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IL GIUSTO TRIBUTO DI LUCA MAYNARDI (nostro corrispondente da Chiang Mai) ALLA MEMORIA DI UN CARO AMICO… UN VERO GUERRIERO SA RICONOSCERE UN ALTRO GUERRIERO E SIAMO SICURI CHE MOLTI DI VOI LI RICONOSCERANNO ENTRAMBI TALI. CHI HA CONSAPEVOLEZZA DELLA PROPRIA FORZA NON TEME DI MOSTRARE LA PROPRIA DEBOLEZZA E SCONFORTO QUANDO SI TROVA DI FRONTE ALLA INFLESSIBILE REALTA’ DELLA VITA.

PER NON DIMENTICARE

Di: Luca Maynardi

Nel 1996 vivevo a Koh Samui da ormai 3 anni… ricordo che abitavo in un bungalow sulla spiaggia di Lamai  Beach e mi allenavo quasi giornalmente alla Sakcharoenchai Gym di  Chaweng Beach. Un giorno arrivarono 3 'farang' (così vengono chiamati gli occidentali in Thailandia) e il mio allenatore e maestro Noi mi  chiamò , e mi fece notare i nuovi arrivati che erano Italiani e con i quali non  riusciva a comunicare per via della lingua, ricordo quel giorno molto bene ... Mi avvicinai a loro e una volta fatte le presentazioni  conobbi Paolo Cainelli , Trentino  accompagnato da altri due Italiani ,  si guardavano in giro  rapiti da parecchi thaiboxer dai 6 ai 30 anni, impegnati chi nel ring a  fare clinch o i pao , altri intenti a fare il vuoto , qualcun'altro  lavorava al sacco... solo Paolo si allenò! 

Paolo era dotato di un fisico eccezionale, temprato  e 'costruito' da anni e anni di duri allenamenti e sacrifici. Ai tempi  aveva 23 anni e si allenava da 8! Mi disse che aveva cominciato da  adolescente a Rovereto e sotto la guida del maestro Pavan, con il karate contact e dopo nella kick boxing e pugilato… ma rimanendo sempre fedele al suo  maestro! A 22 anni aveva purtroppo subito un intervento chirurgico per un tumore al cervello, tra l'altro… subito dopo l'intervento  ebbe un’ emorragia interna e dovettero ri-operarlo d'urgenza! Il  malessere era cominciato con delle crisi epilettiche e dopo controlli vari, fatti a Verona, lo avevano operato d'urgenza! Aveva una lunga cicatrice che attraversava il cranio ma non si notava per niente. Dovette usare  il “tegretol” un farmaco anti-epilettico , questa terapia avrebbe dovuto  rallentarlo un po' sotto l'aspetto delle prestazioni atletiche… ma invece Paolo reagiva bene e gli allenamenti andavano avanti come se  nulla fosse. La volontà di Paolo di vivere era talmente forte, che  credo questa prese il sopravvento sulla malattia e Paolo era più veloce e reattivo che  mai. Infatti più tardi a Koh Pangan, lo avrei soprannominato 'fulmine'!  A Verona i medici gli avevano salvato la vita e Paolo si apprestava a reagire e continuare nel suo apprendimento negli sport da combattimento...

    

Fu proprio il maestro Pavan a consigliare a Paolo di unirsi a lui e andare ad approfondire l'apprendimento della Muay thai in Thailandia , luogo d'origine della Muay-Thai. Il maestro lo portò alla Sityodtong del mitico Lio Tong a Chonburi di Pattaya e lì Paolo  apprese le basi di questa devastante disciplina.  Conobbe altri atleti Italiani, che si allenavano nel “Sityodtong Switzerlad branch” di  Lugano e tornò poi in Thailandia nel dicembre del 96 , decidendo di cambiare e spingersi più a sud... appunto a Samui, dove ci incontrammo e nacque una grande amicizia! Paolo mi disse che non  conosceva bene la Muay thai ed era intenzionato ad impararla bene per  poterla poi diffondere nel Trentino, nella palestra del maestro Pavan (amico  e maestro di Paolo). Ai tempi era un buon kick-boxer e un pugile  dilettante molto promettente , aveva imparato molto dal suo maestro, ma  era giunto il momento di specializzarsi nella Muay thai e decise così, di farlo  nella terra d'origine!

    

Quindi a Samui ci si mise di impegno . Io a mia  volta e visto l'impegno di Paolo, i suoi sacrifici e la determinazione… mi  feci in 4 per aiutarlo ad allenarsi con i migliori , e a tenerlo sotto  pressione con Lek Pet , Kioso ,Charon… che erano dei Thaiboxer fatti e  finiti e con Noi e Sak… che gli insegnavano i trucchi del mestiere e gli  tenevano personalmente i pao! Era dicembre del 96 , Paolo si fermò 3 settimane ma  tornò a Samui a trovarmi e ad allenarsi nel 97 , nel 98 , e nel 99…  anno in cui successe un grande evento per Paolo!!! Fin dall'inizio del  99... Paolo si apprestava a partecipare ai campionati Italiani  dilettanti Federcombat , vinse tutti gli incontri e il penultimo  incontro prima della finale del campionato Italiano dilettanti  appunto... travolse il forte atleta del Maestro Biotti , “Pistone”,  mettendolo a K.O. ! Dopo di che, un vile mandò una lettera anonima  che lo estromise dalla finale dei campionati Italiani della  Federcombat ! Il vile scrisse una lettera anonima alla Federazione e  al suo medico del lavoro, dicendo che era una vergogna mandare sul ring  un atleta malato in quel modo e che doveva essere fermato prima che  succedesse una disgrazia. Il tizio tra l'altro non si firmò e disse  di essere un caro amico di Paolo!  Ma su questa cosa qui ho seri dubbi perchè  tutti i suoi cari amici sapevano che Paolo viveva per fare Muay thai e  nessuno avrebbe sindacato la sua decisione di salire sul ring !!! Quindi lo estromisero dalla finale.. (Intanto erano usciti da poco i  giornali sportivi con la sua foto con scritto : 'Cainelli va all'assalto del tricolore') ... ma la realtà era che Paolo dava fastidio a qualcuno !!! Bhe ... vorrei che questo caro amico anonimo venisse  fuori adesso... ma dubito che lo farà .... perchè amico non era!  Credo infatti che in questo ambiente divorato da gelosie , invidie e pettegolezzi ... un tipo che faceva sul serio come Paolo faceva paura ... ed io aggiungo invece.... ad averne di atleti come Paolo Cainelli.... ad averne ... e dico questo con convinzione perchè ne vedo tanti di ragazzi che arrivano a frotte in palestra qui  in Italia ... specialmente dopo aver visto un film di Vam Damme o il telefilm Texas Ranger.. ma dopo neanche 3 mesi il 60% se ne è già andato! Perchè la  realtà è molto lontana dai film di Hollywood e sopratutto per quanto  riguarda il contatto pieno...' l'acqua e il fuoco si conoscono solo toccandoli !!! '

    

Paolo dopo questa 'vile tirata' era molto depresso e amareggiato, anche  perchè i medici di Verona gli diedero l'ok, ma la Federazione per “ovvi  motivi” lo escluse e il povero Pavan passò anche per una persona senza  scrupoli e con pochi riguardi per il suo allievo. Cosa assolutamente  non vera, perchè il maestro Pavan invece, richiedeva la documentazione  medica per portare Paolo sul ring , non lo buttava certo allo sbaraglio !  Paolo quindi era come un calciatore che si allenava e giocava a muretto  senza mai fare una partita... voleva combattere e la lontananza dal ring lo faceva cadere nella depressione e lo sconforto ! In Italia ormai  non poteva... in certi paesi però, firmando la clausola dell' “attestato  di rischio” si può però... ma nel nostro paese non è permesso ! Iniziò  quindi a prendere in considerazione l’idea di fare un match in Thailandia !!! 

    

Io all'inizio non ero d'accordo, perchè ero convinto che a Paolo non  giovasse e che fosse pericoloso... e gli dissi : 'Paolo e se muori sul ring  in Thailandia che gli dico poi io a tua madre?!' Ma vista la documentazione  medica ... interpellato il medico che lo operò ... e avendo avuto il  benestare dalla sua famiglia .... mi detti da fare per trovargli una  buona palestra d'appoggio, organizzare un buon match  e trovare un degno avversario a pari esperienza . Ma badate... che qui non si gioca a  tennis... che quando perdi il “set” getti la racchetta a terra e tiri pessimamente al massimo una brutta bestemmia forse ... Qui rischi la vita e dunque bisogna avere una buona conoscenza del luogo e dell'ambiente, per potersi avventurare sui ring ... e sopratutto in Thailandia.

    

Recentemente a Desenzano del Garda, un  atleta Partenopeo mi disse che sostenne un match a Pattaya nei baretti della walking street e la borsa che prese non gli bastò neppure per pagarsi l'ospedale !!! Dato che Paolo era molto più tecnico e bravo di me ma  timoroso dei Thai gli dissi : ' Paolo... io combatto ogni mese qui a  Samui e non sono nessuno... , combatto per diletto e per confrontarmi , sono come un appassionato che gioca a calcio... e il mio livello è da oratorio... ma tu al mio confronto potresti combattere al Meazza caro mio.... tu hai vinto una quindicina di incontri in Italia da amatore.. ma da voi nei  match amatoriali si combatte con paratibie , caschetto e non con le  regole piene della boxe Tailandese. Inoltre sono 3 round da 2  minuti... in Thailandia si combatte senza paratibie e caschetto e i round sono 5 da 3 minuti... (premetto che i medici gli avevano dato l'ok  e la calotta cranica si era riformata dall'intervento del 95) ...Tempo dopo Paolo mi scrisse una lettera che conservo come una reliquia , mi scrisse che con il suo carattere timido e introverso non avrebbe mai osato salire sul ring in Thailandia ed e' stato grazie al tempo che gli ho dedicato in Thailandia e in Italia e all'opera di convincimento sulle sue spettacolari capacità che neanche lui in un certo senso conosceva ! infatti quando vinse il suo primo incontro di K.O. esclamò : non ci posso credere !!! bhe l'avevo proprio convinto !!!  

Allenammo Paolo e lo preparammo a puntino per reggere il ritmo delle 5  riprese e per iniziare il condizionamento senza protezioni , devo dire che Paolo era in grado di affrontarne 10 di riprese e non si mostrava  per nulla stanco, nonostante le condizioni climatiche... Ebbe sparring  partner a volontà e di alta qualità , imparò da ciascuno qualche  trucco o qualche cosa che non sapeva... le maggiori difficoltà erano  sul clinch fighting.. in quella distanza di combattimento infatti aveva da apprendere tantissimo in confronto ai Thai... E qui vorrei raccontare un aneddoto:  <<“nel 2002 andai a prendere un gruppo di atleti Italiani , il CT mi disse che suo cugino (che proveniva da una scuola di lottatori dove prediligono il clinch fighting) non era secondo a nessuno nel sud  Italia... Ebbene in Thailandia i ragazzini di 15 anni lo sbattevano a terra come un sacco di patate!!”>> Questo per farvi capire come lavorano da quelle parti ! Ma ve ne potrei raccontare parecchi di anneddoti divertenti.....

      

Bhe torniamo al debutto di Paolo in Thailandia,  Tramite Noi e Griam ci imbarcammo dopo qualche giorno, per Koh Pangan (un isola nel golfo di Thailandia vicina a Samui)  Paolo  si era preparato a  puntino ! Il giorno dopo Paolo sostenne il suo primo match da  professionista allo stadio di Tong Sala ! Era con l'amico e compaesano  Roberto Boschi che lo filmò , io ebbi l'onore di stare al suo angolo  ! L'avversario era molto più alto e smilzo e pesava all'incirca 65  kili come Paolo. Non fu un incontro squilibrato dove l'avversario e' il  solito “tuc tuc driver” con la panzetta , o uno scoppiato che va a whisky Mekong…e che una volta combatteva e che ora e' l'ombra di se stesso... Questo era un ragazzo di 20 anni circa , longilineo e asciutto e sapeva quello che stava  facendo , voleva vincere e stenderlo a Paolo... (i Thai, sopratutto  contro i farang, ci tengono a mantenere la supremazia) La prima ripresa  Paolo studiò l'avversario, scambiandoci dei bei colpi... e ricevette dal  Thai una ginocchiata in pieno addome, senza fare una piega ! Avreste dovuto vedere gli addominali di Paolo per crederci...Nella  seconda ripresa dopo un minuto e 12 secondi l'avversario messo alle corde venne messo a K.O. con una serie di ganci e diretti e mentre l'avversario stava crollando a terra passò sotto un high kick di Paolo...! Fu una  grande soddisfazione per lui e sono convinto che quell'incontro valeva molto di più del campionato Italiano dilettanti !!!

    

Si tornò a Samui  e si festeggiò al “Beer's house” di Lamai beach a Samui, facendo vedere  agli amici il video dell'incontro .. Premetto che Paolo non beveva mai alcolici e nè fumava... Era umile come Dioniso ..inoltre evitava certi cibi tipo: pizza , maionese , maiale e cibi grassi insomma , era un virtuoso e faceva grandi sacrifici... Parlava molto poco di se e dei  suoi successi... ma lavorava duro e senza sosta... ed era anche molto intransigente e duro con se stesso ! Mi ricordo di una sera che dovevamo andare a mangiare dopo l'allenamento e rimanemmo bloccati nei  bungalow da un terribile temporale... uscii e scorsi Paolo sul balcone del suo bungalow... stava facendo le flessioni sulle braccia... ne contai una quarantina e poi si mise a fare addominali... poi lombari... poi flessioni sulle gambe.. era incredibile che avesse ancora energia in corpo dopo il tremendo allenamento del mattino e del pomeriggio... Ma come disse una ballerina nata senza braccia e di cui non ricordo il nome... <<“i limiti se li mettono in testa gli altri nei nostri confronti.. limiti a cui noi non pensiamo assolutamente! ”>> Bhe gli gridai : <<'Paolo ma che stai facendo ?'>> e  lui... mi rispose : <<'non perdo tempo Luca... tanto che possiamo fare se non aspettare che smetta?>>. Ecco… Questo era Paolo !

     

Intanto passarono gli anni...e io e Paolo stavamo sempre in contatto e ci sentivamo sempre , partecipammo allo stage con Kronsak a Milano , fu anche una occasione per trovarci insieme dato che lui veniva dalla  Valgarina e doveva prendere ben 2 treni per venire a Milano! Molti week  end veniva a trovarmi , mi portava la marmellata di prugne che faceva la sua mamma e il Marzemino e ci allenavamo al “Parco Solari” sotto casa  mia , se pioveva nel mio garage e ricordo che spesso veniva anche Max Imposti (un  vero atleta polivalente che spazia dalla lotta libera alla Muay thai , al  Silat e al Kali e sa fare pure un discreto pugilato!) Nel novembre 2000  mi trasferii a Phuket e precisamente a Chalong bay , e chiusi il  capitolo della mia vita riguardante Samui. Iniziai ad allenarmi alla palestra di Ao Makham , un camp Islamico dove fui introdotto da un amico Marocchino ma naturalizzato in Francia... Paolo mi raggiunse con un  suo allievo , tale Chablo... un Brasiliano del Rio Grande del Norte che viveva a Rovereto e per ben 2 anni ci incontrammo proprio a Phuket !  

    

Nel 2001 a giugno operarono Paolo per la seconda volta... il suo male era tornato... e ad agosto essendo a Milano e avendo saputo da Paolo quello che gli era accaduto... mi precipitai a Padova, dove affittai un  posto letto in stanza con Paolo al centro di accoglienza 'Cilla' e stetti lì fino a quando lui non fu dimesso ,  lo sostenni con ardore ,  intanto aveva perso i capelli con la “kemio” ed era dimagrito , lo accompagnai piu' volte nella Chiesa di Sant'Antonio a pregare  perchè ci teneva tanto ed era molto religioso.  Aveva una gran fede che non abbandono' mai. Giornalmente lo portavo a fare la radioterapia e ricordo che una volta il medico mi disse di  non farlo avvicinare alle donne incinte e ai bambini ! dopo tale confidenza mi spacciai per il cugino e volevo sapere se sarebbe sopravvissuto... il medico mi  disse che lui non era il padre eterno ma che la scienza aveva fatto passi da gigante... Anni or sono Paolo sarebbe morto appena il male fosse sorto ! Era dura per lui.. ma nonostante tutto, negli ultimi  giorni di permanenza a Padova riuscii addirittura a fargli fare, con il parere del medico, una piccola esibizione al parco , gli spettatori erano i malati  e i loro parenti che risiedevano nel centro di accoglienza e Paolo  diede una dimostrazione ai pao e lavorammo anche in coppia, con un combattimento simulato e prestabilito , conservo ancora le belle foto!

Poi dopo un mese circa una volta dimesso, mi  invitò a raggiungerlo nel suo paese.. a Volano, dove passammo dei bellissimi giorni a casa sua , a correre nei campi pieni di vitigni e ad allenarci insieme a casa sua , dove aveva il sacco e tutto l'occorrente per fare muay thai. Conobbi tutta la sua  famiglia , bella gente , semplice e genuina , alla mano e molto ospitale !!!

Nel  2002 decisi di lasciare Phuket ... un gancio sinistro ricevuto in allenamento tempo prima mi perforò (con il  vuoto d'aria causato dal guantone) la membrana timpanica e smisi per sempre l'attività subaquea , (mi da fastidio ancora adesso) ... Decisi  cosi' di andare a vivere a Chiang Mai. Nel 2003 Paolo mi raggiunse e  decise di sostenere un altro incontro... intanto si allenava con Sherephap (detto Nuk ex top ten del Lumpini negli anni 90) che apprezzava  molto scambiare di boxe con Paolo, proprio per le sue caratteristiche  tecniche. Nuk imparava da Paolo con le braccia e Paolo imparava da Nuk  per quanto riguardava la Muay thai ! Ogni volta che Paolo veniva in  Thailandia, mi prodigavo a portarlo nei migliori camp e trovargli i migliori maestri , addirittura non mi allenavo io per cedere il posto a lui, dato che si fermava solo 2 o 3 settimane mentre io ci vivevo in  Thailandia e potevo allenarmi quando Paolo sarebbe partito… lasciando quindi a lui piu' spazio appunto! Nel 2003 si fermò per ben 3 mesi a Chiang Mai  ...si allenò con Nuk per 2 volte la settimana e poi lo allenai io per altre due volte settimanali, nella palestra di un certo Max Woll (uno  Svizzero tedesco) La palestra era vicina al Tom Payon market di  Chiang Mai ! Ci tengo a dire che sono stato raggirato mole volte dai promoter Thailandesi con vari trucchi o bugie degne dei bambini delle scuole elementari....sono riuscito ad evitare a Paolo tutto questo avendo provato prima sulla mia pelle....quindi quando attaccavano con il disco...quei trucchi li conoscevo già tutti ! Paolo e' sempre stato pagato come un Thai ! Nel 2002 un certo Nico che venne con Chiloiro e suo cugino a Samui fece 2 riprese e poi abbandonò...non volevano pagarlo ma poi quando andai a parlare con questi tizi venne pagato 3000 baht che era il giusto compenso per quel livello !

In un giorno di marzo 2003 entrammo allo stadio , gli feci  fare il riscaldamento , Pong (un vecchio thaiboxer) gli fece il  massaggio , poi lo sottoposi ad una seduta di ipnosi atta a rilassarlo  (avevo studiato ipnosi con un Persiano per quasi 4 mesi.. con il prof. Soayl  Ebady Hipno-terapeuta che mi aveva aiutato a combattere l'insonnia) che a detta di Paolo fu molto utile, perchè lo distoglieva dall'ansia e lo  stress che di solito si prova prima di combattere! E cosi' lo  accompagnai a bordo ring , ma dato che aveva lavorato duro con Nuk e i  suoi... lasciai a loro il compito di stargli all'angolo. L'avversario  si dimostro' coriaceo , la prima ripresa se l'aggiudico' il Thai , alla fine della seconda ripresa , Paolo preso in clinch subi' 4 ginocchiate  piene alle costole e fu salvato dal gong… fu palese la supremazia del  Thai ! Mi confesso' dopo ...che stava andando giu' e se non fosse stato  per la campana che lo salvo'... avrebbe perso sicuramente..... Gli dissi nella breve pausa di non lasciare spazio all'avversario e giocare il tutto per tutto, partendo in quarta senza frizione con un pizzico di protossido  d'azoto! E cosi' alla terza ripresa come per magia... mise l'avversario alle corde ed esplose una miriade di ganci , diretti , montanti ... L'arbitro fermo' il match con l'avversario che non aveva piu' equilibrio e a fatica stava sulle sue gambe… contarono fino a 10 ma molto, molto lentamente e ricordo che fu accompagnato fuori dal ring dai suoi secondi perchè da solo in piedi non ci stava! Questo fu l'ultimo combattimento di Paolo!

In quel  lungo periodo di permanenza ,avevo presentato a Paolo una dottoressa  nostra amica che lavorava per una ONG , la Dott.ssa Arisa Kalapang . Fu amore a prima vista e Paolo si fidanzo' con questa bellissima ragazza, ma che in  seguito lascio' senza una apparente motivazione... Credo che Paolo avesse paura a legarsi e ancor piu' a formare una famiglia, perche' sapeva che sopra la testa aveva una spada di Damocle !!! E' difficile potersi immedesimare nella sua situazione... noi ci lamentiamo sempre di questo e di quello... non siamo mai contenti .. ma... la storia  di Paolo dovrebbe farci invece riflettere e dovremmo confrontarci con lui... sicuramente ci lamenteremmo di meno e ci godremmo di piu' la vita! Negli anni a venire ci incontrammo piu' volte, ma  ad aprile del 2006 mi disse che il suo male era tornato , adesso confidava nel “raggio mirato” e mi disse che si sarebbe sottoposto a questo particolare intervento, non appena lo avrebbero chiamato ! Seppi da lui a luglio che tutto era andato per il meglio ed era fuori pericolo... Non so perche'... ma ero convinto che Paolo fosse protetto da una specie di Barraka (sorta di invulnerabilita' tipo Achille) e che sarebbe sempre sopravvissuto al suo male... ma mi sbagliavo purtroppo .. perché il suo male non lo perdono' !!!

A settembre venne a casa mia a Milano con Ale Corbetta un amico e compagno di allenamenti negli ultimi anni di Paolo... che passo' a Phuket , spendeva la' le sue sudate vacanze! Ale voleva farci un intervista... si parlava di Muay thai tanto per cambiare... mangiammo insieme a casa mia ed entrambi apprezzarono la cucina di mia moglie Jit , si parlo' a lungo e Ale ci chiese il nostro parere di esperti e veterani di Thailandia... Poi a ottobre ci siamo sentiti e nulla di preoccupante emerse... fino al 15 novembre... quando il mio telefono squillo'... Vidi che la chiamata proveniva dal cellulare di Paolo, ma stranamente mi parlava il fratello... e mi disse che Paolo era ricoverato all'ospedale e aveva i giorni contati.. Rimasi come nel limbo... non riuscivo a capacitarmi... le parole :  'crisi respiratoria' 'morfina' 'non muove piu' le gambe'… mi ronzavano nella testa come in un brutto sogno ... Volevo partire immediatamente per Rovereto, ma il fratello mi disse che Paolo ormai non era piu' in  condizione di ricevere amici e che era meglio non andare! E cosi', quando pochi giorni dopo mori'.... avvertii via e-mail e telefonai a tutti quelli che lo avevano conosciuto e partimmo io , mia moglie Jit e Gianluca Chiloiro… un maestro di Cantu' che conosceva Paolo e ci teneva tanto ad andare , ci veni' a prendere a Milano e ci porto' a Volano, il paese natale di Paolo!

 

Salimmo a casa sua... Paolo era nella stanza che avevamo condiviso quando mi ospito' nel 2001 ... al suo fianco c'era la  madre... affranta... lui era adagiato nel suo letto e sembrava che  dormisse... Era vestito con la sua vecchia tuta da muay thai azzurra con le strisce gialle.. che lo aveva seguito in tutta la sua carriera agonistica e in tante avventure oltre mare. Tirai fuori dalla tasca  uno dei miei due prajat , che avevo portato durante i combattimenti in  Thailandia e dove avevo cucito una vecchia medaglia di bronzo che mi dono' un maestro Thai dopo un incontro. Sulla medaglia c'erano raffigurati in rilievo 2 thaiboxer che si affrontavano e sul retro c'era scritto 'Muay-Thai national sport in Thailand' e un Thaiboxer in posizione Ram Muay. Con il permesso del fratello, lo infilai  nella tasca della tuta di Paolo... e pensai che se c'era qualcuno che si meritava veramente la medaglia, quello era proprio lui... il grande Paolo. Gli strinsi con tutte e due le mie mani le sue e poi lasciai la stanza in punta di piedi ... dentro di me pensavo : 'non fare rumore...  sta riposando un guerriero' !!! Quando noi amici intimi e parenti  uscimmo da casa sua e ci incamminammo seguendo il feretro ... ricordo che la via divento' un fiume umano e tutta la valle si uni' ... uscendo dalla chiesa poi... c'era una marea di gente dappertutto ! Al cimitero incontrai Roberto Boschi... l'energia cupa era palpabile... mentre tornammo a casa di Paolo .. riuscii a fare un paio di battute scherzose con Roberto, per sdrammatizzare un poco l'evento... e gli strappai un  sorriso ricordando insieme il viaggio in Thailandia del 1999-2000 !!!  Salimmo a casa , abbracciammo i parenti di Paolo e li salutammo,  tornando poi verso Milano con il cuore spezzato !

Paolo mi manca  tantissimo... ho perso un grande amico... un fratello !!!

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