Vicino allo sport, lontano da quell’ipocrisia chiamata sport!
Vicino
allo sport, da sempre ma, da sempre lontano da quello che lo
riguarda, vicino al movimento, al corpo, lontano da una logica
folle, figlia di una società stuprata, che vede lo sport come
marketing, business, commercio, dalla follia di un Coni assonnato,
politicizzato, silente, assente, fagocitante, di associazioni fin
troppo sveglie a fare interessi di tutti, tranne che dello sport.
Parto da lontano, dall’idea che se mai dovessi provare a dare la
definizione di un miracolo, cosa in cui non credo, porterei come
esempio il corpo, cosa che ammiro e studio con passione,
divertimento, gusto, attenzione, parto dal concetto di come per il
corpo, poco o nulla si faccia, per il benessere vero, profondo,
radicale del corpo, come lo sport, oggi, sia un coacervo di tossici
dopati, pronti ad ogni cosa pur di vincere, o dall’altra parte, uno
spasmodico business, fatto di multinazionali che vendono ogni cosa,
biciclette, maglie, integratori, corsi, diplomi, nuove e alquanto
fantasiose discipline, che si inventano non con un senso, ma per
vendere… Lo sport, oggi è menzogna, perché deve vendere, rendere,
produrre, il corpo oggi è un mezzo sul quale speculare, le persone,
sono mediamente incapaci di capire e vengono, martellate da bugie
che nessuno pubblicamente smentisce, (soprattutto chi dovrebbe stato
compreso visto che ne và del benessere dei suoi cittadini), sviati,
nel capire dove e quale sia la ragione. Aumentano malattie
cardiovascolari, decessi legati a problematiche inerenti la cattiva
o per nulla presente attività fisica, ed in questo, non fallisce la
gente, fallisce miseramente chi alla gente dovrebbe insegnare… Vi
siete mai chiesti perché ?
Facile chi deve insegnare, spesso non sa nulla di corpo, quando
sei fortunato, sa dello sport che lo riguarda, ma nulla o quasi di
biomeccanica, metabolismo, fisiologia, anatomia, stretching,
benessere, tu sei un impiegato medio, mediamente sfigato, inutile,
ti ci senti da tempo, a te pensiamo noi proff, del fitness &
company, ti iscrivi, un week end, ci pensiamo noi, consulenti del
fitness, diventi un istruttore, rispettato, amato, ricercato, perché
noi ti insegniamo come incantare, fregare, rubare alla gente, noi
siamo guadagno, noi abbiamo programmi già studiati che funzionano,
non per loro, per i tuoi clienti, ma per noi e te, splendidamente,
due giorni 12 ore, da niente, impari tutto quello che devi imparare.
Possibile ? no ! ma accade sistematicamente. Accade, nelle più
blasonate associazioni di Fitness, quelle famose, sui giornali,
quelle dei Presenters, dei Workshops, quelle dell eeeee, oooooo, su
le mani, eeeeee, ooooooo, si quelli che lo sport pensano sia sudare,
che muoversi sia sudare, si! loro, quei poveri incompetenti che non
sanno cosa devi mangiare se fai lavoro aerobico, se lavori con i
“pesi”, se non mangi o mangi, se stai bene, si chiama Anamnesi del
Cliente, dovrebbero guardarvi, misurarvi, controllare i problemi
posturali, sentire, se hai problemi o no, ma nulla di questo,
dovrebbero sapere che non è vero che con il lavoro aerobico
diminuisce il grasso in senso assoluto e che se fai pesi invece no,
sapere che a fare ottenere dei risultati alle persone dotate, o a
seguito di doping sono capaci tutti, serve saper lavorare con il
restato 80% di non dotati e non facenti uso di sostanze proibite, le
persone normali, insomma, le belle, persone normali…..
Vicino allo sport da sempre, al piacere del movimento inteso sia
come movimento, che come statica, attenzione per l’immobilità, che
la qualità del movimento non è ampiezza, non è sudore, che muoversi,
modellare il proprio corpo, imparare a capirlo, a lavorarci, a
gustarlo, lontano da molti di coloro che si dichiarano istruttori,
lontano dalla scuola che insegna malamente, cosa sia lo sport ai
bambini, ai ragazzi, lontano dall’incompetenza di quei professori
(tutti quelli che ho incontrato e di cui sento parlare ) che leggono
il giornale, fanno giocare a calcio o a pallavolo e non si curano di
insegnare lo sport, ai loro ragazzi, lontano, da quei buffoni, che
si dichiarano allenatori, ma sanno solo fare, ripeto, nel migliore
dei casi, lo sport, che devono insegnare, senza curarsi di quanto
sia importante conoscere, per permettere, conoscere, per ottenere,
conoscere, per lavorare, la preparazione atletica è una chimera,
come lo è il post allenamento, una follia, lontano da chi ha ridotto
così lo sport, lontano dalla politica che parla sempre e per lo
sport non fa nulla, vicino a quei pochi professionisti veri che, con
i fatti, dimostrano le loro capacità e la loro competenza, vicino a
chi ama questo “miracolo”, lontano da chi cerca un pezzo di carta,
pagato, comprato, un titolo, un dire io sono, io insegno, io
appartengo a….!!!
Io appartengo al rispetto delle persone che mi donano il loro
“miracolo”, che di me si fidano a me si affidano, per loro per tutti
loro, vicino alla cultura, allo sport, lontano da tutto quello che
oggi, tristemente, vedo….
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