SANDI BOROVICH (SLO) v/s
DIEGO BALLARDIN (ITA)
MUAY THAI 5 x 3 con gomiti -
75 KG
Recensione a cura di: Roberto Fragale
Conosciamo già Diego Ballardin,
per aver combattuto con successo in passato in queste promozioni… Sconosciuto
invece ai più, lo sloveno Sandi Borovich… ma non a me. Lo avevo recentemente
arbitrato e visto combattere agli ultimi campionati
mondiali WMF di Bangkok in marzo (addirittura, ricordo che mi ero
personalmente complimentato con lui per le sue ottime prestazioni) dove aveva
fatto vedere ottime cose e mirabili tecniche. Finito poi al terzo posto e
fermato solo dal marocchino Selmani Tarik, che si è poi addirittura aggiudicato
anche la finale contro il fortissimo Jonny Camara, vincendo il mondiale. Sapevo
quindi che sarebbe stato un confronto molto duro per l’italiano ed ero curioso
di sapere come se la sarebbe cavata.
1°ROUND: Diego sicuramente non
lo conosce e con nessun timore riverenziale parte in quarta con potentissime
tecniche pugilistiche (suo vero e forte cavallo di battaglia) Sandi è sorpreso
da un inizio così intenso e subisce alcuni pericolosi colpi. Con calma contiene
gli assalti come può ed aspetta che l’irruenza avversaria si calmi. In finale
di round poi, cerca di rimontare parte del terreno perduto. Un round pressoché
tutto di pugilato, eccetto qualche sporadico tentativo dello sloveno di
mantenere una distanza maggiore nello scontro.
2°ROUND: Una ripresa foto-copia
del precedente, con Diego che parte in quarta con potentissime tecniche
pugilistiche e monopolizza tutta la prima metà ripresa… e Sandi che si
rifà nella seconda metà ripresa. Ma è ancora lo sloveno che ha un uso
maggiore delle gambe. Purtuttavia, non riesce a fare neanche il 10% di quello
che mi aspettavo e che aveva mostrato di saper fare a Bangkok. Diego lo incalza
continuamente, imprimendo al match un ritmo oltremodo asfissiante.
3° ROUND: Questa volta è lo
sloveno che parte in quarta e Diego purtroppo appare stanco (ha dato e sprecato
molto nelle due prime riprese). L’italiano subisce quindi la prima parte del
round e si riprende poi in ultimo con la sua consueta pericolosissima boxe.
Diego tenta di fiaccare la resistenza avversaria con forti pugni al corpo, ma
sono i fortissimi diretti dx che giungono a segno e Borovich li tiene molto
bene. Diverso sarebbe stato forse, se Diego avesse portato il sx al fegato
(anche per ammissione dello stesso Sandi, con cui poi ho parlato riguardo al
match)
4°
ROUND: Ancora Borocich che attacca ed incalza Diego. Adesso il match
inizia a mostrare buone tecniche di ginocchia e di calcio. Un hi-kick giunge a
segno e Ballardin appare stanco. (poi ho saputo che a causa di una lesione al
menisco non poteva bloccare per il timore di guai peggiori) Diego argina come
può gli attacchi avversari ed in finale di ripresa riesce persino a ribaltare
le situazioni e mostra di essere ancora molto pericoloso… ma noto che si
abbassa forse troppo pericolosamente con la testa e temo una ginocchiata d’incontro,
che fortunatamente non arriva.
5° ROUND: Sandi attacca
ancora con tecniche miste ed in combinazione di calci e pugni, ancora un hi-kick
che giunge a segno. Ancora forti ginocchiate che scuotono il generoso Diego, il
quale non si dà un attimo per vinto e continua a ricercare i colpo risolutore.
In effetti, Sandi, che ha compreso di essere ormai in vantaggio di punti, non
rischia più di tanto con un avversario così pericoloso e si limita a
concludere il round controllando il suo vantaggio fin li accumulato per un
maggior uso delle tecniche di calcio e ginocchia.
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