MA COME E’ POTUTO ACCADERE?
E’ vero che tutto è possibile… ma vediamo “come” però!
Di: Roberto Fragale
Ancora una grande dimostrazione che tutto è possibile se fatto da
persone particolarmente capaci, responsabili e consce dei rischi che
si corrono se ci si facesse lasciar trasportare dall’enfasi
“guerriera” del momento. Ancora una volta è l’intraprendente città
di Pisa che si pone al centro dell’attenzione nazionale e si mette
nuovamente alla coraggiosa guida del nostro grande e potente
movimento sportivo per le sue avveniristiche organizzazioni…
Ancora una volta un elegante modello organizzativo da noi
proposto, continuamente caldeggiato e pubblicizzato, che si
dimostra capace di trasformare una serata giudicata come
particolarmente pericolosa per il genere di spettacolo che si andava
a mostrare… in quella che doveva essere ed è stata infatti “una
piacevole serata di sport”… con un pubblico sicuramente definibile
come “particolarmente caldo” ma altrettanto certamente come
“correttissimo” nelle proprie manifestazioni di supporto e che si
trasformano in pure e goliardiche esternazioni di affetto per i
propri beniamini… ma non certo di sbeffeggiamento agli avversari e
rimanendo nel contempo capaci di accettare verdetti sfavorevoli
anche se a volte di ben poco margine di punti…
Anni addietro (alle prime organizzazioni che avevamo ricominciato
ad organizzare a Pisa dopo ben 20 anni di assenza…) lo avevamo
chiaramente annunciato, che la prima cosa che dovevamo essere capaci
di riuscire a fare era quella di costruire nuovamente il nostro
pubblico di affezionati… ed a quanto pare adesso Pisa ha un pubblico
confacente agli scopi promozionali che avevamo in mente già allora.
Vedi interviste
(2003 -
http://www.ilguerriero.it/codino_archivio/articoli/pisa03a.htm)
(2004 -
http://www.ilguerriero.it/codino_archivio/articoli/pisa04/interviste.htm)
(2005 -
http://www.ilguerriero.it/codino_archivio/articoli05/pisa05/pisa11.htm)
(2006 -
http://www.ilguerriero.it/codino/articoli07/campionatipisa06/pisa6.htm)
ecc. ecc… Come sempre eravamo già avanti… ed in attesa che anche
tutti gli altri e come sempre è accaduto, ci seguano ancora una
volta… noi continuiamo imperterriti a proporre le nostre idee di
successo che ci hanno portato adesso ad avere un pubblico non solo
di affezionati, ma soprattutto di estimatori intelligenti e
comprensivi del reale valore delle nostre discipline sportive da
combattimento.
Un pubblico di persone capaci di riconoscere il merito
dell’avversario e soprattutto capaci di individuare il reale valore
globale e più generale della primordiale manifestazione di MMA nella
gabbia, alla quale stava assistendo. Un pubblico quindi, che ha
fatto parte anch’esso del meraviglioso spettacolo sportivo andato in
scena il 10 maggio al Palacus di Pisa ed organizzato dalla Kurosaki
Dojo, creata e da sempre guidata dal Stefano Giannessi… e adesso
gestita in collaborazione con Stefano Cecconi. Ma perché si era
consci che stavamo per avventurarci in un territorio pericoloso, se
anche da altre parti ed in tempi diversi si era già provveduto a
fare primordiali combattimenti di MMA? … Semplice… a causa della
“GABBIA”!
Questa era la prima volta (dopo un primo evento disastroso di
qualche anno fa) che la gabbia faceva la sua comparsa in una serata
di MMA. La Gabbia infatti nella fantasiosa dimensione comune che
ognuno normalmente ha… è un luogo di varie dimensioni e forma… dove
di solito ci si rinchiudono gli animali… (spesso feroci o comunque
pericolosi) costringendoli in un luogo angusto e chiuso, in maniera
che non possano sfuggire al nostro morboso sguardo indagatore!
Inoltre… nell’immaginario comune alberga giustamente l’idea che
un qualsiasi animale chiuso in gabbia, diventi particolarmente
aggressivo… se si chiudono due animali in gabbia quindi… si pensa
che questi comincino a combattere sino a giungere alla morte
dell’uno o dell’altro… visto che nessuno dei due può fuggire
abbandonando il luogo della battaglia. In passato ci sono stati
passatempi umani in varie culture, che vedevano due animali
fronteggiarsi in queste condizioni per uno stupido senso del
divertimento dell’epoca… ed ancora più indietro nel tempo… La cosa
si era svolta tra uomini o addirittura tra questi ed altri diversi
animali.
Quei tempi sono ormai lontani dalla nostra civiltà.
Fortunatamente quindi non avvengono più simili inutili spettacoli
cruenti ed abbiamo iniziato ad apprezzare il confronto tecnico
attraverso le discipline di sport da combattimento. Grazie alle
varie organizzazioni protezionistiche… sono orami proibiti anche i
combattimenti tra animali, benché si dica che qualcuno continui ad
organizzarli, manifestando giustamente tutto il nostro sprezzante
sdegno. E quindi… cosa credete si possa pensare normalmente… se si
dice a qualcuno che stanno per essere disputati combattimenti tra
due uomini, in varie discipline di cui una si chiama (guarda caso…)
“Valetudo”… in una gabbia ottagonale?
Non credete anche voi che scene particolarmente cruente si
possano affacciare alla mente fantasiosa di chiunque ascolti queste
parole… magari immaginando un ambiente composto da persone
particolarmente violente e che godono particolarmente a vedere scene
di violenza ed alla cui estrema acutizzazione inneggia continuamente
con grida ed urla sconsiderate… magari con scommesse clandestine tra
loschi figuri presenti e pronti per un nonnulla a manifestare tutta
la propria aggressività difficilmente reprimibile.
Qualcuno ancora più fantasioso forse, immagina persino anche
uomini portati al guinzaglio o in catene, fatti entrare nella gabbia
e poi liberati dalle catene appena chiusa la porta d’ingresso e che
si lanciano l’uno contro l’altro con l’istinto omicida che
costituisce il lato oscuro di ogni essere vivente, per stimolare e
far venir fuori lo stesso lato oscuro in ognuno degli osservatori
oltre la rete della gabbia… non è forse questo che credete si possa
pensare? E non credete quindi che alla stessa persona gli si possa
difficilmente contestare il fatto che questi sport non sono un
inneggiamento alla violenza ed ancora… non credo che avremo certo
successo, se cercheremo di convincerlo che non è una formula
particolarmente diseducativa per i nostri giovani…
Questi i motivi che pensiamo abbiano portato alcuni personaggi ad
attaccare l’organizzazione della serata… sicuramente le loro
preoccupazioni erano legittime ed altrettanto certamente a fin di
bene… ma evidentemente non conoscevano l’idea principale che aveva
mosso fin dal primo momento gli ideatori e poi tutti coloro che si
erano aggiunti all’organizzazione pisana.
Tutto questo non è successo infatti… anche perché si è parlato
chiaro con gli atleti fin dall’inizio… su che cosa volevamo mostrare
al pubblico che sarebbe intervenuto… e gli atleti per primi hanno
saputo apprezzare questo pre-requisito fondamentale (a nostro
avviso) che occorre alle MMA ed alle organizzazioni che utilizzano
la gabbia. Atleti non professionisti.. ma sicuramente altamente
professionali… consci della responsabilità che avevano
sull’andamento della serata e sull’esordio delle loro discipline.
Questi hanno infatti mostrato di saper combattere confrontandosi
nella propria tecnica… questi sono stati educati e sportivi..
dimostrando un fair play non comune a molte altre discipline da
combattimento… riuscendo così infine… a fare di una nostra
necessità, una loro virtù!
Ma credete forse che basta dire agli atleti quello che vogliamo
ottenere nello spettacolo per riuscire ad ottenerlo? E se anche
fosse… Pensate che per forza anche il pubblico quindi si adegui
immediatamente e di conseguenza? … sicuramente no! Sono tante cose
che contribuiscono a fare in ultimo tutto questo… tutta una serie di
tanti piccoli particolari che uno ad uno sembrano forse
insignificanti… ma che messi e considerati tutti assieme fanno
invece la differenza dell’ambiente.. ed è l’ambiente a nostro avviso
che influenza sia il pubblico… che gli atleti. Senza considerare poi
che il comportamento degli atleti influenza il pubblico e viceversa.
Così quindi… come indubbiamente l’uomo è capace di influenzare
l’ambiente in cui è immerso… l’ambiente dovrebbe essere in grado di
influenzare il comportamento umano. Così… un’organizzazione
particolarmente attenta ai risultati di eleganza, signorilità ed
efficienza è stata quella che a mio avviso ha condizionato il
comportamento di tutti gli intervenuti ed i partecipanti.
Indubbiamente le oltre 1000 persone accalcate all’interno del
palacus potevano dare molti problemi di ordine… ma se cominciamo a
pensare che… la gabbia era transennata per evitare che nessuno
potesse avvicinarsi… le grosse, luccicanti, colorate e meravigliose
Harley che la facevano sembrare più come un punto espositivo che un
luogo di combattimento… transennato l’ingresso degli atleti… un
parterre particolarmente elegante con piante e tavoli apparecchiati
per gli sponsor e personalità cittadine signorilmente serviti di
bevande e spuntini… un grande schermo per mostrare le fasi di lotta
a terra con minor visibilità… adeguato servizio d’ordine ad ogni
entrata e lungo le transenne per evitare sul nascere la
degenerazione di qualsiasi problema potesse presentarsi.
Persone dello staff di servizio che vigilavano continuamente sul
comportamento dei coaches attorno alla gabbia… intermezzi di
spettacolari esibizioni danzanti e che ingentilivano la serata,
facendo calare il livello adrenalinico negli spettatori… tante,
tantissime piccole cose e tutte pianificate intelligentemente a
tavolino naturalmente… che hanno reso possibile lo stazionamento di
intere famiglie intervenute con i bambini anche piccoli e con
paseggino al seguito! Una cosa mai vista ed inaspettata per molti…
MA PROPRIO QUESTO E’ IL NUOVO MODELLO ORGANIZZATIVO CHE
PROPAGANDIAMO DA ANNI! I fatti ci danno continuamente ragione e sono
sempre più coloro che affidandosi alla nostra collaborazione o
riproponendoli in toto… ne assaporano il successo che queste
attenzioni sono capaci di conferire alle nostre spettacolari
discipline.
Una volta ricordo che Stefano, durante un suo intervento pubblico
ad una delle prime nostre riorganizzazioni a Pisa nel 2003… avendo
gentili parole di compiacimento organizzativo, si era augurato si
potesse un giorno arrivare ad organizzare qualcosa nuovamente
assieme a Pisa e magari sotto lo stesso tetto federale… come sempre
è stato profetico anche lui… e ci siamo infine arrivati! VEDIAMO DI
RESTARCI… si, perché il successo degli altri è spesso fastidioso ed
i reazionari sono tanti… oltre al fatto che, come dico sempre io… il
difficile non è raggiungere il successo… ma bensì riuscire a
mantenerlo nel tempo!
Vedremo adesso lo sviluppo di queste discipline che piega
prenderà e credo che riuscire a controllare proprio questo… sia la
grande sfida in cui ti sei ancora una volta, coraggiosamente
imbarcato. |