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Più Sport a Scuola Meno Bullismo
Di: Prof.ssa Arianna Carminati
(Per la S.M.S “Ilaria Alpi”)
Due anni fa la nostra scuola, “Ilaria Alpi”, fu devastata dai
vandali, la stessa scuola che ha tolto e toglie i ragazzi dalla
strada, in un quartiere, Tor Bella Monaca, di cui quasi ogni giorno
il giornale è pieno di notizie. Un assalto a una scuola di frontiera
che ha sempre fatto del bullismo “il primo male da combattere”. Uno
dei problemi che si affrontano nel lavoro educativo è proprio quello
di promuovere nei ragazzi la consapevolezza delle proprie azioni, di
indirizzarli, di cercare nel “bullo” le tracce di un disagio non
ascoltato e di metterlo in contatto con le proprie emozioni,
riconoscendo quelle degli altri. Ma il nostro lavoro è anche quello
di aiutare la “vittima” lavorando sull’assertività, cioè la
capacità di rispondere alle provocazioni affermando i propri diritti
e i propri bisogni, senza calpestare quelli altrui. In questa
scuola, non si espelle ciò che non si può trattare, modificare,
convertire a sé. Nella nostra scuola, il “bullo e la vittima”
collaborano insieme attraverso tanti progetti, ma uno in
particolare: lo sport. La speranza è quella di crescere secondo
regole diverse, positive mediate soprattutto dall’antidoto per
eccellenza che è rappresentato dallo sport. Ed è soprattutto con lo
sport, con le tante manifestazioni che organizziamo nell’ambito del
progetto “Più sport a scuola meno bullismo” che abbiamo trovato il
modo di canalizzare l’aggressività dei ragazzi di questo quartiere
di periferia. Come esempio positivo contro il bullismo nel corso
degli anni abbiamo invitato campioni dello sport, maestri, a
dialogare sui temi impegnativi quali: valori, sacrifici, sconfitte,
vittorie, in campo, poi nella vita. Uno di questi incontri, per noi
molto importante, è avvenuto il 13 febbraio 2009.
Abbiamo avvicinato i ragazzi alla Kick-Boxing, la manifestazione
è stata organizzata da due insegnanti della scuola, la Prof.ssa
Emanuela Rosati (docente di Scienze Motorie) e la Prof.ssa Arianna
Carminati (docente di Spagnolo e atleta F.I.K.B). Gli atleti
coinvolti sono stati il Pluricampione del Mondo, Massimo Liberati,
il Maestro Sandro Bassi, il Dottore e Istruttore Luca Dori e
l’atleta Marzio Di Canio. L’incontro si è sviluppato in tre parti:
lezione pratica in palestra per spiegare le dinamiche di questo
sport, con illustrazione delle tecniche base della kick-boxing.
Lezione teorica sulle regole e i regolamenti ed infine
un’intervista, con l’ausilio di dvd, con il maestro Massimo
Liberati. L’obiettivo naturalmente è stato quello di veicolare i
valori positivi: il rispetto dell’avversario, di questa
straordinaria disciplina per combattere l’aggressività giovanile e
la violenza. Gli atleti hanno collaborato con i ragazzi hanno
comunicato loro, il piacere della sfida e soprattutto il rispetto
degli altri. Hanno dimostrato alle giovani generazioni che il mondo
non appartiene ai violenti. Ed il solo modo per aiutare tutti
quanti, vittime e bulli, a diventare cittadini del futuro, è dare a
questi ragazzi il regalo più prezioso che ci sia: un ideale di
benessere, di armonia e di rispetto in cui credere.
Lo sport è, da sempre, uno straordinario strumento di coesione ed
aggregazione sociale. Grazie! |