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Master di Muay Thai ad Ibiza
Con intervista a Marco Mastrorocco
Di: Federico Fragale
Non appena abbiamo avuto la notizia che il nostro vecchio
compagno di studi e allenamenti Marco Mastrorocco (mastromarko@hotmail.com)
dopo circa 6 anni trascorsi in Australia e Londra, si era trasferito
ad Ibiza con un importante incarico: quello di Project Manager e
direttore tecnico del settore Muay Thai nella T.U.F.F.A. (The
Ultimate Fighting and Fitness Academy, T.U.F.F.A. –
www.tuffacademy.net ) -una moderna palestra nata da qualche mese
ad Ibiza- non abbiamo esitato ad andarlo a trovare con alcuni nostri
atleti.
Oltre che rivedere un caro amico, ci si prospettava una settimana
di relax per noi dirigenti, nelle splendide spiagge di Ibiza ed una
settimana di allenamento fisico per gli atleti. Quale miglior
occasione poteva capitarci!
In realtà, è stata anche la Redazione de ilguerriero.it che ci ha
spinto ed incoraggiato ad andare e proprio per spiegare meglio il
progetto scaturitone, sulle sue pagine elettroniche.
Il progetto che Marco Mastrorocco sta cercando di far partire, è
quello di creare un’Accademia di Muay Thai, BJJ ed MMA, dove
organizzare campi di allenamento intensivi in stile Thailand… ma
curandone scientificamente… anche tutti i più piccoli dettagli per
eliminare quei Bugs, (o piccole imperfezioni) che a suo avviso ed
alle volte nella terra del sorriso, ti lasciano sia pur dopo
settimane di allenamento.
Quindi adesso il suo intento è quello di far comprendere che non
è più necessario arrivare fino in Thailandia per migliorare la sola
tecnica e dover poi trovare chissà quale altro esperto per la
preparazione atletica… perchè -come ci dice ancora Marco- tutti i
praticanti recatisi in Thailandia sanno che in quanto a preparazione
atletica, sovente non c’è niente di scientifico nella loro metodica
e spesso, solo i thai (generazioni che da millenni praticano questa
arte da combattimento) hanno dei veri riscontri positivi (pur non
sapendo come, dal punto di vista scientifico) sui loro allenamenti
empirici.
Da parte nostra, certamente siamo dell’avviso che quella
tailandese è un’esperienza che deve sicuramente esserci in un
praticante di Muay Thai, in quanto a tecnica, ma che in realtà… a
volte ed a seconda dei camp frequentati… notiamo che pecca di una
preparazione atletica specificatamente mirata, come una mentalità
occidentale giustamente ricercherebbe.
Loro non possono competere con noi, -ci dice ancora Marco-
almeno per ora, sotto il punto di vista della conoscenza, della
metodologia di allenamento, fisiologia e flessibilità del training,
a seconda del tipo di atleta che si ha davanti.
Inoltre, in questo progetto c’è anche Silvio Braga, che
rappresenta le MMA e il BJJ… ed anche loro si stanno adoperando per
organizzare dei match per i partecipanti, alla fine di ogni campo di
allenamento.
Coniugare sport conditioning, performance tecnica e vacanza,
tutto nella stessa località… è ora possibile anche ad Ibiza, a soli
2-3 ore di aereo dal nostro Paese e con una spesa “low cost”
(Ryanair) di poche decine di Euro!
Accesso facilmente libero quindi, a tutti quegli atleti
(professionisti ed amatori) che vorranno prepararsi, per arrivare al
top della condizione fisica prima di un match o più semplicemente
per coniugare una bella vacanza in un posto dalle mille
sfaccettature, con allenamenti intensivi e curati da professionisti
del settore, dove il comune denominatore è l’eccellenza della
preparazione atletica e tecnica.
Fattici pervenire i biglietti (60 Euro l’uno) partiamo alla volta
di Ibiza. Poco più di un’ora e mezza di volo e siamo già alla nostra
meta. Appena arrivati, un’auto di rappresentanza della TUFFA ci
viene a ricevere all’aeroporto, dopo circa 20 minuti di tragitto
arriviamo a destinazione:
un appartamento fatto riservare appositamente per gli atleti ed
offertoci gentilmente dal proprietario della palestra, che
normalmente affitta agli stagisti che vogliano far
vacanza-allenamento, con tutte le comodità: televisione, sky, aria
condizionata e persino piscina, anche se scendendo solo di 50 metri…
abbiamo il mare e spiaggia attrezzata.
Io e Beatrice invece, eravamo graditi ospiti a casa di Marco, per
avere più tempo da trascorrere insieme e fargli una piccola
intervista esplicativa del suo progetto per conto de ilguerriero.it
e che a nostra volta vi riproponiamo:
Federico Fragale: Abbiamo letto sul tuo articolo di presentazione
del TUFFA (VEDI:
Un… “T.U.F.F.A.” ad Ibiza negli sport da ring!) come in linea
di massima e' strutturato il Camp per la vacanza-allenamento, ma
nello specifico del tuo settore, lo striking e la preparazione
atletica, quali sono i "servizi" che offrite?
Marco Mastrorocco: "Il mio lavoro in accademia, consiste nel
curare il condizionamento fisico degli atleti agonisti o semplici
praticanti amatoriali che arrivano da noi, oltre che ovviamente
migliorarne (quando e' il caso) la parte tecnica o
tattico-strategica di conduzione dell'ipotetico incontro. Il
"conditioning" avviene su diversi livelli e protocolli di lavoro, da
me ideati, per far si che resistenza lattacida, lavoro anaerobico,
precisione, coordinazione e condizionamento osseo-muscolare-tendineo
(flessibilità, esplosività, potenza e resistenza all'urto) vengano
portati alla massima efficienza possibile (dipendente dal tempo di
permanenza al camp). Ci sono lavori pliometrici dal box, con la
palla medica o di movimenti specifici che simulano lo sport
praticato (thai o MMA). Ci sono lavori di forza e potenza esplosiva
fatti con i kettlebells, sbarre olimpiche o manubri e dischi. Tutte
metodologie usate per far "esplodere" la condizione fisica di chi li
pratica. Possono essere esercizi singoli o messi a circuito per
"rompere" la noia, lavorare ad alta intensità e simulare lo stress
psicofisico dell'intera durata di un match... con tempistiche
identiche! Ti dovresti ricordare quel circuito che vi ho fatto fare
la prima sera che siete arrivati... che te ne è sembrato?
Federico Fragale: Bhe direi veramente “devastante” sui gruppi
muscolari che interessano a noi e per i nostri sport: braccia, gambe
e addome, lavorando alcuni esercizi in esplosività ed altri in
eliometria, si aveva immediatamente quel senso di pesantezza che
spesso ci immobilizza quando siamo affaticati nel bel mezzo di un
incontro…. Ma il tipo di lavoro è uguale per tutti gli allievi?
Marco Mastrorocco: No, come scritto nell'articolo che vi ho
inviato (VEDI:
Un… “T.U.F.F.A.” ad Ibiza negli sport da ring!) ci sono delle
"zone" dove ovviamente si lavora con esercizi comuni a tutti gli
stagisti, che prescindono dalla condizione fisica o abilità
individuale... e poi valutando il primo giorno e durante i primi
allenamenti le peculiarità di ognuno, io assegno del lavoro
specifico al singolo stagista, che dovrà aver cura di sviluppare
(dopo esser stato da me istruito e controllato) nei suoi tempi
liberi, o in certi momenti della lezione al camp. Tutte cose che
accrescono non solo la sua condizione fisica, ma anche cognitiva,
perchè premo molto sul far capire il “perché” ed il “come” certe
cose vadano fatte, aiutando la carica motivazionale dello stagista,
che torna a casa con un bagaglio ampio di cose sulle quali
continuare ad esercitarsi. Ovviamente per gli atleti maturi o
professionisti, non abbiamo presunzione di insegnare niente di nuovo
sotto profilo tecnico, sebbene credo che chiunque abbia qualche lato
debole ed un occhio esperto (ed esterno) possa sempre individuare
qualche inezia da migliorare. Sotto il profilo del condizionamento
invece, sappiamo di poter offrire un grande aiuto anche a chi fa
questi sport di mestiere. Come detto più volte, sono pochissimi
oggigiorno, gli atleti che possono avvalersi di una aggiornata
preparazione atletica che individui i “veri” punti focali per un
combattente. Grazie ai miei continui studi ed abilitazioni ottenute
negli spostamenti in giro per il mondo, posso sfruttare adesso una
buona conoscenza del corpo umano e soprattutto dei vari metodi
ottimali e specifici per renderlo una macchina efficiente.
Federico Fragale: La palestra ha aperto poco più di un mese fa,
ma ricordo che già c'era un ragazzo inglese che stava usufruendo del
camp? Cosa puoi raccontarci di questa prima esperienza?
Marco Mastrorocco: Si è vero, c'era un ragazzo di nome Adrian.
Non è un atleta agonista, ma un semplice amatore che per motivi
lavorativi si era lasciato andare... ma soprattutto era stanco di
allenarsi nel solito modo... ed ha voluto provare il nostro camp.
Quando è arrivato era parecchio fuori forma, al di la della parte
tecnica, dove comunque dimostrava buone conoscenze (si è allenato
spesso in altri camps prestigiosi tra cui il Mejiro Gym di Peter
Aerts e Mannahart) era quella fisica che più mi preoccupava.... un
anno senza allenamenti è lungo, ed il suo primo obiettivo era perder
peso mentre riprendeva gli schemi tecnici specifici... temevo
qualche infortunio: 2 settimane intense possono essere un grande
stress anche per una persona allenata, in quanto c'e' poco tempo per
il recupero. Ebbene il nostro Adrian, sebbene l'acido lattico lo
abbia tormentato un po’ -come era prevedibile- ha lavorato sodo sia
sulla parte tecnico-pratica (sacco, pao, sparring e tecnica), ma
soprattutto nella preparazione fisica (questo è il mio fiore
all'occhiello)... ed ha perso la bellezza di 11 kg in 15 gg... certo
non una perdita di peso "sana" vista la velocità alla quale è
avvenuta, ma il ragazzo evidentemente ne aveva parecchi di kg da
buttar giù.... e posso dirti che non si limitava nel mangiare,
semplicemente ha adottato qualche consiglio che gli ho dato per la
nutrizione per poter essere sempre carico di energia, con zuccheri
nel sangue sempre costanti -glicemia bassa- e bruciava come un
dannato in conseguenza all'allenamento aciclico che gli ho preparato
appositamente e proposto. Non credeva ai suoi occhi quando l'ho
ripesato pochi gg prima di partire... dimostrazione che allenamento
serio e buon regime alimentare FANNO la differenza! Ora è ripartito
carico di entusiasmo come non mai, per essersi rivisto agile, con
schemi oleati, dettagli tecnici migliorati. Riprenderà
gli allenamenti in patria, continuando alcuni degli esercizi che gli
ho prescritto, e curioso di mettere in pratica le differenti
metodologie apprese al TUFFA. Un'altra pecorella riportata
nell'ovile del "sano stile di vita".
Federico Fragale: Che orari ci sono nel camp?
Marco Mastrorocco: Nel camp ci si allena 2 volte il giorno
(tassativamente): la prima dalle 7,30am alle 9,30am, la seconda
dalle 4,30pm alle 6,30pm. fuori da queste fasce orarie c'e' attività
libera... se si vuole continuare a praticare in palestra al piano
terra o ai sacchi/specchio/pao e ring al piano superiore... di
solito dopo queste due sessioni però la gente è esausta e va al mare
oppure in piscina per rilassarsi!
Federico Fragale: Per quanto riguarda i costi?
Marco Mastrorocco: Tutti i costi si possono vedere dal sito
www.tuffacademy.net
è bene sempre controllare il sito perchè stiamo valutando alcuni
periodi dell'anno in cui proporre prezzi vantaggiosissimi. Per ora
TUFFA propone i seguenti prezzi: una settimana 250euro, 2 settimane
400euro. Stiamo ancora valutando prezzi per permanenze superiori. Di
solito, considerata la vicinanza all' Europa, gli atleti vogliono
venire per rifinire preparazione o gli amatori per coniugare la
vacanza ad Ibiza con l'allenamento. Tuffa inoltre è in grado
di aiutare, grazie alla rete di contatti di cui fa parte, gli
stagisti per trovare "accomodation" (albergo, villa indipendente,
appartamento) macchina o scooter a noleggio e tutto quello che
serve per poter godere a pieno la permanenza ad Ibiza.
Federico Fragale: C'è la possibilità di far combattere atleti ad
Ibiza?
Marco Mastrorocco: Ci sono possibilità di combattimenti ad Ibiza,
proprio pochi gg dopo il mio arrivo qui, abbiamo procurato degli
atleti per una serata organizzata da un thai che vive stabilmente
qui da una decina di anni. Due atleti italiani della Scuola Fragale
che tu rappresenti ed ormai guidi con pieno successo da tempo, sono
stati chiamati a disputarsi un prestige fight internazionale di Muay
Thai con uso dei gomiti e con in palio la cintura WABC (World Asian
Boxing Council). Stiamo valutando la possibilità di organizzare
matches con regolarità nell'isola... soprattutto nella parte della
stagione estiva (Maggio- Ottobre) avvalendoci delle mie conoscenze
in Italia e Regno Unito. Inoltre vorrei che tutti gli stagisti, e
questo e' un Mio obiettivo , abbiano la possibilità di combattere
alla fine della loro permanenza al camp (soprattutto per gli amatori
che necessitano di fare esperienza). Essendo arrivato qui da poco la
struttura non é ancora oleata e pronta per assolvere anche a questo
mio ultimo obiettivo, ma contiamo di metterci presto in condizioni
di farlo, magari chiedendo aiuto anche a voi, con la vostra
esperienza nell'organizzare quelle meravigliose serate pisane.
Federico Fragale: Cercheremo di fare il possibile per aiutarti in
questo intento, ma adesso è l’ora di andare a visionare la
palestra….
Facciamo circa 15 minuti di macchina per arrivare davanti
all’enorme stabile della Accademia degli sport da combattimento
TUFFA. Questa è suddivisa in 2 zone, piano terra con una sala
dedicata esclusivamente per il lavoro fisico (con tapis roulant,
ciclette, attrezzatura per la pesistica, kettlebell) e piano
superiore per gli sports da ring: con tatami, Cage e ring
regolamentare e circa 20 sacchi di diversa dimensione e forma, una
gran bella struttura di 600 mq ben organizzata. Aspettiamo le 16.00
per fare l’allenamento assieme a Marco con la sua nuova classe.
Nonostante sia qua da circa 1 mese, ha già una trentina di ragazzi
del posto e qualcuno dei turisti in vacanza, che lo seguono a spada
tratta.
20 minuti di circuito come riscaldamento, lavoro ai sacchi e per
finire lavoro ai paou e sparring con i nostri ragazzi.
Alla sera andiamo a cena fuori e continuiamo le nostre
discussioni, sul fatto che a mio avviso dovrebbe riuscire ad
organizzare qualche altro evento per spingere il nome TUFFA (The
Ultimate Fighting and Fitness Academy, T.U.F.F.A. –
www.tuffacademy.net ) in questi sport.
Neanche a farlo apposta, il giorno successivo veniamo a
conoscenza che un thai residente nell’isola organizza proprio in
quella settimana una serata di sport da combattimento con atleti
provenienti dalla terra ferma. Perché non sfruttare il fatto che
siamo già qua con i nostri atleti e dare una mano per spingere il
nome TUFFA anche in Italia? Parlandone con Marco e spiegandogli che
Luca e Matteo sono quelli che hanno più condizione fisica, visto che
non hanno mai interrotto gli allenamenti, perché non presentarglieli
su un piatto d’argento… visto che non deve neanche pagargli il
biglietto di andata e ritorno, vitto e alloggio?
Una veloce consultazione telefonica con mio padre che… di ritorno
da Pattaya per presiedere al suo
4° Gala Professionistico della WAKOpro THAILAND era subito
volato nell’isola di Sao Miguel (nell’arcipelago delle Azzorre) per
presenziare al tentativo di Gianpietro Marceddu alla conquista del
mondiale di K-1 (VEDI:
L'avventura di Marceddu alle isole Azzorre) dopo aver incassato
quello di Muay Thai… e con lui avevamo deciso di organizzare e dare
il via ad una ennesima avventura internazionale per i nostri
ragazzi. Iniziamo allora la preparazione specifica per quei pochi
giorni di “vacanza-allenamento” che sono rimasti in previsione dei
match. 4 round da 3 minuti con le regole della Muay Thai con gomiti
ammessi.
Categoria 91 kg per Luca Formisano, che sappiamo combatte contro
Francisco Alvarez, un atleta di Barcellona residente adesso ad
Ibiza, vincitore del Campionato del Mondo di Kokyushinkai 2008
tenutosi ad Okynawa.
Cat.-67 kg per Matteo Cara invece, opposto a Josè Maria Paloma,
un atleta spagnolo di cui non conosciamo un gran che. L’unica cosa
ad impensierirmi è che Matteo pesa 69 kg e doveva perdere 2 kg in 3
giorni per rientrare in categoria. Avevo alcuni dubbi sul togliere
in così poco tempo quei 2 kg a Matteo in quanto è già di corporatura
asciutta e pensavo che ne risentisse in termini di forza e energia.
Marco invece mi rassicura e ci dice che è fattibile, mi stila un
programma dettagliato da fargli seguire e all’indomani iniziamo a
svolgere la sessione di allenamento: 1 di corsa alla mattina (40
minuti) e 1 alla sera (di circa 1 ora) con un lavoro a scatti sulla
ciclette per innalzare il metabolismo, e 20 minuti di lavoro a
corpo libero specchio… il tutto condito da una adeguata
alimentazione rigorosamente indispensabile.
Luca, l’altro atleta, già nel peso invece, continuava il lavoro
specifico sempre più blando, fatto di ripasso schemi ai paou e molto
lavoro di specchio visti i 2 giorni a ridosso del match. Penultimo
giorno, carico di acqua per Matteo, in previsione dello scarico di
liquidi nel giorno successivo, suggerito da Marco, con sessione
serale di ciclette e cena con barrette proteiche.
Ultimo giorno scarico di acqua e peso alla sera… 67 kg spaccati!
All’indomani iniziamo la sessione di massaggi, soprattutto a Matteo
(visto che le gambe le ha sempre affaticate con il footing e la
ciclette) la reintegrazione idrica a piccole dosi e il carico di
nutrienti a piccoli pasti ogni ora, per non affaticare troppo
l’organismo.
Dopo questi tormentati giorni, finalmente arriva il momento del
match…. In scuderia per la Tuffa c’era anche un atleta scozzese
arrivato anche lui in quei giorni per allenamento e ingaggiato per
il match a 76 kg.
Inizia la serata dopo una presentazione e varie dimostrazioni di
Ram Muay e Krabi Krabong, iniziano gli incontri: uno dimostrativo
dilettanti ed a seguire il nostro Matteo Cara. C’è un po’ di
tensione prima dell’ingresso sul ring da parte di Matteo, visto che
era il primo incontro internazionale che faceva e soprattutto il
primo nella specialità della Muay Thai, con gomiti ammessi. Saliti
sul ring, Ram Muay come da copione e inizia il match.
Dopo un primo round di studio, l’angolo composto da me e Marco
Mastrorocco inizia a suggerire di pressare di pugno e lavorare in
attacco con schemi in uscita dall’asse di combattimento per finire
con colpi di ginocchio, vista la superiorità dell’altro nel clinch e
nei colpi di gomito sul corpo a corpo.
La “chiave” è quella giusta e gli spostamenti fuori asse sembrano
disorientare l’atleta di Madrid ed al terzo round giunge inevitabile
il K.O. con una precisa combinazione di gancio sx e diretto dx.
L’angolo esulta e tutti i supporter della scuola intervenuti per
sostenere i loro alfieri sono estasiati e rincuorati dal primo
risultato conseguito.
Dopo vari altri matches, è ora la volta di Luca Formisano. Questo
era l’incontro clou della serata, visto che Francisco Alvarez è si
un’atleta nativo di Barcellona, ma domiciliato ad Ibiza da qualche
tempo… ed aveva dalla sua numerosi supporter della zona, inoltre ci
giunge notizia che originariamente doveva essere colui che doveva
rappresentare la Muay Thai ad Ibiza, al posto di Marco…. L’incontro
è quindi molto importante per il nostro Marco e porta con se varie
ed importante considerazioni lavorative per lui…
Ha inizio il 1° round, come da copione fatto di studio e dopo
aver preso coscienza dei punti forti e deboli dell’avversario,
l’angolo comincia a fare ancora una volta la differenza: gli viene
chiesto di iniziare a lavorare con high kick, visto che l’assetto
pugilistico dell’altro (proveniente dal karate Kokyushinkai) non era
dei migliori, questi entrano e fanno spesso barcollare l’atleta di
casa, costretto a rifugiarsi in clinch per evitare il peggio.
Con l’andare avanti del match l’italiano inizia a carburare e ad
essere più sicuro sul da farsi, inizia cosi a lavorare con
spettacolari colpi di ginocchio saltati in un match divenuto ormai a
senso unico, ma in cui nonostante tutto non riesce a far cedere
l’avversario prima del limite, incitato com’era dal tifo dei
numerosi supporter locali.
Nel corso della serata erano state messe in palio le cinture di
campione WABC (World Asian Boxing Council) riportate in patria dai
nostri 2 alfieri.
Ottimi quindi i risultati per Marco e Micheal (quest’ultimo è il
proprietario della TUFFA) e per noi che avevamo fatto un'altra
ottima esperienza.
A notte inoltrata, cena offerta dalla TUFFA (The Ultimate
Fighting and Fitness Academy, T.U.F.F.A. –
www.tuffacademy.net ) ed entrata libera in discoteca per
festeggiare.
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