ilguerriero.it - informazioni su muay thai, kick boxing, kickboxing, arti marziali, cultura, preparazione atletica
Beach Boxing 3
Di: Giampiero Guidi
Come si dice, non c’è due… senza tre! E così anche quest’anno si
è ripetuta l’esperienza della kickboxing portata direttamente in
spiaggia, proprio in mezzo ai bagnanti, qualcuno se lo aspettava
memore delle precedenti stagioni, per altri è stata una simpatica
novità che ha incuriosito e stimolato, richiamando spettatori anche
dagli stabilimenti balneari vicini.
Dunque, sabato 8 agosto alle ore 17,00… si è rinnovato
l’ormai consueto appuntamento sportivo promosso dalla direzione
dello stabilimento balneare “Colombo Alessandro” di Viareggio
che, credendo fermamente nella validità di una simile iniziativa, ci
ha dato letteralmente carta bianca nell’organizzazione dell’evento e
nella gestione degli spazi utili alla manifestazione, a noi il
compito di allestire uno spazio adeguato direttamente sull’arenile,
con il sostegno dell’amico Andrea Calasso del negozio
Multipower di Viareggio.
Lo schema della manifestazione è quello ormai collaudato, si
inizia con una esibizione tecnica da parte di atleti ed istruttori
della A.S.D. Team Orler Kickboxing Stiava, che ovviamente per
evitare di annoiare il pubblico presente prevede sempre esercizi in
coppia con tecniche in movimento a partire da quelle di base fino ad
arrivare alle più complesse, per poi passare allo sparring sia
condizionato che libero, articolato in brevi round da un minuto con
coppie diverse che si alternano al centro della materassina.
Tanti anche in questa occasione gli spettatori che dimostrano di
gradire la rappresentazione applaudendo gli atleti e sottolineando
le tecniche più spettacolari o le intuizioni più fantasiose durante
lo sparring libero, dimostrando in particolare grande interesse per
la capacità delle nostre atlete nel sapersi confrontare con i
colleghi maschi, per la loro grinta e determinazione oltre che per
le evidenti abilità tecniche.
Una volta terminata l’esibizione applausi per tutti e, dopo aver
ringraziato il pubblico, escono di scena i praticanti esperti
lasciando il posto a tutti coloro che intendono cimentarsi
nell’apprendimento delle tecniche di base della kickboxing, in
massima sicurezza e sotto la guida di istruttori federali coadiuvati
dagli atleti più capaci.
Un aiuto serve proprio dal momento che sono in tanti a voler
tentare l’approccio con il nostro sport, dai più piccoli a quelli
più grandicelli di ambo i sessi si propongono gli improvvisati
allievi, riconosciamo qualche volto per le lezioni impartite loro
nelle passate edizioni del beach boxing, ancora si ricordano di noi
e vogliono ripetere l’esperienza, qualcuno ci confida di essere
attratto dalle nostre discipline ma di non essere del tutto convinto
ad iniziarne la pratica per tutta una serie di timori legati ad una
visione non corretta di quello che è realmente il nostro ambiente.
Abbiamo volentieri spiegato loro che la kickboxing ormai da tempo
è uscita dal ghetto e si è dotata di una struttura federale solida e
funzionale, con regole ed indirizzi certi, specialmente per quanto
riguarda l’insegnamento e dunque certe forme di improvvisazione o
peggio ancora di cattiva gestione dei praticanti, se mai esistite,
sono divenute oggi assai rare, se non scomparse del tutto, nelle
palestre gli atleti, in particolare i principianti, sono e devono
essere tutelati in modo particolare durante il ciclo di
apprendimento delle tecniche di base e della loro preparazione
atletica e psicologica, nella fase iniziale si deve costruire e non
distruggere dal momento che il compito di ogni insegnante è quello
di formare e far crescere i praticanti in un’ottica di divulgazione
e di sviluppo positivo.
Questo è il messaggio che abbiamo tentato di far passare fra i
giovani e gli adulti che ci hanno seguito durante il beach boxing e
dove è stato possibile divertirsi praticando kickboxing e facendo
avvicinare alle nostre discipline molti che non le conoscevano o che
ne avevano appena sentito parlare e che sono indubbiamente rimasti
coinvolti dal fascino e dall’energia che il nostro sport è in grado
di sprigionare.
Infatti in parecchi hanno richiesto di salire sul tatami più di
una volta, magari sorprendendosi del fatto che riuscivano ad
eseguire certe tecniche in modo assolutamente accettabile per un
neofita, chi invece provava difficoltà voleva ritentare per riuscire
a fare meglio, qualcun’ altro era gratificato dal rumore che produce
l’impatto del proprio colpo sui pao, stupito dall’energia che era in
grado di sviluppare.
Questa la cronaca di una esperienza che di volta in volta riesce
a coinvolgere un numero maggiore di persone a dimostrazione della
curiosità e dell’interesse che gravita intorno alle nostre
discipline, forse per il futuro se l’ iniziativa dovesse, come
sembra, proseguire dovremo pensare a qualcosa di diverso, magari un
arricchimento o una formula rinnovata, per il momento posso dire che
questa edizione ci ha visto impegnati fino a sera per soddisfare
quanti si facevano avanti, dovendo noi stessi porre un limite di
orario per chiudere, stanchi ma soddisfatti.
Come ulteriore prova dell’interesse suscitato al termine della
giornata si fa avanti una ragazzina che aveva lavorato con noi per
buona parte del pomeriggio e con un candore tutto fanciullesco ci
chiede: “Ma domani tornate?”
|