Ennio Falsoni rieletto col
95% dei voti degli aventi diritto. Tutti eletti anche i componenti
della sua lista.
Un quadriennio storico
Assemblea Nazionale Elettiva FIKB
Di: Claudio Rota
Arrivo all’Hotel Michelangelo e vedo
un grande fermento all’entrata del salone predisposto per lo
svolgimento dell’Assemblea Nazionale Elettiva 2009 di FIKB. Tutto lo
staff della segreteria è elegantemente schierato al ricevimento. In
verità il salone è diviso in due: da una parte dove siederanno gli
aventi diritto a voto e gli associati e gli ospiti che vi
prenderanno comunque parte.
Dall’altra vi è un lungo tavolo che
ospita macchina da caffè, brioches e bevande per ristorare coloro
che man mano arrivano per l’Assemblea, quindi tutt’intorno ben 7
le postazioni elettorali che una nota azienda specializzata ha
montato per le operazioni di voto e lo scrutinio elettronico delle
schede. E’ davvero un bel vedere, una bella organizzazione, una
prova di efficienza che questa dinamica federazione offre ai suoi
associati.
Dentro, sul tavolo presidenziale,
vedo il presidente Falsoni che è a colloquio con Michele Barbone,
membro di Giunta Coni che successivamente fungerà da presidente
dell’Assemblea stessa, eletto per acclamazione su proposta dello
stesso Falsoni.
Quando la commissione di verifica
poteri termina il suo lavoro con un po’ di ritardo (120 le società
presenti con diritto di voto su 270, quindi c’è assicurato il quorum
e la validità dell’Assemblea) Michele Barbone prende la parola e
porge a tutti gli auguri che vengono dal presidente del CONI
Giovanni Petrucci, quindi seguendo l’ordine del giorno, dà
immediatamente la parola al presidente Falsoni che deve relazionare
sull’andamento degli ultimi quattro anni.
Beh, devo dire che il suo intervento,
lungo 40 minuti, ha avuto ben 4 applausi scroscianti. E’ stato
appassionato, sanguigno, pieno di cifre, di date e avvenimenti che
ha tenuto alta l’attenzione di tutta l’Assemblea che lo ha
ovviamente gradito. Buon oratore, voce impostata, Ennio Falsoni sa
come attirare l’attenzione del suo auditorium. E’ stato convincente
e mi è molto piaciuto per il suo realismo, la sua sobrietà, la sua
moderazione. In fondo è riuscito in un’impresa non facile: quella di
guadagnarsi il rispetto degli ultimi entrati in FIKB, proprio di
quelli che maggiormente temevano ritorsioni, buggerature,
tradimenti. Invece, niente di tutto questo. Falsoni aveva promesso,
e lo ha mantenuto, che chiunque avrebbe trovato in FIKB una
organizzazione democratica, flessibile, libera, dove chi ha voglia
di lavorare e di emergere può farlo in tutta tranquillità, ma nel
rispetto delle regole.
Ha esordito definendo “storico” il
quadriennio appena trascorso. Storico perché erano i primi quattro
anni al CONI; storico perchè nel 2006 c’è stato il riconoscimento da
parte del GAISF della WAKO, la federazione mondiale che ha
contribuito a creare; storico perché ha saputo far convivere persone
che per 20 anni si erano fatti la guerra in tutti i modi e che
sembravano destinati ad un odio eterno.
Ha sfornato poi cifre e trend di FIKB
nel corso dei 4 anni passati, confermando che da 395 società e
13.900 tesserati, si è passati alle 465 società di oggi per 16.785
tesserati, pur confermando che il potenziale di FIKB è di molto
superiore a questi dati. Si è poi soffermato sul potenziamento della
segreteria, centro nevralgico di ogni operazione, sulla sua
informatizzazione (sistema gestionale elettronico dei tesserati con
possibilità di operazioni di affiliazione e di tesseramento “on
line” da parte delle società).
Quindi sull’eccezionale numero di
eventi nazionali e internazionali che puntualmente FIKB promuove,
sostiene,organizza in tutto il territorio italiano. Ha parlato poi
degli eccellenti risultati agonistici delle nostre nazionali nei
vari campionati d’Europa e del mondo, complimentandosi con tutti gli
atleti, i coach, i tecnici per i livelli raggiunti.
Ha parlato della Formazione dei
futuri quadri tecnici, dei corsi per allenatori, istruttori e
maestri che si svolgono in ogni regione offrendo pluralismo
d’insegnamento e libertà di formarsi ovunque.
E’ stato invece piuttosto critico nei
confronti della Federazione di Pugilato. Evidentemente aveva qualche
sassolino da togliersi dalle scarpe, e lo ha fatto con la consueta
puntigliosa e precisa cronaca di avvenimenti e di incontri che ha
svelato dei retroscena ignoti ai più. Ha ripercorso brevemente i
tanti anni fermo alla porta del CONI (ben 18) perché “qualcuno”
nell’ambito di FPI riteneva Ennio Falsoni un concorrente pericoloso.
Poi l’incontro con Franco Falcinelli che, una volta salito alla
presidenza di FPI, ha finalmente concesso il via libera (lo
“sdoganamento” come lo aveva definito Falsoni stesso) della
Kickboxing nell’ambito del CONI. Ma l’idillio è sembrato durare
poco.
Nei primi due anni FIKB, quando WAKO
non era ancora riconosciuta dal GAISF, ha ricevuto ripetuti attacchi
da parte delle organizzazioni concorrenti che facevano capo a
Riccardo Bertollini e ai suoi partners, quali appunto Carlo Di
Blasi, Alfredo Lallo, Rinaldo Rinaldi. Ma fortunatamente, nonostante
Falcinelli “fosse tirato per la giacchetta” da questo e da quello –
come ha detto Falsoni -, c’è stata l’Istituzione CONI (che Falsoni
ha ringraziato e lodato) che ha sempre coerentemente difeso le
scelte effettuate a suo tempo: mantenere nello stesso contenitore (FIKB,
appunto) gli sport simili che vanno sotto il nome di Kickboxing,
Muay Thai, Shoot Boxe e da ultimo la Savate.
Ma nel suo intervento, il presidente
FIKB ha anche sottolineato le contraddizioni che tuttavia esistono
nell’ambito CONI. Per esempio, una disciplina nuova associata ad una
Federazione nazionale, dovrebbe restare in quello status 2 anni al
massimo. In quel tempo, il CONI concede alla Federazione “tutor” –
in questo caso la FPI -, di decidere se accorpare quella Disciplina
Sportiva Associata Sperimentale, oppure lasciarla andare per la sua
strada verso un futuro riconoscimento quale Federazione Nazionale.
In data 22 ottobre 2005, FPI aveva
deliberato in seno al proprio Consiglio Nazionale un Nulla-Osta in
tal senso, che tuttavia è rimasto ancora lettera morta. Dopo un
intero quadriennio, FIKB è ancora al palo come DSAS, e in barba ai
suoi eccellenti numeri e risultati agonistici. Che è successo? E’
successo che FPI aveva espresso “preoccupazioni” in seno al CONI
nei confronti di FIKB per il suo “Regolamento sanitario”. Il
nocciolo del contendere tra le due organizzazioni è che FPI può far
combattere i propri atleti solo 1 volta ogni 24 ore, in FIKB i
kickboxers potevano sostenere 2 incontri nelle 24 ore. Insomma FPI
reclamava che FIKB si adeguasse ai Regolamenti sanitari “suoi”! A
nulla ovviamente sono valse le parole di Falsoni che confermava che
FIKB non faceva altro che seguire il regolamento sanitario della
WAKO, presente oggi in ben 111 paesi al mondo e nei 5 continenti.
“Qui siamo in Italia” – pare che
qualcuno gli abbia ricordato e pertanto non si poteva far altro che
seguire i ”suggerimenti” di FPI. Nel 2008 la Giunta del CONI ha
deliberato il Regolamento Sanitario di FIKB, ultimo atto verso la
normalizzazione dei rapporti. Almeno così si pensava. Purtroppo
invece, vuoi perché si è sotto Elezioni, vuoi perché i leader sono
in tutt’altre faccende affaccendati, FIKB dovrà aspettare qualche
mese perché si venga a capo di questo vero e proprio “caso”
nell’ambito del CONI. “Caso” perché non si capisce come una
Federazione Nazionale, per quanto importante sia, possa tenere in
scacco una DSA per tanto tempo. Non si capisce con quale autorità né
con quali diritti. Ma tant’é… che questa è la situazione.
Ovviamente, alla luce di quanto
sopra, è chiaro allora perché Ennio Falsoni ha messo tra le priorità
del suo prossimo quadriennio lo sganciamento totale da FPI. Vedremo
se ce la farà, ma poiché i suoi numeri sono quasi il doppio di
quelli di FPI, mi sembrerebbe assurdo che FPI si volesse tirare in
casa una tal forza che ha dato prova di grande omogeneità: potrebbe
chiaramente falsare gli equilibri di una qualunque federazione, con
tutti i pericoli che ciò comporterebbe. Ma non sta a noi giudicare e
pertanto ci metteremo alla finestra.
Tra gli altri obiettivi che ci si
prefigge nel prossimo quadriennio, il potenziamento ulteriore della
Segreteria per garantire più rapidi e migliori servizi agli
associati, una maggiore attenzione allo sviluppo dell’immagine di
FIKB, un miglior rapporto coi Media in generale e al Marketing, uno
sviluppo ulteriore dell’eccellenza dei suoi risultati agonistici, il
superamento delle 500 società sportive e dei 20.000 tesserati alla
fine del prossimo quadriennio. Come ha detto Carlo Di Blasi stesso
in un sua breve intervento in chiusura di Assemblea, “quei numeri
FIKB li ha già potenzialmente in sé e anche molti di più”.
Falsoni è stato un abile e
convincente oratore. Molto apprezzata la sua relazione anche dagli
uomini del CONI come Michele Barbone e Sandro Rossi che sono rimasti
ovviamente piacevolmente impressionati dall’organizzazione, dal
clima disteso, dalla compattezza dell’Assemblea tutta stretta
intorno al suo presidente e ai suoi uomini che sono stati eletti: in
breve Paolo Allievi e Giorgio Lico (vice-presidenti), Antonio Caridi,
Patrizia Lotito, Franco Noale, Carlo Di Blasi, Alfredo Lallo e
Roberto Fragale (Consiglieri); Gianfranco Rizzi e Federico Milani
(rappresentanti tecnici); Mario Carella, Neri Stella, Gregorio Di
Leo (rappresentanti atleti).
All’uscita, tante facce rilassate e
felici. Avevano perso poco tempo, avevano goduto il clima
dell’Assemblea, l’efficienza dello spoglio delle schede e l’annuncio
dei risultati. FIKB è ormai una solida realtà e sono certo che il
bello di questa Federazione comincia adesso.
|