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Incontrarsi per conoscersi e crescere insieme

Boxe professionistica

Dario Cichello V/s Merdjindin Yuseinov

Di: Francesco Paletti
(tratto da La Nazione del 9.12.2010)

 

Cichello è tornato. Al palasport davanti al pubblico che lo ha visto tante volte trionfare, il medio-massimo pisano ritrova la sua boxe, quella fatta di movimento sulle gambe e soprattutto colpi –tanti- puliti e precisi. << Sono ad un bivio: se perdo addio sogni di gloria>> aveva detto alla vigilia del match. All’incrocio Cichello ha svoltato dalla parte giusta.

 

E ora è di nuovo in corsa per quel traguardo –la consacrazione internazionale- che l’idolo di casa insegue da sempre e che, finora, è riuscito soltanto a sfiorare. Cichello c’è ancora: più magro, rapido e soprattutto concentrato rispetto alle ultime uscite. Lo hanno visto le centinaia di persone che hanno affollato il palazzetto nella serata di <<Pisa abbraccia lo sport>> dedicata agli sport da combattimento, magistralmente organizzata e condotta da Roberto Fragale (ottime anche le prove dei pisani Alessandro Benedetti, Cara Matteo e Giuseppe Fascetti nei sottoclou dedicati alla boxe tailandese).

 

Soprattutto, lo ha capito a sue spese Merdjidin Yuseinov, bulgaro di 24 anni, faccia da simpatica canaglia, fisico un po’ appesantito e boxe arrembante anche se spesso caotica. A lui Cichello ha opposto un pugilato che, in questo 2010, aveva mostrato solo a sprazzi: rapido sulle gambe, sempre lucido e aggressivo. Soprattutto, sempre o quasi a segno in tutte le otto riprese.

 

Sta bene, Cichello, e lo si capisce già al secondo round quando mette ripetutamente alle corde il bulgaro: il dritto destro per aprire la guardia all’avversario e il gancio sinistro per affondare. Sente i colpi Yuseinov. Perde anche la terza ripresa, ma non molla. E nel round successivo prova la reazione: un paio di attimi di distrazione da parte di Cichello, la guardia un po’ troppo bassa e il bulgaro va a segno due volte. Stavolta però, niente black out: subito dopo Cichello ricomincia a boxare da par suo. Le ultime tre delle otto riprese sono un crescendo Yuseinov è stanco, abbassa la guardia, è lento sulle gambe.

 

Cichello no, ha ancora tanta benzina. E la consuma tutta con una serie di colpi chje piegano definitivamente la resistenza avversaria. All’angolo annuisce Patrizio “Sumbu” Kalambay, mostro sacro della boxe italiana e tecnico del pugile pisano. Se la gode anche il “vecchio” Luigi Tassi, memoria storica del pugilato tosano e allenatore di Cichello.

 

Hanno ritrovato il loro ragazzo, quello che a luglio si era smarrito in una sera di mezza estate contro l’albanese Kolaj. La conferma arriva alla fine dell’ottava ripresa vittoria ai punti dei tre giudici. Dopo un anno di delusioni e amarezze, Cichello alza nuovamente i pugni al cielo. Tutto può ancora succedere.

Cichello vince bene con Yuseinov

Di: Riccardo Silvestri
(tratto da Il Tirreno del 09.12.2020)

 

PISA. Pugni di rabbia, pugni pesanti come le ore di duro allenamento, pugni vincenti come quelli piazzati da Dario Cichello davanti al pubblico amico del palasport. Il mediomassimo pisano è tornato a vincere  e lo ha fatto nel modo migliore, riassaporando le sensazioni giuste e rispondendo alle critiche piovutegli addosso dopo gli ultimi incontri “sbagliati”. Contro il bulgaro Merdjidin Yuseinov, il pugile pisano si è imposto ai punti dopo otto riprese tiratissime, gestite con attenzione e concentrazione da Cichello.

Dario Cichello: << Ho interpretato il match nel modo migliore -ci racconta quando ancora le mani fanno male per i pugni dati- e le cose sono andate come speravo e come il mio angolo voleva. Sono partito concentrato e voglioso di far bene, ho subito qualche duro colpo ma non ho mai mollato e poi alla lunga è venuta fuori la mia condizione fisica praticamente perfetta>>

 

Riccardo Silvestri: E nell’ultimo round per il bulgaro è scesa definitivamente la notte…

Dario Cichello <<Lì ho legittimato il mio già ampio successo andando a piazzare colpi duri, di quelli che fanno male>>.

 

Riccardo Silvestri: Eppure Yuseinov non si è rivelato certo un avversario facile…

Dario Cichello <<Facile? Questo è un pugile giovane, ben allenato e con un curriculum di tutto rispetto. E’ venuto a Pisa per mettersi in mostra, per dimostrare tutto il suo valore e non è stato per niente facile metterlo in difficoltà.Volevo proprio un match così, però perché io non ho mai né voluto, né accettato scorciatoie.>>

Riccardo Silvestri: Una risposta a qualche critica di troppo?

Dario Cichello <<Mi avevano dato per finito, per “bollito”. Sentivo dire in giro che Cichello ormai doveva appendere i guantoni al chiodo che addirittura aveva vinto e ottenuto in carriera molto di più di quanto realmente meritato. Cosa ha ottenuto questa gente? Mi ha caricato a pallettoni per questo match e per i prossimi impegni perché, sia chiaro per tutti, io ho ancora voglia di pensare e sognare in grande>>.

 

Riccardo Silvestri: Fino a che punto?

Dario Cichello <<Non voglio pormi dei limiti. So che nella boxe certe volte i treni passano in fretta e devi farti trov are pronto. Magari può succedere che con un paio di settimane di anticipo ti propongono qualcosa di irrinunciabile e devi farti trovare ben allenato e ben disposto mentalmente perché ogni lasciata è persa. Adesso mi prenderò qualche giorno di riposo e di relax e poi subito dopo Natale riprenderò gli allenamenti, più motivato e convinto che mai, in attesa della telefonata giusta>>.

 

Riccardo Silvestri: Qualche prospettiva?

Dario Cichello <<Difficile dirlo. Io attualmente sono al 13esimo posto del ranking europeo e molto dipenderà dal piazzamento nella prossima classifica pubblicata dalla federazione>>.

 

Riccardo Silvestri: Cosa vuoi dire ai tifosi che ancora una volta hanno sofferto e gioito assieme a lei?

Dario Cichello <<Quando combatto a Pisa ho sempre una marcia in più perché c’è tanta gente che mi vuole bene e crede in me>>.

 

Riccardo Silvestri: E ancora una volta importante è stato l’apporto di Kalambay dall’angolo…

Dario Cichello <<Lui ha sempre creduto in me e questo mi ha dato una forza incredibile specie quando le cose hanno iniziato a prendere una brutta piega>>.

 

Riccardo Silvestri: Le sconfitte come quella contro l’albanese Kolaj restano dunque soltanto un brutto ricordo?

Dario Cichello <<Sono entrate nel mio bagaglio tecnico e umano. Ho imparato tantissimo anche da queste batoste perché ad esempio mi sono preparato al match contro il bulgaro esattamente come se salissi sul ring per conquistare un titolo. Non ho dato niente per scontato e mi sono saputo gestire durante l’incontro. Io sapevo di non essere quel pugile battuto nei match precedenti: quando ho combattuto sfruttando le mie armi, il mio cuore non ho mai deluso le aspettative. Diciamo che sicuramente non vedrete più quel Cichello, poi nello sport e soprattutto nella boxe niente può essere preventivato>>.

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