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Le ali della libertà

Di: Michele Panfietti

Sin dalla nostra nascita abbiamo sempre predicato l’unità delle arti marziali, nel rispetto delle singole prerogative e in questo solco siamo riusciti a riunire 47 diversi settori marziali: karate, kick boxing, ju jitzu, mma ect ect e realizzare il più grande polo in Italia negli sport da combattimento.

Le nostre gare sono da sempre l’espressione di questa filosofia di unità e amicizia e testimoniano che è possibile incontrarsi, scambiarsi esperienze, confrontarsi  per migliorare e crescere insieme, senza soprusi, senza egemonie, con intelligenza e correttezza nei riguardi di ciascuno.

Le nostre regole sono semplicissime e rispondono alle esigenze di un organizzazione moderna e liberale, dove ogni soggetto, sia esso una singola associazione, un maestro o una grande federazione, può scegliere di partecipare alla nostra attività ma nel contempo realizzare liberamente mille altre esperienze con chicchessia.

WTKA  è la federazione della libertà assoluta.

La sicurezza di lasciare liberi i nostri tesserati deriva dalla qualità del nostro lavoro, dalla bellezza delle nostre gare, dall’efficienza della segreteria operativa, che ci permettono appunto di accogliere chiunque senza vincoli di nessun genere.

È una rivoluzione copernicana e i risultati testimoniano la bontà di questo progetto, che  funziona  perchè i valori  che ci animano sono ferrei cosi come le regole di rispetto e correttezza nei confronti di chiunque, altrimenti sarebbe impossibile riuscire a mantenere uniti realtà e storie cosi diverse.

Portatori sani  di questa filosofia,  due anni fa decidemmo  di stilare, bontà nostra, una convenzione con la FIKB, sottoscritta  dal Dott. Falsoni che ho sempre stimato per le sue qualità di manager e con il quale ci impegnammo a iscrivere 20 società in cambio della libertà  " concessa "  ai propri  tesserati di  poter partecipare liberamente  alla Maratona Marziale.

Questo accordo  non fu mai  rispettato a dispetto delle 20 società  che invece,  ingenuamente e correttamente per tenere fede alla nostra parola,  affiliammo.

Pensavamo   che con la stesura di questo accordo i maestri e gli atleti della FIKB avrebbero potuto partecipare liberamente alle nostre gare, senza il  timore di punizioni o espulsioni ma ci sbagliavamo di grosso. Fu tutta una  farsa e alla fine alla Maratona Marziale,  per ben due anni, non giunse praticamente nessuno.

Solo la paura  di perdere delle società  bloccò quella che avrebbe potuto essere una rivoluzione e  avrebbe dato vita, per la prima volta nella storia Italiana, ad una unificazione di fatto di tutto il movimento della kick boxing.

Da allora capimmo  che non c’era la volontà politica di realizzare questa unificazione  e che se avessimo voluto  avere gare di altissima qualità, con un  maggior numero di iscritti per il bene di tutti e anche il nostro e dei nostri promoter, avremmo dovuto creare un polo alternativo  alla Fikb, riunificando  tutti i maggiori players italiani e cosi è stato, con la FISCAM , l’ADCC , la FISA, la FIMT che  sono entrati  nel polo WTKA, dando vita al più grande gruppo Italiano degli sport da combattimento.

Oggi questo movimento rappresenta  un organizzazione liberale con oltre 600 società e un attività nazionale e internazionale unica, con tornei e eventi di tutti i tipi.

L’unica alternativa Italiana  a Fikb, una realtà che nei prossimi mesi, a cominciare da Rimini Welness, sorprendera tutti ancora una volta dopo l incredibile successo  dello scorso anno.

Oggi che democraticamente il Dottor Falsoni e stato rieletto con una grande maggioranza,alla guida della federazione  testimoniando così una forza ed un seguito davvero ragguardevoli, è  chiaro che per un lungo lunghissimo periodo di tempo questa politica di chiusura e divisone, purtroppo, avrà ancora una volta il sopravvento, a discapito dell’unità del movimento della Kick Boxing.

Le società moderne  inevitabilmente  cambiano,  il mondo si globalizza, si connette, le  barriere anacronistiche e inutili vengono meno sempre più  a maggior ragione questo dovrebbe avvenire nello sport che è amicizia, condivisone, passione, confronto.

La   FIKB invece, con ancora maggior forza ma  del tutto legittimamente,  vista  la fresca nomina a  Presidente del  Dott Falsoni,  porterà  avanti una politica conservatrice di chiusura assoluta, arroccandosi  su principi  antichi, volti a proteggere lo stato attuale più che a costruire il futuro e questo  si concretizzerà ancora una volta nell’impedire,  ai propri tesserati di partecipare all’attività di altri soggetti, a dispetto della volontà di tanti maestri che invece, senza voler fare nulla di male, vorrebbero semplicemente  sperimentare altre  realtà,  senza per questo temere di essere espulsi o  costretti  ad andarsene dalla propria federazione.

Ma perchè deve esistere una tale divisone??? Perchè devono permanere  tali divieti e non si possono  lasciare liberi i maestri e gli atleti di partecipare anche ad altre gare ??? Cosa dovrebbe mai succedere di cosi terribile??? Ci pare  una  forzatura, che prima o poi verrà meno per la spinta che nascerà dall’interno della stessa Fikb,  alimentata proprio da quei maestri stanchi  di dover sottostare a questi diktat assurdi, associati alla minaccia di punizioni.

Personalmente, e non credo  di essere l’unico, non accetterei mai una cosa del genere ma capisco anche la posizione di chi è dentro una federazione da tanto tempo, vi si trova bene e non vuole andarsene. Ma anche i piu pazienti si stancano e questo avverrà inevitabilmente.

La  storia insegna che quando esistono dei divieti si trova  sempre il modo di superarli e nella realtà molti Maestri si sono già organizzati da tempo per superarli, costruendo società parallele con parte dei loro atleti per poter partecipare liberamente  senza correre rischi di epurazioni alle nostre gare. Un escamotage  determinato  dalla paura di essere espulsi, nemmeno  stessero compiendo  chissà quale delitto.

E una cosa  davvero assurda !

Del resto basta guardare l’ultima lettera inviata dalla dirigenza FIKB appena dopo la vittoria del Dott Falsoni per capire l’aria che tira: o con noi o fuori!!! sentenzia.

Una cosa che si commenta da sola, non c’è bisogno di aggiungere altro.

Questo è il clima che si respira in FIKB ma è un diktact pericoloso da attuare dove ci sono uomini liberi.

Stiamo parlando di sport, del desiderio  di divertirsi, partecipare, confrontarsi  e sperimentare nuove amicizie , nuove realtà e non di commettere chissa quale reato!

Stiamo scherzando ma ci rendiamo conto  , siamo vessati da tutte le parti, abbiamo limiti  di ogni tipo, divieti, imposizioni, tasse, balzelli continui  e dobbiamo sottostare a dei divieti e dei diktat pure nello sport.

Io spero  che molti Maestri   prendano   in parola la federazione e sceglieranno... il fuori !!!!!!

E faranno bene perche la libertà non ha prezzo e in FIKB, al di là di tante belle chiacchiere, le cose non cambieranno mai!

Tale divieto in realtà però un effetto  l’ha gia ottenuto, ovvero quello di far sì che decine e decine di  società in questi ultimi mesi,  stanche di questa situazione, siano entrate  in WTKA.

È un  fiume in piena che non conosce soste e che, senza tanta retorica, meritiamo, per la liberta, lo spirito di amicizia, la qualità, la serietà, l’impegno e la professonalità con cui stiamo lavorando.

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