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La IAKSA Italia contesta la WTKA Italia Kickboxing…
Di: M. Paolo Gherardi
Vice Presidente Iaksa
Spett.
le Redazione de “Il Guerriero”, mi dispiace dover intervenire con
spiacevoli discussioni, ma leggendo l’articolo Avanti tutta…. da
voi pubblicato in data 20 luglio 2010 (VEDI:
WTKA: Avanti Tutta!!!!!!!!!) non posso esimermi dal replicare in
forma scritta al Vice Presidente della wtka Cristiano Radicchi. Ci
tengo a precisare che fino ad oggi il rapporto con la WTKA ed in
particolare con il Dott. Radicchi, è stato contraddistinto da stima,
amicizia, ma soprattutto da una buona collaborazione di aiuto per il
sostentamento della piccola Federazione nascente (la wtka appunto)
che avevamo appositamente inserito nella Confederazione Kick Boxing
Italiana fondata da Iaksa – Iska – Wka e Wkc con la collaborazione
di Wfc e altre sigle minori. E’ proprio per questo che sono rimasto
estremamente stupito leggendo il suo articolo indicante la loro
organizzazione come l’unica alternativa alla FIKBMS ecc ecc. Meglio
chiarire e specificare fin da subito che sia il Maestro Cimino che
il Maestro Vallone, sono dirigenti Iaksa / Iska e hanno fino ad oggi
collaborato con Wtka solo in virtù degli accordi presi dal
Presidente Bellettini per aiutare la federazione neonata, visti i
numeri esigui di atleti, maestri e arbitri e per cercare di dare un
certo rilievo ad una nuova sigla sconosciuta affiancandola a nomi di
federazioni che hanno fatto la storia della kick boxing come la
IAKSA. Tutti noi ci siamo messi a disposizione per l’organizzazione
di gare, galà e manifestazioni, ma i Maestri Cimino e Vallone
sottolineano e ribadiscono di essere ben lontani anche dal solo
pensiero di entrare in wtka e addirittura rappresentare tale
federazioni come dirigenti regionali.
Diverso
è il discorso per il Maestro D’Adamo, che dopo qualche anno svolto a
favore del sostegno e dello sviluppo della Wtka, ha deciso di
continuare a pieno nel suo impegno e ha coinvolto anche qualche suo
stretto collaboratore, dimettendosi dalle sue cariche in Iaksa, dove
era responsabile Interregionale per il centro Italia. Potrà così
meglio perseguire il tentativo di fare emergere Wtka come realtà
autonoma nazionale. Il rapporto tra la Iaksa e il Maestro D’Adamo si
è chiuso in maniera corretta e trasparente, con la convinzione da
parte del Maestro che la Wtka abbia grandi possibilità di sviluppo
vista l’ampia pubblicità che svolge su siti e giornali con la quale
sperano in una trasformazione di una realtà puramente virtuale in
una struttura concreta, come puo’ essere quella della Confederazione
CKBI o della FIKBMS o della FIMT. Noi ci auguriamo lo stesso, in
quanto crediamo nello sviluppo dello sport e riteniamo che più
possibilità organizzative possano coinvolgere un numero sempre
maggiore di atleti nelle varie discipline. Personalmente credo anche
che l’impegno del Dott Radicchi sia intenso e prezioso e proprio per
questo rimango allibito vedendo un articolo con numeri buttati a
caso riguardanti società, atleti e quant’altro.
Purtroppo
in questa maniera si entra in un mondo finto, comprovato tuttavia da
foto, articoli e racconti in rete… non resta che chiederci se un
giorno questi numeri fantasmagorici potranno mai avvicinarsi alla
realtà. Unico rammarico, vedere tante energie e tempo impiegato
sfumare in frammentazioni sterili, un’eterna diatriba che da decenni
porta a discussioni, divieti e sgambetti tra Federazioni varie,
sempre con la speranza che tutto ciò si trasformi invece in una
collaborazione generale in cui al centro siano gli atleti e non le
sigle, gli incarichi e il potere. |