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Federazione Italiana KickBoxing

KickBoxing, Muay Thai, Savate, Shoot Boxe

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Coppa Italia 2009 di KickBoxing

SABATO 7 E DOMENICA 8 MARZO VIBO VALENTIA SI MOSTRA AL PUBBLICO IN UN EVENTO CHE CONIUGA SPORT E TURISMO PER FAR CONOSCERE LE SUE BELLEZZE E LE SUE POTENZIALITA’ NEL CAMPO DEGLI SPORT DA COMBATTIMENTO.

Da: una ricerca di Roberta Cerruti, elaborazione a cura della Redazione

Vibo Valentia ed il M° Giorgio Lico (neo eletto Vice Presidente della Federazione FIKB) sono stati gli artefici ed interpreti principali di quel primo Campionato italiano FIKB (VEDI: Campionati italiani FIKB) così signorilmente organizzato in grande stile, che ha addirittura ispirato il nostro Roberto Fragale per l’ultima signorile edizione dei Campionati Italiani di Muay Thai 2008 . Fragale ed i nostri inviati, in quella occasione ne fecero un memorabile speciale che ne narrò tutte le parti più salienti. Per altri nostri impegni precedentemente presi, (quest’anno l’8 marzo eravamo impegnati nell’organizzazione del 21° torneo de il guerriero.it) non siamo potuti essere presenti all’evento calabrese ed abbiamo incaricato altri collaboratori redazionali di fare una ricerca sul web inerente l’avvenimento, che adesso siamo in grado di presentarvi, non senza prima farvi una piccola presentazione storico culturale dell’ambiente in cui si sono svolti.

 

Vibo Valentia è una cittadina di 33 mila abitanti circa adagiata sul Mar Tirreno in una posizione che da sempre è stata considerata strategica: quando le giornate sono serene infatti si può scorgere l’intero tratto di mare che da Capo Palinuro (frazione di Centola, in provincia di Salerno, posta nella parte più a Sud della Campania) si estende fino alle Eolie e all’Etna. Per tale ragione il territorio su cui sorge è stato fin dall’epoca pre-ellenica luogo tenuto in grande considerazione da un elevato numero di popoli succedutosi nel corso della storia in questi luoghi. Abitato originariamente dagli indigeni Ausoni (popolazione che pare abitasse varie zone del Sud Italia già fin dal 1600 a.C.), a partire dal VII sec. a.C. diviene colonia greca (facente parte della Magna Grecia), finché nel II sec. a.C. passa sotto il dominio dei romani che le conferiscono il nome di Valentia. I romani vi costruiscono un’importante arteria di comunicazione che fa assumere alla località il rango di importante stazione, nonché un porto che diviene ben presto il principale scalo di partenza del legname che serve alla costruzione della potente flotta dell’Impero. Per la sua importanza politica e strategica Valentia ospita in questo periodo personaggi del calibro di Giulio Cesare e Cicerone. Fortificata dai Bizantini, viene purtroppo distrutta dai Saraceni intorno al X sec. d.C. ma ricostruita da Federico II di Svevia che ne cambia il nome in Monteleone di Calabria. Nel 1500 torna ai suoi antiche splendori con una serie di iniziative che ne fanno sorgere filande, oleifici e varie attività artigianali. Resterà una zona ricca anche nel corso dell’800, quando i francesi svilupperanno una serie di mestieri che sono rimasti nella memoria grazie al nome cui sono intitolate molte strade del centro cittadino. Il nome attuale viene assegnato alla città durante il periodo fascista, periodo a cui tra l’altro risale il Palazzo del Municipio. Nel 1992, insieme ad altre città del territorio italiano, viene proclamata provincia e questo contribuisce a un ulteriore rilancio di notorietà a livello nazionale. Data la sua storia millenaria che ha visto susseguirsi un gran numero di popoli con culture diverse, il territorio di questa cittadina offre un elevato numero di reperti storici e artistici di cui ne citiamo solo due tra i più significativi e imponenti:

File:Castello03.jpg

  • il castello normanno-svevo, edificato a metà circa dell'anno mille da Ruggero il Normanno e per la cui costruzione sono stati utilizzati in prevalenza materiali dei vicini templi greci. Rafforzato dagli Aragonesi nel XV secolo ed infine rimaneggiato tra il XVI-XVII sec, ha perso in parte le caratteristiche originarie. Il secondo piano è stato demolito di proposito, in quanto pericolante, a causa dei danni riportati dopo il terremoto del 1783. Il castello presenta oggi delle torri cilindriche, una torre speronata ed una porta ad un'arcata di epoca angioina. È oggi sede del museo statale;

  • il Duomo di Santa Maria Maggiore e San Leoluca (Patrono della città), edificato nel IX secolo sui resti di un'antica Basilica Bizantina, e più volte restaurata a causa di vari terremoti. Il suo impianto è a croce latina con unica navata, ornata da affreschi neoclassici ottocenteschi. Da non dimenticare poi i Musei (archeologico, della tonnara, dell’arte sacra, della civiltà contadina…), le Università (sono ben tre gli istituti che si concentrano in questo territorio), le numerose biblioteche…

File:Mare Vibo Valentia 01.jpg File:Mare Vibo Valentia 02.jpg

Ma forse ciò che attualmente rende rinomata questa località, più che i gioielli artistici e architettonici, sono le bellezze naturali di cui gode…naturalmente…da sempre: il mare azzurro, le spiagge, il clima ottimale, che d’estate supera raramente i 30 gradi rendendo così piacevole il soggiorno in questa località tutto l’anno.

 

Tra le località di mare ricordiamo in particolare Vibo Marina, quartiere periferico di 10 mila abitanti, sede di una delle più significative aree industriali presenti nella provincia, così come importante risulta il suo porto, specializzato nella distribuzione dei petroli e del cemento, nel commercio di prodotti ittici e nel turismo. Già nel III secolo a.C. esisteva un porto romano. Tracce di questo insediamento sono tutt'oggi riscontrabili nel territorio, così come i resti di una villa romana. Vibo Marina in origine era chiamata Porto Santa Venere e una leggenda narra che il nome le fu dato da un pescatore del luogo che scoprì sulla spiaggia la statua di Santa Venere. Il suo nome viene modificato nell'attuale nel 1928 come accade per il resto della città. Fonte: www.wikipedia.it

Ma Vibo Marina non è importante solo per le attività industriali che vi si svolgono. Ciò che ci preme sottolineare infatti in questo articolo, che vuole essere di promozione… si del territorio, ma anche di un importante evento sportivo, è il fatto che in questa frazione sorge il Palasport che ha ospitato la Coppa Italia di Kickboxing.

Sabato 7 e domenica 8 marzo si sono svolti infatti al Palasport di Viale della Pace gli attesi incontri nelle specialità semi e light contact di Kickboxing, valevoli per la selezione di coloro che andranno a comporre la squadra nazionale. Oltre 500 gli atleti coinvolti nella manifestazione: tra questi sono stati presenti i campioni del mondo Gabriele e Martina Lanzilao, Nicolò Cipiti, Cinzia Lico, Roberta e Giulia Cavallaro, Vincenzo Gagliardi, Maurizio Tessero, e Giuseppe Mangione. Ma vediamo, prima di addentrarci nel vivo della manifestazione, quali sono le specialità oggetto degli incontri disputatisi. La kick boxing, è uno sport da combattimento (letteralmente significa “tirare di calcio e di pugno) che nasce il 14 settembre 1974 quando a Los Angeles viene ufficialmente presentato il primo Campionato del mondo Professionistico. Due anni dopo viene fondata la WAKO (Associazione Mondiale delle Organizzazioni di Kickboxing), e nel 1978 si tengono a Berlino i primi campionati mondiali.

Consiste essenzialmente in varie specialità sportive: Semi, Light e Full Contact, a cui vanno aggiunte la Low Kick e la Thai Kick, introdotte solo in seguito. Le discipline della kickboxing sono riconducibili essenzialmente a due grandi categorie: discipline a “contatto leggero” (semi e light contact) e discipline a “contatto pieno” (full contact, low kick e thai kick). Sostanzialmente la differenza sta nel fatto che in quelle denominate “a contatto pieno” è prevista la vittorie per K.O. ed il giudizio tende a premiare l’efficacia dei colpi.

La Coppa Italia 2009, come già detto, ha riguardato solo le discipline a contatto leggero:

  • light contact: si tratta di un combattimento “a punti”. Gli atleti indossano divisa completa (pantaloni lunghi) protezioni alle mani e ai piedi; l’area di gara è il quadrato (di 6×6 mt o 8×8 mt), l’incontro è giudicato da tre arbitri: uno centrale e due laterali. Si combatte sulla distanza di una ripresa di due minuti; vince l’atleta che al termine di questo tempo totalizza più punti. Si ottiene punto toccando in modo controllato il volto o il tronco dell’avversario, utilizzando tecniche di pugno e di calcio scagliate con velocità e potenza. Ogniqualvolta uno dei concorrenti va a segno, l’arbitro centrale ferma l’incontro dando lo stop e assegnando la tecnica valida;

  • semi contact: rappresenta lo stadio intermedio tra il Semi e il Full Contact. È un combattimento continuato del tutto simile a quello che si pratica in palestra. Gli atleti si scambiano liberamente i colpi per 2 riprese di 2 minuti (con intervallo di un minuto tra una ripresa e l’altra) su un quadrato o sul ring. Vincerà l’atleta che, a detta dei tre giudici, due dei quali siedono a bordo ring, avrà messo a segno più tecniche, tutte però in maniera controllata, ossia è vietato affondare i colpi e mettere KO l’avversario.

Fonte: http://www.fightclubct.com/kickboxing/

La Coppa Italia 2009 è stata organizzata dalla F.I.K.B. (Federazione Italiana di Kick Boxing) con il patrocinio del Comune di Vibo Valentia. Un particolare intento di rilancio del territorio si può scorgere nelle parole pronunciate durante la conferenza stampa tenutasi giovedì 5 marzo nella sala giunta dell’amministrazione provinciale dall’Assessore Provinciale allo Sport e al Turismo Gianluca Callido,  che d’intesa con il Consigliere Giuseppe Grillone e il Presidente della Provincia Francesco De Nisi,  ha promosso l’iniziativa: “La coppa Italia di kickboxing è una manifestazione importante e prestigiosa che - grazie al notevole richiamo mediatico che la caratura nazionale della competizione sportiva garantisce - darà alla nostra provincia un’enorme opportunità di promozione. Centinaia di atleti provenienti da ogni parte d’Italia visiteranno, infatti, il territorio vibonese e potranno godere delle bellezze paesaggistiche e del nostro fantastico clima. Ancora una volta, dunque abbiamo voluto coniugare i sani ed universali valori che le discipline sportive come la kickboxing trasmettono con il grande evento mediatico. Una promozione del territorio in grado di associare in maniera armonica sport e turismo”.

Soddisfatto per essere riusciti ad ospitare a Vibo Valentia questo importante evento agonistico si è detto anche l’assessore comunale allo Sport Pasquale Barbuto. “Quando istituzioni importanti quali il Comune della città capoluogo e la Provincia agiscono in sinergia si riesce a rappresentare nel migliore dei modi il nostro territorio ed a superare - ha messo in evidenza l’assessore Barbuto - le tante difficoltà che si incontrano nell’organizzare un evento di tale levatura. L’intento comune, com’è stato accennato, è quello di far emergere e valorizzare le tante potenzialità che il nostro splendido territorio possiede e allo stesso tempo dare l’occasione a qualche nostro giovane atleta di mettersi in luce in una vetrina così importante e prestigiosa”.

Fonte: Vivi vibo Valentia - L'informazione on line

Riportiamo ADESSO, quanto apparso sul sito della F.I.K.B. a proposito dell’evento.

La  COPPA ITALIA  2009 è stata un vero successo, numerosi atleti (507) provenienti da molte città italiane hanno invaso per 2 giorni la città di Vibo Valentia fraz. Marina per partecipare all’importante evento patrocinato dalla Provincia di Vibo Valentia  dall’Assessore allo Sport Dott. Gianluca Callipo  e svoltosi nella struttura del Palazzetto dello Sport di Vibo Marina messo a disposizione degli organizzatori ASD THUNDER PIZZO,  dal Comune di Vibo Valentia.

La manifestazione è iniziata con il saluto di benvenuto  ai partecipanti da parte degli Ass. allo Sport della Provincia Dott. Gianluca Callipo, del Comune Dott. Pasquale Barbuto  e dall’ immancabile sempre presente alle manifestazioni FIKB il Presidente del Coni Provinciale Dott. Rocco Cantafio.

Il Palazzetto dello Sport  è stato ben arredato e ben coreografato,  all’interno sono state montate delle gradinate per l’occorrenza grazie al supporto economico di alcuni sponsor locali che hanno permesso al numeroso pubblico presente d’assistere in modo agevole i numerosi incontri disputati.

Alle ore 10,00 la competizione è iniziata su 6 aree  di combattimento ben allestite per terminare alle ore 18,30. Numerosi gli incontri disputati con molti campioni Europei e Mondiali presenti in gara Juniores e seniores.

Questi i numeri dei collaboratori della Coppa Italia:

  • 3  Arbitri della Commissione Tecnica arbitri  Nazionale;

  • 26 arbitri selezionati in tutta Italia;

  • 12 giurati selezionati in Calabria ;

  • 507 atleti provenienti da tutta Italia;

  • 15 personale Staff Thunder Pizzo;

  • 15 collaboratori della Protezione Civile

Fonte: sito FIKB

E concludiamo con una breve carrellata (tratta dai giornali locali) sugli atleti che hanno riportato risultati significativi in questa manifestazione. Le notizie nel web purtroppo sono scarse e non consentono di avere un quadro completo delle vittorie riportate nelle molteplici categorie in gara nelle due giornate. Attendiamo dunque ansiosi la pubblicazione dell’elenco esaustivo delle medaglie assegnate sul sito ufficiale della F.I.K.B. e intanto riportiamo questi parziali risultati ottenuti da alcuni promettenti giovani… e meno giovani.

 Il vincitore della Coppa Italia di semi contact categoria 69kg Cadetti (13-15) anni è Matteo Milani, atleta di kickboxing della società Yamato Damashii Sport più di Bergamo, che ha vinto il suo primo titolo italiano iscrivendosi fra i migliori giovani atleti della Fikb. 3 gli incontri disputati che gli hanno valso il titolo: uno con un napoletano, un altro con un siciliano e in finale  con un veneto.

Oltre al risultato di Matteo Milani, hanno ben figurato altri atleti bergamaschi: della Yamato Damashii, in light contact Andrea Ceresoli ha conquistato il bronzo nei kg 84 Seniores e Nicholas Caldara è arrivato terzo nei kg 69 Junior; del Cskb Trescore Enea Meni si è aggiudicato il bronzo di light contact 57 kg.

Fonte: www.ecodibergamo.it

Ottimi i risultati riportati anche dalla A.S.D. FIGHTING RING BOJANO, che ha ottenuto complessivamente con i suoi atleti due ori, un argento e due bronzi. In particolare, si sono rivelati due autentici capolavori quelli di Luigi Monaco (Juniores) ed Jlenia Carbone (Cadette) affermatisi nella Light-Contact. Apprezzabili anche i risultati conseguiti da Mattia Amatuzio, giunto all'argento nella Semi-Contact  cat. Cadetti  sino ai kg. 47, ed Alex Carbone, che si è guadagnato il bronzo nella Semi- Contact . cat. Cadetti sino ai kg. 42. Piazzamenti di rilievo anche per Giuseppe Gagliardi, medaglia di bronzo nella Light Seniores sino ai kg. 63.

Fonte: www.primapaginamolise.it

In ultimo scopriamo che buoni risultati sono stati riportati dalla Vega's Fighters di Secondigliano (Napoli) che ha portato  a casa un 2° e un 3° posto rispettivamente nelle categorie 80kg e -75kg.  Alfredo Franceschini alla sua prima gara ufficiale ha strappato un grande 2° posto negli 80kg nonostante fosse febbricitante e Russo Alessandro alla seconda gara ufficiale dopo quella regionale di Ariano Irpino (2° posto) strappa un 3° posto nella categoria -75kg.

Fonte: http://blog.libero.it/Vegafighters/

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