Palestra: il sudore e gli uomini senza risultati
Quando
mi trovo a parlare di fitness, parlo spesso dell’universo femminile,
perdonatemi, non perché non mi interessi quello maschile al quale
appartengo, ma perché allenare un uomo è roba complicata, gli uomini
non si mettono in gioco, non amano provare, provare comporta spesso
porsi, per quelli che sono i concetti “sociali” nel ridicolo, nel
non riuscire e gli uomini, spesso, troppo spesso e purtroppo per
loro, odiano questo, troppo impegnati a fare i maschi, ma ancora una
volta, se guardo la media dei frequentatori di palestra, qualcosa
non torna, molti hanno un tronco scolpito, con braccia e petto
ipertrofici e ridicole gambe da “merlo”, altri confondono il
costruire massa muscolare, con il grasso, più grosso sono meglio è,
anche se non vi è qualità, definizione, proporzione ( questa santa
proporzione che le persone dimenticano, la smetteste una volta per
tutte di guardarvi a pezzi e vi guardaste nel totale, sarebbe
meglio, fidatevi ) altri ancora, non amano conoscersi, metterti del
loro, farlo pulito, vanno al sodo, anabolizzanti, fanno presto,
gonfi di acqua e poco altro, con la mobilità articolare di un
rinoceronte in cancrena, gli anabolizzanti diventano il passa
parola, te ne usi tre allora io quattro, in un meccanismo perverso
dove la scienza lascia il trono alle dicerie popolari, fatte di se
lo ha usato lui e gli ha funzionato, funziona anche con me, fatte di
mercato nero, di camorra, di illegalità, di distruzione totale del
corpo e, permettetemi, passare ore ad allenare il corpo in nome
dell’amore, per massacrarlo con gli anabolizzanti, è come essere
amanti della natura e distruggere tutti i fiori che
si
incontrano. Ipertrofia muscolare, questa sconosciuta, metodologie di
allenamento prese dalle riviste, folli riviste fatte da
anabolizzanti per anabolizzanti, con il 4*8 perenne, con i 3/4
esercizi per gruppo muscolare, in tabelle divise per muscoli, con le
gambe sempre a parte, che è quello che usava nel paleozoico, il
mesoforme perfetto, geneticamente dotato, che ovvio, qualunque cosa
tu gli faccia fare, avrà risultati…. Ma lui è l’1% e tutti gli altri
? Tutti gli altri, entrateci nelle palestre e, guardatelo da
soli…nessuno bada alla qualità dell’esecuzione degli esercizi,
nessuno, alla periodicizzazione delle tabelle, nessuno ai macro e
micro cicli di allenamento, nessuno arriva mai al limite, vero, del
“crollo” muscolare, si allenano in molti, troppo, si allenano, male,
si lamentano dei risultati non ottenuti. E pensare che in Italia,
abbiamo un genio dell’allenamento con i pesi, un genio che ha messo
la sua conoscenza, la sua cultura a disposizione del 99%, Claudio
Tozzi, anche se ultimamente, il suo sistema, per vendere e
rinnovarsi, nel continuo business di voler vendere e creare idee
nuove per farlo, ha perso forse, il senso primo, semplice, basilare
del suo splendido metodo, per avventurarsi in voli pindarici che
poco producono, se non confusione. Chi volesse capire, non ha molto
da fare, o si rivolge ad un Personal Trainer, uno solo, per volta,
senza ascoltare tutti quei maestri improvvisati di Pesi &
Bodybuilding che nulla sanno e conoscono di Fisiologia, Anatomia,
Biochimica, ma parlano per aver letto due articoli ed il famoso
sentito dire, o legge, prova, sperimenta, mette da parte la maschera
da maschio che non sbaglia mai, si mette in gioco, pronto a
soffrire, tanto, sino alle lacrime, perché lo sport qualunque esso
sia, è così, sofferenza, sopportazione e superamento del limite
insito
nella
vostra natura, quando l’”io” dice basta, lo sportivo continua ancora
per un po… fino al “crollo” oppure frequenta un corso serio,
professionale, per conoscere, capire, SAPERE, come funziona e come
si allena il miracolo in cui vive, invece di spendere soldi in
anabolizzanti, in riviste che per 6 euro vi fotocopiano tabelle del
65, tra miss donne che sembrano trans e uomini che sembrano gonfiati
ad elio, spendeteli nel conoscervi, basta una volta sola, il
funzionamento del corpo, la sua natura, la sua genetica,
fortunatamente, non cambiano…. So, che continuerò a vedervi, sotto
squat improbabili, su trespoli impossibili, o con kway, sotto il
sole di luglio, lo so, ma sarò sorridente e felice, per aver provato
a farvi cambiare idea, invece di persistere, lamentandovi, del
vostro eterno sbaglio, basto rallentare e guardare i risultati…
Tutto quello che serve, è in voi! |