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Stage in Toscana con Giorgio Petrosyan!

Di: Francesco Menconi

Si terrà il 28 e 29 Novembre a Carrara, organizzato dalla FKS, Wellness Club, capitanata dal M° Francesco Menconi, lo stage con il grande campione Giorgio Petrosyan, uno stage unico nel suo essere per più di una particolarità: saranno 6 ore di allenamento totali, divise in due giorni al fine di dare a tutti la possibilità di apprendere al meglio, saranno presenti oltre a Giorgio, Alfio il suo istruttore, Armen suo fratello, combattente anch’egli di grandissimo livello e compagno di allenamento di Giorgio.

Rilascio del diploma di partecipazione su richiesta dei presenti. Quindi 3  grandissimi tecnici del K-1 che in contemporanea seguiranno i presenti, al fine di alzare in modo esponenziale, la qualità dello stage.

Ecco i Titoli di Giorgio:

  • 2009 Field K-1 WORLD MAX Champion
  • 2009 WKN Intercontinental Oriental rules (69,9kg) champion
  • 2007 Janus Fight Night tournament champion.
  • 2006 Janus Fight Night tournament champion.
  • 2006 KL World title (-67kg)
  • 2005 WMC Intercontinental Welterweight champion
  • 2005 MTA European champion
  • 2004 MTA European champion

Lo Stage è stato creato per quel confronto libero tra le arti marziali, tra maestri ed atleti, che da sempre la FKS si propone, al fine di creare dallo sport, una Cultura Marziale dello Sport. Gli orari saranno sabato 28 dalle 15:00 alle 18:00, domenica 29 dalle 09:30 alle 12:30, per info, contattate M° Menconi Francesco 393/9083527 oppure M° Alessio Palagi 328/7079509 – email: fmenconi@tin.it

Due parole su Giorgio Petrosyan

(a cura di Francesco Menconi)

 giorgio petrosyan

Spesso gli italiani hanno il brutto vizio, quando qualcuno parla, presi dall’idea di avere sempre e comunque ragione, che si tratti di qualunque cosa, di dire due frasi tristi e antipatiche: tu non sai con chi stai parlando, oppure, ma te chi sei ?, beh spesso per esprimere quello che senti non conta chi sei, conta esprimersi e, le mie espressioni, riguardano un personaggio noto ai marzialisti: Giorgio Petrosyan. Diventa sempre difficile parlare dei grandi, rischi di usare troppa enfasi o di toccare un icona e crearti “nemici”, ma chi come me, da sempre è abituato a parlare, sa il rischio che corre.

   

Giorgio Petrosyan, premetto, non lo conosco di persona, l’ho visto spesso combattere, da spettatore, sui video in internet, ed è lì che il combattente, l’uomo, mi ha colpito. Da piccolo ho sempre pensato che gli uomini li vedi all’angolo, quando soffrono, quando sono chiusi, soli, impauriti, quando conosco la vera anima di se stessi, lo penso ancora, ed ancora penso, che lui ha una qualità,  vista in pochi campioni, quella del rispetto cavalleresco del suo avversario.  C’è chi vede in un combattimento, calci e pugni, c’è chi ci vede violenza, chi vede un bisogno di espressione di problemi interiori e rabbia, io da sempre ci vedo una cavalleresca poesia, la stessa poesia della ricerca, della comprensione del dolore, che ascolto in Leopardi.

  

Questo mi ha sorpreso, oltre la sua splendida tecnica, oltre quella faccia da giocatore di poker, da baro, dalla quale nulla traspare, se non un senso di velato sorriso nei confronti delle sue capacità, nei confronti di quell’avversario, curato sapientemente a calci e pugni, come un dottore con un paziente, al quale procurerà certo, dolore e ferite, ma nel rispetto sacrosanto dell’uomo. Petrosyan nel mio osservarlo è tutto questo, nell’umiltà della sua forza, sicuramente, qualcosa di più, perché come diceva il Grande Clay, “…quando sei il migliore, come lo sono io, è difficile essere modesti….” , concordo pienamente.

  

Così tra i media che non lo considerano, gestiti da pseudo giornalisti sportivi e lettori interessati più al gossip che allo sport, tra chi lo immola, chi lo divinizza, chi se lo sente amico, senza neppure conoscerlo, quello che ancora più mi colpisce, è il suo essere semplicemente se stesso, ecco, tra tanti “buffoni” nelle arti marziali, tra tanti inventori di presunte tecniche, di istruttori improvvisati o istruttori pseudo campioni di federazioni di 5 individui o poco più, adoro chi sa vincere, chi sa vincere quello che nessun altro italiano ha mai vinto e semplicemente…. Umilmente, tace !

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