La Resa dei Conti XI
Di:
Patrizio Rizzoli
(Presidente Comitato Toscano F.I.KB.)
Dopo un anno di assenza dai palasport degli eventi delle
discipline di combattimento è finalmente tornata la “Resa dei Conti”
la manifestazione che per prima, nel 1997, ha promosso le MMA in
Italia. Attesissima questa undicesima edizione che ha presentato,
nella sua unicità, un parterre dove erano montati sia un ring (FIKB)
che la gabbia (MMA Italia). 12 match si sono alternati tra ring e
cage con una coreografia mozzafiato. Ha aperto la serata Emiliano
Geppetti cantando dal vivo mentre i primi atleti salivano sulla
passerella e sparivano nel fumo per riapparire tra le corde del ring
o dietro la rete della gabbia dove la bellissima Irina, ring girl
d’eccezione ( modella professionista ) con la sua sfilata, tra un
round e l’ altro ammorbidiva un po’ la tensione che l’ alto livello
dei combattimenti manteneva altissima.
Nel primo match il livornese Cecchini ha finalizzato il
viareggino Remedi con una compressione aprendo le danze. Secondo
match un titolo italiano pro. E questo la dice lunga sul livello dei
combattimenti… Nina Sidoti dell’ Akiyama Livorno regge bene le prime
due riprese, poi la Bragagnolo lell’ X1 di Torino comincia a
spingere di più e la livornese cede di testa. Le altre tre riprese
sono tutte della torinese che vince ai punti il suo 82° match
conquistando il suo terzo titolo nazionale, stavolta nel Full
contact.
Si affaccia alla passerella Stefano Lonzi, uno degli idoli
locali, avanza ballando incontro a Joussef Feddouil del Fight e
fitness di Lucca. Il livornese del Rendoki non ha vita facile con il
magrebino che spara dei calci stratosferici. Ma la classe e
l’esperienza di Stefano alla fine prevalgono. Si torna nella gabbia
dove un altro livornese, Michele Malfatti, ha la meglio sul romano
Amato Alessandro, incontro trials di XC1. L’ arbitro ferma l’
incontro mentre Michele è sopra al romano e lo tempesta di pugni.
Pari l’ incontro successivo tra Masi Valerio e di Livorno e
Guarducci Gabriele di Prato nella low kickboxing. E’ la volta del
pisano Emiliano D’ Alessio, medaglia d’ argento ai mondiali di
Yalta, opposto al Vicentino Francesco Sarullo. Emiliano, del
Kurosaki dojo, al secondo incontro nella gabbia, ha fatto capire
chi era il campione. Francesco del Vigolo team, è riuscito a
cavarsela bene ma non per molto: veniva finalizzato con una leva
alla caviglia che poneva termine all’ incontro.
Ma non si è ancora spenta la luce sulla gabbia che ecco un altro
idolo locale cavalcare la passerella: Michele Iezzi, campione
mondiale di Shoot boxe, vincitore della Coppa del mondo di Full,
argento ai mondiali di thai boxe ecc. rientra attesissimo dopo oltre
due anni di assenza dal ring dovuta a problemi di salute. Di fronte
a lui un altro marocchino del team di Cristiano Lenzi, Murchid
Zakaria, neo vincitore degli italiani di Muay thai. L’allievo di
Patrizio Rizzoli ha fatto tre round di spettacolo. Sempre pressato
dall’ ottimo Zakaria è riuscito comunque a sfoggiare un repertorio
di calci e pugni ruotati che ha mandato in visibilio il pubblico
livornese. Chiara la sua vittoria.
Si torna nella gabbia con un interprete che tutti aspettano di
vedere all’ opera: Davide Morini di Milano… si, proprio quel Morini
che è stato campione del mondo di semicontact della WAKO. Davide
nasce in realtà con lo Yoseikan budo, uno stile molto simile alla
Shoot boxe e questo è praticamente un ritorno all’ origini. Un
ritorno a dir poco eccezionale. Michelangelo Toscani, della XC1 Roma
ha durato molta fatica a resistergli.. almeno fino a quando ci è
riuscito. Dopo è dovuto arrendersi alla bravura di Davide che lo ha
chiuso con un classico “arm look” ( leva al braccio ).
E siamo al titolo italiano di low kickboxing al limite dei 63,500
tra il livornese Cristian Liverani, campione italiano 1a serie, due
volte in nazionale, e Mascoli Tiziano di Mantova. Per molti il match
più bello della serata. Mascoli beccava subito a freddo Cristian con
un potente destro che lo faceva contare e soprattutto cominciava a
far sanguinare in naso di Cristian. Da lì in poi il match è stato di
un’ intensità incredibile. Una corsa per Mascoli che stringeva i
denti con la gamba dolorante per cercare di aspettare l’intervento
medico, con Cristian che giocava il tutto per tutto, respirando
malissimo. Alla seconda ripresa il livornese dell’ Akiyama, in forza
alla scuderia Balistic, metteva a segno un circolare alla testa che
faceva piegare le gambe all’ atleta di Milani… ma Tiziano è forte e
regge il colpo.. Terza ripresa con Cristian che martella la gamba
avanti di Tiziano e si prende i suoi bravi destri in bocca.. e il
naso continua a sanguinare… quarta ripresa delle cinque da tre
minuti previste… l’arbitro è costretto a fermare il match. Il sangue
non smetteva di colare dal naso di Cristian che a questo punto era
anche in vantaggio di punti. Ma ..tant’ è….Mascoli è meritatamente
campione italiano. Cristian è un eroe indomito, e come tale
acclamato dal pubblico.
A questo punto se la serata fosse terminata tutti sarebbero
tornati a casa già super soddisfatti… ma non era finita. Era la
volta del confronto internazionale con la Croazia capitanata niente
meno che da Zelg Galesic. Sale per primo sul ring Guerri Paolo che
ha di fronte Luka Zezelic. L’atleta croato è altissimo e non ci
sembra intenzionato a fare la guerra. Paolo dell’ Akiyama Livorno,
anch’ esso della scuderia Balistic, controlla bene il match e se lo
aggiudica.
Il secondo match è di MMA. Nella gabbia Simone Procaccini,
Campione del mondo di full del PKT di Alessandro Topa, e Patrik
Peresa, campione nazionale croato. Il romano predilige il
combattimento in piedi, il croato, capito che in piedi non era il
caso… cerca il corpo a corpo e proietta Simone più volte. A terra
predomina ma non riesce a chiudere il match. Le cose vanno avanti
così fino all’ ultimo dei dieci minuti di combattimento quando il
romano, rialzatosi dal suolo tocca duro il croato che, nel tentativo
di andare alle gambe, subisce molti colpi prima del suono del gong.
Il giudizio dei giudici è 2 a 1 per Procaccini ma a nostro avviso
sono giuste le rimostranze di Galesic. Il croato ha dominato 9/10
dell’ incontro e meritava la vittoria. A onore di Simone la capacità
di uscire sempre dalle brutte situazioni e il fatto che forse, se il
match fosse durato un minuto di più, per Peresa poteva calare la
notte…!
2 a zero per l’ Italia e l’ ultimo incontro della serata: Vaccaro
Francesco, del Rendoki di Massimo Rizzoli e Franko Klimax di Pula
del Trojan team. Tre round manco a dirlo combattutissimi con fasi
alterne che hanno portato i giudici ad assegnare un verdetto di
parità. Dunque vince l’ Italia! Ma soprattutto vince la “Resa dei
Conti”, una manifestazione che non ha mai deluso nessuno.
E per quanto riguarda la disputa amichevole tra la Gabbia e il
ring… beh, direi che un pari ci sta proprio bene! |