Cambio di data
all'ultimo momento del mondiale, infortuni e “salto di categoria”,
hanno condizionato il mondiale azzuro Bangkok 2010.
Mondiali Bangkok WMF di Muay Thai
Prima uscita italiana nella categoria “pro” ai mondiali di Muay
Thai
Di: Elisa Giovannelli
Dopo un Campionato Italiano di Muay Thai organizzato in grande
stile dal DTN Diego Calzolari, affiancato dal responsabile per la
nutrizione Marco Ceriani, sono stati selezionati undici atleti, poi
ridotti a nove, per rappresentare l’Italia al mondiale di Bangkok
2011.
A seguito di numerosi imprevisti (tra cui gli infortuni in
allenamento di Tagliarino e Bucci, cambio di data dei campionati
mondiali a soli 10 giorni dalla loro inaugurazione!) che hanno
creato difficoltà organizzative, si è poi ridotto ulteriormente il
team azzurro a soli sei atleti. Il Direttivo del settore Muay Thai,
consapevole della forza dimostrata dalla nazionale nelle ultime due
edizioni del mondiale, a fronte dei cambiamenti nelle date, ha
deciso per un salto di qualità iscrivendo gli atleti nella categoria
“pro”al posto della consueta amatoriale. Gli atleti azzurri,
coscienti della difficoltà, si sono allenati con grande
professionalità e determinazione nel ritiro pre-mondiali per
l’acclimatamento presso il camp Keatkhamtorn di Bangkok.
Ai sorteggi l’Italia non era fortunata capitando in ogni
categoria di peso con le nazioni teste di serie come l'Ucraina.
Tutta la squadra si è mostrata altamente competitiva.
-75 kg Francesco Palermo (ITA) v/s Peter Steed (ENG)
Il primo giorno ha visto nei 75 kg Francesco Palermo (Pro
Fighting Bellaria) combattere contro il duro inglese Peter Steed .
Il match vedeva un Francesco sempre avanti a colpire duramente
l’inglese che invece fuggiva per il ring colpendo spesso ma
schermisticamente e sfruttando immotivate indecisioni di Francesco.
Nonostante l’inglese avesse terminato il match stremato dai duri
colpi di Palermo, la giuria decretava a lui la vittoria contando
evidentemente la quantità dei colpi dell’inglese, e non la qualità
dei colpi del nostro Francesco, che prenderà troppo tardi atto di
essersi accontentato e forse aver regalato la vittoria ad un
avversario che tutto il tempo gli era stato preda per il ring. Il
giorno seguente toccava ad altri tre dei nostri azzurri.
-63,500 kg. Alessio Martino (ITA) v/s Maksym Fedorkov (UKR)
Primo, è nei 63,500 kg Alessio Martino (De Pro Milano) a battersi
nei quarti di finale contro il fortissimo Ucraino Maksym Fedorkov:
un match impressionante che ha tenuto un tifo altissimo ad entrambi
gli angoli.
In seguito ad una combinazione di gomitate da parte dell’Ucraino
che vedevano Martino in difficoltà l’arbitro si lanciava a separare
gli atleti; l’Ucraino colpiva intenzionalmente con una terribile
gomitata la nuca di Alessio che rimaneva fuori combattimento.
L’arbitro al posto di dare la squalifica all’avversario ne decretava
la vittoria, abbassando il morale di una squadra unita e che
sembrava avere l’organizzazione contro.
-67 kg. Filippo Solheid (ITA) v/s Kushnirenko
Rusian (UKR)
Era il turno di Filippo Solheid nei 67 kg (Thai Boxe Torino)
contro colui che si rivelerà poi il vincitore di categoria, il forte
Ucraino Kushnirenko Rusian: Filippo per nulla intimorito dalla
squadra testa di serie, teneva testa all’avversario con i calci
rendendosi mobile e veloce dopo aver accusato alcuni pugni.
Combattimento molto spettacolare sulla lunga distanza che vedeva
Solheid prendere sempre maggior fiducia contro un avversario
considerato imbattibile. Forse la maggior incisività nel primo round
era la motivazione della vittoria ancora Ucraina, ma cresceva la
sempre maggior consapevolezza della nostra forte ma ancora inesperta
squadra di potersi battere a mento alto con i più forti atleti
esistenti.
-71 kg Christian Zahe (ITA) v/s Parcheta Marcin (POL)
Terzo ed ultimo della giornata nei -71 kg è l’azzurro Christian
Zahe (Thai Boxe Torino) a scontrarsi col polacco Parcheta Marcin
(anch’egli poi vincitore di categoria), atleta che negli anni
passati aveva già fatto uscire dal torneo diversi nostri atleti,
ultimo in ordine di tempo Aziz Ramadani nel 2008!
Sapevamo che il polacco era un fortissimo pugile ed avevamo
consigliato la lunga distanza e la mobilità… mai ci saremmo
aspettati che Christian riuscisse a tener testa anche coi pugni al
forte polacco. Un match veramente bilanciato nel quale però
l’italiano sembrava accontentarsi di scambiare alla pari, cosa che
invece il Polacco più esperto non accettava e che gli portava a
chiudere spesso le combinazioni con quel punticino in più che sapeva
avrebbe poi fatto la differenza. Ultimo match della giornata, ancora
con l’amaro in bocca nella consapevolezza di avere una squadra tra
le più forti mai avute ma anche tra le più sfortunate! Veniamo alla
giornata delle semifinali dove si scontrano gli ultimi due nostri
atleti in gara e riponiamo ogni fiducia su di loro!
-57 kg. Giordano Martino (ITA) v/s Ter Oleksandr (UKR)
Il primo è Giordano Martino (De Pro Milano) nei 57 kg che
affronta l’altissimo Ucraino Ter Oleksandr .
Tino talentuoso non esita a seguire le istruzioni del suo DTN e
Maestro Diego Calzolari facendo un match tutto in pressione per
togliere l’allungo che avrebbe favorito l’avversario. Quando vediamo
alla fine del secondo round l’Ucraino tornare all’angolo scuotendo
la testa è già festa, è il momento di non mollare! Tino sferra
potenti colpi di gomito e ginocchio ad un avversario che prova a
tenerlo lontano ma non riesce a placare la voglia di vincere del
capitano della squadra 2011.
E’ vittoria unanime all’Italia, ora Tino se la dovrà fare in
finale contro la Thailandia.
-81 kg Federico Labroca (ITA) v/s Fernando Nonato (BRA)
E’ il momento del nostro Federico Labroca -81 kg (Thai Boxe
Torino) che deve affrontare il Brasile (anche lui stranamente
vincitore della categoria!). Federico parte un po’ troppo incerto,
ma non eravamo preoccupati all’angolo perché ci aveva già detto di
voler studiare un attimo prima di partire.
Il brasiliano invece non ha voglia di perdere tempo e appena vede
il nostro azzurro attendere si lancia prima con una pericolosa
combinazione di pugni e poi con una potente ginocchiata al corpo che
purtroppo lascia a terra il nostro portabandiera. Per Federico
almeno la soddisfazione di portare all’Italia un bronzo, seppur nel
rammarico di non essersela giocata come avrebbe voluto fino alla
fine.
-57 kg. Giordano Martino (ITA) v/s Puwadon Anuprom (THA)
Ultimo giorno di gara, la finale! “Tino” si era imposto battendo
in semifinale il campione Ucraino (testa di serie) ed è ora in
finale il fighters di casa. Tino si lancia all’attacco fin da subito
per rompere quel ritmo che rende i Thailandesi spesso imbattibili
sul ring…dopo un primo round sempre in crescita e che vedeva il thai
provare a far di tutto per tenerci a distanza, nel secondo round il
fighter tailandese accusa un forte calo dovuto al ritmo elevato
imposto al match da Tino.
Da
rilevare, per onestà di cronaca, che i rounds da tre minuti con un
minuto di pausa sono divenuti “inspiegabilmente” da un minuto e
cinquanta secondi con addirittura due minuti e dieci secondi di
pausa, tutto documentato da video. Lasciando così recuperare
all'atleta thailandese in ogni modo, palesemente ed agli occhi di
tutti scorrettamente, il match alla fine veniva dato alla
madrepatria della Muay Thai, ormai col sorriso da parte nostra e di
tutti coloro che stavano vivendo quanto accadeva! Giordano martino,
dopo il bronzo nel 2010 saliva ad un argento che splendeva oro nel
2011, pronto a regalare ancora tanto alla sua bandiera col suo
talento! Resta la gloriosa impresa della squadra azzurra che,
nonostante il risultato finale si merita la nomina da parte del
presidente di settore Roberto Fragale, come miglior nazionale degli
ultimi anni, per essersi battuta testa a testa con e senza nulla
regalare con il meglio della Muay Thai mondiale pro, cosa che fino a
poco tempo fa sarebbe stata impensabile. |