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Tutti in carrozza… si parte!

Di: Franco Piccirilli

Non è mai troppo presto per fare quello che interessa… così mi chiama al cellulare che mi ero appena alzato, dicendomi che mi stava aspettando fuori per andare in stazione, con molto anticipo su quello che pensavo fosse l’orario di partenza. Evidentemente lui pensava diversamente da me, come io pensavo diversamente da lui, per cui proprio perché ognuno pensava diversamente pensavamo… uguale! Quindi pensando allo stesso modo… ci siamo trovati io in anticipo e lui in ritardo. Dalla provinciale Pisa andiamo verso la grande metropoli, capitale amministrativa ed economica di questa Italia, diretti al raduno nazionale dell’Assemblea Ordinaria Elettiva FIKB per l’elezione del Consiglio Direttivo per il quadriennio 2009 – 2012: Milano, città del Nord, sinonimo di freddo in questa stagione dove spesso le temperature sono piuttosto rigide, rispetto al clima mite di cui gode la posizione di Pisa.

Ecco che anche il nostro abbigliamento avrebbe risentito del clima che avremmo trovato forse anche pregiudizievole, ma non si sa mai… meglio prevenire piuttosto che dirsi poi che sarebbe stato meglio fare… così noi l’abbiamo fatto prima… ci siamo coperti. Considerato il clima piovoso e invernale con probabili problemi sul valico, questa volta abbiamo deciso di lasciare l’auto per avventurarci verso la nostra destinazione ospiti delle ferrovie italiane. Dopo una breve sosta al bar della stazione, deliziati da una commessa dalle domande gentilissime, ma che forse mostrava solo la sua frustrazione nel dover fare a quell’ora qualcosa che ella riteneva di non meritare, essendo queste poste in tono pungente e senza il benché minimo sorriso, ce ne andiamo sui binari all’appuntamento con l’avventura ferroviaria.

Non piove, ma vediamo scorrere dal finestrino del treno in corsa interi campi allagati e immaginiamo che forse nei paesi intorno a quei campi, la situazione non sia poi tanto diversa… acqua! Acqua che non trova più i suoi naturali percorsi ed avendo perso la sua qualità naturale…. Ristagna. Come forse è il pensiero, che non conoscendo la sua natura crede di essere quel che pensa. Poche le persone sul treno, il sabato evidentemente e giustamente, molte di queste preferiscono attardarsi al caldo dei loro letti… piuttosto che farsi un giro a Milano… Mentre noi invece, di buon mattino e forse ancora un po’ assonnati, siamo seduti in un vagone di un treno diretti a Milano. Per raccontarvi cosa accadrà in una Assemblea Elettiva, quella della più grande federazione nazionale che si occupa di Sport da ring, sono stato invitato ad accompagnare Roberto Fragale verso questo suo probabile nuovo incarico federale.

Ancora una volta ci troviamo a viaggiare assieme su questo treno della vita e visto che ci siamo, perché non fare il viaggio in buona compagnia? Quale? La nostra…! Arrivati a Firenze diamo un’accelerata la nostro viaggio. Infatti ci infiliamo dentro l’alta velocità. In questa mondo proiettato verso l’uso massiccio della tecnologia, la velocità è quasi ossessiva… Quante cose si possono fare… velocemente? Tutte quelle che crediamo di non poter fare a velocità normale… Più presto arriviamo, prima cominciamo, prima terminiamo, prima ce ne torniamo… e quindi prima arriviamo. Come a chiudere un cerchio, continuiamo a girare sempre più velocemente… in cerchio, inseguendo ciò che abbiamo davanti e in un cerchio non si arriva mai, si gira soltanto… come ad inseguire la carota… e quando arriva il momento per ognuno di fermarsi… forse ci accorgiamo anche che per prendere la carota, bastava fermarsi e aspettare che questa ci superasse… Ovvio, ma più spesso le cose ovvie sfuggono sempre, trovando soddisfazione nel complicarle oltremodo, per poi cercarne la soluzione… Ma se lasciassimo che le cose rimanessero come sono, cioè semplici, forse eviteremmo di girare in tondo all’infinito e avremmo modo di godere della vita e non di quello che crediamo di dover inseguire…

Così mi domando cosa stia inseguendo il treno per cui sta viaggiando a così alta velocità? Ah, deve portare “’u president” all’Assemblea, in tempo per le elezioni del nuovo Direttivo Federale nel quale dovrebbe anche lui comparire… e che comparsa, non vorrei dire che non sanno quello che fanno… anche perché non sarebbe originale… perché se lo conoscessero forse lo eviterebbero, nella misura in cui non fossero disponibili a… prenderlo per come è.

Siamo adesso blindati dentro questa scatola di ferro, che per quanto confortevole sia, è sempre una scatola con le ruote che sfreccia a velocità a cui non avevo ancora mai scritto. E per provare questa alta velocità ho aperto il mio portatile sul tavolino e… lavorare con l’alta velocità pare sia la stessa di quando lavoro stando fermo in Redazione. Cosicché, arrivando prima si lavora anche meno…. Ma allora dov’è la convenienza dell’alta velocità se si lavora meno e quindi si produce poco? Forse l’alta velocità e il conseguente divario spazio-temporale mi fanno credere di essere più avanti di quello che invece realmente sono… In ogni caso, dopo questi appunti ritorno seduto al mio posto, ancora in viaggio attraverso la campagna emiliana. Fragale, come avesse intuito o annusato qualcosa, decide che è giunto il momento di fare un po’ di movimento, lasciandomi solitario a tenergli il posto, mentre lui se ne va in cerca di… anime perse. Infatti non siamo i soli in questo viaggio ci sono altre persone, distribuite sul convoglio. Qualche vagone distante dal nostro, Fragale ha scovato alcuni altri colleghi federali di vecchia data, Paolo Liberati e Mario Carella, che da Roma anche loro stanno approfittando dell’ospitalità delle ferrovie italiane per andare esattamente dove siamo diretti anche noi.

Il tempo di trovarli e Fragale li persuade a seguirlo nel più comodo vagone ristorante per un tranquillo e piacevole caffè, come da tempo se ne sentiva forse la mancanza e ben apposta le ferrovie ci hanno pensato: se dovesse venire “’u president” non facciamogli mancare il caffè, anche per i suoi ospiti, che altrimenti poi ci squalifica! Poco dopo li raggiungo anch’io al vagone ristorante, dove li trovo seduti ad un tavolo con tre tazzine di caffè già consumato, mentre discutono vivacemente sui massimi sistemi federali. Con la carrozza praticamente a nostra disposizione possiamo fare e dire ciò che vogliamo, nella certezza – ahimé - che tutto rimarrà a bordo di questo treno… Anch’io ne approfitto per prendermi una bevanda calda. Mi accomodo quindi al bar per chiedere un caffè veloce, che sicuramente a bordo della TAV sono soliti servire ed infatti mi risponde il barman dicendomi che è già sul tavolo, per cui corro subito al tavolo, non vorrei che freddasse…

Completato il quartetto che facciamo? Tiriamo fuori le carte? Piuttosto questa è invece l’occasione per fare alcune considerazioni sulla situazione e sull’attività della loro Federazione e naturalmente sullo svolgimento dell’Assemblea Elettiva. Ogni federazione che voglia aderire alle norme del CONI infatti, deve obbligatoriamente seguirne anche il processo democratico di rinnovo delle cariche dirigenziali. Questo  però non è prerogativa esclusiva delle associazioni riconosciute, associate o in odore di essere associate, ma anche di qualunque altra federazione o associazione che volesse così testimoniare e mostrare la partecipazione democratica dei propri associati, alla sua guida.

In caso contrario invece, queste altre associazioni non sarebbero altro che simili ad aziende private e come tali è giusto che chi le dirige ne sia anche il padrone, potendo farne ciò che vuole indipendentemente dai regolamenti che si è data. Infatti la violazione dei regolamenti approvati dal CONI, produrrebbe immancabilmente le conseguenti sanzioni della Commissione Disciplinare, fosse anche il Presidente stesso della federazione a violarle, mentre la violazione dei regolamenti per qualunque delle federazioni non riconosciute dal CONI, potrebbe produrre certamente sanzioni, ma non certo per chi la comanda e che ne è il padrone, che non potrebbe mai immaginare neanche nell’anticamera del cervello di darsi una tale sanzione. D’altra parte e forse proprio per tale motivo, i dirigenti di queste ultime non si sognerebbero mai di violare alcun che dei loro regolamenti, proprio per evitare di poter essere sottoposti a critiche di non democraticità. Per quanto la FIKB sia la Federazione più importante e con il più alto numero di associati, sembra ci siano ancora buoni margini per migliorare il suo funzionamento, attraverso una maggiore attenzione della dirigenza verso le strutture periferiche, che dovrebbero sapere e interagire meglio con la base degli associati.

Il treno sfreccia velocissimo che pare un missile, ma neanche ce ne accorgiamo della velocità, fermi come siamo ai nostri posti, attenti alla discussione che stiamo intrattenendo. Intanto è sempre Fragale che tiene banco al tavolo, mostrando tutto quello che sembrerebbe essere un vero e proprio programma di sviluppo e crescita del loro movimento sportivo, portando motivazioni e argomenti tali che gli ospiti seduti a quel tavolo non possono che concordare, spesso annuendo. Tra i vari argomenti di cui stiamo parlando, vengo a conoscenza che Paolo Liberati è un buon organizzatore di eventi sportivi, forse poco noto ai nostri lettori, ma comunque molto capace. Anche Fragale, come me del resto, pare sorpreso che nonostante abbia già in passato organizzato e stia organizzando lodevoli manifestazioni sportive, gli sia sfuggita la possibilità di farsi conoscere al grande pubblico di questa rivista web. Possiamo però capire che talvolta i tanti impegni che l’organizzazione di grandi eventi comporta, possa far dimenticare l’importanza di una loro adeguata promozione sul web.

Paolo Liberati sta attualmente preparando i prossimi campionati italiani di varie discipline da tappeto e da ring nel Comune di Fiuggi, al quale ci dice essere legato da una reciproca stima per come già in passato ha saputo dare lustro con l’organizzazione delle sue manifestazioni. Pare addirittura che anche il vicino Comune di Frosinone se lo stia contendendo per organizzare nel suo territorio manifestazioni del genere. Con l’occasione ci ha assicurato che presto invierà a questa rivista web notizie più aggiornate sull’evoluzione della preparazione di questo prossimo evento e che farà in modo di invitare anche un collaboratore de ilguerrieroit per assistere e recensire l’intera manifestazione, proprio nell’ottica di far conoscere l’appuntamento sportivo nei suoi vari aspetti, dall’accoglienza alla gara sportiva.

Questo anche al fine di stimolare altrettanti colleghi ad organizzare manifestazioni degne di queste discipline sportive, che possano essere portate all’attenzione delle istituzioni, così come avviene per altri sport affinché non si possano più lamentare della poca attenzione delle istituzioni, del pubblico e dei media. Potrebbe quindi essere anche questo uno spunto, un’occasione per palesare quanto questi sport possano, se proposti nel modo giusto, avvicinare il pubblico non solo degli appassionati, ma anche quello da… appassionare. Naturalmente anche la Redazione, alla quale abbiamo poi raccontato di questo incontro, è lieta di  dare il suo contributo come del resto ha sempre fatto e sta facendo quando ciò gli viene richiesto.

Intanto il viaggio prosegue che neanche lo vediamo, tanto siamo presi da questo confronto di idee. Anche se Roberto Fragale e Mario Carella sono stati inseriti nell’unica lista che verrà presentata all’Assemblea, la loro elezione non è certa, anche se noi ce la auguriamo!  Mario Carella da anni presente nel Consiglio Direttivo; Fragale, dopo un primo mandato seguito poi dal prestigioso incarico di Presidente della Commissione Nazionale Arbitri in seno alla FIKB, terminato adesso il suo compito nei migliori dei modi e risultati finali, si ripresenta nella lista per i candidati al Consiglio Direttivo Federale.

E’ tempo di tornare ai nostri posti, stiamo per entrare in stazione e dobbiamo raccogliere ognuno le proprie cose. Non prima però di lasciare il giusto contributo per il piacevole caffè delle Ferrovie. Una breve quanto simpatica discussione su chi doveva essere ospite di chi, sulla quale la spunta Paolo Liberati. A lui i complimenti di tutti i presenti, barman compreso.

 

Terminata l’alta velocità, mettiamo i piedi per terra a Milano Centrale, coprendoci per il freddo umido che caratterizza questi luoghi nel periodo invernale. Ci confondiamo tra la folla di passeggeri che escono dal convoglio fermo sul binario e… adesso dove ce ne andiamo? Nessun Problema, basta seguire la folla e troveremo quel che cerchiamo… l’uscita.

Fuori dalla stazione facciamo anche un visita di cortesia ad un fast food prima di affrontare l’Assemblea Elettiva FIKB. Un veloce pranzetto al vicino Mc Donald e siamo di nuovo in strada, in cerca del posto dove siamo attesi… E dove lo troviamo? Forse se chiediamo troveremo la risposta al nostro quesito… e così infatti troviamo una persona gentile che ci indica la strada per andare dove dobbiamo andare…

Fragale non può fare a meno di notare come conoscono Milano i milanesi: nessun altro sarebbe in grado di sapere… specialmente i milanesi meridionali… Il tempo di fare qualche passo e siamo dinnanzi all’Hotel Michelangelo, la sede scelta dalla Federazione per radunare in Assemblea Ordinaria Elettiva i suoi associati, per l’elezione del nuovo Direttivo Federale per il quadriennio 2009 – 2012.

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