IL NOSTRO COLLABORATORE ANDREA MALORGIO, STUDENTE IN SCIENZE MOTORIE PRESSO LA
FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA DELL'UNIVERSITARIA DI PISA, CI INVIA UN ARTICOLO SUGLI STEROIDI
ANABOLIZZANTI… CONSIDERATI IL CANCRO DELLO SPORT MODERNO… ANDREA CE NE ILLUSTRA LE PRINCIPALI
CONTROINDICAZIONI E PERICOLOSI EFFETTI COLLATERALI.
Steroidi anabolizzanti
effetti collaterali e sintomi caratteristici del loro
utilizzo
Di: Andrea Malorgio
(studente in Scienze Motorie)
L'uso
di steroidi anabolizzanti da parte di atleti e culturisti ha da sempre generato feroci dibattiti in
ambito medico, etico e sportivo… perciò è necessario trattare questo argomento con la massima
delicatezza, al fine di rendere un po' più chiare le idee sull'utilizzo di queste sostanze e
soprattutto sui danni che ne potrebbero derivare. Per non cadere nell'errore commesso dalla comunità
medica mondiale negli anni '60 quando, al manifestarsi dell'avvento sul mercato degli S.A., essa
negò assolutamente gli effetti positivi dell'assunzione di ormoni sulla crescita muscolare e sul
miglioramento delle prestazioni atletiche, bisogna subito fare una precisazione: gli steroidi
anabolizzanti favoriscono l'aumento della massa muscolare e delle prestazioni sportive degli atleti.
Su questo non si discute…
Quello che però rimane sottaciuto sono gli effetti collaterali derivanti
dall'assunzione di tali sostanze: limitarci a dire che “fanno male” non è sufficiente a scoraggiare
i potenziali utilizzatori dal cominciare ad utilizzarli.
Effetti collaterali a livello psicologico:
Negli
utilizzatori di steroidi anabolizzanti con forte azione androgenica (come il testosterone) si
riscontra uno alterato stato psicologico incentrato su una facilmente irritabile e incomprensibile
aggressività. Queste persone si ritrovano ad essere frustrate e a perdere la calma in situazioni
banali come la coda a un semaforo o all'ufficio, risultando estremamente pericolose per sé stesse e
per gli altri quando assumono droghe o alcool, elementi che ingigantiscono l'effetto di questi
ormoni sulla psiche (come dimostrato da Pahlen, 2005). A questo stato spesso si alterna un senso di
immortalità e sfrenata euforia, irritabilità, tensione nervosa, alterazioni della libido, oltre che
a manie e psicosi (soprattutto in individui che già di per se hanno un temperamento irascibile).
Questi comportamenti sono dovuti all'azione che questi ormoni hanno sul Sistema Nervoso Centrale,
che viene stimolato a rilasciare ingenti quantità di dopamina da cui derivano gli effetti descritti
sopra. Secondo gli studi di Ross et al effettuati nel 2004 fino all'80% degli utilizzatori di
steroidi sono aggressivi e violenti nel periodo del loro utilizzo.
Effetti collaterali a livello muscolo-tendineo:
Tra gli
utlizzatori di S.A. si nota un incremento dell'incidenza di lacerazioni tendinee (vedi ultimo
infortunio di Ronaldo.... sarà sicuramente un caso? qui lo dico e qui lo nego, non è dimostrabile)
dovute al fatto che gli ormoni esercitano la loro azione solo sul muscolo e non su tendini e
legamenti. Il muscolo cresce velocemente così come aumenta pure la forza da lui esercitata su
tendini e legamenti che, nei casi più gravi, non riescono a sostenere una tensione eccessiva e vanno
incontro a rottura o a disinserzione, nei casi più lievi a tendiniti e infiammazioni, come
dimostrato da Laester e Russel nel 1991.
Stress epatico, renale e prostatico:
L'uso prolungato con dosaggi elevati di farmaci 17-alfa-alchilati (anabolizzanti
da assunzione orale) sembra legato all'insorgenza di adenocarcinoma epatico e possono inoltre
causare colestasi e itterizia fino all'epatite peliosica, ovvero alla formazione nel fegato di
sacche piene di sangue le cui rotture possono causare emorragie fatali. L'assunzione di farmaci
epatoprottettori sembra non risolvere il problema. Altri organi fortemente danneggiati
dall'assunzione eccessiva di S.A. sono i reni (che in alcuni casi vengono stressati fino a dover
giungere alla dialisi) e la prostata (cancro prostatico) come dimostrano Weymess-Holden et al. nel
1994.
Cefalee, ipertensione, ritenzione di sodio:
Spesso
gli utlizzatori di S.A. soffrono di cefalee di diversa natura: possono essere causate dall'eccessiva
contrazione dei muscoli della testa e del collo, dall'ipertensione o dall'influenza che gli S.A.
hanno sul sistema endocrino. L'ipertensione è un'altra spia che ci aiuta ad identificare un
possibile utilizzatore di anabolizzanti, dovuta all'eccessiva ritenzione idrica ed all'aumento di
peso. Un altro sintomo molto evidente negli utilizzatori di S.A. è la ritenzione di sodio, che si
manifesta con volti e guance molto tumidi e spessi.
Mascolinizzazione:
Riscontrabile dalle utilizzatrici (che non sono poche, soprattutto all'estero) si
manifesta con voce profonda, irsutismo, acne, ingrossamento del clitoride, atrofia del seno e
disturbi del ciclo mestruale o amenorrea.
Impotenza e sterilità:
Alte dosi di
ormoni possono risultare anche in impotenza e sterilità che spesso accompagnano il soggetto per
svariati anni dal termine dell'ultimo ciclo di assunzione (Torres-Calleja et al., 2001).
Acne:
Un altro sintomo molto diffuso negli utilizzatori di S.A. è la comparsa di acne
nella zona della schiena, delle spalle e del petto dovuta ad un allargamento del condotto
pilo-sebaceo che viene infettato dai batteri cutanei. Questa è spesso un'utile spia per identificare
un atleta che si sottopone a cicli di steroidi.
Ginecomastia:
Questo effetto collaterale riguarda gli utilizzatori di sesso maschile, che
notano uno sviluppo delle ghiandole mammarie. Questo avviene per il fenomeno di aromatizzazione,
ovvero la conversione di androgeni (ormoni sessuali maschili) in estrogeni (ormoni sessuali
femminili) che avviene nel tessuto extraghiandolare. I livelli di estradiolo (ormone tipicamente
femminile) negli atleti che si sottopongono a cicli di steroidi possono superare di 7 volte quelli
tipici di una donna in fase ovulatoria. L'utilizzo di farmaci inibitori degli estrogeni non sempre
garantisce l'immunità da questi effetti. In molti casi, la ginecomastia è irreversibile e sfocia
nella produzione di latte e nella necessità di una mastectomia.
Patologie
cardiovascolari:
L'uso di S.A. influenza negativamente i livelli di colesterolo e il metabolismo
lipidico, andando ad inibire la produzione di HDL (lipoproteine ad alta densità responsabili del
trasporto del colesterolo verso il fegato dove viene metabolizzato) ed a triplicare la produzione di
LDL (lipoproteine a bassa intensità che rilasciano il colesterolo nel sangue, dove può attaccarsi
alle pareti di arterie e vene) come dimostrato da Inigo et al. nel 2000. Per questo l'analisi dei
livelli di HDL e LDL è un indice di valutazione dei controlli antidoping.
Ipertrofia cardiaca:
Ferrera et al. dimostrano nel 1997 che utilizzatori a lungo tempo di S.A. possono
subire un ingrossamento del muscolo cardiaco con effetti anche fatali.
Sanguinamento:
Un altro effetto collaterale molto evidente negli utilizzatori di S.A. è il
sanguinamento che spesso si manifesta in emorragie nasali dovute ad un'alterazione del tempo di
coaugolazione della protrombina, una proteina plasmatica. Inutile elencare i rischi cui vanno
incontro gli atleti utilizzatori in caso di lesioni esterne o interne.
Shock anafilattico:
Kitamura nel 1966 dimostrò che in alcuni casi l'organismo diventa ipersensibile
alle protetine estranee che vengono introdotte con la somministrazione di S.A. (ricordo che gli
ormoni sono strutture proteiche), soprattutto nei casi in cui i soggetti utilizzavano S.A. di tipo
veterinario. Ulteriori iniezioni potevano sfociare in forti reazione allergiche dell'organismo con
conseguente shock anafilattico.
Qui termina l'elenco dei più comuni effetti collaterali dovuti all'assunzione
di steroidi anabolizzanti.
Spero che adesso sia chiaro a tutti quali sono i rischi che si corrono
utilizzando queste sostanze: mi preme precisare che qui non si tratta di assumere creatina,
aminoacidi ramificati o proteine; qui si sconfina nel campo dell'omeostasi del nostro organismo,
della regolazione ormonale che esso stesso si impone a fasi alterne nella nostra vita. Gli ormoni
sono una risorsa utilissima per la medicina nella lotta al gigantismo, al nanismo e a tutte le
patologie connesse allo sviluppo ormonale dell'essere umano, ma non devono essere utilizzati da una
persona sana. Dobbiamo convincerci che quella che sempre più verosimilmente può essere definita la
“macchina umana” ha dei limiti intrinseci, naturali, e che una volta raggiunti… questi limiti non
potranno essere superati. O forse possiamo sperare di vedere un atleta percorre i 100 metri in 3
secondi?
Fonte: “Steroidi Anabolizzanti
nello sport” di Mario Giorgi
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