logo ilguerriero.it

King of King's

DONNE SUPER

In “The King of Kings” al Palalido- Occorre ammetterlo: quando le donne sono brave, sanno dare spettacolo come gli uomini. E’ il caso di Leani/Tavecchio e Bianchini/Krivoshapkina, tra i migliori incontri della piacevole serata promossa dalla University of Fighting.

Di: Ennio Falsoni (da www.fikb.it)

Qualche anno addietro, alla sola idea di vedere due ragazze salire su di un ring mi si accapponava la pelle. Le ritenevo assolutamente non in grado di tenere la scena perché deboli, fragili, poco potenti, poco veloci. Insomma tutti i tabù che circondavano il cosiddetto “gentil sesso” in un mondo di “machi”, quello degli sport da combattimento a contatto pieno. Niente di più sbagliato. Poco a poco le donne sono migliorate, sia tecnicamente che fisicamente. Si sono allenate con la grinta che le contraddistingue anche nella vita, soffrendo, sudando, ma alla fine devo dire che ce l’hanno fatta. E in barba ai criticoni come me. Oggi vi sono donne bravissime che con le loro prestazioni ti lasciano a bocca aperta. Conoscono il ring e le sue regole, e sanno quello che il pubblico vuole: grinta, determinazione, fondo atletico,pathos misto a quel pizzico di femminilità che non guasta mai. E’ stato così anche a Milano, nel gala promosso dal team della University of Fighting composto da Max Greco, Claudio Alberton e Luca Salvador , denominato “the King of Kings” e andato in scena al Palalido il 19 febbraio scorso. Ebbene, proprio i due match vedettes femminili , sono stati tra le perle della serata. Che Stefania Bianchini, la “Principessa” del ring, fosse brava, è indubbio. Lo attestavano sia le cinture che ha collezionato nella sua lunga carriera tra le quattro corde, sia il fatto di aver vinto tutti i suoi incontri negli ultimi quattro anni. E proprio la facilità, a volte, con cui batteva le sue avversarie , avevano scatenato tutta una ridda di ipotesi sul suo conto. “ La vogliono proteggere” – si sentiva in giro -, “le danno sempre degli incontri facili”... e, via di questo passo. Questa volta allora, a fugare ogni dubbio, ci ho pensato io stesso a trovare un’avversaria degna del suo valore, nella russa Maria Krivoshapkina, del club Kitek di Mosca di Mark Meltser, campionessa d’Europa Wako a Budva lo scorso ottobre nei 52 chili di low-kick , nonché atleta nazionale di pugilato. Un’atleta dunque di tutto rispetto e che pensavo seriamente potesse impegnare alla morte l’italiana. Lo stesso Claudio Alberton, quando lesse il suo curriculum la prima volta , mi disse : “ Un incontro dal pronostico 1X2, insomma...” . E anch’io lo pensavo in verità. Sarebbe stato un incontro incertissimo, e comunque un incontro “vero”. Stefania è rientrata nel peso (50 chili) un po’ a fatica. L’ho vista tirata, nervosa, il giorno prima nel corso di un simpatico invito che ci era pervenuto da Radio DJ dove siamo stati ospiti di Pina, come lo è appunto l’atleta che deve soffrire per perdere peso e visti i suoi 34 anni, è anche logico che sia così. Sapeva del valore della russa, e forse anche questo l’ha stressata un po’. Ma quando il match è partito, si è visto subito che Bianchini c’era: un bel gancio sinistro dopo pochi secondi dall’avvio delle ostilità che è andato a stamparsi sul volto dagli occhi a mandorla della Krivoshapkina, mandavano a tutti un segnale preciso: il titolo me lo voglio conservare. E così è stato. E per giudizio unanime. La russa risultava più mobile dell’italiana, ma i suoi colpi, confrontati con quelli di Stefania, sembravano poco efficaci, poco pungenti. Stefania era meglio piantata sul ring, gambe larghe e giù colpi pesanti. Non è mai stata in difficoltà una volta che è una e ha vinto a mani basse.

Se la prova della Bianchini era stata eccellente, da fugare ogni dubbio sul suo valore, devo dire che l’incontro tra la giovane francese Safia Leani e la veterana Laura Tavecchio è stato ancora più bello e drammatico. Safia è una giovane francese di origini marocchine del club Mounia di Bezons, alle porte di Parigi, di Ahmed Zalegh. Ha solo 20 anni, ma combatte già da 4 anni sia di kick che di Thai, la sua specialità. Laura Tavecchio è una delle donne più potenti che io abbia mai conosciuto. Lo scorso anno incontrò la Leani in un match di low-kick in una riunione che si tenne a Como, e buscò una sonora lezione. Il mio amico Zalegh, saputo che la Tavecchio cercava un nuovo titolo in Thai/Kickboxing, me l’ha riproposta dicendo che in Thai sarebbe stato un altro incontro. Gli ho creduto e ho fatto bene. La Safia ammirata sul ring del Palalido era un’altra persona, 60 chili compatti di tecnica, di grinta, di volontà che hanno sbriciolato la resistenza della Tavecchio, apparsa frastornata, incapace di usare le ginocchia e il clinch ( assolutamente indispensabili nella Thai), incapace di arginare la maggior freschezza atletica e l’arsenale dell’avversaria. E’ sempre stata la francese a fare il match, a venire avanti con i suoi begli occhi scuri fissi sulla Tavecchio a cercare il corpo a corpo. Per la prima volta dacché la conosco, ho visto Laura in seria difficoltà e la cosa mi ha stupito molto, in verità. Che abbia sottovalutato l’avversaria, visto che già l’aveva battuta lo scorso anno? Può darsi, visto come sono andate le cose. Il fatto è che la Tavecchio ha perduto e nessuno, dico nessuno, che abbia potuto pensarla diversamente. Roba da non credere.

A mio avviso, questi sono stati i gioielli della serata, che invero ne presentava altri due: il mondiale di low-kick tra il torinese Roberto Cocco e il brasiliano Roberto Castro, nei 78 chili , e il titolo intercontinentale tra il polacco Marius Cieslinski e il milanese Lorenzo Paoli. Ebbene, sempre a mio avviso, i due incontri sono stati un filino inferiori a quelli delle ragazze e per diversi motivi.

Nel match di Cocco, l’avversario Roberto Castro, che rimpiazzava il detentore in carica Moises “gibi”Batista ( squalificato e detronizzato perché trovato positivo ad un controllo anti-doping tenutosi a Lisbona subito dopo un suo vittorioso incontro lo scorso anno), si è dimostrato psicologicamente debole nei confronti dell’italiano. Roberto Cocco, allenato da Marco Franza, è un professionista serio che si allena tutti i giorni con grande scrupolo. Ci teneva a fare bella figura a Milano, notoriamente una delle principali piazze della kickboxing nostrana, si è impegnato e ha vinto abbastanza agevolmente per k.o.tecnico nella terza ripresa dopo una serie a due mani sul brasiliano.

 Lorenzo Paoli, contro un altro veterano di mille battaglie come Cieslinski, è stato poco attivo, timoroso quasi, sparagnino contro il campione polacco, apparso certamente più veloce, più completo dell’avversario e ha meritatamente vinto. Non ho segnalato manco un colpo, dico uno, di una certa solidità che sia andato a segno su Cieslinski, e questo la dice lunga sulla sconfitta di Lorenzo, dal quale mia spettavo certamente una prova di gagliarda. Peccato, perché di occasioni così non è che possano capitarne tante nella carriera di un atleta. La manifestazione, allietata da una musica dal vivo – a volte un po’ assordante - dei Dirty 4 e dal timbro inconfondibile della voce del wrestling di Skysport, Luca Franchini, è scivolata via senza intoppi , piacevolmente ed è stata apprezzata dal numeroso e caldo pubblico presente stimato intorno alle 2000 unità. Sul ring, molte personalità si sono succedute a premiare questo o quel campione. Tra tutti, spiccava la presenza di Davide Boni della Lega Nord che è stato molto vicino agli amici della University Of Fighting . Max Greco, uno degli ideatori della serata che ha ormai appeso i guantoni al classico chiodo da tempo (è stato un grande campione a livello mondiale di savate e di kick) mi ha detto :”Caspita, non pensavo che fosse così stressante organizzare una manifestazione. Quando combatti, pensi solo ad allenarti e trovi tutto normale che ci sia l’avversario, il ring, il pubblico, la televisione. Adesso che ho fatto il salto della barricata, capisco quanto sia duro il mestiere dell’organizzatore. Ci sono mille problemi da affrontare, sempre, ed essendo stata la mia prima volta, riconosco che è stata dura. Ma è stato bello e ci riproverò.


www.ilguerriero.it
Le riviste elettroniche


mailContatti

note

note

Inizio pagina

stella www.ilguerriero.it