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A Denver, la storica decisione finale. La Cina ospiterà  i primi   Martial Arts & Combat Sports Games nel mese di Settembre. 13 gli sport da combattimento che saranno presenti, tra cui la  Kickboxing WAKO. La firma del contratto è avvenuta in una cerimonia solenne.

Word Martial Arts Games a Pechino nel 2010

Di: Ennio Falsoni

Denver, negli Stati Uniti,  è stata la sede di un momento storico lo scorso giovedì 26 marzo. Nell’ambito dell’annuale riunione di tutte le Federazioni Internazionali riconosciute dal Comitato Olimpico Internazionale e quelle del GAISF, da qualche anno ormai organizzato da “Soprtaccord”, è avvenuta la  firma del contratto tra la Città di Pechino, rappresentata dal vice-sindaco della città Liu Jingmin e il presidente del GAISF, Hein Verbruggen che   porterà a Pechino la prima edizione dei MARTIAL ARTS & COMBAT SPORTS GAMES.

La scelta di Pechino, tra le città come Bangkok e  Budapest  che hanno concorso all’asta per ospitare questo primo straordinario evento, è apparsa la più naturale e ovviamente anche la più interessante. Naturale perché la Cina ha una storia davvero millenaria in fatto di Arti Marziali. Sono in molti a ritenere che questo enorme paese sia stato veramente la culla della maggior parte delle Arti Marziali attuali. Il fatto poi che solo Pechino ospiti da sola ben 500.000 persone che regolarmente praticano una delle nostre Arti Marziali, la dice lunga  sulla popolarità e quindi sulla possibilità di grande successo che questa prima edizione dei Giochi degli Sport da Combattimento avrà nel 2010. A Pechino poi riecheggiano ancora  le  forti  emozioni suscitate dall’ultima straordinaria Olimpiade, con la partecipazione entusiasta di migliaia e migliaia di spettatori, del coinvolgimento dei media. Insomma, Beijing, coi suoi impianti ancora nuovi di zecca, col suo appeal storico e culturale era certamente la candidata preferita dai più.  Dulcis in fundo, non dimentichiamoci che oggi la Cina è anche una grande potenza economica, una delle poche a garantire al GAISF la bella cifra di 9 milioni e mezzo di Euro per questa prima edizione dei Games degli Sport da Combattimento. 13 gli sport che saranno presenti a Pechino: in ordine alfabetico, l’Aikido-IAF-  (solo con delle dimostrazioni dei principali maestri), quindi con gare di altissimo livello Boxe, (AIBA), Judo (IJF), Jiu Jitsu (IJJF), Karate (WKF), Kendo (FIK), Kickboxing (WAKO), Muay Thai (IFMA), Sambo (FIAS), Sumo (IFS), Taekwondo (WTF), Wrestling (FILA) e Wushu (IWUF).

Quattro di queste discipline sono già anche nel programma delle Olimpiadi (boxe,lotta, judo e taekwondo) ed ovviamente  tutte le altre discipline che saranno nei Giochi del 2010 beneficeranno enormemente in prestigio e credibilità del fatto di essere insieme alla prime quattro. Inutile dire che solo l’idea di essere inseriti in una manifestazione del genere ha   acceso gli entusiasmi di tutti i partecipanti a questo progetto, progetto che era partito in sordine 3 anni fa e al quale molti non credevano. E’ stato lo stesso Antonio Espinos Ortueta, presidente della Federazione di Karate, che tra un bicchiere di champagne e l’altro, mi ha testualmente detto: “Pensa che 3 anni fa, quando Vebruggen mi ha parlato di questa sua idea, avevo nicchiato perché non credevo nella possibilità che fosse organizzato come una vera e propria Olimpiade dei nostri sport.  Lui mi aveva chiesto di fargli un progetto analitico. Io allora mi sono messo a richiedere che innanzitutto tutte le spese di tutti i partecipanti fossero interamente coperte dall’organizzatore di questi Giochi. Poi che ad essi partecipassero anche gli sport di quelle Federazioni che sono già nell’Olimpiade. Quindi che tutte le Federazioni coinvolte garantissero   una ristretta e selezionata partecipazione dei loro migliori atleti per garantire l’eccellenza dello spettacolo. Abbiamo lavorato bene  tutti insieme e abbiamo ottenuto tutto quello che avevamo richiesto. Oggi sono felice.”

Ovviamente, sono più felice di lui  del risultato ottenuto soprattutto perché di fronte a questa scelta, c’è stato anche tutto un lavoro di avvicinamento tra Federazioni che prima si guardavano un po’ in cagnesco, perché di fatto un po’ in competizione tra loro. E invece si è capito che con un lavoro sinergico, si riuscirà a creare   un enorme evento la cui pubblicità viaggerà in tutto il mondo diffondendo immagini positive dei nostri sport, di cui tutti beneficeranno, nessuno escluso. Ogni  Federazione si è impegnata a portare in Cina una delegazione di un massimo di 120 persone tra atleti, coach , arbitri e dirigenti. La WAKO , coi suoi 7 stili, ha ovviamente dovuto restringere il suo vasto programma di gare. Ha scelto tre stili, il Semi contact (sport da tatami), il Full Contact e la Low-kick (questi due ultimi, sport da ring). Presenterà di ciascun stile 7 categorie di peso e 4 atleti per categoria (5 quelle maschili e 2 quelle femminili). Prenderanno parte a questa edizione dei Games degli Sport da Combattimento i primi 4 classificati ai prossimi Mondiali che si svolgeranno a Villach (Austria) in Ottobre per la Low-kick, e a Marsiglia (Francia) la fine di Novembre, per Semi e Full contact.

La firma del contratto che impegna Pechino alla realizzazione dei “nostri” Giochi, è avvenuta nell’ambito della riunione dei fondatori dei Martial Arts and Combat Sports Games che si è svolta all’Hotel Hilton di Denver, tra l’altro nel corso di una giornata che ha visto una tormenta di neve abbattersi sulla città che ha dovuto chiudere il suo aeroporto e le sue scuole. La firma del contratto è stata preceduta da una presentazione in DVD ad opera di una delegazione di Pechino cha ha presentato in anteprima i lavori di preparazione di questo evento:  dove si terranno le gare (3 palazzi dello sport – in uno dei quali staranno Boxe, Kickboxing e Muay Thai, gli sport da ring, negli altri due  tutti gli altri -, che hanno ospitato i Giochi Olimpici) , agli alberghi che ospiteranno tutti gli atleti da una parte, quindi gli “officials” e i “dirigenti”, le TV e i giornali  che si occuperanno di dare informazioni quotidianamente di tutte le gare e che saranno in contatto col mondo. Inutile dire che l’enorme visibilità che sarà garantita all’evento farà certamente  lievitare l’interesse verso le nostre discipline  e ciò è veramente interessante da tutti i punti di vista. A latere di tutte queste attività, vi sarà anche un aspetto culturale che non sarà di minor importanza. Si terranno mostre fotografiche, di audiovisivi, conferenze, simposi sui diversi aspetti del nostro variegato mondo.

Tutto questo sarà a Pechino nel 2010. Signori, non vedo l’ora di esserci!

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