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Aperta una interessante collaborazione tecnica tra Marco Mastrorocco (Scuola Fragale) e la WAKO Gran Bretagna… il successo di un italiano a Londra grazie alla sua grande passione e professionalità, ma plaudiamo soprattutto all’apertura mentale dei dirigenti federali inglesi.

WAKO Italia e WAKO GB: via al connubio!

Marco Mastrorocco il nostro rappresentante in GB…

Di: Kerry-Louise
(tradotto da un articolo apparso anche sul sito della WAKO
http://www.wakoweb.com/en/Article.aspx?Ctn=84014 )

Negli ultimi anni, da quando Marco Mastrorocco (ex atleta di punta e campione della FIKB-WAKO) era arrivato in Inghilterra, era iniziata una comunicazione via email tra lui ed il Maestro Cris Janson-Piers (Presidente della WAKO Pro GB, Coach della Nazionale e Direttore Esecutivo per la Gran Bretagna della WAKO GB).

  

Marco aveva espresso sin dall’inizio la volontà di lavorare al fianco di Cris e sviluppare con lui una stretta collaborazione sportiva e lavorativa, con la possibilita’ di passare il loro bagaglio di conoscenze ai rispettivi studenti. Marco ha finalmente tirato su il suo Club in UK (Epic Gym, West London) e può contare ora su una sua squadra di atleti, quasi pronti a calcare le scene e sta giusto terminando gli ultimi ritocchi. Qualche anno dopo, il 18 Settembre 2010 ha visto questi due grandi esponenti della kickboxing venire a contatto a Sheffield al quartier generale e sede di allenamento della WAKO Pro GB. Marco aveva fatto un lungo viaggio da Londra con il suo atleta Luca Caputo che ha aiutato Marco durante le sue dimostrazioni.

 :IMG00056-20100929-1725.jpg

Presenti quel giorno un piccolo, ma molto esperto, gruppo di studenti selezionato appositamente da Cris, che variava da Campioni Inglesi a Campioni Mondiali. Cris aveva scelto con cura I partecipanti, basandosi sul fatto che la loro esperienza avrebbe fatto si che il seminario “viaggiasse” fluido, massimizzando il recepimento delle tecniche per tutti. Con Marco, più volte campione Italiano di Thai e Full Contact (al tempo allenato dal Maestro Roberto Fragale), nonchè un incredibile esponente del primo approccio al K1 (allora Thai kickboxing) in WAKO, era naturale che il Maestro Cris avrebbe selezionato il format del K1 come base per questo seminario

  

Marco ha reputazione non solo di essere stato “top class fighter”, ma soprattuto, ora, di essere un Coach estrememamente preparato, che chiede null’altro che del loro meglio ai suoi atleti.

Ma… Come mai  il K1 e’ diventato cosi popolare in WAKO negli ultimi anni?

A parte per il fatto che le sue regole di ingaggio favoriscono matches molto spettacolari e si richiede un livello di fitness e resistenza non comune, negli ultimi anni abbiamo assistito ad un incredibile aumento di partecipazione e spettatori nelle UFC ed MMA in generale.
Quando iniziarono all’inizio apparvero essenzialmente  un “gioco al suolo” con le influenze del famoso BJJ. Una volta al suolo ci poteva essere una lunga attesa, poichè i fighters potevano restare bloccati al suolo, tentando di sopravvalersi a vicenda, per molto tempo.

 

In seguito il gioco si e’ evoluto facendo si che i fighters fossero invitati ad alzarsi e riprendere da posizione eretta il confronto; questo generò  un crescendo di importanza per migliorare lo “striking”. Molte delle migliori palestre iniziarono ad usare Allenatori per lotta a terra o in piedi, a seconda delle necessità… esattamente come successe alla palestra di Cris. Sebbene avesse combattuto per anni nella Kick Jitsu e fatto parte della squadra di Judo, quando al servizio delle Forze Armate Reali Britanniche, il suo vero amore divenne il Full Contact Kickboxing, prima che si muovesse sul moderno K1 format.  E’ per questo motivo rimasto alla lotta in piedi, demandando il lavoro al suolo e le MMA al suo allievo Istruttore capo.

 

Il K1 e’ diventato quindi molto seguito e praticato per diverse ragioni: La varietà di tecniche e la dinamicità delle azioni, che lo hanno fatto poi diventare lo stile più adattabile alle richieste delle MMA è in cima a queste. Il seminario e’ iniziato normalmente con un intenso warm up, dopo il quale gli studenti son stati allineati in coppie per iniziare immediatamente le applicazioni pratiche. Nessun lavoro ai Pao o padelle, qualsiasi cosa dimostrata e praticata e’ stata fatta in una modalità più realistica possibile, per ritrovare le dinamicità e difficoltà del combattimento reale. Non solo, abbiamo avuto in questo modo occasione di migliorare il nostro “senso” nello spazio e gli equilibri dei pesi duranti  i movimenti.

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Entrambi Marco e Luca erano sempre pronti per correggere, consigliare quelle che a volte potevano sembrare piccole inezie, ma che in realta’ rivestivano grossa importanza. L’inglese di Marco era superbo ed ha reso molto più interessante il tutto poichè era lo specchio di come un altro Paese “senta” il K1. Gli studenti erano tutti molto attenti a prendere ogni dettaglio e spiegazione ricevuta. Quel che e’ stato notevole e’ che Marco avesse ovviamente sviluppato la sua forza dallo stile Thai, ma ha mixato il tutto con il suo passato nel Full Contact per permettere una maggiore fluidità dei movimenti, essenziale nel K1.   Io personalmente mi sono allenata e diventata campionessa di Semi, light e Full contact, poi passata alla thai (in cui devo ancora cimentarmi sul ring), ma credo che tutto questo mix abbia aiutato in qualche modo la mia versatilita’ nel K1.

 

Come mi e’ sempre stato detto… il K1 e’ un format non uno stile… per cui l’adattamento e’ più semplice, qualsiasi sport da ring tu provenga. Ogni tecnica veniva costantemente studiata e mostrata, ma non nel modo robotico al quale sembra tanti si siano ora adattati negli stages, bensì  in modo, come detto prima, molto più pratico e realistico. Spesso in molti seminari non ti aspetti di vedere cose molto differenti l’uno dagli altri… e’ più una questione di “carpire” i dettagli. Molte volte sono venuta via da seminari avendo appreso 3 o 4 cosette che mi hanno aperto diverse opzioni in seguito: può essere qualcosa spiegato in modo differente o semplicemente il modo in cui lo apprendi quel giorno.

 

Come in tutti i seminari il tempo non e’ mai abbastanza, sebbene Marco ci abbia dato un intenso allenamento di 3 ore!!! Come istruttore io divido la classe in differenti aree (boxe, spostamenti, lavoro sul ring, clinch, applicazioni di ginocchia, blocchi, blocchi ed evasioni ed ovviamente sparring). Quel che ho notato con Marco e’ che aveva pianificato il semiario in modo estremamente curato ed ha fatto si che ogni area fosse lavorata in modo equo. Tutto e’ perciò filato liscio ed e’ stato  più eccitante per tutti.

 

Per terminare c’e’ stato lo sparring, dove Marco e Cris si sono scambiati commenti mentre attenti osservavano e valutavano quello che accadeva nel ring. Di nuovo, e’ stato importante avere l’opinione di un “esterno” su come combattiamo. Esattamente come imparare quel piccolo, ma inestimabile dettaglio durante un seminario, così avere evidenziata una debolezza da occhio spassionato, può condurre ad un costruttivo miglioramento o persino ad aiutarti  nell’evitare un errore fatale in combattimento!

 

Dopo un grandissimo seminario, Marco e Luca sono tornati a casa con noi per un pasto, prima di tornare a Londra; abbiamo fatto due chiacchiere su cose personali ed anche più nello specifico su come potremmo muoverci per evolvere i nostri sport in futuro. La certezza è che una grande amicizia si è forgiata oggi e pare proprio sarà continua e fruttifera!

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