Simposio di Low/Kick Light
Con il M° Bruno Campiglia
Di: Beatrice Guardati
Solitamente, le grandi enfasi pubblicitarie accompagnano le
discipline a contato pieno e gli stage di grandi campioni ancora in
auge di queste specialità… ma non è che le discipline a contatto
controllato gli siano da meno… è nostra sincera opinione che queste
abbiano pari dignità e sotto certi aspetti, potremmo anche dire che
le seconde siano persino più difficili delle prime, anche e
sopratutto proprio a causa dell’obbligo nel controllo dei colpi.
Ma non è nostra intenzione fare un confronto di fatto impossibile
o recriminare su quale sia più bella, spettacolare, difficile, da
super-uomini o femminucce… tutte le nostre discipline, se ben
praticate, sono capaci di esprimere tutto il bello che lo sport può
manifestare come educazione e formazione della personalità
giovanile, nel suo continuo consolidamento e lenta ma continua
trasformazione.
Con questi soli intenti infatti, è stato da noi promosso (VEDI:
FIKB: Stage con il M° Bruno Campiglia) ed organizzato lo stage
di Low/Kick Light a Pisa presso la Scuola Arti Marziali Fragale, con
il M° Bruno Campiglia.
In seguito alla richiesta di presentazione di un programma di
sviluppo annuale per le varie discipline al Comitato Regionale
Toscano, per il conferimento delle cariche di Direttore Tecnico di
specialità… il programma di Federico Fragale è stato scelto per
l’effettuazione della promozione della Low/Kick Light come
indicatovi, per l’anno accademico 2009/2010 in Toscana… per poi
essere esaminato e valutato dal Comitato Regionale, in relazione al
raggiungimento degli scopi dichiarati a scadenza del termine
previsto.
Federico Fragale è dunque, anche il D.T. Regionale per la Low/Kick
Light adesso ed uno dei suoi principali compiti e doveri, dovrebbe
essere proprio quello di creare le solide basi per un suo più
omogeneo sviluppo in tutta l’area regionale toscana.
Per questo ci è parso ragionevole come prima cosa (per non dire
essenziale) mettersi in contatto con il D.T. Nazionale (il M° Bruno
Campiglia appunto) e pianificare in accordo con lui il lavoro da
eseguire in regione, secondo la direzione nazionale che si vuole
intraprendere. Come del resto, a nostro avviso, dovrebbero fare
tutti gli altri D.T. Regionali anche di altre specialità, in modo da
essere in grado di diffondere omogeneamente su tutto il territorio
nazionale la propria disciplina. Questa nello specifico poi, ci pare
proprio che abbia tutte le carte in regola per divenire in
brevissimo tempo una delle più praticate in federazione.
E’ di questi giorni infatti, la notizia che la Low/Kick Light
(passata già da disciplina sperimentale a disciplina ufficiale FIKB)
sarà contemplata alla Coppa del Mondo di Rimini, già programmata
nella prima decade di giugno ed in cui sarà presentata ufficialmente
nella WAKO e si prevede quindi in seguito, una sua prima
partecipazione ai campionati Europei della WAKO del 2010, per poi
divenire in ultimo ed a tutti gli effetti… una disciplina ufficiale
della WAKO.
L’articolo promozionale dell’evento, sebbene pubblicato a ridosso
dello stage ha dato ottimi risultati pubblicitari, ma l’affluenza è
stata fermata al numero di 50 partecipanti per ovvie ragioni di
spazio… magari, e visto l’alto gradimento dei partecipanti, ne
organizzeremo ancora uno in apertura della nuova stagione.
Il M° Bruno Campiglia è stato puntualissimo e benché di ritorno
da un viaggio in Svizzera… da li è arrivato direttamente a Pisa
circa due ore prima del suo inizio. Ha così potuto discutere prima
le basi direttive con Federico Fragale per la sua diffusione
regionale in maniera congrua con gli intendimenti del suo generale
progetto espansionistico, intanto che gli stagisti cominciavano ad
arrivare presso la Scuola Arti marziali Fragale…
In breve si è raggiunto il numero programmato e si è cominciato
lo stage. Un veloce riscaldamento condotto da Federico Fragale, che
ha toccato sommariamente le principali attitudini e qualità fisiche
da esercitare specificatamente per ogni atleta di Kick/light ed una
breve presentazione da parte di Roberto Fragale sul personaggio di
Bruno Campiglia, suo palmares agonistico ed attuale incarico
federale… per poi lasciare la parola al D.T.Nazionale.
Questo ha esordito con una breve panoramica
politico-espansionistica sulla disciplina, non trascurando di
riconoscere e ringraziare per il lavoro promozionale svolto dalla
Scuola ospitante per le sue tante organizzazioni di specialità e da
ilguerriero.it con i suoi tanti articoli recensivi all’interno della
sua grande opera più generale di informazione specializzata.
È poi passato a spiegare come la tecnica sia particolarmente
importante per la conduzione di una specialità a contatto morbido e
come la mancanza della quale è la sola ed unica responsabile delle
frequenti infrazioni al controllo dei colpi.
Intanto è arrivato direttamente da Roma anche un altro nostro
amico che ha voluto essere presente anch’egli a questa iniziativa
promozionale… il M° Alessandro Topa, Campione Mondiale WAOpro di
Full Contact, impreziosendo così non poco, l’interessante stage.
Poi si è partiti con l’allenamento tecnico, in cui Bruno
Campiglia si è prodigato svelando molti dei suoi intendimenti
tecnici, varie tattiche e strategie di combattimento. Soprattutto
per quanto riguarda la strategia del combattimento, si è soffermato
parecchio sulle situazioni di difficoltà che spesso (non avendo
schemi di risposta e comportamento specifico) portano a rispondere
gli attacchi in maniera scomposta e senza alcun controllo. Su queste
premesse ha prima illustrato teoricamente e poi mostrato
praticamente, come i vari spostamenti sull’asse di combattimento
possa evitare simili spiacevoli situazioni e come oltretutto
impreziosisca tecnicamente lo spettacolo offerto dalla facilmente
comprensibile strategia adottata da parte degli spettatori anche
occasionali.
Il M° Campiglia ha specificato proprio come un suo sereno
intendimento il fatto che .. solo chi non ha tecnica per contrastare
l’avversario… si rifugia nella risposta scomposta e priva di
controllo… ed è proprio questo comportamento che va immediatamente
sanzionato, prima ancora che dal regolamento e quindi dagli arbitri,
soprattutto e preventivamente dagli istruttori… se vogliamo che la
disciplina possa prendere immediatamente la giusta direzione che la
porterà ad eccellere nella qualità e quindi poi nella critica e nei
numeri partecipativi.
Una buona parte del tempo è stata dedicata alle proiezioni, vero
autentico cavallo di battaglia del nostro ex Campione ai tempi in
cui calcava i tatami e ring di tutto il mondo riportando vittorie
strepitose ed improbabili.
3 ore che sono trascorse in un battibaleno per i 50 stagisti che
sono stati letteralmente rapiti dalla personalità del grande Bruno
Campiglia.
L’ultima parte naturalmente è stata dedicata ai guanti con tutti
i partecipanti, sia con lui che con Alessandro Topa, i quali hanno
mostrato che un atleta completo è solo colui che è capace di
controllare millimetricamente i propri colpi, mostrando così grande
capacità e comprensione dell’esecuzione tecnica, oltre che perfetta
padronanza del proprio corpo ed emozioni.
In ultimo, Bruno ha raccomandato a tutti i vari istruttori
presenti, di continuare a lavorare su queste sue direttive ed ha
promesso ulteriori stage di specializzazione da concordare con il
D.T.R. Federico Fragale a tempo debito.
Per il momento ha dato appuntamento a tutti a dicembre… in cui
all’interno della solita kermesse pisana, ha anticipato che ci sarà
ancora una edizione della Coppa del Presidente di Low/Kick Light,
che questa volta sarà anche un suo primo momento di osservazione per
la composizione della prima squadra Azzurra, di questa prossima
specialità internazionale nella WAKO.
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