LORENZO PAOLI
v/s
MARIUSZ CILINSKI
SFIDA al TITOLO INTERCONTINENTALE
WAKOpro di
LOW KICK -60 KG
Conosciamo Lorenzo e la sua
tecnica pugilistica… e sapevamo che sicuramente sarebbe stato all’altezza
del compito affidatogli… ma conoscevamo anche Cilinski e sapevamo che
l’impresa sarebbe stata oltremodo ardua. Inoltre, sapevamo che il polacco
aveva vinto il titolo proprio con il sardo Luca Carta (sbarazzandosene in sole 4
riprese) ma anche Paoli ci aveva vinto in un bellissimo match che aveva lasciato
dell’amaro in bocca all’avversario per il risicato margine riscontrato.
Sulla carta quindi il polacco era il favorito. Ma come si sa… i confronti sul
ring non sono mai ligi alle regole matematiche… Inoltre, sapendo che
Lorenzo è un atleta coscienzioso… confidavamo sul fatto che sicuramente si
sarebbe presentato ben preparato alla sfida.
Lui era lo sfidante e perciò
sapeva che doveva fare “molto” per convincere la terna giudicante di essere
il migliore e riuscire così a strappare il titolo allo straniero, che
sicuramente sarebbe stato ben determinato a mantenerlo ancora per qualche tempo.
Mancino Paoli e destro l’avversario. Fin dalle prime battute appare lampante
la ottima preparazione atletica e tecnica di Paoli, che dotato di un maggiore
allungo ed una boxe lineare… ma anche perché è un mancino… riesce a dare
del filo da torcere al polacco fin da subito. Bravissimo a schivare gli attacchi
di Mariusz e farlo andare fuori misura, ma manca forse di rientrare
prontamente.
Cislinski lo cerca continuamente
e quando riesce a scorciare la distanza, lo mette continuamente in difficoltà.
Lorenzo ogni volta riesce ad uscirci sapientemente, utilizzando tecniche di low
kick. Ottime anche le tecniche di calcio alla distanza dell’italiano, che si
esibisce continuamente (durante tutte e 5 le riprese) in tecniche di calci
doppiati, dopo il low kick… al corpo ed al viso. Spesso il suo middle sx si
infrange preciso sul fegato polacco, ma questo continua imperterrito con la
stessa strategia. Un vero demonio quel polacco… bravo nella boxe e negli
scambi di calcio.
Paoli va maggiormente a segno,
ma il polacco è evidentemente molto più incisivo e riesce a portare i suoi
calci da qualsiasi posizione si trovi dopo aver lanciato le sue bordate di
pugno. Paoli riesce forse a vincere le prime due riprese, ma dalla terza
in poi, sicuramente è proprio il polacco che riesce ad aggiudicarsele,
soprattutto grazie proprio ad una maggior efficacia dei suoi colpi. Spesso
l‘italiano riesce a schivare sapientemente gli attacchi dell’avversario, ma
questo pare non finire mai “la carica” e gli è costantemente “addosso”
con un lavoro asfissiante e che avrebbe finito per stancare chiunque.
Proprio una eccessiva stanchezza
forse, quella che specialmente sul finire dell’incontro, fa inesorabilmente e
giustamente pendere l’ago della bilancia verso il detentore. Vince ai punti
Cisllinski, ma certamente una grande prova di Paoli per il suo pubblico di
sostenitori, che non hanno mai smesso un attimo di spronarlo ed incitarlo.
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