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"Venice Fighting Night of the Dragons"18 maggio 2003 palasport Taliercio di Mestredi: Roberto FragaleSolamente qualche anno fa, una manifestazione del genere sarebbe stata improponibile da organizzare in Veneto. Sarebbero mancati gli spettatori… ma soprattutto gli atleti locali (il vero motivo) per il loro richiamo. Questa è una regione dove il karate prima (o arti marziali in genere) ed il semi-contact poi, hanno fatto da padroni egemoni per decine di anni. Regione questa, dove sarebbe stato veramente “pazzesco” il solo pensare di organizzare una sola gara regionale di light-contact per la mancanza di atleti in discipline che non fossero similari al Kumitè… ma in quanto a valenza dei propri atleti ed insegnanti di queste specialità, non è certo seconda a nessuna altra regione d’Italia. Ma come si sa… i tempi corrono in fretta e si modificano con velocità progressiva, infatti (nonostante continui a mantenere i primati sopracitati) da qualche anno si sono affacciate al mondo dell’agonismo sportivo alcune nuove scuole di kick boxing a contatto pieno ed ora addirittura di Thai Boxing. Questa evoluzione… a completamento delle discipline da combattimento sportivo, ha portato all’organizzazione del galà professionistico di cui vi parleremo. Grosso contributo e spinta a tale evoluzione, viene dal promoter Alessandro Gotti che dopo i grandi galà triestini, si dedica ed attua una vera e propria “colonizzazione” delle regioni vicine con l’ausilio dei vari campioni tailandesi che di volta in volta giungono nella propria città. Per tutta questa serie di motivi si è potuti giungere finalmente a vedere organizzate anche in Veneto serate professionistiche come questo “Venice Fighting”; organizzato dall'Associazione Polisportiva Scorpio e Adriano Dario, in collaborazione con Max Baggio. Otto gli incontri previsti, con atleti locali e non, in confronti internazionali. Uniche due pecche… (a mio modesto avviso) la mancanza di una “gavetta” adeguata nel dilettantismo dei locali guerrieri, per poter competere nel professionismo addirittura in incontri internazionali… e la mancanza di arbitri centrali preparati e collaudati per incontri simili. Bene invece i giudizi… nessun appunto da fare per quanto riguarda le assegnazioni delle vittorie, và comunque detto che tutti gli incontri sono finiti prima del limite! Gli ufficiali di gara, come gli atleti, hanno bisogno di formarsi nel dilettantismo con formula a torneo, ma mancando questo per i secondi… anche i primi risultano poi deficitari. Per quanto riguarda invece la fretta degli atleti nostrani a militare nel professionismo… è questa purtroppo una consuetudine che sempre più spesso si registra in giro per il nostro paese. Il Miraggio e la “gratificazione” del professionismo, affascina forse un po’ troppo i giovani guerrieri italiani e quel che è peggio purtroppo anche i loro insegnanti, che dovrebbero forse (nei loro interessi, ma soprattutto per quelli dei propri atleti) osservare un primo periodo di formazione e di esperienza nei circuiti dilettantistici con formula a torneo, per poi gradatamente inserirli nei circuiti professionistici. Ho visto quindi alcuni giovani promettenti e coraggiosi atleti veneti, battuti più che dal proprio avversario… dalla propria inesperienza e voglia di lusinghiero protagonismo a tutti i costi. Niente da eccepire invece, per la professionale organizzazione che come da copione, ricalca la qualità degli spettacoli ormai puntualmente registrati in tutta la penisola. Primo incontro in programma: Armani Simone (Venezia) contro Antal Elter (Ungheria) in un combattimento di kick boxing 82 kg. 3X2. Match di avvio serata e quindi non “il massimo” come livello tecnico, almeno per quel poco che si è potuto vedere, perché dopo pochissime battute l’ungherese (in seguito ad un low kick su una gamba già fasciata e quindi non proprio in condizioni perfette) è stato costretto alla resa. (KO body) Il proseguo di serata proponeva l’incontro di Thai Boxing 66,5 kg. 3X3; tra il veronese Griso Matteo e Peter Farkas. Incontro improntato più sulla kick che sulla thai… ma con tecniche piacevoli ed in alcuni casi anche… pregevoli. Il veronese si imponeva fin da subito e infliggeva colpi su colpi all’avversario, fino all’inevitabile e scontato KO giunto al secondo round. Altro incontro di Thai Boxing 3X3 tra Rudy Rigo (Mestre) e Daola Gueye (Senegal) Il mestrino mostra molta voglia di fare bene e buone potenzialità di riuscirci… ma al suo secondo incontro di Thai è ancora troppo “acerbo” per incontri internazionali ed è costretto a “pagare pegno”. Dopo un bel primo round… ed un buon avvio del secondo, incappa in un preciso pugno del “colored” avversario, che lo spedisce al tappeto. Rudy forse potrebbe anche continuare e sicuramente vorrebbe anche… ma intelligente e pronta la volontà dei propri secondi che lo ritirano dal confronto. E’ questo un ottimo e giovane atleta che, se guidato bene e prudentemente, si farà presto conoscere dal grande pubblico. Thai Boxing 61 kg. 3X3 tra il veneziano Claudio Renier ed il torinese Filippo Cinti (Panza Gym) allenato da Carlo Barbuto. Il torinese è un atleta esperto sia nella Kick che nella thai, ottima boxe ed esplosivo nei colpi. Non da meno Renier, che gli tiene testa per tutti i tre round, pur mostrando una leggera inferiorità nel “clinch”. Ma il giudizio dei tre ufficiali di gara assegna verdetto pari. Non si capisce perché, non essendoci nessun titolo in palio… ma gli si richiede un round suppletivo che riporta il giusto verdetto alla ribalta. Cinti Filippo vince ai punti (P) contro il pur bravo e valido Claudio Renier. Confronto interessante questo, tra il giovane emergente Gheiord Petrosian ed il torinese Patrik Carta (panza Gym) allenato da Carlo Barbuto. Patrik è dotato di una tecnica eccellente… ma Petrosian non gli è da meno e dopo poche battute il torinese capisce di averlo forse sottovalutato. Và detto inoltre che Patrik veniva da un precedente incontro qualche settimana prima e con ancora i postumi addosso. Un preciso e potente low kick giunto quasi allo scadere della prima ripresa fa zoppicare il torinese. Petrosian ne approfitta replicando prontamente e pronta arriva la resa con il lancio dell’asciugamano da parte di Carlo, che preferisce tutelare l’atleta e salvarlo da una ingiusta e inopportuna sconfitta. Petrosian vince (ABB) per abbandono di Carta. Incontro di kick boxing 3X3 tra due veri “colossi” di oltre 100kg. Zarnos Varga (Ungheria) contro Diego Rossi. Un avvio con scontri ed incroci potenti e “rumorosi”. Si nota fin da subito una maggiore solidità di Diego che, nel corso del primo round, con un potentissimo low kick mette fuori combattimento l’ungherese. Vince quindi per KO Diego Rossi al 1° round (KO body) Nel penultimo match, un confronto tutto straniero tra il cubano Alfredo Limonta, che vive e si allena a Bolzano e Andrè Qeinlers (Rep. Ceka) Kick Boxing 75 kg. 5x2. In questo incontro si sono potute ammirare belle e pregevoli tecniche da ambo le parti, con una leggera supremazia in quanto alla pugilistica da parte del cubano. E’ questo un atleta eclettico e “statuario” con un fisico possente e scattante. Di poco più basso dell’avversario… ha dapprima subito sugli attacchi di calcio, ma nel proseguo dell’incontro i suoi pugni precisi ed esplosivi hanno minato l’integrità di Andrè. Gli attacchi di Qeinlers si sono fatti sempre meno determinati ed i suoi pugni hanno potuto così trovare varchi sempre più frequenti. Dopo averlo fatto contare nel corso della terza ripresa… puntuale è arrivato il KO nel corso della successiva. Vince quindi per KO alla 4° ripresa il cubano Alfredo Limonta. Ultimo e più atteso match della serata era quello del tailandese Kaopong Lek, che doveva vedersela con un “coraggioso guerriero” marocchino. Ma questo all’ultimo momento aveva dato forfait, mettendo così in seria difficoltà gli organizzatori per dover reperire su due piedi un avversario che senza preavviso e allenamento… accettasse di combattere con il campione tailandese. All’ultimo momento si era trovato un altro tailandese, in Italia per un tour di stages: Surachai Sakkoed “Poo”; ospite in una palestra di Pisa. A questo proposito vi riproponiamo quanto già detto dal suo ospite in occasione di un precedente articolo scritto per l’edizione milanese di KICK BOXING SUPERSTAR: <<Questa era una bellissima e ghiotta opportunità per fare interviste ai molti campioni presenti nella serata… ma avevo fretta di riportare Poo a “nanna”… aveva avuto una giornata molto dura… ed una ancora più dura lo aspettava all’indomani. Nel primo pomeriggio eravamo a Fidenza per uno stage dall’ amico Marco Magliano e alla fine di questo, abbiamo pensato bene di proseguire per assistere alla keemess milanese. Durante il viaggio una telefonata del promoter Alessandro Gotti mi informa che Kaopong Lek non aveva più l’avversario per la sera dopo, al “Venice fighting” e che non riuscendo a trovare nessuno che volesse combatterci… mi chiedeva se Poo lo avrebbe fatto… Il thai che pesa 57 kg. (Kaopong 66kg.) ma che non vedeva l’ora di combattere in Italia per aggiudicarsi una delle nostre (per lui favolose) borse… sapete che mi ha risposto? “Roberto… con Kaopong Lek non so se vincerò domani” Anch’io pensavo questo… ma se bastava così poco per renderlo felice… perché negarglielo? >> Unica condizione che mi sono sentito in dovere di richiedere, conoscendo Kaopong Lek: arbitrare io l’incontro per evitare una punizione oltremodo dura e immeritata al piccolo coraggioso guerriero di cui mi sentivo responsabile. Il piccolo thai, pur sapendo ciò che lo aspettava non sembrava per niente intimorito mentre negli spogliatoi si preparava all’incontro. Era concentrato si… ma come uno che dovendo fare il proprio mestiere, sapeva che lo aspettava una operazione difficile. Ed in effetti sul ring si sono visti proprio due veri professionisti. Entrambi tailandesi in terra straniera, erano visibilmente uniti emozionalmente… ma uno sapeva che doveva combattere in un confronto improponibile e l’altro che doveva colpire il connazionale come un acerrimo nemico. E questo è accaduto! Kaopong Lek è partito subito per affermare il suo ruolo di campione, ma Surachai con la calma che contraddistingue i veri professionisti, ha dapprima cercato di stoppare sul nascere le azioni dell’avversario con dei “tip” sulla gamba avanzata e al corpo, poi cercando di bloccare i calci del campione per rispondere di low kick. Durissime le repliche del campione che con middle kick potentissimi spostava letteralmente Surachai, il quale a testa bassa tornava ogni volta sotto. Alla metà del primo round Kaopong inizia subito con la sua specialità… i colpi di gomito! Bravissimo Poo a coprirsi con il guanto ed evitare di essere aperto, ma la forza del campione è superiore alla sua e nel clinch conseguente ha sempre la meglio. Sakkoed per niente domo o intimorito prova un high Kick, ma il campione lo evita con “nonchalance” per mezzo di una schivata di busto. Pochi attimi prima della fine del primo round, l’evento: Kaopong Lek porta un ennesimo calcio che viene prontamente bloccato da Surachai… questo si appresta a colpire di ginocchio ma il pugno dx di Kaopong è più veloce e lo colpisce dietro l’orecchio. Il piccolo thai sembra bloccarsi un attimo… e cade a terra. Pronto lo stop dell’arbitro a bloccare la replica del campione e parte il conteggio… ma occorrono solo pochi secondi per capire che non si rialzerà in tempo, è KO! Il medico presta le prime cure sul ring… alcuni lunghissimi minuti di muta tensione mentre si controlla lo stato di salute di Surachai! Finalmente la favola giunge al lieto fine e Sakkoed è in grado di tornare al centro ring per la proclamazione del verdetto. Applausi del pubblico intervenuto per la ripresa fisica di Poo e per l’ennesima vittoria del campione Kaopong Lek, il quale bacia dispiaciuto il connazionale e festeggia assieme al suo team. Peccato solo sia durato così poco, ma in quell’unico e intero round si sono potute capire e vedere molte cose… per chi ha saputo osservarle: due veri professionisti tailandesi al lavoro! Si conclude così questa eccezionale serata di sport da combattimento in terra veneta dove la Muay Thai ha fatto ancora una volta da “vedette” e si appresta e predispone (grazie anche a questo evento) a “colonizzare” un'altra regione italiana.
Le altre foto della serata
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