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IL NOSTRO SIMPATICO ANTONIO CASORIA, DOPO VARI
ANNI DI LAVORO NELLA NOSTRA REDAZIONE, CON CONTINUE OSSERVAZIONI ED INTERVENTI
VARI NELLE VICENDE PIU’ BUFFE DEL NOSTRO MONDO… CI DICE CHE COMINCIA A
CONOSCERLO UN POCO… E CON LA SUA CLASSICA, MA FORSE ANACRONISTICA IRONIA
PARTENOPEA D’ALTRI TEMPI, CI CONSEGNA ORA UN SUO SCRITTO SUI MASSIMI SISTEMI
DELL’ “INTELLIGENCE” OPERANTE IN QUESTO AMBIENTE. GLI ABBIAMO CHIESTO A “CHI” E
“COSA” SI RIFERISSE… MA CI HA RISPOSTO DI NON PREOCCUPARCI… PERCHE’ OGNI CRETINO
CHE SI RISPETTI SI RICONOSCERA’ DA SOLO… QUELLI DI LORO CHE NON SI
RICONOSCESSERO PIUTTOSTO, FORSE E’ PERCHE’ NON HANNO IL RISPETTO DI SE STESSI…
CHE INVECE NON SI DOVREBBE MAI NEGARE NEANCHE AD UN CRETINO..
Vieni avanti cretino!
“che a me viene da
ridere”…
Di: Antonio Casoria
I
cretini… i cretini forse, sono sempre pronti a presentarsi ogni volta che
ritengono nessuno li consideri come tali, riuscendo in ultimo ad apparire
quindi… per come forse, vorrebbero proprio far credere di non essere…
E naturalmente… di entrambi i sessi… considerato
che hanno giustamente gli stessi diritti, e quindi perché non far valere anche
il proprio diritto a mostrare di essere ugualmente cretini?
E perchè… Quando invece non sanno come fare… per
farti capire quello che loro vorrebbero tu capissi… o che tu facessi… senza
neanche dirtelo…?
Queste persone “ti bussano alla porta” con varie
giustificazioni, tali da credere di nascondere la reale motivazione di quella
apparizione ma… proprio per questo loro tentativo di non dire ciò che vogliono,
dicendo invece quello che ritengono sia una motivazione plausibile, ma mostrando
in ultimo e solo esattamente quello che in effetti sono, dei cretini appunto.
Solitamente, chi poi gli apre la porta… li
accoglie adeguatamente per come si presentano, facendogli credere di riuscire a
farsi poi portare dove questi cretini vorrebbero farli arrivare, godendo del
fatto che l’altro si è accorto che quanto lui sta facendogli credere di star
facendo… è esattamente quello che il cretino vorrebbe che l’altro facesse.
E perché… Quando invece capita talvolta (di rado,
ma capita…) che il loro interlocutore non si comporti come questi cretini hanno
programmato? Allora queste persone cominciano a scivolare, rinvortolandosi
dentro il loro macchinoso teorema… e per cui… non sono lì per chiedere di fare…
ma pur senza dirlo, vorrebbero che l’altro lo facesse.
Perché così facendo… quei i cretini non ne
avrebbero la responsabilità, in quanto non glielo hanno certo detto loro di
farlo.
Evidentemente quello che queste persone
vorrebbero, deve essere qualcosa che potrebbe far credere all’altro… quello che
invece loro desidererebbero convincerlo di essere… e che naturalmente non
vorrebbero assolutamente potessero mai pensare che fossero. Non vedendo che
invece… proprio pensando di negare questo loro essere, tale genere di personaggi
risultano in ultimo essere esattamente così, precisamente come non vorrebbero
che gli altri pensassero che fossero… altrimenti, perché dovrebbero volerselo
negare di esserlo?
Ciò che ognuno pensa, non è forse ciò che si è? E
pensando di non esserlo… non è forse perché intimamente sanno che lo sono?
Altrimenti, come potrebbero pensare di nasconderlo… se non lo fossero? Non
avrebbero da temere niente dagli altri. Cosa invece potrebbero temere dagli
altri se si comportassero come realmente sono? Forse… che gli altri capissero
proprio quello che queste persone sanno di essere? Mah…!
Quello che temono… pare sia invece il proprio
giudizio e non tanto quello degli altri, una specie di personale giudizio
artificiale e che forse si forma attraverso l’opinione che vorrebbero gli altri
avessero di loro, e quindi forse è per questo che sono alla continua ricerca di
consensi per come ritengono di dover essere, quando invece e purtroppo per loro…
non sono altri che dei cretini. Non tanto perché forse lo sono, quanto invece e
soprattutto … perchè agiscono in questo modo artificioso, pensando quindi che
quello che secondo loro dovrebbe apparire, è solo quello che sono… ma questo
forse lo pensano solo i cretini…
Sono però davvero tutti dei personaggi
fantastici, i quali ogni volta pensano che l’altro se ne sia dimenticato… che
sono cretini… eccoli che ti suonano alla porta per ricordarti che sono sempre i
soliti cretini, e mica cambiano! Per farlo… forse dovrebbero prima ammettere di
esserlo, altrimenti come potrebbero cambiare un qualcosa che credono non esista?
Ma piuttosto che ammetterlo, notiamo che ne vanno quasi fieri, del loro status
di cretini.
T'ho visto cretino... hai fatto fallo!
Eppure si irritano anche… quando non fai o non
dici, quello che loro pensano di essere riusciti ad averti comunicato, senza
neanche ditelo ma tentando di fartici arrivare da solo. Ma se proprio loro… lo
hanno solo pensato come deduzione dei loro intricati e teoretici pensieri…
perché dovrebbe averlo pensato anche l’altro? Metti che quest’altro invece, non
sia un cretino?
D’altra parte… quando invece gli fai capire che
quello che dicono, non è certo quello che pensano… solitamente si appellano alle
parole esatte che hanno detto o scritto. Ma proprio “quelle” rivelano la loro
natura di cretini… così che in ultimo… se ne escono con la tipica frase… ma non
hai capito che io scherzavo? Forse temendo che l’altro li stesse invece
prendendo sul serio, come fossero... cretini appunto.
Ma se lo pensano pur temendolo, ci sarà pure un
motivo… Da quando infatti… è più importante cosa pensano gli altri del cretino o
piuttosto è più importante cosa il cretino pensa di se stesso? E un cretino
vero… (DOC) non può che pensare di non esserlo, altrimenti se ammettesse a se
stesso l’eventualità di esserlo… ma cosa cambierebbe? Sempre cretino sarebbe
credo, ma ammettendolo forse… potrebbe cambiare, negandoselo invece… resterebbe
solo tale, riproponendosi ogni volta per come cerca di nascondere, per il
semplice motivo che è, e quello che è… non può essere eliminato, ma solo
nascosto e nascondendolo non lo si elimina di certo, ma si rimanda solo ad un
altra prossima occasione la sua sicura dimostrazione.
Proprio questa loro apparentemente logica
irrazionalità… è la manifestazione della loro contraddizione interiore, cercando
di attaccarsi in ultimo alle parole, quando invece queste non esprimono quello
che scrivono, ma celano invece il loro interiore stato di cretini. E quando mai
le parole sono riuscite a comunicare, ad entrare in empatia con l’altro?
Forse le parole comunicano cose, ma non certo
possono comunicare sentimenti correlati a stati psicologici, che per queste
persone potrebbero anche essere stati… patologici… o quantomeno di
frammentazione psicologica.
Queste
persone sono i cosiddetti tipi ogni tempo, perché non c’è stagione migliore e
peggiore per loro, ma solo occasioni per mostrarsi così come sanno e possono
fare, tentando ogni volta di riuscire a far credere il contrario… per potersi
convincere di non essere… quello che neanche tanto intimamente sanno invece di
essere… cretini appunto.
Non temono neanche di essere scoperti… perché
secondo loro non lo hanno mai detto a nessuno di essere cretini, e pensano che
finchè non lo dicono, con le precise parole “io sono un cretino”… come
potrebbero gli altri pensare che lo siano? Altrimenti le parole non significano
più quello che vogliono dire. Certo le parole hanno il loro significato, ma tra
le righe contenenti queste… forse se ne cela un altro, che queste persone e loro
malgrado… per come sono cretini, ritengono di aver ben coperto, come fanno
taluni animali fisiologicamente appagati.
La riprova sicura è il fatto che secondo loro,
con quasi tutti riesce di non far capire che sono cretini, e quei pochi che
azzardano a rispondergli per come sono, allora vuol dire che non li capiscono,
che non sono in sintonia o empatia per come preferiscono usare le parole. Non
riuscendo invece loro stessi a capire invece… che proprio questi ultimi li
capiscono veramente, mentre forse sono tutti gli altri a non capirli,
probabilmente perchè anche tutti gli altri forse… sono come loro…. Cretini? E’
solo una domanda non vuole certo essere un’affermazione, ma che forse per i
cretini potrebbe apparire tale, chissà perché…
E’ ormai estate… ed abbiamo voluto riderci sopra,
per molti vari motivi, ma sicuramente perché in fondo, i cretini… possono anche
essere simpatici, quando accade che in taluni momenti smettano di volerlo far
vedere e si comportano esattamente per come sono… tanto quelli sono… ma almeno
le loro relazioni sarebbero probabilmente più sincere e quindi serene, senza
dover sforzarsi di apparire per come credono di dover piacere all’altro. Così
che l’altro, se resta… è proprio perché piace relazionarsi con un cretino… così
che poi non potrà lamentarsene, rinfacciandogli di essere un cretino.
Un
cretino che si comporta per come è… può essere tale? O piuttosto relazionandosi
per come sente di essere, non può che mostrare quella sincerità che non è
paragonabile a niente… se non confrontando come può esistere il cretino. Il
cretino forse è tale, proprio perché si paragona… e paragonandosi forse,
vorrebbe essere diverso da quello che è.
Ogni riferimento a fatti e persone che leggendo
si sentissero chiamate in causa non è certo voluto, ma se nonostante tutto
questi lo intendessero così… una ragione ci sarà, probabilmente perché sono
cretini? Chi eventualmente invece potesse pensare di non riconoscersi in questo…
allora è possibile forse che lo sia, proprio perché vorrebbe riuscire a
dimostrarsi di non esserlo… I più cretini di tutti poi, riescono anche ad
affermare senza ritegno che non lo sono… perché è così, lo sanno di non essere
cretini, quindi non si riconoscono in questo. Ma per poterlo dire di non
esserlo… dovrebbero sapere anche cosa sia un cretino e come possono saperlo se
non lo sono? Dagli altri o forse da quello che loro sanno di essere rispetto ad
un modello, ad un ideale di persona che vorrebbero imitare… forse per far
credere di essere esattamente così? Ecco quanto sono cretini…
E quelli che invece non lo sono veramente…
come fanno a saperlo? Basterebbe domandare in giro, ma non irritatevi se poi vi
rispondono… “Lei è un cretino, si informi”…
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