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PRESIDENTE DELLA WTKA International, UNA DELLE ULTIME ORGANIZZAZIONI NATE E CHE NEL GIRO DI POCHI ANNI E’ DIVENUTA UNA DELLE PIU’ GRANDI AL MONDO… CON UN TORNEO MONDIALE OPEN CHE SI AVVIA AD ESSERE IL PIU’ GRANDE ED IL MEGLIO ORGANIZZATO CHE SI SIA MAI VISTO IN ASSOLUTO… NON POTEVAMO NON DEDICARGLI UN INTERVISTA SULLA NOSTRA WEB-RIVISTA SPECIALIZZATA…

Intervista al Presidente WTKA Michele Panfietti

Di: Franco Piccirilli
(foto di repertorio)

    

Franco Piccirilli: BUON GIORNO PRESIDENTE, GRAZIE PER LA DISPONIBILITA’ RICEVUTA A QUESTA INTERVISTA

Michele Panfietti: Buon giorno… e grazie a voi per l’interesse.

    

Franco Piccirilli: LA CURIOSITA' PER CONOSCERE QUALCOSA DI PIU' SULLA WTKA E' MOLTA… E NEGLI ULTIMI TEMPI NEL MONDO MARZIALE SI SENTE SPESSO PARLARE DI VOI. INIZIAMO DUNQUE DAL PRINCIPIO: QUANDO HA DECISO DI FONDARE LA WTKA?

Michele Panfietti: La WTKA ho deciso di fondarla 5 anni fa dopo aver organizzato decine di eventi sportivi relativi alle arti marziali e agli sport da combattimento, alcuni campionati del mondo professionistici di Kickboxing, dei campionati italiani di Semi Contact e Light organizzati praticamente con tutte le Federazioni allora esistenti e poi ancora diversi titoli italiani professionistici di pugilato, degli intercontinentali e anche un mondiale trasmesso in mondovisione. E poi fiere del fitness, serate a tema sulle arti marziali e soprattutto tre grandi campionati del mondo  per la WKA, la WAKO e la WKO dove mi sono fatto definitivamente le ossa per organizzare questo tipo di eventi dove intervengono migliaia di persone e che necessitano davvero di un’ esperienza ed una preparazione particolare. In realtà però, ho avuto modo di crescere organizzando anche e soprattutto eventi musicali di grande rilievo, dove complessivamente ho avuto mezzo milione di spettatori ed alcune manifestazioni televisive… e questo mi ha permesso di confrontarmi con un mondo molto diverso dal nostro, dove la professionalità è d'obbligo ed ho cercato di trasmettere quello che ho imparato da questi settori a quello delle arti marziali… che sono la mia grande passione.

Franco Piccirilli: PERCHE' HA DECISO DI FONDARE LA WTKA E NON HA PROSEGUITO NELL' ORGANIZZARE CON SUCCESSO, GLI EVENTI CHE CI HA ENUNCIATO?

Michele Panfietti: E' una cosa che è sorta spontanea ed è cresciuta nel tempo pian piano e quasi senza accorgermene, organizzare in effetti è la passione della mia vita, ci metto l'anima e tutto me stesso. Mi piace veramente altrimenti solo un pazzo potrebbe fare un lavoro cosi duro, stressante, massacrante. Però mi ero stancato di dover lavorare per gli altri, sottostare a regole e principi che non condividevo, che non sentivo miei… e allora dopo tantissimi anni di gavetta, non appena ho sentito dentro di me la forza e la consapevolezza che ero maturato e che soprattutto avevo qualcosa da esprimere… mi sono buttato in questo che apparentemente sembrava o poteva sembrare un progetto folle. E' andata bene, anche se all'inizio i sacrifici sono stati enormi.

    

Franco Piccirilli: PERO' NON HA FONDATO UN ALTRA FEDERAZIONE TRADIZIONALE O COPIATO LE ALTRE REALTA'… LA WTKA CI SEMBRA INFATTI, QUALCOSA DI DIVERSO…

Michele Panfietti: Si, e questa è la parte più bella, perchè in un certo senso l'ho fatta a mia immagine e somiglianza… come era normale che fosse, in fondo avevo smesso di organizzare per le altre federazioni proprio per questa ragione… perchè non mi riconoscevo in certi loro principi. Ogni Federazione, società, azienda etc. in ogni campo è sempre l'espressione della persona che l'ha creata e la dirige, ed io avevo ormai bisogno di esprimere quelli che erano i miei valori, le mie idee, i miei sentimenti e non seguire più quelle degli altri. Non ne potevo più di compromessi, di sotterfugi, di piccolezze. Volevo un mezzo per esprimere la mia creatività… dove applicare i miei principi. WTKA in fondo è in parte lo specchio di quello che sono ed in cui credo. Non ho fatto fatica da questo punto di vista, anzi è stata una vera e propria gioia perchè vi ho trasmesso quello in cui credo fermamente e come sempre quando i sentimenti sono genuini… le fondamenta sono forti.

Franco Piccirilli: COS'E' CHE TI DAVA VERAMENTE FASTIDIO E NEL QUALE NON TI RICONOSCEVI NELLE TANTE ALTRE REALTA' DOVE HAI LAVORATO?

Michele Panfietti: Praticamente tutto. Non c'era nulla nel quale mi riconoscessi. Non è mancanza di riconoscenza verso chi mi ha dato l'opportunità di organizzare e fare esperienza… tutt'altro, se non avessi maturato queste esperienze la WTKA non esisterebbe, ma come ti dicevo le Federazioni, le organizzazioni in generale esprimono i valori delle persone che le dirigono perchè chiaramente ci mettono le proprie idee, i propri principi ed io non mi ci sono mai veramente riconosciuto. Non l'ho mai sentite nelle mie corde, non mi sono mai piaciute veramente… sia per quanto riguarda l'organizzazione sportiva, cioè la maniera nella quale erano strutturate in maniera piramidale, burocratica, farraginosa, sia soprattutto sotto il profilo umano… lontane dalle persone, volte a consolidare un potere fine a se stesso, prive di umanità, calore, rispetto ed amicizia… una parola che per me significa tutto.

    

Franco Piccirilli: WTKA… IN EFFETTI A SENTIRE TANTI DEI SUOI ENTUSIASTI AFFILIATI… PIU' CHE UNA FEDERAZIONE, SEMBRA SIA UN GRANDE GRUPPO DI AMICI.

Michele Panfietti: Si è proprio così, e la soddisfazione più grande è vedere che tante, tantissime altre persone hanno i tuoi stessi valori, i tuoi stessi principi. È bellissimo vedere che questi stessi principi applicati alla WTKA non ti appartengono più e sono diventati un sogno condiviso. È una soddisfazione grandissima, vuol dire che la WTKA ha maturato una sua conformazione ben precisa, che ha una sua anima che vive di vita propria, in cui tanti ormai si riconoscono e credono fermamente. Ormai si, possiamo dire di essere una realtà consolidata e poi noi più che una Federazione siamo appunto un'associazione con simpatizzanti ed affiliati in Italia e nel mondo. È un nuovo concetto dello stare insieme, un concetto moderno… fatto più di rapporti umani che di pezzi di carta e contratti e fino a che vigerà questo spirito… non ci sono traguardi che non potremo raggiungere.

Franco Piccirilli: UNA BELLA REALTA' NON C'E' CHE DIRE, ANCHE SOTTO IL PROFILO NUMERICO, MI PARE...

Michele Panfietti: Si, non è più un segreto per nessuno che siamo la prima organizzazione open al mondo con 138 paesi affiliati e organizziamo il più grande Campionato che esista al mondo denominato: MARATONA DELLE ARTI MARZIALI. E oramai la nostra caratura internazionale è sancita anche da tre intercontinentali che organizziamo appunto rispettivamente in America Latina, Asia e Africa. Ma questo non è che una conseguenza dei valori e della struttura organizzativa che abbiamo e che non è stata creata a caso, tutt'altro.

    

Franco Piccirilli: COSA VUOL DIRE?

Michele Panfietti: Che nella vita nulla avviene per caso, tutto è frutto di quello che siamo, di quello che facciamo, di quello in cui crediamo. Le cose non capitano mai così, frutto della casualità… Io sono un profondo convinto, convintissimo assertore che noi siamo padroni del nostro destino e ad ogni nostra azione corrisponde una reazione, sta a noi dare un significato alle cose. Nella WTKA ad esempio da subito, proprio per aver militato in altre Federazioni mondiali e avendone annusato l'aria, ho deciso di non far pagare le royalty a nessun paese affinchè tutti fossero uguali di fatto e non solo a parole, affinchè non esistessero paesi di serie A o di serie B, affinchè non ci fosse una disparità di trattamenti determinati dalla capacità economica che poi si riflette inevitabilmente negli atteggiamenti verso le persone e soprattutto verso gli atleti. E questa che poteva sembrare una scelta azzardata ed economicamente difficile… si è invece rivelata essere quanto di più azzeccato si potesse fare e che rispecchia fortemente i miei valori umani e sportivi.

    

Franco Piccirilli: ANCHE L'ARBITRAGGIO CI SEMBRA DAVVERO IMPOSTATO SU ALTRE BASI RISPETTO ALLE ALTRE GRANDI FEDERAZIONI.

Michele Panfietti: Guarda, tocchi un nodo essenziale. L'arbitraggio rappresenta le fondamenta di qualsiasi Federazione e soprattutto nelle arti marziali dove spesso e volentieri i giudici sono anche maestri ed io l'ho sempre saputo ed ho focalizzato molte delle mie energie in questo settore, avendo cura di scegliere le persone giuste. Debbo dire che nel settore arbitrale, scusa se ti sembrerò immodesto, ma ho fatto davvero un capolavoro e gran parte del successo della WTKA nasce proprio da li, perchè se dal punto di vista professionale chiaramente possiamo migliorare sempre, come in tutti i settori della Federazione, quale quello organizzativo, dirigenziale etc., sotto il profilo morale possiamo davvero andarne fieri.

    

Franco Piccirilli: QUALE SONO PER TE LE RAGIONI DEL SUCCESSO DEL CORPO ARBITRALE WTKA?

Michele Panfietti: Le ragioni sono molte, in primis quella che ti ho enunciato prima e cioè la scelta di non far pagare le royalty ai vari paesi. In questo modo ho scelto di non dover privilegiare qualcuno rispetto ad un altro, ho scelto di mettere tutti sullo stesso piano come del resto faccio sempre anche nella vita sul piano umano e questo non poteva non riflettersi positivamente anche sull'arbitraggio e cosi è stato, e poi anche e soprattutto proprio per il valore stesso che io attribuisco a questo ruolo, che in WTKA non è secondo a nessuno.

Gli arbitri per me sono dei veri e propri sacerdoti di anime e quando gli viene data totale e assoluta fiducia come faccio io, quando sono lasciati totalmente liberi di essere se stessi, privi di qualsivoglia indicazione, avviene un miracolo: il tatami trascende i confini dello sport e diventa luogo dell'anima. E' una danza cosmica dove le anime più che le tecniche sono assolute protagoniste, e in un siffatto contesto non esiste il sotterfugio, la piccolezza, perchè le anime delle persone sono grandi! L'errore certo persiste… perchè siamo umani, ma rientra nello scibile e nella fallibilità della nostra natura, ma è sempre frutto della buona fede e le persone lo accettano di buon grado, consapevoli dei nostri limiti. Se debbo essere orgoglioso di qualcosa nella WTKA, è vedere che l'applicazione dei principi di assoluta libertà e rispetto, che sono i due cardini della filosofia open che mi contraddistinguono, visto che l'ho creata io, portano a frutti meravigliosi. Sono estremamente orgoglioso degli arbitri WTKA per me i migliori del mondo perchè appunto sacerdoti di anime e valori condivisi.

    

Franco Piccirilli: QUESTA ATTENZIONE COSI' GRANDE AI VALORI… LEI PENSA CHE SI RIFLETTA POSITIVAMENTE ANCHE SUL TORNEO?

Michele Panfietti: Certo, è una delle ragioni principali del nostro successo insieme all'organizzazione, alla cura dei dettagli, alla centralità che diamo alle persone. Quando sai di andare ad un Campionato del Mondo nel quale i risultati sono già falsati in partenza, è chiaro che l'attitudine delle persone non è delle migliori. Da noi invece si respira un'aria di serenità e festa proprio per questa ragione, perchè tutto è verità. Lasciamelo dire: “viva la WTKA” e “viva tutto il settore arbitrale WTKA” queste persone straordinarie che si sacrificano e mettono tutte se stesse sul campo di gara con un entusiasmo ed una passione commovente.

    

Franco Piccirilli: DUNQUE I SUOI SEGRETI E QUELLO DELLA WTKA SE COSI' SI PUO DIRE… SONO IL SETTORE ARBITRALE E LA CURA ORGANIZZATIVA.

Michele Panfietti: Io sono davvero malato per il perfezionismo e  la cura dei dettagli affinchè tutto venga bene, ne sanno qualcosa Cristiano, Carlo e la Angela… che mi sopportano a stento quando si avvicina il momento critico del mondiale e si tratta di spulciare ogni più piccolo dettaglio, volto alla ricerca della perfezione. É uno sforzo continuo al quale non si perviene mai chiaramente, ma per me è una vera e propria malattia. Non riuscirei mai a fare manifestazioni o spettacoli come se ne vedono spesso in giro approssimativi, privi di una minima cura della coreografia del dettaglio, mi vergognerei, mi sentirei a disagio io stesso.

     

Non so, per me è una vera e propria vocazione, mi ritrovo a lavorare anche di notte e in qualsiasi momento della giornata, vado in giro con una penna per prendere appunti, ispirazioni, mi piace pensare alla manifestazione, sviscerarla nei più piccoli dettagli, creare sempre nuove cose da offrire alle persone e quando una manifestazione riesce, per me è una soddisfazione incredibile, impagabile. Non riuscirei mai ad offrire una manifestazione che prima di tutto non piaccia a me stesso, e non risponda a quelli che sono i miei standard qualitativi… che in effetti sono molto alti. Il mio segreto in fondo è semplice: organizzo prima di tutto per me stesso, mi immedesimo con gli altri e penso come mi piacerebbe essere trattato io… come, piacerebbe a me un evento… sperando che poi piaccia anche agli altri e per ora sono stato fortunato ed è andata sempre bene. Le persone non sono stupide e si rendono conto quando c'è della passione, del lavoro, dell'impegno in quello che si fa e sono molto più generose di quel che si creda, e te lo riconoscono, e noi dobbiamo davvero ringraziarne molte, troppe, senza le quali la WTKA non sarebbe quello che in effetti è ora: una famiglia allargata, un gruppo di amici che cresce sempre più in Italia e nel mondo.

    

Franco Piccirilli: QUALI SONO I PROGETTI PER IL FUTURO?

Michele Panfietti: Il futuro è foriero di tanti nuovi progetti, di tante idee.  Io poi sono una ciminiera in continua ebollizione, devo trattenermi perchè ho sempre nuovi traguardi, nuove mete da raggiungere sulle quali mi piace confrontarmi. Ma le energie sono quelle che sono e rischio di ingolfare come spesso accade la nostra struttura… con buona pace di Cristiano che non ne può più e a stento cerca di trattenermi, anche perchè poi ahimè la parte realizzativa gli tocca quasi per intero a lui!!! MISS Mondo Arti Marziali è una novità di quest'anno che, ancor prima di uscire, già ci viene copiata da altre Federazioni. Ma si sa… l'originale è sempre il migliore e poi un infinità di altri eventi e di idee a cui sto lavorando per esempio il FILM REALITY sui Campionati del Mondo, un'idea unica innovativa e che sicuramente ci copieranno a breve... e che farà scalpore, al quale abbiamo già iniziato a lavorare e che verte su otto campioni di otto stili diversi provenienti da otto paesi tra i più disparati per far conoscere non solo le tecniche ed i sacrifici per raggiungere l'eccellenza, ma anche e soprattutto i valori che sono alla base delle arti marziali e si riflettono nella vita quotidiana di ciascuno di noi. Sarà un grande successo e poi una marea di nuovi progetti e novità che non voglio raccontare per lasciare l'effetto sorpresa. In effetti il mio problema è quello di trattenermi, sono un creativo, mi piace sperimentare sempre nuove cose… imbarcarmi in nuovi progetti ed avventure. E il mio problema semmai è quello di darmi una calmata, ma è dura.

    

Franco Piccirilli: PER QUANTO RIGUARDA LA MARATONA DELLE ARTI MARZIALI COSA PUOI DIRCI?

Michele Panfietti: Cosa vuoi che ti dica, ad oggi è già il più grande torneo del mondo ma per me questo dato di per se stesso non significa nulla,  l'ambizione è molto più grande ed è quella di farne uno degli eventi sportivi più importanti del mondo a prescindere dalle arti marziali al pari di qualsiasi altro sport. E solo quando ci sarò riuscito potrò dirmi soddisfatto, forse, fino ad allora continuerò a lottare perchè i valori delle arti marziali escano dai ristretti confini nei quali sono tristemente relegati...è la mia mission impossible per il futuro. Ormai in fondo la WTKA è cosa fatta, una realtà solida e strutturata e il nostro torneo come detto è il più grande del mondo, gli stimoli stanno venendo meno per me che ho sempre bisogno di nuove sfide per cui mi voglio levare anche questa soddisfazione e vedere se riuscirò in questa impresa titanica, che di per se stessa sembra un pochino ambiziosetta. Del resto anche creare la WTKA poteva sembrarlo.... Nella vita se si crede ciecamente in quello che si fa, se si hanno dei traguardi  da realizzare che ci appartengono veramente, come dice Choelo che mi piace citare spesso, l'universo cospira perchè i tuoi sogni si realizzino: basta crederci e applicarsi tenacemente. Per farlo però abbiamo bisogno degli altri che condividono i nostri stessi valori e di un simbolo: e questo simbolo per me è la Maratona delle Arti Marziali.

Non è un caso che il torneo da quest'anno si sia chiamato così: è il mio credo, la mia fede, il mio progetto per il futuro, la mia scommessa più grande..... Solo così, solo con la Maratona Marziale riusciremo a squarciare il velo dell'indifferenza nella quale ci hanno relegato i media. D'altro canto non ci sono riuscite e non ci riusciranno mai le Olimpiadi: il Judo e il Taekwondo sono presenti da decine di anni inutilmente e al di la del valore sportivo che è comunque enorme ed assoluto, non serviranno a farci uscire dal limbo mediatico nel quale siamo tristemente ridotti e a nulla serviranno l'ingresso eventuale del Karate o di altre arti marziali a questo scopo.
Il valore sportivo delle Olimpiadi ovviamente non si discute, è quanto di più alto possa esistere: ogni vittoria ci da una grande commozione, ma la promozione delle arti marziali e la conoscenza dei suoi valori è un vero fallimento da questo punto di vista. Le televisioni hanno bisogno di spettacolo, di innovazione, di allegria, festa, colore, non sarà certo con il grigiore di avvenimenti ufficiali che l'otterremmo, ma solamente con un evento simile alla Maratona dove migliaia di persone partecipano le une al fianco delle altre senza barriere e senza confini in un clima di festa, di serenità, di allegria! Solo così potremo ottenere che una manifestazione di arti marziali ed i suoi valori siano conosciuti da tutti come lo è appunto la Maratona di New York, e come lo sarà la MARATONA MARZIALE.

    

Franco Piccirilli: GRAZIE PER QUESTA INTERVISTA PRESIDENTE, ALLA PROSSIMA.

Michele Panfietti: Grazie a voi, ciao.

      

ECCOVI UNA VIDEO-PRESENTAZIONE DELLA MARATONA MARZIALE video


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