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CSEN
Da 35 anni al servizio dello sport e della solidarietà
sociale, per tutti
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Allarme del Presidente Proietti: inasprire urgentemente
le leggi antidoping
Di Ufficio Stampa CSEN
comunicato del 9.10.09
Il
Centro Sportivo Educativo Nazionale (CSEN) compie 35 anni e celebra
il proprio anniversario con l’VIII Congresso Nazionale, che si terrà
a Fiuggi il 10 e 11 Ottobre.
Il Presidente Francesco Proietti lancia un appello contro
l’uso dilagante di steroidi anabolizzanti nelle palestre; un
fenomeno che crea gravissimi danni alla salute dei ragazzi: «Chiediamo
al Governo e agli organi di competenza che vengano urgentemente
inasprite le norme che vietano la vendita di queste sostanze e, in
caso, che si facciano chiudere le palestre che le utilizzano».
Dal 1974, lo CSEN, ente riconosciuto dal CONI, si pone al
servizio della società per educare giovani e meno giovani attraverso
lo sport non agonistico.
Il bilancio dell’ultimo quadriennio segna risultati da record: i
tesserati aumentano di 240.000 dal 2006, arrivando alla cifra di
820.000. Alle circa 8000 società sportive preesistenti se ne sono
aggiunte altre 2156. Le manifestazioni sportive raggiungono la cifra
di 3860 contro le 2.800. In crescita esponenziale le Arti Marziali,
la Danza Sportiva e il Fitness.
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«Non solo il fare, ma soprattutto l’amore di fare»:
questo è il motto che anima lo CSEN, la terza federazione affiliata
al CONI per numero di società, che fin dal 1974 ha lo scopo di
promuovere lo sport per la formazione dei giovani, il mantenimento
della salute degli adulti, e per fini terapeutici destinati ai
disabili mentali e fisici. Uno sport «di tutti e per tutti»
che, prima di creare il grande campione, intende formare l’uomo e il
cittadino.
Lo
CSEN ha un’organizzazione capillare su tutto il territorio nazionale
e produce ogni anno una quantità impressionante di iniziative che
vanno dalla formazione degli educatori, agli scambi culturali con
altri paesi, all’organizzazione di grandi eventi sportivi, alle
terapie per i portatori di handicap, fino all’orientamento sportivo
per le scuole.
Gli sport più in crescita promossi dallo CSEN sono la danza
sportiva, le arti marziali e il fitness, e si stanno sviluppando
molto anche il calcio, la pesca sportiva, la pallavolo e persino il
soft air.
Le ragioni di questo successo sono da attribuirsi al potenziato
funzionamento dei Comitati periferici e all’innalzamento del livello
tecnico degli operatori sportivi. Gli obiettivi per il prossimo
quadriennio sono ambiziosi: conquistare il primo posto tra gli enti
di promozione sportiva; diffondersi maggiormente al Nord Italia e
avvicinare lo sport di base all’ambiente.
In
un momento di emergenza educativa come quello attuale, l’opera dello
CSEN tiene al riparo i ragazzi dalle insidie cui sono esposti
(droga, bullismo, sedentarietà, disturbi alimentari) attraverso un
modo equilibrato di vivere lo sport. La possibilità di sviluppare la
propria fisicità si unisce così al divertimento, alla
socializzazione, all’acquisizione di concetti quali il rispetto
verso l’avversario e lo spirito di squadra. Questo avviene solo
ponendo in secondo piano la ricerca del rendimento sportivo a tutti
i costi: del resto come testimoniato dal recente abbandono della
nuotatrice francese Laure Manaudou, lo sport agonistico sottopone
gli atleti a prove sempre più massacranti ed esigenti.
A tal proposito il presidente dello CSEN, Francesco Proietti,
non usa mezzi termini e lancia un allarme: «Oggi parliamo
dell’industria dello sport-spettacolo, in cui dominio del business è
pressoché incontrastato. Ecco allora che l’uso delle sostanze
dopanti guadagnano terreno non solo negli sport tradizionali come
atletica, ciclismo, calcio, ma tra le corse dei cavalli e perfino
tra quelle dei cani. Il dramma vero è quello che riguarda migliaia
di ragazzi che si iscrivono nella palestra sotto casa per potenziare
il proprio fisico e vengono a contatto con steroidi anabolizzanti al
di fuori di qualsiasi presidio medico, magari provenienti da mercati
clandestini. Spesso si tratta di sostanze scadute o di scarsissima
qualità, maneggiate da persone inesperte, che creano dei danni
devastanti per la salute».
Gli
effetti collaterali di queste sostanze sono sia di natura fisica
(cancro, malattie epatiche e cardiovascolari, disfunzioni sessuali)
che psicologica (aumento dell’aggressività, comportamenti
antisociali, e la cosiddetta roid rage – rabbia da steroidi – che
può portare anche a tentativi di omicidio e suicidio).
Ciò che lo CSEN auspica è un inasprimento della legislazione
esistente che sanzioni in modo efficace le palestre e gli istruttori
che offrono queste sostanze ai ragazzi.
Dichiarazione del Presidente Nazionale CSEN Francesco Proietti
«Il tema del doping è molto caro allo CSEN che, come Ente di
Promozione sportiva, porta avanti i valori dello sport sano, dello
sport per tutti.
E’
un problema enorme e molto più diffuso di ciò che comunemente si
pensa: oggi parliamo di industria dello sport-spettacolo i cui
ingredienti sono sempre successo, denaro e prestigio, altro che
valore etico dello sport. Il dominio del business nello sport è
pressoché incontrastato, ecco allora che l’uso di sostanze dopanti
che migliorano le performance trovano il loro terreno di coltura. Il
dramma vero riguarda le migliaia di ragazzi che si iscrivono in
palestra per potenziare il proprio fisico e vengono facilmente a
contatto con sostanze dopanti provenienti da mercati clandestini, al
di fuori di qualsiasi presidio medico. A tal proposito, in qualità
di Presidente CSEN, intendo lanciare un appello al Governo e agli
organi istituzionali di competenza, affinché vengano inasprite le
sanzioni che vietano la vendita di queste sostanze e, nel caso
specifico, consentire la chiusura delle palestre che utilizzano tali
mezzi illeciti. L’unica cosa che possiamo fare come Ente di
Promozione Sportiva è quella di continuare a diffondere tra i
giovani i giusti valori etici ed educativi, del resto nel costume
dello sport sociale e di cittadinanza».
Dichiarazione del Vice Presidente Nazionale CSEN Mario
Pappagallo
«Il problema è allargare la base della piramide dello sport
italiano, per ampliare il bacino di giovani sportivi dal quale sarà
più facile far emergere nuovi talenti. Più che portare i ragazzi
delle scuole a fare sport, occorrerebbe portare, in modo deciso, lo
sport nelle scuole, con dei centri di orientamento sportivo che
possano indirizzare i ragazzi verso la disciplina che è loro più
congeniale.
Solitamente, infatti, la scelta sportiva è legata alla casualità o
alla comodità. Un ragazzo spesso si trova a praticare uno sport che
non è adatto alla sua morfologia, magari per una scelta superficiale
o perché una tale struttura sportiva si trova vicino casa. In tal
modo si perdono per strada tanti potenziali campioni.
C’è anche da dire che, con i tagli di bilancio, si sono
drasticamente ridimensionate attività di largo respiro come i “Giochi
della Gioventù”, che consentivano ai ragazzi di compiere un
viaggio conoscitivo attraverso lo sport. Le difficoltà burocratiche
e gli oneri amministrativi hanno anche strangolato la nascita di
piccole società private che offrivano un terreno di coltura
capillarmente espanso sul territorio nazionale. Si è registrato un
atteggiamento di chiusura delle Federazioni poco aperte alla
ricezione di stimoli e iniziative estranee al loro mondo».
"Lo CSEN: storia e finalità"
Il
Centro Sportivo Educativo Nazionale (CSEN) nasce nel 1974 come ente
di promozione sportiva, opera su tutto il territorio nazionale senza
fini di lucro ed è riconosciuto dal CONI e dal Ministero
dell’Interno.
Il suo obiettivo principale è la promozione dello sport
amatoriale e delle iniziative di alto valore sociale e
solidaristico.
L’antico principio della mens sana in corpore sano ispira le
attività dell'istituzione. I più alti valori dello sport vengono
utilizzati per la formazione dei giovani. Si incanalano
positivamente le energie dei ragazzi e, allo stesso tempo, si
educano alle giuste regole della competizione, nel rispetto di se
stessi e degli altri.
Anche adulti o anziani traggono benefici dalla pratica sportiva
per mantenere la salute fisica e per godere degli aspetti ludici e
delle molte possibilità di socializzazione.
Non
solo il fare, ma l'amore di fare. Per lo CSEN la valorizzazione
dello sport ha un significato che va oltre quello di creare il
grande campione; l’obiettivo è formare l'uomo e il cittadino, con un
più largo sviluppo dell'educazione fisica, dello sport e della
salute.
Così l'attività sportiva praticata con impegno e passione non
spinge mai gli atleti a pressioni fisiche o ad estremizzazioni tali
da poter essere dannose per la salute.
Uno sport di tutti e per tutti. Sono molte le attività di cui si
occupa lo CSEN: promozione e organizzazione di manifestazioni
sportive per ogni età, di campionati e tornei nazionali per le
diverse categorie, di attività di ricerca e studio nel settore dello
sport, di organizzazione del tempo libero e di promozione dei centri
di formazione sportiva.
Rientrano
tra i suoi compiti l’affiliazione di associazioni sportive cui offre
assistenza per gli aspetti legali e assicurativi.
La collaborazione con il CONI ha favorito lo sviluppo delle
attività dello CSEN all’interno di vaste aree del settore sportivo e
ha favorito la nascita di molte società operative in tutte le
regioni italiane.
Al secondo posto tra le federazioni per numero di società nella
classifica EdPS del CONI, lo CSEN vanta ben 820.000 tesserati
sportivi; 10.140 società sportive; 2.200 circoli ricreativi, 620
associazioni di promozione sociale; 106 comitati provinciali.
Boy'Sport è il periodico trimestrale ufficiale dell'Ente si
occupa dei problemi culturali, politici, sociali e
didattico-scolastici dello sport e dell'educazione fisica.
Dati tecnici Ente CSEN – Centro Sportivo Educativo Nazionale
- 3.860 manifestazioni sportive
- 290 eventi nazionali
- 106 comitati provinciali
- 820.000 tesserati totali
- 10.300 associazioni sportive
- 2.300 circoli ricreativi
- 620 associazioni per la
promozione sociale
- 550.000 circoli culturali
- 2.400 associazioni di arti marziali con 60.000
tesserati
- 1.650 associazioni sportive per la danza con
150.000 tesserati
- 2.000 atleti per il fitness con 166.000
tesserati
- 1.300 associazioni calcistiche dilettantistiche
- 520 circoli di pallavolo con
20.000 tesserati
- 600 associazioni dilettanti per
caccia e pesca con 70.000 tesserati
- 350 settori di ginnastica
artistica femminile con 16.000 tesserati
- 600 associazioni di bocce, ciclismo, fuoristrada,
motociclismo-ciclocross, pallacanestro e tennis
- 200 associazioni cinofile con
10.000 tesserati
- 200 associazioni di nuoto e pallanuoto e 18.000
tesserati
Dati tecnici: miglioramento dal 2006 ad oggi
- Tesserati Sportivi:
820.000 contro 580.000 del 2006
- Società Sportive:
10.140 contro le 7984 del 2006. Di cui 5.300 nel Registro Coni
- Circoli ricreativi:
2.200 contro 1.800 del 2006
- Tesserati ricreativi:
570.000 contro 430.000 del 2006
- Associazioni di Promozione Sociale: 620
circa contro 250 del 2006
- Quote Sociali:
870.000 euro contro 600.000 del 2006
- Iniziative – manifestazioni sportive:
Circa 3.860 contro 2.800 del 2006
- Eventi e manifestazioni nazionali: Circa
290 contro le 100 del 2006
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