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ZOPPOLA

ZOPPOLA come BANGKOK … per una sera!

DI: ROBERTO FRAGALE

Il palazzetto di Zoppola (PN) non era nuovo a questo genere di manifestazioni ed eventi. Il bravo  e nuovo promoter emergente: Giambattista Boer, (della Kombat Gym di Fiume Veneto) ha saputo in pochi anni, portare alla ribalta delle cronache cittadine questo fantastico sport da combattimento, riuscendo ad avere in questa piccola località, alcuni dei più forti atleti in circolazione al momento. Si ringrazia pertanto obbligatoriamente la Regione Friuli Venezia Giulia e l’Ente locale di Promozione Turismo, per la sensibilità mostrata nell’appoggiare e favorire le manifestazioni di questa nostra tanto amata, specialità sportiva. La carta vincente di questo nuovo emergente promoter italiano, sembra essere proprio la sua collaborazione con l’altro ancora più noto promoter internazionale: Alessandro Gotti, che  gli rende disponibili per più volte all’anno, tutti i suoi campioni che periodicamente gli sono inviati direttamente dalla Thailandia dal mitico promoter di taratura mondiale: Son Chai Ratanasuban. Un esempio di intelligente, pacifica e trasparente collaborazione disinteressata, che dovrebbe forse insegnare qualcosa a quanti nel nostro ambiente, sacrificano stupidamente forse, troppe energie per inappaganti e inconcludenti, quanto distruttive guerre, tra stupidi ed improvvisati pseudo-promoter di turno.

La serata prevedeva un primo incontro di brasilian ju jitzu (con l’intento di presentare questa nuova specialità al pubblico di Zoppola) ed una serie di incontri minori di thai boxing tra una delegazione italiana ed una svizzera. Un combattimento valevole per il titolo intercontinentale M.T.A. con una già nota conoscenza italiana per precedenti suoi scontri contro tailandesi: Jonni Tancray che era sfidato dall’ungherese Roland Vorros. Ma il vero clou della serata era l’incontro tra il noto campione tailandese Kaopom Lek e l’italiano Cristian Daghio, passato alla ribalta delle cronache italiane per allenarsi e combattere proprio in Thailandia, dove ormai da tempo vive in pianta stabile. Titolo mondiale M.T.A. detenuto da Kaopom Lek in palio. Avere un grande campione è già una bellissima cosa… ma se l’avversario non è all’altezza lo spettacolo non è certo assicurato e già in precedenti occasioni abbiamo visto il pubblico deluso da improbabili e deludenti confronti disputati. L’incontro era stato reso possibile da una visita di Cristian in Italia per sistemare alcune sue faccende e fin dal primo contatto si era mostrato onorato e disponibile al confronto. Non c’era molto tempo per effettuare la preparazione, ma i quindici giorni rimastigli a disposizione potevano anche essere sufficienti. Forse non pensava certo di vincere, ma sicuramente avrebbe detto la sua come gia, nell’incontro disputato a Roma contro l’altro fortissimo campione tailandese: NEUNG PICHIT ed annoverare anche questa fantastica esperienza nel suo “palmares”. Cristian è un vero guerriero del ring e lo spettacolo non sarebbe certo mancato! Pubblicizzato a gran voce negli ultimi giorni su tutti i portali internet e specialmente da: “www.ilguerriero.it”   dove da sempre sono riportate le sue imprese tailandesi, sembrava che il successo di pubblico fosse certamente assicurato dall’interesse creato attorno a questa sfida. Il piccolo palazzetto di Zoppola (circa 2.000 posti) era stracolmo già in apertura ed alla fine non erano pochi gli spettatori che, anche in postazioni di fortuna, si apprestavano a gustarsi l’evento. Luci ed effetti speciali come ormai da tempo siamo abituati… e la grande e attesa serata di gala ha inizio:

BRASILIAN JU JITZU 2x5:

DENIS CHELLI Vs. BRASCHI GIANCARLO

Un primo incontro di brasilian ju jitzu tra lo svizzero Denis Chelli, accompagnato all’angolo da curiosi e simpatici, piccoli coachs giapponesi e l’italiano Braschi Giancarlo. Per la prima volta questa specialità viene presentata al pubblico del posto. Due round da 5 minuti per decretare il vincitore del confronto. L’italiano appare con una struttura fisica molto più possente dell’avversario e fin dalle prime battute si pone in posizione di  vantaggio, costringendolo a terra a più riprese, ma senza mai indurlo alla resa. Denis si difende bene, è agilissimo e sempre riesce a far fallire i tentativi di immobilizzazione dell’avversario, inducendolo ogni volta a lasciar perdere e riportare l’incontro nella posizione eretta. Alla fine del primo tempo appaiono entrambi in piedi, ma l’italiano ha speso molto e appare visibilmente in debito di ossigeno.

Nel secondo tempo le danze riprendono, ma l’italiano è notevolmente in debito di energie e la sua musica suona stridula e fuori tempo, dopo poche battute è costretto a terra dall’avversario che con una abilità e velocità straordinaria, gli mette in leva un braccio. (come da manuale) Pronto l’arbitro a sospendere l’incontro prima che la precisa leva possa causare danni irreparabili alle articolazioni e decreta il vincitore: lo svizzero Denis Chelli.   

THAI 5X2

IRJAD MUSSI Vs. DIEGO BALLARDIN

Fin dalle prime battute appare chiaro il maggior potenziale dello svizzero più potente ed incisivo. Ottime azioni dell’italiano che replica colpo su colpo ma con una determinazione ed efficacia, a mio avviso, minore. Secondo round pressoché pari. Ottime azioni da ambo le parti con alterne vicende che portano in vantaggio alternativamente i contendenti. Nella ripresa seguente l’italiano fa’ un maggior uso delle ginocchia, inesistenti per lo svizzero che si destreggia molto bene alla distanza di calci e pugni e si limita al solo ostruzionismo in clinch.Nel quarto round sono entrambi stanchi ma i pochi colpi portati con precisione ed efficacia sono a vantaggio dell’italiano. In questo round Ballardin ha speso molto per potersi portare in vantaggio e l’ultimo round è chiaramente dell’opponente svizzero, che molto intelligentemente aveva serbato forse, le energie per l’ultima volata finale. Giudizio difficile per un match condotto sul filo di lana e con alterne vicende prevaricatrici. I giudici infatti non concordano e per 2 a 1 vince risicato, l’italiano Diego Ballardin.

THAI 5X2

MOHAMED BENGLACEM Vs. SILVESTRIN IVAN

Diversa conformazione fisica per i due contendenti, l’italiano appare più robusto e lo svizzero Benglacem più longilineo. Conduzione del match come ci aspettavamo, con l’italiano che cerca continuamente lo scontro fisico e l’avversario che arretra pur non lesinando colpi di calcio e pugni ma evitando con cura lo scontro di forze. Primo round per lo svizzero che arretra e colpisce continuamente. Appare chiaro che l’arte di provenienza è il tae kwoondo per gli spettacolari calci lanciati in ogni situazione e distanza. Secondo round per lo svizzero che continua con la stessa strategia che mostra di dare ottimi frutti. Incapacità di Ivan a chiudere l’avversario ed obbligarlo allo scontro frontale.Terzo round forse pari e pochissimi colpi da entrambe le parti.

Nel quarto round, lo svizzero forse un po’ affannato non riesce a sfuggire alla distanza corta ma anche da qui appare “pronto” quanto abile e una ginocchiata al viso dell’italiano lo colpisce in pieno naso. Ivan non cade, ma arretra… una fontanella di sangue sgorga dalle narici, l’arbitro interrompe e chiama il medico che non consente il proseguo dell’incontro. Vince per ferita Mohamed Benglacem.

THAI 5X2

CAROL FLURY Vs. SILVIA VISCHIA

Uno dei pochi match femminili professionisti di thai boxing disputatisi in Italia. Fin dalle prime movenze la svizzera appare più  attiva  e con una maggiore “classe” rispetto all’italiana. La brava Silvia la cerca continuamente con la boxe, ma l’avversaria gli sfugge sempre o la anticipa sfruttando le leve maggiori. Nel secondo round  è ancora la svizzera ad essere maggiormente  precisa, ciononostante Silvia riesce a chiuderla e farle assaggiare un diretto destro che la fa vacillare per un attimo. Non ha poi la possibilità di approfittarne per la maggior mobilità dell’avversaria che si toglie così dall’impiccio di un attimo di “defaience”. La ripresa seguente è una fotocopia delle precedenti e vede continuamente la svizzera sempre più precisa e mobile.Nel round seguente è ancora la svizzera che arretra, ma ormai stanca non riesce ad evitare la corta distanza alla quale Silvia l’attende. Ma anche lei è subito pronta a chiudere in clinch ed iniziare il lavoro di ginocchia , poco… ma a senso unico. La pur brava Silvia sembra non conoscere questa peculiarità del combattimento ed il suo lavoro di ginocchia è pressoché inesistente. Nell’ultimo round è ancora Silvia che cerca l’avversaria per lo scontro duro, ma è più brava la svizzera, che non si fa inquadrare e vince così ai punti.

THAI 5X2

CIANO MARTINO Vs. MOHASCID MOHAMED

Un po’ di confusione sulla nazionalità dei combattenti in questo confronto tra lo svizzero Ciano Martino (dalle chiare origini italiane) e il marocchino Mohascid Mohamed (che combatteva per il team italiano). Ricordavamo il marocchino all’edizione king of the ring di Modena, dove mostrò stupende tecniche di calcio. Proveniente evidentemente dalla scuola del thae kwoondo ha nel suo bagaglio tecnico, tutto il repertorio dei calci di questa spettacolare disciplina. Si trattava di vedere se l’avversario di turno gli avrebbe permesso di sfoggiare tutta la sua classe. Primo round bilanciato dove Martino lo chiude a più riprese agli angoli, dove spesso si rifugia per poi lanciare i suoi spettacolari calci. Ma ogni volta lo svizzero gli impedisce l’esecuzione con potenti bordate pugilistiche a due mani. Seconda ripresa nettamente a favore di Martino. Mohamed deve sudare veramente le sette camicie per riuscire a sfuggire con spostamenti da manuale al bellicoso avversario, che sembra avere la meglio in questo periodo del combattimento. Nel round seguente finalmente anche il marocchino riesce a mettere a segno delle tecniche spettacolari di calcio saltato, Ciano comincia ad accusare un calo energetico e non riesce più a contenere la sorprendente e duratura vitalità di Mohascid. Terza ripresa forse pari, ma Martino finisce molto stanco e provato. Nella ripresa seguente appare chiaro che ormai Martino ha finito il carburante, Mohamed mette a segno tutto il suo repertorio di calci e ginocchia, tra cui anche  tre magnifiche e spettacolari ginocchiate saltate.Ultimo round nettamente a favore del Marocchino Mohascid Mohamed che vince ai punti.

THAI   5X3 (TITOLO INTERCONTINENTALE M.T.A.)

ROLAND VORROS Vs. JONNI TANCRAY

Incontro valevole per il titolo intercontinentale M.T.A. tra la già nota conoscenza:  Jonni Tancray accompagnato all’angolo da Didier Le Borgne e l’ungherese: Roland Vorros, già campione di kick boxing. Il confronto inizia con un  primo round pressoché pari, dove forse l’ungherese ha un attività maggiore, portando  più colpi e soprattutto molti calci. Nel proseguo di ripresa appare lampante la maggiore potenza e solidità dell’ungherese che mette a più riprese in difficoltà Tancray. Ma nel clinch è invece quest’ultimo che dirige le danze con ottime, veloci e potenti ginocchiate al corpo. Forse potremmo assegnare un altrop round pressoché pari. E’poi nella ripresa seguente che evidentemente, il precedente “lavoro demolitorio” fatto di ginocchia si fà sentire.L’ungherese non appare più così potente e solido negli scontri e alla corta distanza è il francese che ancora lo martella con bellissime tecniche di ginocchia. Adesso è indubbiamente questo che ha le redini dell’incontro.Nel round seguente ormai l’ungherese non controlla più il francese che con una ottima scelta di tempo porta uno spettacolare calcio girato al fegato. Roland rimane in piedi piegato in avanti e l’arbitro lo conta prontamente. Gli otto secondi a disposizione non gli sono sufficienti a recuperare ed è K.O.! Vince e si conferma campione intercontinentale: Jonni Tancray.

MUAY THAI 5X3 (TITOLO MONDIALE M.T.A.)

CRISTIAN DAGHIO Vs. KAOPOM LEK

La categoria di Cristian in Thailandia è quella dei 70 kg. era arrivato in Italia a 78 kg. e la preparazione lo aveva fatto scendere a non meno di 72 kg. Kaopom Lek 68 kg.aveva accettato lo stesso il confronto e già durante la Ram Muay il suo occhio “misuratore” lo scrutava curioso. L’italiano appariva più tozzo e robusto, credo che già da questo momento il thai cominciasse ad impostare la sua eventuale tattica e strategia di combattimento. Cristian non aveva voluto vedere alcun match registrato del Thai ed i due non si conoscevano, ma tra pochi attimi  sarebbero divenuti conoscenti molto… molto “stretti”!

L’incontro ha inizio… i due si scambiano leggeri colpi in linea bassa, come  per “assaggiarsi”  le tibie. Poi è Cristian che attacca con middle kicks ma il campione tailandese lo blocca o schiva ogni volta con estrema e disinvolta “non chalance”. Ma la cosa sorprendente è che per la prima volta in Italia…sono i colpi di Cristian che riecheggiano nello stadio, accompagnati dall’ “Hoo-è!” del pubblico.Erano molti i sostenitori che da ogni parte d’Italia si erano dati appuntamento per vederlo all’opera. Finalmente un italiano contro un vero campione della Thailandia! Kaopom Lek appare molto determinato e velocissima parte una sua prima gomitata che rimarca il livello dell’incontro a chi ancora non lo avesse capito e che fortunatamente, trova il guanto dell’italiano. Poi abbiamo il primo clinch ed il maggiore peso di Cristian si fa sentire. Il thai molto scaltramente fa ostruzionismo e mostra chiaramente di preferire la lunga distanza. Cristian ci riprova e sono molte le gomitate che deve schivare per riuscire a riprenderlo in clinch. A questa distanza appare maggiormente a suo agio ed ai suoi colpi di ginocchia riecheggiano gli “Hoo-è”! per tutte le gradinate del piccolo palazzetto ormai stracolmo. Ma anche sull’uscita dal clinch Kaopom Lek riesce a lanciare le sue famosissime gomitate e qualcuna inizia a toccare la testa dell’italiano. Allora Cristian cambia strategia e comincia a portare potenti low kicks che sembrano infastidire non poco il campione tailandese. Un “traditore”, sorprendente e veloce diretto sinistro tocca Cristian alla mascella e lo rende più mansueto.  Primo round… forse pressochè pari, ma dove Kaopong Lek appare molto più determinato e dotato di una personalità maggiore. E forse è proprio questa che Cristian comincia a “sentire” ed  accusare come maggiore della sua fin dalla prima ripresa…

Inizia il secondo round, Cristian parte all’attacco assieme al pubblico che lo incita ed accompagna nei calci ( sempre però bloccati dal campione). Dopo un primo avvio in passività dove deve assorbire qualche low kick, Kaopom Lek decide di fiaccare l’avversario ed inizia a mettere a segno una serie di diretti al viso e soprattutto al corpo, che generano l’effetto sperato... Cristian sembra aver bisogno di riprendersi un attimo e riordinare le idee, ma il campione thai gli è addosso e non lo molla un attimo. Lo chiude nell’angolo e lo raggiunge con una precisissima quanto potente gomitata destra  alla punta del mento. L’italiano scivola letteralmente giù e l’arbitro procede al conteggio. Cristian è immediatamente in piedi e si sottopone di malavoglia al conteggio precauzionale del direttore di gara. L’incontro riprende  ed il thai gli è subito addosso… diretto sinistro e ginocchiata… diretto e calcio basso… diretto e middle kick…. Cristian arretra e appare come un animale ferito, poi passa all’attacco contrando di pugno i tentativi tailandesi di ginocchia in prima battuta. Adesso è Kaopom Lek che lo cerca in clinch ed è l’italiano che furbescamente fa ostruzionismo. Ma il clinch appare ancora una chance per il connazionale che riesce in una occasione ad abbassare la testa del thai… pronta parte la ginocchiata ma è bravissimo Kaopom Lek ad evitarla con una semplice spinta. Uno successivo scambio duro e concitato alla corta distanza, viene interrotto dal suono del gong.  

Si arriva così al terzo round… è ancora Cristian che parte per primo ma il thai è pronto ad accoglierlo e sembra che non voglia fare un solo passo indietro. Adesso è molto determinato ed i suoi calci medi frustano letteralmente la guardia dell’italiano… un attimo di disattenzione… e pronto arriva un tremendo e potentissimo high- kick alla testa. Cristian vacilla un attimo, piega le gambe, poi sembra che si riprenda… ma le gambe non lo sorreggono più e cade a terra… secondo conteggio per il guerriero italiano che coraggiosamente si rialza sotto gli occhi stupiti degli spettatori e con estremo disappunto del thai che (data la potenza e precisione della tecnica) aveva già cantato e “ballato” vittoria, attorno al ring. Otto secondi per potersi riprendere gli saranno sufficienti? All’ “otto” dell’arbitro, lui fa cenno di essere “pronto”… il direttore di gara gli fa compiere qualche passo in avanti per sincerarsene… e dà il “Ciock”!. Il guerriero thai gli è ancora addosso, l’italiano si rifugia in clinch non senza prima “pagare dazio” incassando un paio di gomitate in pieno viso. Ancora una volta, per la maggior stazza, riesce a far abbassare la testa al thai ma la ginocchiata che segue è scaltramente evitata dal campione Kaopom Lek con un veloce spostamento. Cristian ricomincia a martellare le cosce del thai per limitarne l’irruenza e sembra persino riuscirci per un attimo, ma Kaopong Lek cambia solo la distanza dell’incontro e continua ad asfissiarlo con potenti tecniche di calcio. Durante una seguente fase di clinch cadono entrambi a terra, il thai si rialza prontamente… l’italiano con estrema fatica… forse siamo vicini all’epilogo… sul volto di Cristian appare chiara la stanchezza (probabilmente sente che il match è ormai perso) si butta come un Kamikaze all’attacco con un diretto destro, ma il thai sembrava  attenderlo proprio li… e con una “paurosa”gomitata destra d’incontro, lo fa letteralmente rimbalzare indietro, cade a terra supino ed uno zampillio di sangue pulsa a fontanella dall’arcata sopraciliare verso l’alto. L’arbitro non inizia neanche il conteggio e richiede subito l’intervento medico sanitario. Kaopom Lek esulta per l’ennesima meritata vittoria e raccoglie forte l’applauso dello stesso sportivo pubblico, che fino a pochi istanti prima aveva tenuto a gran voce per Cristian. Pochi minuti per tamponare la ferita e Cristian è di nuovo in piedi per la decretazione del vincitore. Applausi per entrambi i contendenti e “cori rincuoranti” per il bravo italiano che è riuscito finalmente ad impegnare e non poco, il noto campione thailandese. Scoppio di colorati e luccicanti coriandoli che cadono sul ring a suggellare la prima vera grande sfida italiana degna di questo nome ,tra un italiano ed un vero campione tailandese, disputatasi nel nostro Paese. Che sia di buon auspicio per un proseguo verticale nella diffusione tecnica di questo affascinante sport da combattimento.

La dottoressa di servizio al palasport diagnostica una “ferita lacero contusa a stella” e dispone il trasporto in ambulanza al vicino pronto soccorso. Qui gli saranno applicati “16 punti di sutura” che oltre alla “brutta” ferita, chiudono questa sua “fantastica” avventura tailandese in Italia. Il giorno seguente Cristian è già a Roma per il suo volo di ritorno nella terra del sorriso (come ama definirla lui) e per continuare la sua avventura italiana in Thailandia.

Grazie Cristian, ci vediamo a dicembre al Phed Rung Rang Boxing Camp di Pattaya assieme a tutti quelli che vorranno venire ad allenarsi e manifestarti solidarietà, per questa difficile scelta di vita a cui con gioia, ti sei sottoposto.

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