ilguerriero.it - informazioni su muay thai, kick boxing, kickboxing, arti marziali, cultura, preparazione atletica
Questo mondiale non sa da fare?
La FIKB si oppone al mondiale della Kombat Legaue
Di: la redazione
Come sapete a Rimini si sta allestendo un altro importante
appuntamento agonistico per gli sport da combattimento, la
Kombat League World Cup
2009.
La
Kombat League, nasce da un’idea di Massimiliano Baggio ed
Emiliano Lanci inizialmente protesa verso il solo professionismo,
successivamente ha invece aperto le porte anche al dilettantismo.
E proprio questi campionati mondiali di sport da ring vertono su
varie discipline da combattimento sia da tatami sia da ring relative
al dilettantismo.
In
Italia le discipline sportive dilettantistiche per gli sport da
ring, sono riconosciute dal CONI attraverso la Federazione Italiana
KickBoxing, disciplina associata alla FPI. Secondo la normativa
nazionale del settore questa Federazione è l’unica autorizzata a
gestire, disciplinare, svolgere l’attività sportiva dilettantistiche
per la kickboxing e discipline affini.
Il CONI ha emanato specifiche disposizioni per la
regolamentazione di queste discipline sportive, in particolare per
quelle cosiddette a contatto pieno. In particolare per tutelare
l’incolumità psicofisica degli atleti ha obbligato, giustamente, le
federazioni che si occupano di tali discipline ad adoperarsi per
evitare categoricamente che ogni atleta possa disputare più di un
incontro a contatto pieno nell’arco di 24 ore, proprio per
consentire il maggior recupero possibile in un tempo minimo e
verificare eventuali danni psicofisici al combattente.
Di
questa disposizione ci siamo già occupati l’estate scorsa in
occasione di un nostro
intervento presso il
Direttivo della FIKB, proponendo alcune eventuali soluzioni per
garantire lo svolgimento delle competizioni, offrendo alla
Federazione e agli atleti il supporto necessario per far fronte ad
una diversa organizzazione dei campionati, che si sono poi mostrati
essere la migliore soluzione con i recenti campionati italiani di
muay thai della FIKB a Pisa.
Ma altre federazioni, al di fuori dell’orbita del CONI, sembrano
invece continuare ad operare nel consueto modo, concentrando gli
incontri a contatto pieno, e quindi consentendo che l’atleta
affronti più di un incontro nelle 24 ore.
In occasione della campagna di promozione dei prossimi mondiali
della Kombat League sembra siano venuti alla luce queste
problematiche di incompatibilità per lo svolgimento di attività
sportiva che il CONI riconosce essere prerogativa solo della FIKB.
Da fonti ben informate apprendiamo infatti che la Direzione della
FIKB ha denunciato questo conflitto in quanto pare che l’attività, o
quantomeno parte dell’attività, che la Kombat League ha promosso in
questo periodo e che vedrà il suo compimento nei prossimi suoi
mondiali a Rimini sia in contrasto di norme legislative circa
l’attività sportiva regolamentata dal CONI.
Un problema che, anche se fino ad ora ampiamente tollerato, pare
abbia adesso raggiunto livelli tali per cui sembra che la FIKB si è
sentita in dovere di difendere i diritti acquisiti successivamente
al riconoscimento CONI, così come ha dovuto adempiere ad una serie
di doveri per poter svolgere regolarmente la propria attività.
A pochi giorni dall’inizio del primo mondiale Kombat League in
Italia, questa contestazione potrebbe avere spiacevoli conseguenze
per l’intera organizzazione, oltre che un duro colpo per la Kombat
League, se davvero non dovesse avere la possibilità di poter
svolgere ciò che ormai a questo punto è già in dirittura di arrivo.
D’altra parte la FIKB sembrerebbe invece essere penalizzata nel
caso si continuasse a consentire lo svolgimento di simili
manifestazioni sportive. In ogni caso però la FIKB avrebbe dato un
segno tangibile della sua attenzione verso i propri atleti del
contatto pieno, disponendo misure per la tutela della loro salute
psicofisica, contrariamente alle altre federazione che seppur non
soggette alle disposizioni del CONI, sembrerebbero essere meno
prudenti verso i loro associati.
Sulle conseguenze e gli sviluppi di questa segnalazione, che
peraltro pare sia già stata inoltrata alle autorità competenti, vi
terremo aggiornati nel caso ci fossero novità.
Ci auguriamo che le parti, attraverso le autorità preposte alla
vigilanza possano trovare un accordo che possa permettere a quanti
si occupano di sport da ring di trovare la migliore soluzione per lo
sviluppo di queste emergenti discipline sportive. |