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ANCORA IL NOSTRO MICHELE PANFIETTI, CHE NEI SUOI RITRATTI D’AUTORE PASSA IN RASSEGNA PERSONAGGI EMBLEMATICI NELLA STORIA DELLE NOSTRE DISCIPLINE MARZIALI… E’ QUESTA LA VOLTA DI MAURIZIO SILVESTRI… UNA VERA E PROPRIA ICONA RAPPRESENTATIVA DEL JU JITSU ITALIANO E NON SOLO.

Cacciucco e Ju Jitsu

Maurizio Silvestri è cresciuto così…!

Di: Michele Panfietti
(Presidente WTKA International)

Caciucco e Ju Jitsu... Maurizio Silvestri è cresciuto così!!!

Maurizio l’ho conosciuto tanti anni fa, come molti altri grandi maestri italiani in occasione del mondiale WKA che organizzai, guarda un po’, alla fiera della Versilia a Carrara…

         

Col senno di poi fu una grande fortuna quella manifestazione, fu come uno spartito di Mozart, una scuola unica ed irripetibile… e in effetti mi feci le ossa per quella che sarebbe stata la storia della WTKA, nome compreso a ben guardare.

Ero il Vicepresidente mondiale della WKA questa grande Federazione mondiale di Kickboxing e Karate e mi proposi di organizzare un mondiale dopo essere rimasto estasiato da quello a cui partecipai a Vienna con uno dei miei allievi nel Full Contact, Paolo Gassani.

    

L’organizzazione lasciava a desiderare, l’accoglienza teutonica pure, però io ne rimasi folgorato lo stesso per le bandiere, gli inni, la moltitudine di atleti. Fu in quell’occasione che mi entrò nel sangue il desiderio di organizzare qualcosa di analogo… “Beata gioventù!!!!!” Nella mia incoscienza non sapevo quello che mi avrebbe aspettato.

Fu una botta tremenda, per poco non ci lascio le penne… cosa che prima o poi accadrà… visto che ogni mondiale mi gioco qualche mese di vita. E di smettere non se ne parla, il mio socio Cristiano non mi da il visto buono per ora!!! All’epoca mi ricordo che mi afflosciai al suolo cotto come una pera, subito dopo aver organizzato la cerimonia inaugurale… appena venni a sapere che i medici erano in ritardo! Fu la goccia che fece traboccare il vaso.

    

Dopo sei mesi di lavoro a 20 ore al giorno, mitiche tra l’altro le nottate insonni passate al telefono col mio amico Rinaldo Rinaldi… un personaggio favoloso, e le ultime 4 notti senza dormire nemmeno un minuto, mi sciroppai ad agosto una cerimonia inaugurale da brivido sotto il solleone, che non scorderò mai per tutta la vita: si svolgeva nella strada principale di Carrara, migliaia di atleti sfilavano forse per la prima volta nella storia della Kickboxing e delle Arti Marziali, con una coreografia ed una logistica assai complicata che ho voluto, vista la mia totale follia, riproporre anche per la WTKA e la Maratona delle Arti Marziali l’anno passato.

Nelle mie manifestazioni mi piace a costo di qualsiasi sacrifico onorare gli atleti, farli sentire protagonisti, interpreti assoluti, ce l’ho nel sangue, è più forte di me. E la cosa (…accidentaccio!!!) la riproporremmo anche ai prossimi Mondiali WTKA, l’ho detto… prima o poi ci lascio le penne! Bisognerebbe imparare dagli errori, invece ahimè… questo leggero demone che mi avvolge, mi spinge a replicare ogni anno.

Maurizio come detto, lo conobbi in questa occasione ancora mezzo sconvolto dalla fatica, tra una preghiera e l’altra che il tutto finisse il prima possibile, in mezzo a una bolgia infernale di atleti, con una fatica e un dispendio di energie incredibile. Qualcosa di veramente impossibile da capire e spiegare se non si è mai organizzato un evento. A me ci vogliono tre giorni solo per rialzarmi dal letto, altro che maratona… Forse anche per quello l’avrò chiamata cos’, chissà!!!!!

Ad ogni buon conto, Maurizio mi colpì subito per la sua socievolezza e la sua tranquillità, lo conoscevo di nome ovviamente per la fama che aveva e che ancora ha come maestro di Ju Jitsu e per essere direttore e giornalista, lui che di mestiere lo è proprio, di un fantastico giornale che ha segnato un pezzo di storia delle arti marziali italiane, “Zen Project” appunto.

         

Maurizio non si dava e tutt’oggi non si da… nessuna aria da grande “guru”…  anche se in effetti “qualcosina” potrebbe dire sulla storia delle arti marziali italiane. Di Zen Project fui anche partner ultimamente e per un breve periodo, poi gli impegni incredibili della WTKA non mi hanno più permesso purtroppo, di proseguire questa avventura di cui comunque lo ringrazio, per avermene dato l’opportunità. Di Zen Project posso solo dire che per quanto mi riguarda fu la rivista più avanguardista, illuminata ed innovativa, che mai mi fosse capitato di vedere nelle arti marziali.

    

Maurizio ebbe un idea straordinaria con questo giornale, in effetti era un concentrato di novità: prima di tutto il formato che scelse da quotidiano, una vera e propria gazzetta, e già questo era davvero un idea strepitosa. Gli spazi poi erano aperti a tutti, in un concetto di libertà e pluralità degli interventi assoluta… un vero angolo comunicativo aperto a tutti quanti volessero partecipare, inviando articoli ed informazioni.

Io stesso ne approfittai più volte per le mie manifestazioni e se tutto ciò poi non fosse bastato a sancirne la peculiarità nel panorama marziale editoriale italiano, Maurizio introdusse un’ulteriore fantastica novità… quella per la quale il giornale veniva spedito a tutte le palestre d’Italia gratuitamente: che straordinaria e meravigliosa utopia, grande Maurizio “de… facci sognà” !!!!

    

In fondo la WTKA ricalca questi stessi schemi d’innovazione nell’utopia e idealità nella concretezza: gratuità per le affiliazioni internazionali, libertà di associazionismo per chiunque proveniente da qualsiasi federazione senza esclusione alcuna, sono i nostri caratteri dominanti. Insomma, una sintonia di vedute totale quella tra me e Maurizio che ci ha portato come detto, a collaborare non solo per quanto riguarda il giornale, ma anche e sopratutto in seno alla WTKA, dove Maurizio ricopre da alcuni anni la carica di responsabile mondiale del settore Ju Jitsu e dove insieme abbiamo raccolto soddisfazioni incredibili, vedendo crescere questo settore più di ciascun altro all’interno della Federazione.

Maurizio, devo dire poi che ogni volta che ho occasione di osservarlo mi stupisce per la passione che lo anima e con la quale prosegue la sua fantastica avventura marziale come maestro; per l’entusiasmo che ha… sembra ancora un ragazzo forse più dei suoi stessi allievi, che lo seguono con grande affetto nella sua bella palestra di Livorno, lo Zen Club.

    

Una persona entusiasta, piena di iniziative e al passo coi tempi, Maurizio non è un nostalgico bacchettone o un maestro dei tempi che furono, ma uno studioso avido di conoscenza, sempre aggiornato con tutte le varie novità marziali che oggi giorno fioccano come la neve e sopratutto ovviamente… relative alla difesa personale di cui è grande conoscitore ed interprete appassionato. Maurizio, labronico fino al midollo, col salmastro al posto del sangue, è un grande amante della sua città… tanto da averne descritto e scritto da poco la storia, con la sua ultima fatica letteraria intitolata “I Misteri di Livorno”.

Di misteri lui però non ne ha , è un livornese doc, uno di quelli cresciuti sin da bambini a caciucco e…. Ju Jitsu ovviamente!


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