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MARCO VINCELLI CI REGALA UNA BELLA
RECENSIONE DI UN INTERESSANTE STAGE DI MMA CONDOTTO A PISA DA
ALESSIO SAKARA E LUCA MARINELLO. IN ULTIMO ANCHE UN’ESCLUSIVA VIDEO
INTERVISTA DI MARINELLO A SAKARA. CON QUESTO SUO PRIMO ARTICOLO,
ACCOGLIAMO CON GIOIA MARCO VINCELLI NELLE FILA DEI NOSTRI NUOVI
COLLABORATORI, PER QUESTO GENERE DI DISCIPLINE.
Seminario MMA con Sakara e Marinello
Recensione e video-intervista
Di: Marco Vincelli
Anni
di impegno e sudore stanno finalmente dando il suo frutto, dandomi
oggi la possibilità di incontrare artisti internazionali delle arti
marziali che con i loro sacrifici, lasciano l’impronta nella grande
storia degli sport da combattimento e nello studio del combattimento
da strada. Il 2008 è stato un anno pieno di incontri fatto da
personaggi del calibro di Dan Innosanto, Richard Bustillo, Taky
Kimura, Burton Richardson, Alessio Sakara e altri ancora e devo
ringraziare il portale “ilGuerriero.it” e il maestro Roberto Fragale
di darmi la possibilità di parlare di alcuni di questi incontri.
Inizierò con il parlare di Alessio Sakara, un giovane italiano che
si sta facendo conoscere nel mondo per essere entrato, a suon di
pugni, nella elite dei combattenti della UFC americana e che ho
avuto il piacere di incontrare in un seminario da me stesso
organizzato con altri membri del team di cui faccio parte; Sakara
aka “Legionarius” è attualmente uno dei pochi italiani entrato nel
circuito UFC ed è considerato tra i migliori dieci atleti al mondo
nella sua categoria. Il circuito UFC è nato in America per trovare
il combattente più forte del mondo, a prescindere dallo stile di
provenienza, nel quale si combatte secondo le regole del MMA (arti
marziali miste) .
L’MMA
è probabilmente la disciplina più completa di combattimento
agonistico dato che per la sua natura, comprende tecniche diverse
tra loro (dalla lotta a terra al pugilato) ed allena quindi ad un
uso generale del proprio corpo. Sakara nasce a Roma nel 1981 e, dopo
una piccola parentesi come calciatore, si avvicina al mondo della
Boxe, vincendo per ben tre volte consecutive il campionato regionale
di pugilato, fino a vincere ai punti il titolo italiano. Lavorando
come operatore della sicurezza o “buttafuori”… conobbe in Italia il
brasiliano Roberto"Meneguetti" Almeida, che divenne il suo primo
maestro di Brazilian Ju Jitsu e dopo qualche incontro di valetudo,
resosi conto delle sue potenzialità, sotto consiglio del suo maestro
si trasferì in Brasile per perfezionare la sua tecnica nel brazilian
jiu jitsu. A tutto’oggi si allena con il maestro Ricardo de La Riva,
che gli ha permesso di conoscere i fratelli Nogueria (Minotauro e
Minotouro), che gli hanno insegnato molto sulla vita da combattente.
L'eco delle sue vittorie finì per
giungere alle orecchie degli organizzatori dell'UFC, i quali gli
proposero di essere il primo Italiano ad avere la possibilità di
combattere nell'ottagono più famoso del mondo. A distanza di 5 anni
ha coronato il sogno di entrare a pieno merito nell'elite dei
combattenti di MMA mondiale e oggi rientra tra i primi dieci atleti
più forti nella sua categoria.
LO STAGE DI ALESSIO SAKARA
Nella
giornata di sabato 29 novembre 2008 a Fornacette si è svolto il
seminario sulle arti marziali miste e la difesa personale
organizzato dal team toscano S.A.S. (www.combattimentoreale.it) che
ha visto come protagonisti: Alessio Sakara, aka “Legionarius” e
Sifu Luca Marinello.
Il seminario è stato un'occasione di
incontro tra una disciplina marziale agonistica (Mixed Martial Arts)
ed una filosofia ed arte di combattimento che studia lo scontro
reale per applicarlo nella difesa personale (Jeet Kune Do). Entrambe
raggiungono il loro scopo attraverso lo studio e l'utilizzo di
tecniche provenienti da diverse discipline di combattimento ed arti
marziali quali la boxe, la Kick Boxe, la Thai Boxe e il Ju Jitsu,
dando vita a combattimenti che si sviluppano a 360° Il seminario è
iniziato con una breve introduzione di Sifu L. Marinello che ha
spiegato la relazione tra la filosofia del JKD e la presenza di A.
Sakara. Il Jeet Kune Do, in quanto filosofia di combattimento,
permette ai suoi praticanti di abbracciare le varie forme di
combattimento tra i quali la MMA.
Sifu Marinello ha voluto ringraziare
i suoi maestri tra i quali sifu R. Bustillo allenatore dello stesso
Sakara.
Ma veniamo al seminario: A. Sakara aka Legionarius, ha voluto rompere il ghiaccio facendo una veloce
prefazione sul combattimento nell'ottagono MMA, ha spiegato che, a
differenza della boxe, si utilizzano guantini da grappling che
rendono inefficace la guardia della boxe e che nel confronto ci
lascerebbe scoperti davanti all'avversario, ecco che quindi nella
fase di combattimento… gli avambracci possono diventare uno scudo
che devia i colpi, spesso devastanti, dell'avversario.
Il
Legionarius ha fatto inoltre notare che essendo il combattente
soggetto al rischio di colpi, quali gomitate e ginocchiate, oltre
alla possibilità di entrare in una fase di lotta, è indispensabile
sapere mantenere la distanza con l'avversario, ecco che quindi ci ha
fatto vedere l'utilizzo del braccio, subito dopo un attacco, che va
ad appoggiarsi sul corpo dell'avversario per poterlo controllare; lo
scopo di questo controllo deve essere quello di mantenere con
l’avversario una distanza appunto pari ad un braccio, evitando cosi
che questi possa afferrarci o colpirci. Sulla base di queste
premesse ha spiegato e fatto lavorare su alcune combinazioni di Boxe
e Thai-Boxe nello stile MMA. La fase di combattimento in piedi è
spesso seguita da una fase di clinch e lotta, ed è qui che il
combattente deve mantenere il controllo dell'avversario per evitare
colpi di vario tipo oltre a leve articolari o proiezioni. E per tale
motivo che, attraverso l'utilizzo di tecniche di lotta greco-romana
e del ju-jitsu, è importante utilizzare ogni parte del nostro corpo
per bloccare gli arti dell'avversario. Anche qui A. Sakara ha
mostrato come nella fase di clinch e lotta sia importante l'utilizzo
delle gambe e del proprio corpo per permetterci di bloccare le gambe
dell'avversario, cosi da impedirgli di sferrare colpi con gli arti
inferiori dandoci invece la possibilità di sbilanciarlo e portarlo a
terra.
Uno degli aspetti che piace
particolarmente a Sakara nella MMA è, come dice lui: “che mi
permette di combattere dove mi trovo maggiormente a mio agio, se
sono un pugile lavoro di boxe, se sono un lottatore cerco lo scontro
a terra”. Nella fase di atterramento dell'avversario posso quindi
scegliere se andare a terra con lui e continuare il combattimento a
terra o rimanere in piedi e gestire il combattimento da questa
posizione.
La
seconda parte del seminario è stata dedicata ad alcune basi della
lotta a terra cominciando dalle guardie di base. Una delle cose
piacevoli nel lavorare con Sakara è la sua semplicità ed il suo modo
di relazionarsi con le persone presenti al seminario, una cosa
divertente che ho notato era il timore di Alessio che qualcuno
potesse farsi male, tanto è vero che prima di affrontare il lavoro a
terra ha voluto assicurarsi che il pavimento della sala in cui
lavoravamo fosse idoneo (la sala della Valdera Wellness si presenta
con un pavimento in linoleum che in realtà nasconde al di sotto un
bellissimo tatami); di certo da una persona abituata ad allenamenti
estenuanti probabilmente negli ambienti più ostili… ti aspetteresti
meno attenzione a certi particolari, mentre invece ha saputo
dimostrare grande professionalità curando la salute degli atleti; ad
inizio seminario ad esempio ha voluto sapere se in sala ci fosse
qualcuno che soffrisse di problemi fisici dovuto a traumi o altro.
Ma
torniamo al lavoro tecnico svolto, come anticipato la seconda parte
del seminario di Sakara è stata dedicata al lavoro a terra. A terra
sono state mostrate alcune tecniche di difesa dalla posizione
schiena a terra, con l'avversario posto in ginocchio davanti,
adottando sia la guardia aperta che la guardia chiusa.
Successivamente ha poi mostrato un paio di tecniche nella situazione
opposta dove l’avversario e schiena a terra e noi andiamo ad
immobilizzarlo. Gli ultimi minuti della mattinata Sakara ha voluto
rispondere ad alcune domande dei partecipanti sulle sue metodiche di
allenamento. Con la semplicità che lo caratterizza il “Legionarius”
ha spiegato che lui non sta particolarmente attento
all'alimentazione, l'importante è bere molto. Nei suoi allenamenti
alterna il lavoro con i pesi al lavoro di sparring, dove può curare
le tecniche. Si è reso inoltre disponibile a rispondere su eventuali
dubbi relativi alle tecniche spiegate. Abbiamo chiesto a Sakara cosa
si prova ad entrare nella gabbia e se aveva paura di farsi male, la
sua risposta è stata che se oggi gli proponessero di scegliere tra
un'incontro di kick-boxe e uno di MMA contro Couture… sicuramente
sceglierebbe l'MMA perchè sarebbe sicuro di farsi meno male, in
fondo, dice Sakara, “una gomitata sul sopracciglio ha lo stesso
effetto di una caduta da bicicletta da bambini”. La mattinata si è
chiusa con la consegna da parte della Marinello Academy di una targa
di ringraziamento a samara, che si è reso disponibile per alcune
foto con i partecipanti e gli organizzatori. Abbiamo infine voluto
cogliere l'occasione per una piccola intervista al nostro “Legionarius”.
GUARDA LA VIDEO-INTERVISTA A
ALESSIO SAKARA
Ore 13,00 le nostre pance cominciano
a brontolare ed è quindi il caso di prendersi una pausa per il tempo
necessario a ricaricarsi di un po’ di energie (meglio dire
spaghetti)…
…Eliminato l’istinto della fame siamo
pronti ad affrontare altre tre ore e mezzo di schiaffi, leve e
proiezioni.
LO STAGE DI LUCA MARINELLO
Il pomeriggio è stato dedicato allo
studio della difesa da strada con Sifu Luca Marinello.
Sifu
Marinello è attualmente uno dei maggiori esponenti dell’arte e
filosofia di Bruce Lee in Europa, allievo di seconda generazione di
Bruce Lee, unico Italiano ad essere insignito nella International
Martial Arts Hall of Fame
The legend Jeet Kune Do of Italy , presidente della Marinello
Academy (www.jkditaly.com),
ma penso dedicare altri articoli futuri, per parlare di questo
personaggio. Marinello, o come amichevolmente noi lo chiamiamo
“Boss”, ha cominciato la giornata con una breve prefazione… dove ha
spiegato le principali differenze tra il combattimento agonistico
delle MMA e il combattimento legato alla difesa personale. Una delle
cose principale da prendere in considerazione, è che un'atleta che
entra nella gabbia per affrontare un avversario ha precedentemente
seguito un iter di preparazione all'incontro, che gli permette di
portare gradualmente l'adrenalina e i muscoli al livello necessario
per affrontare il combattimento.
Nel
combattimento da strada questi tempi di preparazione non sono
consentiti e l'aggredito deve, nell'arco di pochi attimi, portare la
propria adrenalina da zero a cento; non dimentichiamo poi che nella
gabbia il combattimento si svolge uno contro uno e alla presenza di
un arbitro, per la strada potremo essere soli contro più di una
persona e l'abbigliamento non è certo il più adeguato; anche nella
difesa personale è opportuno essere pronti ad affrontare qualunque
tipo di combattimento… passando dalla boxe alla lotta a terra.
Marinello ha quindi spiegato alcune tecniche di difesa su attacco in
piedi mostrando, secondo uno dei principi base della filosofia del
JKD, come la nostra energia debba essere sempre proiettata in avanti
(la via di intercettare il pugno). Ha spiegato che l'attacco deve
variare per poter sorprendere l'avversario passando dall'alto, al
basso per poi tornare in alto. Dobbiamo essere noi a dare al
combattimento il ritmo cambiando anche la frequenza di attacco.
L'attacco da strada deve avere l'effetto di una cascata o come piace
dire a Marinello effetto “schok and schake”. E' stato mostrato come
anche le distanze variano nel combattimento, dando la possibilità al
combattente esperto di utilizzare un ampio bagaglio di colpi (calci,
pugni, ginocchiate, gomitate, colpi con la spalla e leve articolari,
fino ad arrivare alle proiezioni). Nei seminari con Marinello non
manca mai il sorriso (nascosto sotto la fatica) e mettendola sullo
scherzo ha mostrato “l'effetto tartaruga” dove anche il combattente
più debole, avvolgendosi con braccia e gambe al dorso
dell'avversario (appunto a guscio di tartaruga) riesca ad averne il
controllo. E’ qui che prendendo uno studente di “massa” ha lasciato
provare a una donna le potenzialità di tale tecnica, che può essere
eseguita in piedi o nel combattimento a terra.
Ma chiaramente ad ogni azione esiste
una reazione è abbiamo visto; per la goduria di chi l’ha subito,
come liberarsi una volta a terra, da un avversario che si appiccica
su di noi come una tartaruga... e posso assicurare che l'effetto chi
si ha sulle gambe del povero “guscio” è molto efficace. Il
combattimento da strada o difesa personale, è imprevedibile e
obbliga una conoscenza vasta di tecniche di difesa, offesa e
sottomissione… ma i principi della filosofia che la rendano
efficace, una volta compresi, non sono poi tanto complessi, la
difficoltà sta nel riuscirli ad applicare in una situazione di
stress.
Non voglio in questo articolo
dilungarmi troppo sullo specifico delle tecniche mostrate da Sifu
Luca Marinello, in quanto penso di dedicare altri articoli a questo
tipo di combattimento, probabilmente pubblicando articoli dello
stesso “Boss”.
La giornata si è conclusa con la
consegna di una targa a Marinello, foto di rito e i complimenti ai
partecipanti… che hanno mostrato grande disciplina, entusiasmo e
serietà.