Dallo statuto olimpico un monito ineludibile... Liberta'!!!
Di: Michele Panfietti
La libertà è il bene più prezioso nella vita di un uomo...... E
nello Sport si esplica anche nella possibilità di partecipare a
qualsiasi gara senza paura di ritorsioni o espulsioni. LEGGETE
QUA......
Quello
che segue è un interessantissimo articolo apparso su Samurai nel
mese di gennaio 2013, passato un pò inosservato nel dibattito
culturale sportivo marziale Italiano per la sua valenza educativa e
morale. Credo che meriti di essere letto con MOLTA, MOLTA
ATTENZIONE per i principi liberali e morali a cui le persone, le
organizzazioni e lo sport dovrebbero sempre ispirarsi. Si tratta di
una lettera inviata da una Federazione Mondiale Olimpica alle
proprie Federazioni nazionali proponendogli di far inserire nei
propri statuti una norma in base alla quale si possa espellere un
atleta che partecipi ad una gara di una
Federazione concorrente!!!!! Il tema è di grande attualità anche in
Italia e riguarda i diritti degli atleti e la loro libertà di
scelta. La risposta della Commissione Olimpica Americana è di un
imbarazzante bellezza. Un vero e proprio inno alla libertà.
Incarna gli stessi valori ai quali WTKA da sempre si ispira e che
appartengono intimamente alla maggioranza di ciascuno di noi.
Il COMITATO OLIMPICO AMERICANO risponde che tale richiesta è
totalmente contraria allo STATUTO OLIMPICO e stride fortemente
contro i diritti fondamentali di ogni atleta e per tanto non può
essere presa in considerazione ed accettata. Punire un atleta
che partecipa ad una gara di una Federazione concorrente è
totalmente contrario allo STATUTO OLIMPICO !!!!!!!!!!!! Che al
paragrafo 4 "Principi fondamentali dell'Olimpismo" stabilisce
insindacabilmente che ogni individuo deve avere la possibilità di
praticare lo sport ...... E sospendere un atleta che ha partecipato
ad una gara di una organizzazione concorrente è UNA VIOLAZIONE
OLIMPICA !!!!!! La risposta del Comitato Olimpico Americano
prosegue poi dichiarando che gli atleti non possono essere usati
come PEDINE nei disaccordi tra organizzazioni concorrenti
!!!!!!!!!!!!! E se tutto ciò non fosse sufficiente afferma che la
concorrenza tra diverse organizzazioni non fa altro che recare
beneficio allo sport stesso !!!!!!! Che straordinaria lezione di
democrazia e libertà sancita dallo STATUTO OLIMPICO e
sottolineata........ Dal Comitato Olimpico Nazionale Americano. Che
soddisfazione....... E che differenza ahimè!!!!! Vedere che il
Comitato Olimpico Americano difende a spada tratta i diritti degli
atleti che vogliono partecipare a gare di Federazioni ad essa
concorrenti !!!!!!!!!! Che lezione......
Bisognerebbe farne tesoro anche in Italia superando la paura del
confronto.
Credo che si sia esagerato con le contrapposizioni, basterebbe un
pò di buon senso e si potrebbe unificare di fatto tutto il movimento
marziale italiano partecipando gli uni alle gare degli altri e
magari allestendo per certi particolari eventi dei calendari
agonistici unificati. Basterebbe questo per aprire nuovi insperati
scenari. WTKA sin dalla sua nascita si è sempre mossa in questa
direzione riuscendo ad unire in un unico polo FIMT - FISA - ADCC/SHOOTO
- FISCAM e IAKSA che corrispondono alla stragarande maggioranza del
movimento Italiano negli sport da combattimento e che a Maggio in
occasione di Rimini Wellness si troveranno tutti insieme. Nel
frattempo dopo IAKSA si accingono ad entrare nel polo WTKA altre due
organizzazioni che si occuperanno rispettivamente di Brasilian Ju
Jitsu e Sanda e nel futuro la porta sarà aperta anche ad ulteriori
organizzazioni ufficiali !!!!!!! O meno che ne volessero far
parte purchè in grado di uniformarsi ad un modello costruito sulla
correttezza, il rispetto e la lealtà. Da noi non c'è spazio per
intrighi, scorrettezze, imbrogli e teatrini vari. Le regole sono
chiare e uguali per tutti, chi sbaglia paga e se ne assume la
responsabilità sapendo che non ci sono seconde possibilità.
Speriamo che il futuro apra le porte sempre più ad una
collaborazione tra tutte le organizzazioni senza contrapposizioni e
battaglie ideologiche che hanno stancato tutti, ma con serenità e
rispetto. Per quanto ci riguarda non ci sono nemici o guerre
ideologiche da combattere ma solo il desiderio di far crescere la
nostra organizzazione secondo i principi, i valori ed i sogni che ci
corrispondono e che sono proprio quelli sanciti dalla carta
olimpica. Spero che questo articolo faccia riflettere e possa
portare ad una collaborazione di tutto il movimento marziale
Italiano.
Dott. Michele Panfietti
RISPOSTA DELLA COMMISSIONE OLIMPICA NAZIONALE AMERICANA ALLA
FEDERAZIONE NAZIONALE AMERICANA DI DANZA. PUBBLICATA SU SAMURAI DI
GENNAIO 2013 ALLA PAGINA 55.
"Gentile signora Scardina, nella vostra lettera datata 23
aprile 2012, avete informato la Commissione Olimpica Americana, USOC,
che la federazione mondiale della danza WDSF,
ha proposto una norma nella quale si chiede alle federazioni
nazionali associate di sospendere gli atleti che competono in eventi
diretti dalle organizzazioni internazionali di
danza concorrenti. Tale proibizione è problematica ed illegale. La
USOC è riconosciuta dalla Commissione Olimpica Nazionale NOC, che fa
parte del Comitato Olimpico Internazionale CIO.
Come tale la USOC e i suoi membri, National Governing Bodied NGBS,
inclusa la "Usa Dance" sono obbligati ad osservare lo Statuto
Olimpico. E lo Statuto Olimpico riconosce certi diritti fondamentali
degli atleti uno dei quali riguarda l'opportunità di partecipare
allo sport.
Come stabilito dallo statuto "principi fondamentali dell'olimpismo",
paragrafo 4, "la pratica dello sport è un diritto umano. Ogni
individuo deve avere la possibilità di praticare lo sport...Che
richiede reciproca comprensione con uno spirito di amicizia,
solidarietà e correttezza". Sospendere gli atleti che concorrono in
gare sponsorizzate da organizzazioni concorrenti è una violazione
olimpica.
Secondo la usoc e la ngb, compresa la "usa dance", deve essere
rispettata la legge americana che protegge il diritto dell'atleta di
competere sulla base del Ted Stevens Olympic e dell'Amateur Sport
Act (The Act, "la legge").
Questa protezione è specificatamente citata nelle sezioni
250503(8) e 220524(5) della legge.
In modo spcifico la sezione 250503(8) pone l'obbligo alla usoc
(commissione olimpica americana) e alla ngb (federazioni nazionali
del comitato olimpico), inclusa la "usa dance", di garantire a un
atleta di partecipare alle competizioni. Anche la sezione 220524(5),
che direttamente si riferisce alla ngb, inclusa la "usa dance",
dichiara che la ngb deve permettere agli atleti di competere in
qualsivoglia competizione. Inoltre la legge stabilisce nelle sezioni
220509 e 220522(a)8, che un atleta prima di essere dichiarato non
idoneo a gareggiare in competizioni tutelate internazionali, ha
diritto di udienza davanti a un giusto e imparziale tribunale.
Inoltre la sezione 9 dell'usoc, prevede che la ngb, inclusa la "usa
dance", non possa negare o minacciare di negare il diritto di un
atleta a partecipare a competizioni protette internazionali. In
materia di gioco corretto il diritto di un atleta di competere non
deve essere inficiato da ragioni non sportive. Agli atleti deve
essere permesso di partecipare in modo che possano sviluppare le
loro abilità e trarre benefici dal misurarsi con altri atleti.
Regolamenti che non permettono agli atleti di competere sono in
conflitto con quell'obbiettivo. E ancora: gli atleti non devono
essere usati come pedine nei disaccordi tra organizzazioni sportive.
Detto in altro modo: gli atleti non devono essere usati per
guadagnare un vantaggio. Ciò non è solo una violazione del diritto
degli atleti di praticare lo sport ma anche espressione di
ritorsioni nei confronti degli atleti che competono in eventi di
altre organizzazioni.
Così agendo si puniscono atleti che non hanno commesso alcun errore
e senza dar loro la possibilità di ricorrere. E inoltre frustandoli
nel loro desiderio di gareggiare. Tutto ciò inoltre ignora che la
competizione tra organizzazioni reca benefici allo sport. Quindi
"usa dance" è informata che sospendere gli atleti americani
semplicemente perchè essi hanno partecipato o intendono partecipare
a eventi di organizzazioni concorrenti è in contrasto con le norme
dell' usoc, della "usa dance" e con la carta olimpica. E
contravviene ai principi del gioco corretto. Di conseguenza tale
azione non può avere effetti negli Stati Uniti.
Rick Adams, Direttore Manager USOC, Sviluppo Organizzativo NGB |