Grande spettacolo in terra
di Sicilia. Valeria Calabrese si conferma campionessa del mondo di
full contact battendo nettamente ai punti la portoghese Sonia
Pereira. Gianluca Stitzer nuovo campione d’Italia.
Campioni di Sicilia
Di: Ennio Falsoni
Sarà per la presenza dell’Etna, sarà
per il forte sole che la incendia d’estate, ma la Sicilia è una
terra di gente focosa, fantasiosa, ma anche solida, valida e
brillante. Almeno nella kickboxing, lo posso confermare. Conosco
infatti tantissimi validi ed eccellenti maestri ed atleti siciliani
in quasi tutte le discipline della kickboxing che fanno onore alla
nostra Federazione e alle arti che coordiniamo e pratichiamo.
Ebbene, pochi giorni fa ne abbiamo avuto un’ennesima conferma.
Al Palalivatino di Acicastello, alle
porte di Catania, dinnanzi a 1000 aficionados sparsi sulle tribune,
per la promozione del Fight Kickboxing Club di Riccardo Wagner, si è
tenuta una manifestazione che ha vissuto il suo climax
nell’incontro valido per la difesa del titolo mondiale femminile di
full contact, al limite di 48 chili, tra la detentrice, la siciliana
Valeria Calabrese, e la sfidante, la portoghese Sonia Pereira di
Porto. Valeria, capelli neri con due occhioni blu, classe 1982, è da
anni ormai una delle bandiere italiane della nazionale femminile di
full contact. Ha cominciato a praticare kickboxing con Riccardo
Wagner da giovanissima, diventando ben presto una delle atlete di
punta della sua scuderia. Si è cimentata dapprima nel light contact,
diventando campionessa d’ Italia e piazzandosi discretamente anche a
livello internazionale. Ma poi ha sentito una irresistibile
attrazione per il ring e passata al full contact, è diventata
immediatamente famosa per aver centrato la medaglia d’oro alla sua
prima uscita internazionale in un campionato del mondo tenutosi a
Szeged (Ungheria) nel 2005 dove batté al primo turno la campionessa
del mondo uscente , nientemeno che la russa Olesya Gladkova,
un’atleta dalla tecnica pugilistica davvero invidiabile.
Valeria, con quel suo eccezionale
tempismo, l’aveva invece battuta non facendo a cazzotti alla corta
distanza, ma usando il cervello, colpendola e uscendo dai suoi
attacchi, rientrando e schivando. Una prova di tecnica eccellente.
Quasi non ci si credeva di aver trovato una campionessa italiana di
quel genere che aveva battuto una russa considerata praticamente
invincibile. Invece, nel corso degli Europei svoltisi nel 2006 a
Lisbona, Valeria si è ripetuta e ha vinto nuovamente, questa volta
contro la portoghese Carina Maia. Nel 2007, a Coimbra, la Gladkova
si è presa una rivincita, per così dire, battendola ai punti, ma
soffrendo. Wagner, il suo maestro, l’ha spronata allora verso il
titolo Wako-Pro che ha centrato battendo due anni or sono un’atleta
irlandese di cui mi sfugge il nome in questo momento, ma riuscendo
poi sempre a sconfiggere tutte le sue pretendenti al titolo.
L’ultima in ordine di tempo non è “miss nobody”. Ai recenti
Campionati d’Europa di Porto, è giunta terza nella specialità
low-kick e in Portogallo è campionessa nazionale da diversi anni.
Alta, dalle lunghe leve dunque, Sonia potenza rappresentare un
pericolo per Valeria, sia per la sua lunga esperienza sul ring, sia
per la pericolosità dei suoi calci che generalmente tira usando
anche la tibia.
Ma sul ring di Acicastello abbiamo
rivisto la Valeria che conoscevamo. Tirata a lucido dai durissimi
allenamenti di Riccardo Wagner, Valeria non ha dato scampo alla
rivale cui girava sempre intorno, mandandola a vuoto e rientrando
con suoi colpi precisi, sia di calcio che di pugno. Le due hanno
sostenuto ben 10 riprese e alla fine sono stati molti che hanno
applaudito alle indiscusse dosi di incassatrice di Sonia Pereira che
ha finito in piedi, ma molto provata dai numerosi colpi che
l’avevano raggiunta. Dotata di grande fondo atletico, Valeria ha
finito per dominare, riconfermandosi così degna campionessa del
mondo Wako-Pro. Se questo è stato l’epilogo della bella serata,
dobbiamo dire che essa ha vissuto anche sulle prodezze balistiche di
un altro giovane e promettentissimo campione di Riccardo Wagner.
Parlo di Gianluca Stitzer, classe 1989, nato a Gravina di Catania,
e che al suo attivo, oltre a numerosi titoli nazionali sia di light
che di full contact, ha conquistato la medaglia d’oro agli Europei
Juniores di Faro del 2007, la medaglia d’oro ai Mondiali Juniores
del 2008 svoltisi a Napoli. Categoria 81 chili, Stitzer è “nu dio
e’guaglione” come si direbbe a Napoli, dal fisico splendido e dalla
bella faccia pulita di giovane mediterraneo. Dotato di un bel
destro, ha sbaragliato il campo contro Daniele Cancilla che sfidava
per la conquista del titolo italiano “pro” di full contact.
Il match si è praticamente concluso
alla prima ripresa, anche se di fatto lo è stato nella terza. Ma già
nella prima, Gianluca ha centrato l’avversario con un formidabile
diretto che gli ha aperto l’arcata sopraccigliare. Le restanti due
riprese sono state un piccolo calvario per Cancilla che è stato
costretto ad arrendersi al medico di servizio che gli ha impedito
di continuare l’incontro. Il resto della serata è vissuto su alcune
belle esibizioni di numerosi giovani e di un torneo di semi contact
per l’assegnazione dei titoli regionali, organizzato con la
collaborazione del comitato regionale FIKB diretto dal maestro
Carmelo Strano. Da segnalare che nell’organizzazione della serata ha
dato una buona mano una nostra vecchia conoscenza che rivediamo con
piacere in FIKB, il maestro Mauro Samperi di Taormina. |