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F.I.KB.

TORNEO ESORDIENTI DI
LIGHT CONTACT

Nell’intento di dare spazio a tutti, non solo agli atleti più bravi ed esperti o solo ai campioni vincitori del fantastico evento, ci occupiamo ora di gratificare, quelli che costituiscono al momento il futuro dei nostri sport.

Di:  Beatrice Guardati

Come abbiamo già tenuto a precisare in  passati articoli redatti e da noi pubblicati, l’agonismo finalizzato alla massima prestazione, è uno degli  aspetti più importanti di ogni disciplina sportiva (e sicuramente la motivazione che con maggiore forza ne determina i continui progressi)  ma non possiamo certo dire che sia il primo gradino della faticosa scalata di un potenziale campione… ma neanche credo, del semplice atleta amatoriale. Generalmente in tutti gli sport, ma  specialmente in quelli da contatto, la prima esperienza di gara porta con se un altissimo tasso di stress emotivo (molte volte con effetti sicuramente demotivanti e quasi sempre addirittura inibitori della prova stessa) I promotori consapevoli dei loro doveri e attenti a questa problematica, sono quelli che tendono  più di altri ad eliminare il più possibile lo “stacco inibitore” attraverso pianificati gradi progressivi di difficoltà, ma non per questo di minore importanza rispetto agli altri. Proprio con questa finalità educativa e formativa si sono svolti i test per gli esordienti nel light contact durante la mattinata del 12 dicembre al palasport di Pisa, in occasione dei Campionati Regionali Toscani F.I.KB.  Gli incontri esordienti (atleti che esordiscono e quindi alle loro prime prove di combattimento per verificarne il grado di apprendimento tecnico acquisito) servono principalmente per facilitare il successivo inserimento alla vera e propria gara agonistica federale, attraverso un esordio privo di pericolo e paure. Considerando quindi come  il vero obbiettivo da raggiungere, la presa di coscienza, sopportazione e superamento dello stress prodotto dalla condizione e situazione emotiva di gara. In questo tipo di incontri infatti, non vi è alcun vincitore (anche e soprattutto forse, per evitare appunto l’esasperazione agonistica) per dare modo ad ogni allievo di combattere più volte e con tipologia di persone diverse. Potendo così mettere alla prova e verificare, le tecniche studiate e messe a punto con l’esercitazione continua, con tattiche e strategie differenti a seconda del diverso  tipo di avversario. Cosa che in un vero torneo non avverrebbe se non passassimo il primo turno (visto che  questi sono sempre e giustamente,  ad eliminazione diretta!) Ogni atleta che si cimenta per le prime volte in prove di combattimento, risente ovviamente dello stress pre-gara, influenzando così il fragile equilibrio psicofisico e compromettendo spesso quindi, il risultato finale della prova stessa. Occorrono solitamente molte prove, per poter iniziare ad apprendere come contrastare ed eliminare (fin dove risulta possibile) la naturale emozione “inibente” e derivante dallo stress da prestazione. Paura del risultato, timore della sconfitta, di non essere all’altezza delle aspettative che si ritiene si abbiano su loro… queste le cause del disturbo psicologico che interferisce con la prova, sia dal punto di vista atletico, che  tecnico e tattico-strategico.  Ecco forse, perchè il nuovo metodo di apprendimento e avviamento progressivo, ha avuto  addirittura l’assenso del Comitato Regionale Toscano della F.I.KB, che da due anni si impegna  a promuovere due prove annuali, riservate ai neofiti principianti, nel corso dei Campionati Regionali Toscani. Questo tipo di combattimento (riservato agli esordienti) di basa su un contatto molto leggero e controllato dei colpi, sotto l’occhio vigile di un esperto arbitro federale garante e supervisore. Doverosi gli auguri a tutti i partecipanti per i prossimi progressivi impegni ed i complimenti a loro ed ai preparatori per le prove tecniche ottenute e riscontrate. Un riconoscimento alla maturità tecnica ed umana, soprattutto dei direttori tecnici delle  scuole invitate che (come preventivamente richiestogli) anziché ricercare la veemenza fisica del combattimento, hanno impostato e diretto i propri protetti verso la corretta esecuzione tecnica del gesto atletico, nella più costruttiva strategia tecnica. E proprio per questo motivo, non solo non si sono avuti deprecabili incidenti di sorta, ma addirittura si sono potuti vedere combattimenti densi di primi e buoni contenuti tattici. (seppur ancora acerbi).  Insomma, soprattutto una bella mattinata vissuta con entusiasmo e coinvolgimento di tutti ma, ben più importante, in amicizia e solidarietà sportiva  da tutti i partecipanti iscritti, seppur opposti nel confronto tra loro.

 

(n.d.r.) Diamo risalto all’evento, anche nella speranza possa essere un esempio imitato da molti altri e dichiarandoci fin da adesso ben disposti a pubblicare anche le loro edizioni. (n.d.r.)


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