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GIUNGE IN REDAZIONE LA LETTERA APERTA DI UNA RITA DE ANGELIS
AFFRANTA E DELUSA… COMPRENDIAMO CHE RITA SIA MOLTO ABBATTUTA, MA
SAPPIAMO CHE E’ ANCHE UNA GRANDE CAMPIONESSA E COME TALE, SIAMO
SICURI CHE TROVERA’ LA FORZA PER RIALZARSI E CONTINUARE A
COMBATTERE… MA IN CASO CONTRARIO, GLI AUGURIAMO DI VINCERE TUTTE LE
PROVE BEN PIU’ IMPORTANTI E DURATURE SUL RING DELLA VITA.
La delusione di Rita De Angelis
Mi presento,
Rita De Angelis, campionessa del mondo pro 50kg '08, forse
qualcuno ancora si ricorda di me.. ma a quanto pare no.. è giunto il
momento di dare voce alle numerose ingiustizie che sono accadute a
mio riguardo.. sono stata una atleta della fikb wako per ben sette
anni.. conquistando titoli italiani dilettanti, posto in nazionale e
titoli professionistici "italiano, europeo e mondiale" nei
rispettivi anni 2006, 2007 e 2008, senonchè, presa la decisione di
allontanarmi dalla società di appartenenza per cause di evidente non
compatibilità, mi sono trovata a dover rinunciare a praticare il mio
più grande amore : la kickboxing.
Non mi è stato rilasciato il nullaosta per continuare a praticare
la mia passione, nel pieno dell'attività (la settimana prossima
compirò 30 anni) e mi sono dovuta fermare.. nessuno mi ha tutelato o
difeso.. nonostante ho dato tutta me stessa a questa federazione,
sia in nazionale che come professionista.. gratuitamente o quasi
come tutti gli atleti..
allora ho provato a rivolgermi alla kombat league, ma ahimè mi
sentivo un pesce fuor d'acqua, mi sembrava quasi un tradimento.. mi
si è presentata anche l'occasione di disputare un mondiale
professionisti ma ho rinunciato.. non me la sentivo.. e.. andando in
giro per il sito della Fikb vedo che il mio Titolo è stato fatto
disputare come se nulla fosse ad Eleonora Leprini, mia amica e
compagna di allenamenti e nazionale.
Mi sembra adeguato precisare che questa non è una lettera di
lamentela, ma un ringraziamento alla federazione, ai coach
nazionali e alla mia ex società (chi ha orecchie per intendere
intenda), per avermi finalmente aperto gli occhi sul fatto che è ora
di voltare pagina e smettere di rodermi il fegato per una realtà
subdola, per cui chiunque si svegli un giorno e voglia organizzare
un titolo mondiale possa farlo purchè si paghi l'omologazione.
Bene mi tiro indietro molto volentieri da questo sistema ipocrita
che gioca con i sentimenti e le passioni degli atleti che mettono da
parte studio e lavoro (come feci io) per seguire un sogno.. che una
volta realizzato viene portato via con un soffio di vento.
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