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Federazione Italiana KickBoxing

KickBoxing, Muay Thai, Savate, Shoot Boxe

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I Fantastici Italiani di Fiuggi

I campionati visti e raccontatici da un team toscano

Di: Dimitri Monini

SANY0001Per la prima volta voglio ora provare a descrivere la nostra avventura Fiuggiana (o Fiuggina, boh..) di metà Aprile… I componenti della “traversata”, sono, al solito, a parte gli atleti impegnati nella fase finale dei Campionati Italiani FIKB 2009, ovvero Andrea, Dimitri e Musta , i mitici fratelli Fabio e Pasquale Iaiunese, che purtroppo sono stati esclusi dalla manifestazione durante le eliminatorie. In pratica è il “nocciolo duro” del Team Monis che parte alla volta della città laziale, tra diverse incognite ed infinite speranze…  Innanzitutto sistemiamo i bagagli in maniera adeguata, visto che in 5 con le borse, le protezioni  ed i vari indumenti, in una Golf si sta abbastanza strettini, ma non siamo di certo i tipi da lamentarsi. Il viaggio di andata procede perfettamente, il traffico è intenso ma scorrevole, una volta tanto siamo in orario ed arriviamo addirittura in anticipo, per cui, con tutta calma andiamo a registrarci e a fare il peso, la bilancia non è il “massimo”… Cmq siamo tutti nel peso, così ci rechiamo all’ Hotel La Ripa dove scarichiamo i bagagli e prendiamo possesso delle camere che ci hanno assegnato. Nel complesso siamo soddisfatti della sistemazione, il rapporto prezzo/qualità è ottimo, per cui ci organizziamo per la cena, ovvero eseguiamo un vero e proprio Raid all’Eurospin, acquistando tutto il necessario, quindi ritorniamo in stanza e ci godiamo il nostro menù freddo, che però sembra soddisfi tutti quanti. Dopo cena ovviamente doccina, poi mega sfida a 4 a Pro Evolution Soccer 2009,

 

mentre Fabio, dopo aver al solito infamato il fratello Pasquale, sviene sul letto intanto che noi ci bastoniamo virtualmente fino a mezzanotte ed oltre.. L’indomani ci siamo, è il primo giorno di gara, sveglia alle ore 8.30, anche se Dimitri ed Andrea non hanno dormito molto bene.. Ovviamente Musta, incurante come al solito di tutto, va svegliato a parte, visto che con lui i metodi tradizionali non funzionano. In tutti i modi grandissima colazione a base di proteine, kiwi, biscotti e pastarelle, poi via verso il palazzetto.

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Appena arrivati incontriamo i fratelli livornesi della banda di Patrizio Rizzoli, coi quali esiste una profonda amicizia che ci lega ormai da diverso tempo, quindi intercettiamo e salutiamo i numerosi altri atleti ed accompagnatori toscani (è singolare come in territorio nemico, quelli che normalmente sono avversari, assumino immediatamente le sembianze di alleati). Entriamo all’interno della zona combattimenti e notiamo immediatamente che è ampia, ben illuminata ed ariosa, nonostante all’inizio la temperatura sia un po’ bassa, ed iniziamo a cercare notizie in merito alla scaletta dei combattimenti, ovviamente di quelli a contatto pieno, che sono quelli che ci interessano.

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Intanto scopriamo che Cristian Liverani, atleta di punta del Team Octopus Akiyama è già Campione Italiano, in quanto nessuno degli altri 3 combattenti previsti si è presentato. Christian si è comunque meritato ampiamente il titolo nelle fasi eliminatorie, tra le quali spicca il bel match disputato nella fase interregionale qualche settimana fa. Da notare la solita confusione per quanto riguarda gli orari di inizio, dovuta la fatto che molti atleti non rientravano nel peso dichiarato, tanti altri non si erano presentati e quindi tabelloni da rifare… per cui iniziano a circolare voci secondo le quali il contatto pieno comincerà alle 12,00 poi 13,00 ed infine 15,00. Diciamo che verso le 15,00 si dà inizio ai match di Full, Kick e K1. Osserviamo che Dimitri e Musta sono gli unici che combatteranno una semifinale di K1, gli altri sono tutti in finale. Approfittiamo della pausa per  aggregarci a Patrizio Rizzoli ed ai suoi ragazzi, che sono giunti in camper (grandi!!!), ovvero il già citato Christian, il “nonno” Beppe Laurici, Roland Agosta  e Nina Sidoni.

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Patrizio ci invita immediatamente a pranzare e cenare assieme a loro, per cui, per non essere da scrocco, andiamo ad acquistare vettovaglie varie ed a recuperare quanto è avanzato dal giorno precedente in albergo, quindi ritorniamo al campo base (il camper di Patrizio) e pranziamo cucinandoci un piatto di pasta per rimanere abbastanza leggeri. Scopriamo con disappunto che i bagni sono all’esterno della struttura, anche se sono numerosi e fortunatamente abbastanza puliti. Ma le docce incredibilmente… non ci sono!!!!! Ci hanno detto però che esisteva una convenzione con un Hotel posto di fronte al palazzetto in cui tutti gli atleti avrebbero potuto lavarsi tranquillamente, solo che si erano dimenticati di precisare che ere disponibile una sola doccia (almeno quando abbiamo provato ad andarci noi) per tutti gli atleti… Va beh, almeno noi possiamo lavarci in Hotel, intanto c’è da combattere e le altre cose passano tutte in secondo piano.

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Grandi aree, grandi allestimenti e grandi sforzi organizzativi... ma pur non volendo affatto denigrare la competizione fiuggiana e per quanto riguarda l’organizzazione… permettetemi una sola riflessione: nemmeno da paragonare all’organizzazione Fragale degli ultimi Campionati Italiani di Muay Thai svoltisi a Pisa dal 6 all’8 Dicembre 2008 (vedi articoli relativi)….. Dimitri è il primo a salire sul ring, fortunatamente all’angolo può contare su Patrizio Rizzoli, mica “cincirinella”, quindi il nostro atleta, che negli ultimi mesi ha letteralmente sputato sangue per allenarsi al top, è pronto a dimostrare il proprio valore sul quadrato. Per quanto riguarda il regolamento del K-1 c’è stata un po’ di confusione riguardo all’informazione ed al momento del controllo rituale delle protezioni da parte dell’arbitro (chissà perché quello che reputiamo il miglior arbitro in attività, ovvero Francesco Pellegrino è stato relegato a dirigere il light…. Mah…?), il quale, al termine della verifica, “ricorda” a Dimitri le regole.   Ovvero  “…allora clinch attivo a 2 mani 5 secondi circa e ginocchiate illimitate…” al che il nostro atleta, esterrefatto, si volta verso il M° Rizzoli, togliendosi il paradenti, e gli chiede: “Da quando????!!!!”.  La faccia di Patrizio è eloquente, anche lui non ne sa niente, ma nel frattempo l’arbitro ha già decretato l’inizio del match, che parte subito ad un ritmo piuttosto alto, con Lecis che prova ad attaccare Dimitri con colpi violenti, il quale si difende con ordine e riparte deciso schioccando alcune “castagne” di gancio sx e diretto dx per far capire all’avversario chi è che comanda.

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Sembra dai primi scambi che Dimitri abbia qualcosa in più dell’avversario, il quale, non essendo stupido, cerca costantemente il clinch, al quale Dimitri lega un paio di volte.  Verso la fine della ripresa Lecis accorcia nuovamente la distanza, va in clinch con 1, 2, 3, 4, 5 ginocchiate di cui probabilmente l’ultima a segno, mentre Dimitri, che ormai ha fatto suoi alcuni automatismi del regolamento del K1 in cui ci siamo allenati per più di un anno, dopo la prima ginocchiata, inizia a cercare di staccarsi per ricominciare a scambiare. L’arbitro finalmente stacca gli atleti e constatiamo che Dimitri ha il caschetto slacciato, quindi, non appena i direttore di gara gli si avvicina per chiudere lo strappo, notiamo che cambia espressione del volto ed accompagna il nostro fighter all’angolo, dove purtroppo è visibile un ampio taglio alla base del mento, per cui sopraggiunge prontamente anche il medico, che, constatata la ferita, non può far altro che sospendere l’incontro, facendo in modo tale che il pur bravo Lecis si aggiudichi il match.

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Dimitri è costernato, vorrebbe proseguire lo stesso ma è evidente che non è proprio possibile, la ferita è troppo ampia e necessiterà di ben 5 punti di sutura, per cui viene fatto scendere dal ring mentre lacrime amare di rabbia e delusione gli solcano il volto assieme al sangue che gronda impietoso, ed accompagnato a bordo ring in quanto deve iniziare il secondo match, che vede protagonista Mustapha, ancora schoccato per aver visto il proprio Maestro perdere in quel modo. Tra l’altro a Dimitri è negato anche di rimanere all’angolo del proprio atleta in quanto necessita di cure urgenti, con tutto quel sangue.

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Per fortuna all’angolo del Musta rimangono Patrizio e Fabio, siamo in ottime mani. Il match inizia, ed è subito chiaro che il nostro atleta è ancora destabilizzato mentalmente, anche se, fortunatamente, con l’aumentare degli scambi, si fa via via più vivace, fino a piazzare un paio delle sue “zampate” che ci fanno ben sperare per la seconda ripresa, che, dopo i consigli del M° Rizzoli, inizia subito bene per il nostro team, con Mustapha che prende decisamente le redini dell’incontro e inizia a martellare il suo avversario, che ad un certo punto barcolla dai colpi subiti.. Il match è vinto bene, nessuna recriminazione e nessun clinch lungo, anche perché, seconda stranezza…, abbiamo notato che l’avversario del Musta è stato cambiato all’ultimo momento, per cui, anziché combattere contro Viglione dell’Olimpia Club di Asti (lo stesso team di Lecis, legato al direttore tecnico della nazionale di K1 Giorgio Iannelli), si batte con Floridia Giuseppe di Palermo, consentendo quindi al piemontese di accedere direttamente alla finale… A questo punto tocca a Nina Sidoni, prima serie di Full Contact del team Oktopus Akiyama, che, dopo un match intenso, combattuto colpo su colpo, ha la meglio sull’avversaria e si guadagna meritatamente l’accesso alla finalissima.

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Adesso è il momento delle polemiche ed iniziamo una discussione tra noi, seppur pacate e ci auguriamo prese in senso costruttivo, in merito alle modifiche del regolamento del k1 apportate nei giorni scorsi evidentemente, (visto che negli scorsi campionati regionali ed interregionali, disputatisi solo 4 settimane fa, si è combattuto con le regole di sempre, ovvero clinch ad una mano, una sola ginocchiata e poi via…) Secondo il nostro modestissimo parere, non è proprio normale che una modifica tanto radicale nel regolamento di una disciplina venga effettuata da non si sa chi.. senza che venisse interpellato il Consiglio Federale o la Commissione Nazionale Arbitri (per fortuna abbiamo avuto modo di incontrare e parlare direttamente con Roberto Fragale in persona, il quale ci ha confermato di essere all’oscuro di tutto per quanto riguarda l’adottamento in FIKB, ma ci dice anche che agli ultimi mondiali Juniores WAKO di Napoli è stata adottata improvvisamente questa modifica) e che tale decisone univoca venisse tenuta nascosta a tutti fino a che si sale sul ring, dopo essersi allenati per mesi e mesi a combattere in un’altra disciplina..

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A questo punto viene da domandarsi, ma almeno il Direttore tecnico della nazionale di K1, Giorgio Iannelli ne sarà stato informato, ed è lui stesso a confermarcelo… come mai allora noi non ne siamo stati informati? Sarà forse un caso se ancora oggi, se andiamo sul sito della FIKB e cerchiamo il regolamento di gara del K1, appena clicchiamo sulla pagina, se ne apre una nuova che riporta il regolamento della THAI KICKBOXING!!!!!????..., mentre se si va alla sezione Discipline e si clicca sul K1, appare:  “Il K1 Rules è uno sport da combattimento ideato dai giapponesi che a loro volta hanno abbondantemente guardato a Ovest (Tailandia). Si differenzia molto dalla Muay Thai classica  per la proibizione dei colpi di gomito e a portare qualsiasi colpo alla nuca e alla colonna vertebrale. Inoltre è proibito l'uso del "clinch"   (ossia afferrare l'avversario con due mani in presa dietro alla nuca dell'avversario) mentre è possibile afferrare l'avversario con una sola   mano e portare un solo colpo di ginocchio la volta.”…  Permetteteci di essere quantomeno scettici…

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Ma ancora, non sarebbe stato quantomeno opportuno un briefing con i coach per spiegare le regole modificate? Per non parlare poi dell’assurdità che è capitata a noi… di iniziare un campionato italiano con un regolamento e di cambiarlo in corsa…. Ma passiamo al proseguo della giornata, che a parte la nota dolente dell’infortunio a Dimitri, prosegue lieta, con l’invito di Patrizio a passare la serata con lui ed i ragazzi, con una grigliata a cui non mancheremmo per niente al mondo… ovvero la…. …SAGRA RIZZOLI!!!…

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E’ proprio vero: le cose più belle nascono sempre così, all’improvviso, senza che nessuno le possa organizzare, ed è proprio la spontaneità che rende tutto così autentico, nel senso più assoluto del termine. Se ci fossimo messi a tavolino a pianificare una cena credo che mai saremmo riusciti a farla riuscire così bene…   Patrizio, organizzatore nato, con quello spirito da cow boy che lo contraddistingue, col favore delle tenebre fa in modo di sistemare i due camper livornesi ad L, creando alla fine una U, in quanto l’altro lato era già chiuso in maniera autonoma; rimane scoperto un’ ultima sponda, ma arriviamo noi e con la Golf chiudiamo anche quel varco; ecco fatto: abbiamo trasformato l’area in un vero e proprio bivacco, con Cristian che pensa alla brace.

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Di carne ce n’è fin troppa, ma siamo sicuri che, visti tutti quelli “di bocca buona” presenti, non avanzerà poi molto.. I fatti ci daranno ragione… Iniziamo quindi a cenare un po’ al buio in quanto l’illuminazione esterna manca del tutto, rischiarati dalla flebile luce che arriva dai camper, e proprio mentre tutto sembra procedere per il meglio…. Inizia a piovere cavolo!!! “ Di certo non  saranno due gocce d’acqua a fermarci”, afferma Patrizio, così prendiamo in mano la situazione (più che altro il tavolo, per l’occasione composto da una porta rimediata chissà dove…) e lo spostiamo all’interno del tendone adiacente che per fortuna non è chiuso a chiave.. ecco fatto, se non fosse che ora manca anche quel poco di chiarore che c’era fino a qualche minuto prima.

 

Ma è a questo punto che si mettono all’opera quei due furfanti di Roland e Mustapha, i quali spariscono per alcuni minuti alla nostra vista, seguendo, come avremmo saputo in seguito, un cavo che avevano notato nelle vicinanze… … E luce fu!!!

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Improvvisamente si accende il faretto all’interno della tenda, nell’ovazione generale, con un’  Olèèèè!!!! Degno della Plaza de Toros…   Metti insieme un rumeno ed un marocchino, qualcosa combinano di sicuro, ah ah ah !!!!! E’ uno spettacolo, passati i timori di dover cenare al buio, anche quel minimo di tensione rimasta dalle gare del pomeriggio lascia spazio all’allegria e al divertimento, accompagnati da qualche bicchiere di vino (noi avevamo portato solo una bottiglia, ma di 5 litri…ah ah ah!!!) e una grigliata da mille ed una notte, in cui era presente anche una buona dose di tacchino per il nostro Musta…

 

Ad un certo punto ci accorgiamo che tra noi c’è anche la grande campionessa Barbara Plazzoli & C, che, smessi  i panni dell’atleta, pensa anch’essa a riempirsi la pancia…Dopo poco sopraggiungono anche il mitico Roberto Fragale  con gli arbitri “di corte” annessi al seguito…

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Sebbene siano tutti pisani, siamo ovviamente felici di ospitarli in quella che ormai è diventata una vera e propria festa, col camper davanti da cui esce musica latina a tutto volume… Forse abbiamo esagerato un po’ in quanto sopraggiunge anche il guardiano che osserva e se ne va, ma pochi minuti dopo  arriva inaspettatamente anche una Pantera della Polizia, il cui equipaggio, dribblato con eleganza un invito di Patrizio ad unirsi alla baldoria, ci invita a proseguire abbassando un po’ il volume, quindi ubbidiamo e continuiamo a pasteggiare fino al dolce ed al caffè (e c’era anche il gelato ) oltre che alla grappa sempre gradita soprattutto dal M° Rizzoli che pare esserne un intenditore…

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A parte gli scherzi, è stata una magnifica serata, ed a mezzanotte, dopo aver salutato tutti, ce ne andiamo a dormire in albergo… Dormire si fa per dire perché di nuovo ci sono le sfide all’Xbox… Ci siamo: è il 19 Aprile 2009, è il giorno delle finali del Contatto Pieno, la resa dei conti per Mustapha e Andrea, che sembrano proprio determinati a non farsi sfuggire l’occasione di scrivere il proprio nome tra quelli dei Campioni d’Italia.

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Arriviamo al Palafiuggi per tempo, di nuovo le operazioni di peso e visita medica; l’atmosfera è abbastanza tesa, la calca alla bilancia è tale per cui un atleta sviene e viene soccorso dal personale sanitario presente sul posto.. fortunatamente non è niente di grave, solo un abbassamento di pressione, per cui si prosegue senza inghippi. Tra noi ed il Team Oktopus Akyiama siamo tutti al Ring n° 2, montato in mattinata per l’occasione, ad eccezione di Nina che combatte sul Ring n° 1, quindi aspettiamo il nostro turno.

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Il primo della banda a combattere è Roland, determinato come sempre. La prima ripresa è sicuramente sua, vinta nettamente con un paio di diretti sx a segno che scuotono non poco l’avversario, che non può fare altro che smanacciare con dei ganci larghi ma pur sempre pericolosi. La seconda ripresa fila via bene, senza particolari di rilievo, coi due atleti sostanzialmente in parità, per cui per noi rimane del tutto inspiegabile la sconfitta comminata al nostro amico, che non la prende affatto bene, esternando tutto il suo disappunto appena sceso dalle 4 corde.. ma avrà tempo e modo per rifarsi anche di un verdetto arbitrale forse discutibile, ne siamo certi!

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E’ ora il momento del “nonno” Beppe Laurici, che affronta un avversario molto più giovani di lui, e di Nina, che purtroppo combattono in contemporanea sui due quadrati presenti. Ci dobbiamo dividere: Dimitri segue Patrizio all’angolo di Nina, mentre Yuri Masi, del Team Rendoki dojo di Massimo Rizzoli, altro grande amico nonché noto pluricampione del Mondo, assiste Cristian all’angolo di Beppe. Quest’ultimo inizia il match ad un ritmo elevatissimo e va a bersaglio con un gran numero di colpi, sia di braccia che di ginocchia e solo la freschezza atletica dell’avversario fa sì che riesca a finire in piedi l’ultima ripresa.  La seconda inizia sempre con un numero di colpi elevatissimo, ma il ritmo cala velocemente, soprattutto per il nostro Laurici, che per fortuna ha messo nel carniere un congruo numero di colpi nella prima parte del combattimento, per cui, anche se di poco, vince meritatamente la gara ed il Campionato.

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Nel frattempo Nina incrocia i guantoni con un’avversaria niente male (d’altronde siamo ad una finale prima serie), ed ha il suo bel da fare, pagando all’inizio il fatto di uscire dagli scambi con le braccia un po’ troppo basse con l’altra che in automatico sparava un circolare alto sinistro; nel complesso perde la prima ripresa e deve rimontare. Patrizio elargisce preziosi consigli all’angolo che la propria allieva riesce a seguire solo in parte, senza trovare mai il modo di ribaltare la situazione; intendiamoci, Nina non è passiva ma non riesce ad imprimere al match il proprio ritmo, con l’avversaria che evita quando possibile pericolosi scambi. Finisce anche la seconda ripresa, con la certezza di essere in svantaggio, per cui ci dobbiamo giocare il tutto per tutto nella terza, e ad un certo punto pare che la nostra atleta abbia trovato il bandolo della matassa, ma l’altra è sveglia ed inizia a schermare da lontano, evitando una Nina determinata ma non abbastanza brillante.

 

Adesso è la volta di Andrea, il nostro primo finalista, per cui si comincia. Il suo avversario, Mandato, è notevolmente più basso ed è privo delle protezioni regolamentari non essendo il paratibia fornito anche di paracaviglia. Inspiegabilmente l’arbitro chiede al nostro angolo se per noi andasse bene combattere così, come se fosse nostra  e non sua la facoltà decidere, nonostante da regolamento egli avrebbe dovuto dare 1 minuto all’atleta per sistemare le protezioni per poi squalificarlo nel caso non avesse adempiuto per tempo a tale obbligo, e anche Patrizio, che non si lascia fregare facilmente, ce lo fa notare da lontano. La posta in gioco è alta, però non ci sentiamo di far  vincere ad Andrea un Campionato Italiano senza combattere, sarebbe una vittoria a metà; poi il nostro Tavoletta è preparato bene, se dovessimo fare una puntata sarebbe certo su di lui, per cui accettiamo e subito è chiaro che non ci siamo sbagliati; fin dal primo momento Andrea è padrone del match, che conduce sia come ritmo che come colpi inferti, numerosi e potenti, che fanno sì che il suo avversario si limiti a rimettere quando può; il titolo è vinto senza problemi!!!  Ricordiamo lo score impressionante della Furia del Valdarno: 6 match, 6 vittorie, di cui 2 per KO. Grande!!!

 

Adesso tocca a Mustapha, sempre indecifrabile prima degli incontri; gli ricordiamo che è il momento di giocarsi l’intera stagione, che il percorso svolto fino a questo momento è stato lungo e tortuoso, pieno di avversari parimenti determinati, tutti sconfitti. Manca solo l’ultimo pezzo del puzzle e sarà fatta. Ci siamo: il match comincia con un breve studio tra gli atleti; abbiamo ricordato a Musta di fare attenzione al clinch, in quanto l’avversario appartiene allo steso Team di Lecis, che in finale ha appena vinto contro Donadio sempre per ferita su ginocchiata, e dopo pochi istanti è subito chiaro chi è il più forte; un diretto sinistro del nostro fighter quasi stacca la testa all’avversario ,

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che però non è mai domo, per cui la gara prosegue in entrambe le riprese con costui che tenta invano di rimontare, riuscendo però al massimo a piazzare ginocchiate sulle cosce di Haida, che rischia solamente una volta nella prima ripresa, abbassandosi troppo, rischiando di prendere una ginocchiata al volto, che potrebbe far pendere l’ago della bilancia verso il piemontese.  Al termine della contesa non ci sono dubbi: Haida Mustapha è Campione d’Italia 2009 e finalmente Prima Serie, quindi potrà da ora in poi disputare match Pro. Finalmente la tensione scende e improvvisamente ci sentiamo spossati, accusiamo la stanchezza e lo stress di questi ultimi giorni, e, dopo le foto di rito, ci organizziamo per fare ritorno a casa. Da notare anche la vittoria di Valerio Masi del Rendoky Dojo di Massimo Rizzoli che vince il titolo in seconda serie.

 

Siamo dunque giunti alla fine di questa fantastica avventura, che ci ha regalato ben 2 Campioni Italiani ed un terzo posto che ci sta un po’ stretto; il bilancio è comunque ottimo, la stagione, sebbene non sia ancora conclusa è stata trionfale, difficilmente ripetibile, ma mai accontentarsi, mai sentirsi bravi. Siamo determinati a proseguire nel nostro cammino con impegno ed umiltà, ben sapendo di avere ancora molta strada da percorrere in salita, e che nel nostro percorso ci saranno sia vittorie che sconfitte, ma siamo certi di una cosa, cioè che non ci daremo mai per vinti. La nostra amicizia, il nostro gruppo è il motore di tutte le attività, per cui, se le cose funzionano per il verso giusto, è d’obbligo ringraziare  proprio tutti, dai ragazzi dei vari corsi che hanno sopportato mesi di tabelle estenuanti, ai titolari delle Palestre stesse, la “banda livornese” tra cui spiccano Ugo Cignoni, Massimo e soprattutto Patrizio Rizzoli, l’uomo che ha reso grande la Kickboxing in Italia, un vero punto di riferimento ed un grande amico.

 

Un ringraziamento speciale va a Fabio e Pasquale Iaiunese, Mustapha Haida, Andrea Tavoletta, David Meo Zilio Valenti e Dimitri Monini, grazie ai quali la Kickboxing si sta affermando sia nel Valdarno che nella Valdisieve.

Un saluto speciale all’amico Eugenio Banchi, che ha combattuto fino all’ultimo momento con lo spirito del Guerriero una battaglia ben più importante delle nostre, al quale avrei tanto voluto dedicare la vittoria finale, che col suo spirito mi ha insegnato molto sul coraggio, la volontà ed il sacrificio. Sarà per il prossimo combattimento. Sono onorato di averti avuto come amico. Non ti dimenticherò mai!

In ultimo, anche un ringraziamento anche a Roberto Fragale per il suo grande impegno e dedizione affinchè la Kickboxing in Italia cresca ancora e si migliori, nonchè per i preziosi consigli di cautela nelle mie esternazioni polemiche… vista l'immensa sua competenza in questo campo. (ehehehe…)

Un abbraccio a tutti.

A presto.

Monis

 

 

 

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