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KickBoxing, Muay Thai, Savate, Shoot Boxe

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Avviato un progetto collaborativo Italia-Germania per eventi di Muay Thai, ad opera di Diego Calzolari (D.T.N. fikb) tramite saldi contatti stabiliti dall’allievo Francesco Cerrigone, che vi si è occasionalmente stabilito per lavoro. La vita spesso li separa, ma la passione li unisce e le nuove esperienze non possono che rafforzare i legami con il proprio Maestro ed altrettanto spesso fanno nascere nuovi e lusinghieri progetti di espansione promozionale. Ci sembra questo il caso… e ce ne parla proprio Diego, aiutandosi con una intervista al suo rappresentante temporaneo in Germania: Francesco Cerrigone.

Inizio collaborativo tra Italia - Germania

Di: Diego Calzolari

Purtroppo e/o per fortuna, gli impegni di palestra e di settore Muay Thai federale, divengono talmente tanti che sempre più spesso mi vedo rammaricato nel dover dare “mancata disponibilità” a seminari e stage sul territorio nazionale e non potendomi sdoppiare, pur anche a rinunciare di poter fare angolo ai miei atleti, che vivo come fratelli e figli e per cui cerco di curarmeli in tutto e per tutto ogni giorno e la cosa è reciproca… attualmente e nonostante la mia onnipresenza ai loro allenamenti, sono cosciente di essere mancante sotto alcuni  loro aspetti personali, mi scuso… ma faccio l’impossibile. Seguire quaranta agonisti in palestra, senza tralasciare gli impegni federali, diventa molto dura… è un po’ come essere uno chef di un ristorante a dieci posti, egli non potrà esprimersi  ugualmente con ogni degustatore se portato in una mensa pubblica. MA CERCHERA’ COMUNQUE DI DARE IL MEGLIO DI SE! Tutto ciò per far capire quanto vorrei sempre essere con loro fisicamente (col cuore lo sono sempre e comunque!) quando pervengo improvvisi appuntamenti agonistici dopo altri accordi inderogabili e già presi per stage o attività federale, a cui non ho il coraggio di tirarmi indietro per il fatto che è stato speso tempo e denaro da parte dei promoter per la buona riuscita dell’evento! La fortuna allora… è nell’essere affiancato da atleti ed istruttori responsabili, che riescono a fare le mie veci quando non mi è possibile presenziare… questi pochi allievi sono i soli ad aver ricevuto il mio battesimo di fedeltà scolastica con la cerimonia del WAI KHRUU, ricevendo la mia buona fortuna attraverso il dono della personale corona magica, il Mongkol…. uno di questi pochi è FRANCESCO CERRIGONE!

Francesco, nonostante i pochi incontri ha sempre fatto grandi performance agonistiche guadagnandosi con sudore il posto in nazionale per i mondiali a Bangkok del 2006 e perdendo degnamente ai punti contro Armen Petrosian a Trieste come primo debutto in classe B. Passati due anni e mezzo da quell’ultimo evento nel quale si è trasferito per lavoro in Germania, è tornato ed ha subito svolto una grande performance degna di lui, lo scorso 25 settembre a Mantova, vincendo un match propostogli in classe C (visto il mancato allenamento ed il lungo tempo di lontananza dal ring) ed è ora pronto per riguadagnarsi il suo posto in nazionale e ad accettare interessanti sfide!

  

Ma in Germania col suo carattere non è di certo stato con le mani in mano, ha svolto un importante ruolo come ponte con i contatti locali, iniziando a farsi conoscere nel locale come ottimo atleta ed insegnante e come è tornato, ha subito portato frutti maturi… grazie a lui infatti, ecco che iniziano gli scambi di atleti con le organizzazioni tedesche! Infatti, lo scorso primo week end di novembre, mentre ero impegnato negli stage in Puglia, tre miei atleti, Luca Tagliarino, Angelo Campoli e lo stesso Francesco Cerrigone… che aveva anche il ruolo di coach, nelle mie vesti, proprio in Germania o più dettagliatamente ad Herborn (Provincia di Essen, dislocato nel distretto regionale di Francoforte)…. Ma  facciamoci raccontare da lui la grande avventura!

INTERVISTA A FRANCESCO CERRIGONE

Diego Calzolari: Francesco dove si sarebbe svolta la manifestazione in cui grazie a te sareste andati a “tastare il terreno” in un primo gala di Muay Thai?

Francesco Cerrigone: Ciao Maestro, sono davvero contento di poter essere d’aiuto alla divulgazione della Muay Thai che è parte fondamentale anche della mia vita! La manifestazione si è svolta a Burger – Haus (che in Italia sarebbe altresì noto come la sala congressi del municipio, al suo interno infatti vi era un palco teatrale, ma in quell’occasione vi era stato allestito il ring con i vari tavoli della giuria e le sedie ordinate per fila a ridosso e su tutta la platea) e l’inizio era programmato per le ore 19:00 dell’ 01.11.2008 ma come al solito, in questo i tedeschi non differiscono per niente da noi “confusionari” Italiani, il galà ha avuto inizio verso le 19:30 – 19:45.

Diego Calzolari: Raccontaci un po’ dell’organizzazione del viaggio, il primo nel quale hai guidato gli atleti della mia squadra di cui tu sei pilastro!

Francesco Cerrigone: Partenza da Sesto San Giovanni di fronte alla DE GYM, la nostra palestra, programmata per le ore 12:00. Ma per diversi motivi quali impegni lavorativi abbiamo “levato le tende” per la volta della Germania intorno alle 13:00. Viaggio piuttosto travagliato già dal principio, clima disastroso, pioggia e in Svizzera addirittura neve con conseguenti rallentamenti. La situazione non è migliorata moltissimo nemmeno quando abbiamo oltrepassato il valico naturale del San Gottardo, il quale ha si da un lato giovato in quanto la neve ha smesso di cadere ma ha fatto si che quella dannatissima pioggerellina ci accompagnasse fino a destinazione.Destinazione, prevista per le ore 20:00 ma invece… clamorosamente slittata alle 23:00. Inizia quindi la nostra breve ma intensa visita nei posti che fino a qualche mese fa frequentavo quotidianamente. Ore 23:00 del 31-11-2008. Abbiamo appuntamento con Patrick Schott, , che ci accoglie nella nuova sede della “Asian Sport” di Dillenburg. Ero commosso, erano quasi 6 mesi che non vedevo un mio carissimo amico con il quale ho condiviso moltissime esperienze di vita, ci allenavamo insieme con frequenza, 3 volte alla settimana e proprio l’anno scorso ebbi l’onore di fare, insieme a lui, da coach ai suoi ragazzi.

Diego Calzolari: Chi è questo Patrick?

Francesco Cerrigone: Patrick è un ragazzo di quasi 30 anni, definirlo un semplice appassionato di arti marziali è, a mio modesto parere, riduttivo in quanto come buona parte di noi svolge la sua attività professionale di ufficio (è un ingegnere meccanico) per 8 ore e la sera gestisce sotto il parere del suo amico/maestro Michael Kleidschmidt  i corsi di MUAY THAI del team “ASIAN SPORT” di Dillenburg.Patrick è un tutto fare ha 2 passioni principali la MUAY THAI ed il Motocross. Purtroppo un infortunio al collo con conseguente operazione chirurgica gli ha negato la possibilità di calcare ancora per una volta il ring. Prima di allora Patrick combatteva nei 72 Kg. ed al suo attivo ha più di 25 match disputati in diverse categorie. Ci incontrammo nella palestra dove lui insegnava ASIAN Sport DILLENBURG, vi fu subito un grosso feeling, abbiamo sempre collaborato allenandoci con rispetto reciproco. Stampammo insieme ad un altro nostro amico-collaboratore, Thorsten Weidner, i flyer da appendere e lasciare come pubblicità. Insieme al suo supporto iniziammo la collaborazione nell’insegnamento alternandoci in 2 sedi. La 1° in quel dell ASIAN SPORT di Dillenburg e la seconda in quel della Sport Halle di Walmenroth (struttura ove il nostro amico-collaboratore Thorsten Weidner insegna Taek Won Do). Curiosità?  Gli chiesi se per caso conosceva il mio maestro Diego Calzolari e lui mi rispose che lo conosceva grazie ad un match contro un Thai di nome Kaoponlek…

  

Diego Calzolari: Interessante Francesco raccontaci cosa è accaduto dopo il vostro arrivo:

Francesco Cerrigone: Purtroppo Io e Luca non combatteremo causa ad un susseguirsi di defezioni ed infortuni vari. Anche Angelo sembra a rischio, ma per lui viene trovato subito un sostituto che pur facendo declassare il match ha comunque consentito di non vanificare gli sforzi fatti fino adesso. Patrick ci accoglie con un sacco di cheeseburger in mano in quanto sono le 23 passate e di ristoranti aperti nei paraggi nemmeno l’ombra e dobbiamo ancora prendere le camere. Ci dirigiamo verso l’hotel insieme a lui chiacchierando del più e del meno e cosa salta fuori? Patrick ed i suoi ragazzi sono stati di recente a Breda nella palestra di un certo “Ramon the DIAMOND Dekker”… Ma la cosa spettacolare che mi ha commosso ulteriormente è stato che Patrick ha esaudito uno dei miei sogni ovvero avere un pantaloncino della leggenda con tanto di dedica e autografo, una sciocchezza che però per me significa moltissimo. Arriviamo dunque in hotel, hotel pulito 4 posti pagati per 2 notti e con tanto di colazione inclusa. La sistemazione non è di certo da grand Hotel Principe di Savoia ma è comunque curato e pulito e ogni camera è dotata di mini bar, televisione e di bagno. Ci congediamo con Patrcik stremati dal viaggio ci rilassiamo in camera, doccia due parole e via nanna, la mattina abbiamo la svegli alle 10 e dobbiamo essere riposati la giornata sarà davvero lunghissima.

Sveglia alle 10:00 colazione e via alla volta della nuova sede della  Asian Sport dove c’è Patrick ad attenderci, Luca, il nostro “fratello” Giordano Martino ed il campione Angelino sono impazienti e scalpitanti di muoversi in terra tedesca, Angelo deve fare un allenamento leggero perché la sera ha il match e il sottoscritto e Martino dobbiamo provare una dimostrazione di Muay Thai tradizionale… essendomi saltato il match viene gentilmente richiestaci dall’organizzazione, sapendo che la nostra scuola ne è studiosa esperta! Ci cambiamo e sembra che il nostro piccolo gruppetto abbia da subito preso una certa nota positiva in tutta questa esperienza, Luca fa subito amicizia con Patrick (ostacoli linguistici a parte) e i 2 iniziano ad allenarsi insieme e a lavorare con i Pads nelle più disparate tecniche. Io e Martino ci scaldiamo e proviamo fino alla nausea la dimostrazione! Angelo, l’unico al quale non è saltato il match, si allena con perizia senza affaticarsi ma solo per sciogliere i muscoli contratti lungo il viaggio. Si conclude l’allenamento con una sana doccia condita da un sano mix di quisquilie demenziali degne del più alto segno di convivialità offertoci.

  

 Ore 13:00 pranziamo soli in un ristorante cinese di mia conoscenza con menù a buffet (categoria medio alta) bevanda inclusa a € 12,00. Angelino ha mangiato solo riso in bianco però.  Torniamo in Hotel per ristorarci dormiamo fino alle 15:45 ed alle 16:00 abbiamo il primo check all’interno del palazzetto che dista solo 100 metri dal nostro hotel! Si arriva dunque nel palazzetto dove immediatamente ad Angelo gli viene effettuata la visita rituale di controllo. Vengono visionati i certificati medici e infine viene misurato il peso. Subito dopo ci viene assegnato lo spogliatoio, chiaramente questo in condivisione con altre scuole.    Ci viene ribadito che io e Martino saremo i primi ad “inaugurare” la serata. Quindi ci viene da pensare che non siamo solo uno “scomodo” di più da piazzare dentro i tempi morti di una pausa.  La cosa davvero sopra le righe è stato il fatto che tutti erano davvero interessati al nostro “gruppetto”, rotto il ghiaccio iniziale con le classiche “facce dure” abbiamo trovato una discreta schiera di sorrisi consensuali e di persone molto disponibili e rispettose. Quindi Martino Giordano insieme al sottoscritto calcano per primi il ring di Herborn, la dimostrazione non penso di poterla giudicare, in quanto non vorrei arrogarmi diritti che non mi competono, il mio maestro sei tu Diego e quindi sai tu se siamo stati bravi o meno. Posso solo dire che tra le persone che ho diciamo “incrociato” lungo i corridoi mi è sembrato di cogliere un discreto entusiasmo. Angelino combatterà per 8° e siamo tornati negli spogliatoi.

  

Penso che Angelino mi abbia dato per l’ennesima volta un grande insegnamento. Non solo non ha esitato nell’accettare questa esperienza, non solo ha accettato tutto incondizionatamente senza il SUO Maestro che gli faceva da angolo e comunque lontano da casa, ma il bello è che non era nemmeno agitato. Solo una grande concentrazione. Queste parole riassumono davvero ciò che penso. Penso che io ho davvero molto da imparare da lui e da tutto il mio team. Il match è storia, o meglio non ha avuto storia, avversario più pesante, si è presentato anche con un paratibie in quanto aveva una tibia in disordine, ma è stato in costante balia di un Angelo che in qual modo per motivi “alimentari” (il cibo tedesco se non si è abituati può essere davvero letale) ha reso il 30% di quello che ha reso sul ring di Como all’ultimo match. Per dovere di cronaca ricordo che il nostro portacolori ha sfiorato il KO secco alla 1° ripresa facendo contare l’avversario con pesanti pugni. Mike Hamman, così si chiamava il suo contender (ragazzo molto umile e molto simpatico e che peraltro conoscevo di già)  è stato conteggiato e salvato dal gong alla fine della 1° ripresa. Angelo vince dunque ai punti, dopo 3 riprese di autentico galoppo. E’ festa, festa grande, le foto parlano da sole! Non abbiamo sentito un solo fischio nei nostri riguardi solo un grande fair play da parte di tutti. Grande affetto mostratoci nei nostri confronti da tutto il team di ASIAN SPORT. Vinto, mani al cielo e applausi e complimenti per un team che riflette quanto di buono il suo MASTER, Diego Calzolari ha fatto. Il team Calzolari ha vinto anche in Germania la mia soddisfazione più grande è stata proprio dimostrare a tutte le persone che ho conosciuto in terra teutonica che in Italia la Muay Thai è una disciplina importante e che la nostra dedizione si scosta moltissimo dai mille esempi di maestri o presunti tali che improvvisano allegramente senza conoscere. Ma soprattutto e questo lo sai, la mia Muay Thai in Italia si chiama DE GYM e la DE GYM sei tu MASTER.

Diego Calzolari: Grazie mille Francesco per le tue parole, tieni a presentarci altre persone che hai conosciuto in Germania?

Francesco Cerrigone: Si, oltre a Patrick di cui ho già ampiamente parlato ci sono:

Michael Kledischmidt è l’organizzatore dell’evento ed è colui con il quale abbiamo avuto a che fare per la contrattazione dei vari cachet. Anch’egli ex-combattente, ha disputato molti match di Muay Thai e da diversi anni si dedica al solo insegnamento.

Thosten Weidner è stato colui che mi ha dato insieme a Patrick l’opportunità di insegnare MUAY THAI o perlomeno di potere collaborare all’interno di una struttura pubblica. In Germania esistono una sorta di “Sport Club” i quali con una cifra forfettaria si può accedere a svariate attività, le suddette attività sono sempre e comunque patrocinate dal comune che per l’occasione mette a disposizione una struttura. Thorsten mi propose di insegnare MUAY THAI dopo avermi visto tirare qualche colpo ad un sacco in una palestra, mi chiese in realtà se volevo insegnarli i calci tirati di tibia e non frustati di collo-piede come sovente nella Kick boxing capita di vedere, ma poi il passo fu breve.. Mi disse inoltre che sarebbe stato possibile semmai lo avessi voluto insegnare anche a dei suoi allievi, Thorsten insegna Taek Won Do nella Sport Halle di Walmenroth, che dopo avere visto il celebre film “ONG BAK” rimasero strabiliati da quelle tecniche. Il mio livello certo non si addice ad insegnare tecniche del genere ma comunque ebbi la soddisfazione di li a breve di avere un corso di 2 ore settimanali in una palestra pubblica, l’utenza media del mio piccolo corso si attestava intorno alle 10 – 15 unità. Christian De Razza è un mio amico Italo – Tedesco il quale oltre parlare italiano con un accento salentino decisamente marcato e simpatico pratica Taek Won Do insieme a Thorsten Weidner.

Mi ha sempre aiutato in tutto è stato più di un amico, un fratello. Spero per questo che un giorno possa venire in Italia da NOI per entrare nella nostra grande famiglia.

Diego Calzolari: Quando e perché sei partito per la Germania?

Francesco Cerrigone: Partii per la Germania destinazione Burbach (Nordhein WestFalen) i primi di gennaio 2007.  In Italia posseggo insieme ai miei familiari un ufficio di rappresentanze, a quei tempi il nostro mercato stava andando sviluppandosi tanto da chiedere delle competenze maggiori a riguardo e l’unico modo era quello di “emigrare” alla corte dell’azienda per la quale dipendevamo e acquisire sul campo tutte le competenze necessarie, quindi mio padre Santo Cerrigone  fece due conti e decise che quello era il momento giusto di “levare le tende” e mettere come si suol dire un po’ “sale in zucca”.

Diego Calzolari: Ritieni dunque sia stata una cosa positiva per te?

Francesco Cerrigone: Assolutamente, ritengo che da qui sia partito un Francesco Cerrigone totalmente diverso di quello che è ritornato.

Diego Calzolari: Cosa intendi dire?

Francesco Cerrigone: Intendo dire che vivere fuori casa è un esperienza decisamente forviante ma vivere anche fuori dal proprio paese lo è a mio avviso ancora di più, relazionarsi con nuove realtà avere il coraggio di rispettare altre tradizioni pur mantenendo le proprie e fare fronte a nuovi problemi ma anche conoscere tanta gente nuova, nuova in tutto, è una cosa che ti cambia dentro, in maniera decisamente positiva. In altre parole mi sento di essere tornato più uomo.

Diego Calzolari: Parliamo di Muay Thai, ti allenavi in Germania vero?

Francesco Cerrigone: Certo.

Diego Calzolari: Dove?

Francesco Cerrigone: Presso la ASIAN SPORT gym di Dillenburg, con l’istruttore Patrick Schott, conobbi questa palestra attraverso una mia estenuante ricerca via internet.

 

Diego Calzolari: Come ti sei trovato?

Francesco Cerrigone: Benissimo, atmosfera molto easy se paragonata ad un ambiente molto professionale come quello della DE Gym.

Diego Calzolari: ti allenavi solo o insegnavi anche?

Francesco Cerrigone: Iniziai allenandomi solamente, compatibilmente con i miei impegni di lavoro e dietro alla disponibilità offertami da un mio caro amico Thorsten Weidner poi iniziai anche ad insegnare, così per gioco, ma ritrovandomi però in poco tempo con un corso di quasi 15 persone che tenuto conto del mio tedesco decisamente a dir poco “maccheronico” ha significato per me un risultato decisamente soddisfacente.

Diego Calzolari: Quale pensi sia l’approccio verso queste discipline nella fattispecie in Germania?

Francesco Cerrigone: Chiarisco che io vivevo comunque in un contesto che non è la Germania ma un conteso di provincia, nelle grosse città come Mainz, Colonia, Francoforte, Berlino, non penso di potere dare un giudizio specifico.

Posso solo dire che hanno una buona tecnica pugilistica come base, godendo di un grosso supporto che viene dato da una grossa presenza di ottime scuole pugilistiche.

Chiaramente è lo stesso discorso che vale come in Italia, in Germania la Muay Thai non è ancora sviluppata al 100% e quindi vi sono aspetti che potrebbero perlomeno essere adeguati.

 

Diego Calzolari: Cosa intendi dire?

Francesco CerrigoneFrancesco Cerrigone: Intendo dire che nei gala dove ho avuto l’onore di essere ho visto poche scuole eseguire il WAI KHRU o usare il Mongkon, ma sono sicuro che si adegueranno con il tempo è solo una questione di tempo.

Diego Calzolari: Per quanto riguarda il rispetto nei tuoi confronti e nella Muay Thai?

Francesco Cerrigone: Il livello di rispetto verso di me e la Muay Thai e la dedizione applicata verso i miei insegnamenti mi sono sembrati sempre ineccepibili.

Diego Calzolari: Cosa ha significato per te tornare in Germania questa volta?

Francesco Cerrigone: Da quando sono tornato in Italia sono tornato moltissime volta per lavoro e per piacere in terra Teutonica, ma questa volta ha significato molto di più che una semplice gita o vacanza, ha significato portare l’orgoglio della mia scuola e della mia terra come testimonianza del buon lavoro svolto dalla mia palestra in ambito nazionale raffrontato in questo caso all’estero.

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