nella maniera
migliore alle continue sollecitazioni che riceve dal mondo esterno?
È una complessa struttura anatomica, che si compone di centri e
vie nervose e di strutture, come ad esempio i muscoli, che
rispondono ai comandi che arrivano dal sistema nervoso. C'è un
continuo scambio di messaggi tra l'ambiente esterno e quello
interno, quasi una centrale telefonica che smista le informazioni
tra muscoli, tendini e sistema nervoso centrale. Questo particolare
sistema dà vita a una sensibilità particolare, che si chiama
propriocettività.
La capacità propriocettiva è una particolare sensibilità,
grazie alla quale l'organismo ha la percezione di sé in rapporto al
mondo esterno. Infatti, non sono solo la vista, l'udito o il tatto a
informare come si posiziona il corpo nella realtà, ma la sensibilità
propriocettiva che permette di sentire il movimento di un braccio o
di una gamba anche quando gli occhi sono chiusi e consente al corpo
di muoversi al meglio. Dopo un trauma spesso e volentieri il nostro
corpo perde in parte tale qualità e per riprendere a pieno la
massimale funzionalità vi sono degli esercizi specifici, basta
pensare a quegli esercizi di riabilitazione che facciamo dal
fisioterapista, in seguito ad esempio ad un trauma alla caviglia o
ad un arto etc. Questo era quello che succedeva fino a poco tempo
fa, fino a che non è stato introdotto come metodo allenante anche
nella varie discipline sportive.
Ci sono molte varianti nel lavoro della propriocettività, e vari
attrezzi: oltre al lavoro sul bosu, vi sono anche gli skimmy o piani
instabili, leggermente più piccoli come dimensioni rispetto al bosu.
Questa struttura instabile è ideale per la prevenzione e la
riabilitazione della caviglia e del ginocchio. variando il
gonfiaggio, (la pedana è dotata di valvola sostituibile), varia la
portata e si differenziano ulteriormente gli esercizi. Utilizzabile
sia a piedi nudi che con le scarpe. Ideale per la rieducazione delle
patologie traumatiche della caviglia. Indispensabile alla
rieducazione dei disturbi dell’equilibrio e per l’allenamento
propriocettivo nella ginnastica presciistica. Ultimamente è pensata
anche per lo sport in generale e per l’apprendimento di gesti
tecnici specifici
Spesso e volentieri continuiamo a fare allenamenti estenuanti e
sempre monotoni ai pao, al sacco, esercitazioni di sparring, ma mai
niente di specifico e segmentario che migliori la parte “fina” dei
nostri sport. Possedere una buona percezione del nostro copro nello
spazio durante un azione di attacco o di difesa, può essere la
chiave giusta che potrebbe addirittura permetterci in ultimo di
ribaltare l’esito del match.
Chiaramente parlo di atleti già formati ed evoluti con un certo
livello di controllo e di conoscenza del proprio corpo oltre che del
gesto tecnico.
Vediamo di illustrare come possiamo utilizzare questa particolare
pedana e quali altre qualità possiamo condizionare:
Migliorare l’equilibrio allenando al tempo stesso la resistenza
e la forza muscolare
E’ possibile allenare in modo efficace la resistenza e la forza
muscolare, sia con movimenti dinamici che statici, difatti grazie
alla mancanza di stabilità da parte della pedana, la muscolatura è
sempre sollecitata a lavorare e a contarsi-rilasciarsi per trovare
un giusto assetto di equilibrio, migliorando cosi la capacità di
sostenere la produzione di forza muscolare fino ad alti livelli.
La piena continuità della forza, che possiamo dividere da un
livello basso di resistenza muscolare fino al massimale di forza,
può essere allenato anche integrando esercizi semplici per
l’equilibrio e la stabilizzazione. Mediante vari esercizi possiamo
sviluppare la potenza muscolare, la forza e la resistenza, allenando
e coordinando al tempo stesso la propriocettività.
Possiamo integrare nei principianti, l’allenamento sportivo col
bosu, inizialmente introducendolo all’interno di un lavoro già
pianificato, una volta presa conoscenza del tipo di lavoro che
dobbiamo fare, possiamo fare anche delle sessioni solo a lui
dedicate.
Per far prendere conoscenza del bosu ai principianti, è
consigliabile il lavoro dinamico e già solo, si fa per dire, con
questo tipo di lavoro miglioriamo la forza la resistenza, la potenza
muscolare, il condizionamento cardiovascolare, l’agilità,
l’equilibrio, la propriocezione e la flessibilità.
Migliorare l’equilibrio lavorando in aerobiosi o in anaerobiosi
Inoltre possiamo utilizzarlo sempre in maniera dinamica per
migliorare la componente aerobica, difatti non è solo indicato per
esercizi statici, ma anche dinamici, tanto che sul Bosu è possibile
correre, saltellare, saltare… quindi dandogli e stabilendo gli
esercizi, il tutto in un certo range cardiaco è possibile lavorare
in aerobiosi e persino, con un lavoro in progressione, sottoporre
l’organismo ad un lavoro in anaerobiosi.
Sia che si lavori ad un’intensità bassa che potrebbe essere
mantenuta per un tempo pressoché illimitato, sia che si stia
incrementando l’intensità con intervalli anaerobici, si sperimenterà
la sollecitazione dell’equilibrio dinamico e della stabilizzazione.
Questo tipo di allenamento riproduce l’aspetto “reale” dello sport e
i requisiti dei movimenti della vita quotidiana, dove l’allenamento
cardiovascolare si trasferisce al movimento che si compie nella vita
reale, effettiva.
Migliorare l’equilibrio lavorando la flessibilità
Con il BOSU è possibile insegnare sia l’allungamento passivo che
quello attivo con il sostegno e/o con la sollecitazione
dell’equilibrio. L’allungamento attivo utilizza i muscoli del corpo
per muovere una parte del corpo stesso, mentre quello passivo si
avvale della forza di gravità o di una forza esterna per esercitare
una tensione di allungamento sul muscolo o sui muscoli presi come
obiettivo. Stando in ginocchio sulla cupola del BOSU è possibile
eseguire un allungamento dinamico e attivo muovendo la parte
superiore del corpo verso il basso, verso l’alto, lateralmente, o
allungandosi per raccogliere delle carte disposte in vari punti sul
pavimento, o toccando e/o riposizionando coni che sono stati
disposti molto vicino alla cupola. L’allungamento sul BOSU può
variare da un approccio statico e passivo fino a quando ad uno
attivo e dinamico, che sollecita l’equilibrio.
Come descritto precedentemente parlando della propriocettività,
abbiamo visto che c’è relazione tra mente e corpo. Il bosu è il
trat-d’union tra queste due unità. Difatti l’allenamento con il bosu
richiede che si mantenga fisso il centro di gravità sulla superficie
dinamica che muta sempre e continuamente (creata dalla cupola piena
d’aria).
Riporto qui di seguito alcuni dei benefici dell’allenamento
dell’equilibrio, tratti da una mia personale ricerca sul web:
- L’allenamento dell’equilibrio migliorerà la coordinazione,
l’equilibrio stesso e la funzione neuromuscolare. L’allenamento
dell’equilibrio ha molteplici applicazioni, dalla riabilitazione
e dalle esigenze quotidiane di movimento, fino al miglioramento
del movimento funzionale e delle prestazioni sportive.
- L’allenamento dell’equilibrio sviluppa il sistema di
feedback sensoriale e lo mantiene preciso e ben funzionante.
Questo si traduce in un allenamento neuromuscolare che migliora
e incrementa l’efficienza del movimento, indipendentemente
dall’attività.
- L’allenamento dell’equilibrio su una superficie dinamica,
dalla consistenza simile ad un gel (come la cupola riempita
d’aria del BOSU), richiede ai muscoli uno sforzo armonico, che
si evidenzierà in una postura migliore e in esperienze di
movimento funzionale. Nelle situazioni di vita reale siamo
raramente chiamati a isolare la muscolatura. Al contrario,
l’allenamento dell’equilibrio chiama in causa forze di
movimento, di stabilizzazione e di contro-bilanciamento che
riproducono molto da vicino le attività e le mansioni della vita
quotidiana.
- L’allenamento dell’equilibrio migliora l’esecuzione,
l’efficienza e la sicurezza del movimento.
- L’allenamento dell’equilibrio aiuterà a sviluppare
l’equilibrio e la forza stabilizzatrice che comportano una
migliore resistenza posturale.
- L’allenamento dell’equilibrio aiuterà ad eliminare gli
sbilanciamenti neuromuscolari e a migliorare la funzionalità
quotidiana.
- L’allenamento dell’equilibrio creerà un nuovo senso di
consapevolezza del proprio corpo, di posizionamento del corpo,
di allineamento posturale, e sicurezza nel movimento.
- L’allenamento dell’equilibrio, richiede una risposta
integrata da parte sia del corpo che della mente. Questo tipo di
“allenamento mentale” ha come risultato il raggiungimento di una
forma funzionale, di tutto il corpo.
- L’allenamento dell’equilibrio può introdurre nel programma
di condizionamento generale o atletico una componente di
divertimento o di gioco.
Si deduce come in ogni punto ci sia una completa sinergia con il
nostro sport, lascio a voi eventuali ed ulteriori approfondimenti.
Bibliografia:
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