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Federazione Italiana KickBoxing

KickBoxing, Muay Thai, Savate, Shoot Boxe

                          

Campionati Italiani FIKB di Muay Thai 2009

LE CRITICHE DEI PARTECIPANTI

Di: Comitato Organizzatore

  

Solitamente, alla fine di ogni campionato si spera che nessuna critica negativa venga mossa in direzione dell’organizzazione e quando questo avviene come sperato… significa che tutto è andato per il verso giusto, o quasi. Noi invece siamo di diverso avviso (ma omai si sa, siamo sempre e continuamente contro-corrente) ed ogni volta speriamo che critiche educate e costruttive possano giungerci per tentare così di poterci ulteriormente migliorare in qualche modo, laddove sia per noi ancora possibile.

  

Non certo perché abbiamo fatto niente di ultraterreno, ma solo perché pensiamo ogni volta di essere arrivati veramente al massimo delle nostre personali potenzialità. Cioè: più e meglio di così… crediamo proprio che non sapremmo davvero fare!

  

Ovviamente e come qualunque altro organizzatore, non crediamo si possa criticare negativamente la nostra manifestazione e se ve ne fosse l’eventualità, saremmo ben lieti di riceverle per analizzarle attentamente e magari scoprire che hanno ragione. Ma ogni gruppo di partecipanti ed ospiti che, al momento di andare via ci ringraziava per l’accoglienza ed attenzioni ricevute, ci ha spinto a chiedere loro e come l’anno scorso, di inviarci una mail con le critiche della manifestazione e se non ne avessero di negative… almeno quelle positive… proprio per rimarcarle e spingere chiunque altro a prendere spunto e magari adottarle nelle proprie organizzazioni.

  

Nel senso… se non abbiamo niente da non dover ripetere, fateci sapere almeno quello che avete gradito di più, per tentare di riproporlo la prossima volta no? Ma abbiamo visto che il nostro mondo è proprio strano… perché? Ve lo diciamo subito il perché.

  

Al contrario di quello che si potrebbe pensare, le critiche negative, ove vi sono, non vengono mai fatte legittimamente ed in maniera trasparente davanti all’organizzatore stesso (dovrebbe essere l’unica o tra le poche persone a riceverle, perché dicendolo invece a tutti gli altri meno che a lui, sarebbero solo pettegolezzi)  quando invece e piuttosto, spesso queste vengono scritte ed inviate direttamente alla Federazione, attendendosi grandi scandali e chiedendo provvedimenti disciplinari… e magari pigiando anche un po’ troppo eccessivamente forse… sul gravissimo fatto accaduto ove fosse accaduto realmente qualcosa..

  

Naturalmente con l’unico fine altruistico ed in difesa del buon nome e dignità della Federazione e dello sport. Quando invece, pare che vada tutto bene… tutti tacciono, come se fosse la normalità! E noi tutti, proprio la normalità vorremmo che fosse… ma se non gli diamo enfasi, come possiamo pretendere che tutti siano incentivati ad adeguarvisi?

  

Organizzare non è per niente facile o semplice.. occorrono molte cose e talvolta non bastano neanche.. quindi non proponiamo certo di punire chi fa qualcosa di sbagliato… ma perché non tentare di premiare almeno in qualche modo chi invece fa bene? Se in questa o quella gara osserviamo un qualcosa che ci migliora la vita… qualcosa che ci gratifica… qualcosa che compensa, almeno in parte, i tanti sacrifici fatti dagli atleti… perché non rimarcarlo in modo che anche tutti gli altri organizzatori siano incentivati a riproporre gli stessi metodi organizzativi?

  

Perché ci si lamenta continuamente di tutte quelle cose che secondo noi sarebbe giusto trovare ed invece non riceviamo? Ed allora perché non dire e far sapere quando invece tutte queste cose le troviamo e forse anche talvolta forse.. qualcosa in più? Spero comprendiate che ormai, non scriviamo queste cose perché vogliamo che ci elogino ancora… (sappiamo benissimo da soli, quello che abbiamo fatto!) ma solo perché vorremmo tentare di proporre questo metodo a tutti i fruitori delle competizioni in qualunque federazione essi militino.

  

Così come quando trovano organizzazioni scandalose a loro dire, non ci pensano due volte a scriverci e.mail scandalizzate e chiedendoci di pubblicarle… ma senza scrivere il loro nome (ed è solo per questo motivo che in questi casi non le pubblichiamo mai!) perché invece non cominciano a scriverci anche quando trovano le cose di proprio gradimento? Non sarebbe un buon motivo per tutti gli altri, di riproporle?

  

Crediamo forse sia come per la sanità… le buone notizie non fanno notizia! Non lamentiamoci se quando facciamo notare che nella gare dovremmo essere trattati in ben altra maniera… ci sentiamo rispondere che loro quando sono andati alle gare di altri… sono stati trattati peggio! Ma.. noi vorremmo che chi organizza la gara debba sentirsi in dovere di far bene, o di fare solo meno peggio di altri? Perché altrimenti e con quest’ultimo metodo… si trova sempre un caso di gran lunga inferiore a qualunque altro peggiore del nostro.

  

Forse non sarebbe meglio fare al contrario? Non dimenticare certo la gara dove è stato fatto male… dicendoci che tanto tutti i partecipanti lo hanno visto, ma appuntare una educata e trasparente critica costruttiva con l’organizzatore per fare in modo si possa migliorare la prossima volta…  ed invece scrivere e far sapere a tutti di questa o quella organizzazione ben gestita ed amministrata, ma argomentandone anche i motivi... affinché anche gli altri per ambire a questo possano impegnarsi al massimo delle proprie capacità.

  

Altrimenti…. Senza una giusta motivazione… ma perché dovrebbero darsi da fare oltre il minimo richiestogli obbligatoriamente? Ed anche se magari non c’è proprio tutto… ehhhh ma quante cose volete, c’era tutto il resto, mancava solo quello, nessuno è perfetto.. ecc. ecc.

  

Ma forse ci siamo dilungati troppo in questa premessa,  ci tenevamo però a far comprendere i motivi di un nostro diverso punto di vista, proprio per non dover essere tentati di rispondere una volta o l’altra ai tanti petulanti lamentosi di questa o quella gara a loro dire mal gestita… <<”Ma di che vi lamentate? Evidentemente questo è quello che vi meritate!”>>. In poche parole: prendiamo in mano il nostro destino e non permettiamo che siano altri a cucircelo addosso. Un’utopia? Chissa…! 

   

ECCOVI UNA DELLE MAIL CHE CI SONO PERVENUTE… UN VERO E PROPRIO INNO ALLA MUAY THAI E ALLO SPIRITO SPORTIVO CHE NE ANIMA L’ORGANIZZAZIONE!

   

Ciao,

vi facciamo i nostri più sentiti complimenti per l'evento dei campionati Italiani che anche quest'anno siete riusciti ad organizzare al meglio. Naturalmente cogliamo l'occasione per ringraziare e salutare tutto lo staff, che ha partecipato alla realizzazione dei quattro giorni di gala, (Letizia, Francesco Pellegrino, Federico Fragale, ilguerriero.it e tutti gli altri). Inviamo in allegato, un piccolo resoconto di come io e tutto il mio team ha vissuto la manifestazione.

Un saluto ed un abbraccio

« La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se prima non s'impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri, ne' quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto. »

(Galileo Galilei, Il Saggiatore, Cap. VI)

  

Nella patria di Galileo, Pisa,  per un’insaziabile sete di riscatto da parte del destino, sembra che ogni gesto ricordi inevitabilmente la sua fermezza nel credere ai propri sogni e alle proprie convinzioni , nel trascorrere degli anni, dei secoli.

  

Per gli atleti che hanno partecipato alle manifestazioni organizzate da Pisa Abbraccia lo sport 2009, per tutti coloro che sono saliti sul ring per confrontarsi e affermarsi all’interno dei Campionati Italiani, questa teoria è divenuta evento verificabile e soprattutto ripetibile, caratteristica fondamentale di ogni esperimento scientifico.

  

Perché non provare a coinvolgere ogni anno di più le istituzioni del territorio, affinchè sappiano cosa ama la gente che vi vive, vi abita, vi lavora, vi condivide valori e sogni. Perché non far esprimere da protagonista chi per tutto l’anno fa sacrifici, lavora, si allena, fa del suo sport una way of life per essere migliore anche nella vita.

  

Nel quadro di sistemi ipotetici deduttivi, che fanno della matematica  una scienza esatta, una perfetta unione di creatività e razionalità, capace di creare un universo di senso armonico, raggiungere nuove certezze, per mezzo delle dimostrazioni, da Sabato 5 a Martedì 8 dicembre 2009 si sono svolti i Campionati Italiani di Muay Thai F.I.K.B. (1^,2^ e 3^serie).

  

In un’alternarsi di Team sempre più affiatati e di un  livello tecnico in continua crescita ed evoluzione: DE GYM Milano del D.T. Nazionale Diego Calzolari, con una attenzione particolare agli andamenti dei match per l’identificazione degli azzurrabili 2010, i team PRO FIGHTING di Napoli e di Forlimpoli, la THAI GYM BOLOGNA dell’oro agli scorsi Mondiali di Bangkok M° Dipaola, i team di Pisa Kurosaki e Scuola Fragale, la Fight & Fitness di Lucca, il team Moros di Sassari, la Muay Thai Palermo, la Switch Club di Treviso e tante altre scuole provenienti da tutta l’Italia. 

  

Quanto pesa ogni gradino prima del ring? Quale forza esercitare nella propria mente per spostare momentaneamente ogni pensiero e trovare nel proprio ram muay gli esatti gesti per essere un tutt’uno col corpo?  Qual è la frazione di secondo esatta in cui percepire nel silenzio dell’attesa del pubblico, l’esplosione in velocità del colpo vincente? Quale forza applicare nella proiezione dell’avversario fra il quadrato del ring e la tensione delle corde, per giungere al culmine del clinch? Le dimostrazioni sono i risultati ottenuti.

  

Se la filosofia di questo evento, che coinvolge Pisa in maniera esponenziale, sia per le forze impiegate che per il ritorno di immagine e di consensi che ogni anno riscuote, è quello di spiegare la vita di chi vive questo sport da agonista, concretizzare le aspettative e le ambizioni future degli atleti  e di una Federazione in costante crescita, e di un settore quello della Muay Thai in esplosione, in questi 4 giorni ecco svolgersi in espressione algebrica le cifre del talento, dell’amore e della vittoria dei propri limiti e dei traguardi nazionali, che aprono a qualcosa di più che  un semplice risultato.

  

L’ambizione è sempre di più la libertà di uscire  da uno schema prestabilito,  inventando ogni anno forme nuove dai confini tendenti all’infinito.

  

Grazie a Roberto Fragale  per l’impegno costante e instancabile, a PISAabbraccialosport 2009  e a tutto lo staff coinvolto, per essere stati ancora una volta e sempre, l’obiettivo e il sogno di tutti gli atleti.

  

Carissimi,

siamo veramente commossi. Se tutti i dirigenti, atleti ed insegnanti della Muay Thai italiana fossero come voi... potremmo finalmente smettere di lottare per tentare di far comprendere l'esistenza dei valori contenuti nelle nostre nobili discipline da combattimento. Ma la consapevolezza che esistono persone come voi, fa scomparire tutte le fatiche, frustrazioni e delusioni in un attimo... il tempo di leggere questa  vostra appunto! Grazie infinite di esistere e di far parte di questo pazzo mondo della Muay Thai italiana. 

 

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