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Lezioni arbitrali

Di: Beatrice Guardati

Al contrario di quello che avremmo potuto aspettarci e che molti nuovi partecipanti forse credevano, ma come di consueto agli stage Toscani… le lezioni arbitrali non sono state affatto una mera ripetizione dei freddi regolamenti, ma queste hanno spaziato tra gli argomenti più vari, diversi ed interessanti, oltre che… scelti tra quelli di piena attualità.

 

Come ha tenuto a precisare il Presidente del Comitato Regionale Patrizio Rizzoli, per rispondere e rendere conto anche a chi lamentava il fatto che queste erano sempre tenute da Roberto Fragale, non certo per il venir meno della sua indubbia autorevolezza (è il Presidente della Commissione Nazionale Arbitrale) ma anche per sentire punti di vista diversi… l’anno passato avevamo invitato proprio per questo, anche il dott. Francesco Pellegrino (Arbitro Internazionale di tutte le discipline) e quest’anno… Roberto Fragale aveva invitato un membro della Commissione Nazionale: Oriano De Bei; (Commissario Nazionale, specializzato negli sport da tatami).

 

Proprio Roberto Fragale infatti, alla presenza di Patrizio Rizzoli ed Oriano De Bei, ha aperto le lezioni teoriche dello stage, sabato 18 ottobre alle ore 10,00 con un proprio autorevole intervento.

Dopo aver ribadito l’importanza circa la conoscenza del regolamento di gara per i D.T. societari ed i coach, per poter almeno preparare adeguatamente i propri atleti a dare e mostrare tutto ciò che i giudici ricercano attraverso i propri criteri di giudizio, nel computo finale del round…  è passato a spiegare i motivi e conseguenze deleterie per la psiche dell’atleta ed inibizione di loro eventuali miglioramenti, derivanti dalla pessima abitudine di alcuni pessimi coaches… di addossare abitudinariamente la colpa per le loro sconfitte, all’incompetenza degli arbitri e giudici … manifestando così nient’altro che una propria “piena miopia mentale”.

 

Ma non solo… perché il Presidente della Commissione Arbitrale ha ben spiegato e fatto comprendere che in ultimo… l’accusa abitualmente lanciata con piena superficialità ed apparentemente innocua… non fa altro che gettare fango addosso alla propria Federazione di appartenenza e quindi in ultimo anche a loro stessi… una pessima e controproducente abitudine questa da lui ultimamente notata, che spera e si augura possa essere già finita, così come crede sia forse cominciata.

 

Ma detto questo… è passato anche a ben spiegare “quali” sono i passi obbligatori, “come” devono essere  espressi ed “a chi” e “quando” devono essere richiesti, gli eventuali bisogni di chiarimento o la consegna di eventuali reclami scritti, con “quali” motivazioni possono essere accettate e con “quali” invece,  non ne hanno alcun motivo… ecc.

 

Ma poi ha proseguito e, visto che l’ultima circolare inviata dalla Segreteria Federale agli organizzatori di eventi cosiddetti “PRO” in merito all’organizzazione e convocazioni arbitrali, presenza degli stessi, il numero degli Ufficiali Federali, i loro rimborsi, le loro obbligatorie nazionalità in caso di incontri internazionali ecc. avevano dato adito a scontentezza dovuta a sicura incomprensione… ha voluto spiegarne i retroscena che l’hanno resa indispensabile, ma ha anche chiarito che questi stessi… sono da sempre esistiti sia in FIKB che in WAKO.

 

Naturalmente ha voluto spiegare bene a quanti ancora non lo avessero capito… che FIKB è una cosa… WAKO è un’altra… e WAKOpro è un’altra ancora…

 

Ma soprattutto ha avuto cura di spiegare i motivi per i quali questi sono stati dovuti essere classificati come eventi  privati e “promozionali” (da cui la denominazione “PRO”) perché questo aveva destato molta perplessità ed ironiche battute e domande, oltre che far sentire declassati… i cosiddetti “professionisti”. Un intervento degno delle aspettative di chi già lo conosce bene… sempre interessanti le sue lezioni.

 

L’intervento del Commissario Nazionale Oriano De Bei, invece, che ha avuto luogo domenica 19 ottobre dalle 14,30 alle ore 16,00 invece, ha chiuso lo stage regionale toscano. Presentato dallo stesso Roberto Fragale come uno dei componenti la sua Commissione ed esperto in sport da tatami, continuamente aggiornato per la sua continua partecipazione nei Campionati Internazionali della WAKO.

 

Il sig. Oriano De Bei  ci ha parlato dell’arbitraggio nel semi contact, ed i requisiti minimi che una tecnica deve avere affinché il punto venga assegnato. È passato poi ad esporre i vari casi in cui invece… apparentemente il punto c’è stato, ma che per regolamento non può essere assolutamente assegnato.

 

Ma anche lui ha lamentato il fatto delle troppe ed inopportune lamentele dei coaches e soprattutto il modo, argomenti e metodi sbagliati di esporle… passando quindi a spiegare le corrette procedure per presentare alle persone giuste, le proprie perplessità, in quale momento ed in quali casi… anche nello specifico degli sport da tatami.

 

Altro interessante argomento toccato dal Commissario Oriano De Bei, è stato quello del contato nel light contact. Questo infatti, aveva portato molti degli ex fist a porsi delle domande sulla possibilità di fare tornei con un contatto veramente molto più morbido, di quello attualmente in uso nella FIKB.

 

De Bei ha infatti spiegato che in effetti in FIKB il contatto è più “efficace” diciamo… che non quello in uso nella ex fist, ma questo è determinato dall’alta specializzazione in questa disciplina e quindi dato dalla dinamicità della tecnica corretta e non dalla mancanza totale di controllo.

 

I nostri atleti nazionali… fuoriusciti dalle gare federali, partecipano alle competizioni Internazionali della WAKO dove l’alto livello tecnico porta a questo genere di contato dinamico… e forse sarebbe un errore, selezionarli in gare di contatto morbidissimo per poi inviarli a competizioni internazionali, dove si troverebbero sicuramente in difficoltà e proprio per questo motivo. L’Italia infatti è ai primissimi posti nel Mondo in queste specialità di sport da tatami.

 

Tuttavia ha reso noto che, in una delle ultime riunioni della Commissione Nazionale Arbitraggio, questa aveva deliberato che solo nella classe delle cinture superiori (blu marroni e nere) si sarebbero adottati questi parametri di valutazione… per le cinture basse invece (che non partecipano agli europei e mondiali) sarebbero stati usati criteri di valutazione diversi e sarebbe quindi stato consentito, solo un contatto molto più leggero.

 

Ma sicuramente, di tutto questo… non solo ne devono essere informati e convinti gli arbitri atraverso al partecipazione ai corsi di aggiornamento loro riservati… ma soprattutto i coaches… che invece sembrano continuare a protestare quando un loro atleta viene squalificato o penalizzato per un eccesso di contatto.

Insomma… tutto il mondo è paese da quel che mi pare di comprendere… e non si può addossare la colpa tutta da una parte per proteggere i propri interessi… senza rendersi conto che è proprio così  che si determina il male peggiore per tutta la nostra grande organizzazione… e che invece avrebbe bisogno di maggior considerazione da parte di tutti e soprattutto al di sopra degli interessi personali di ognuno…. Perché è proprio così che meglio si tutelano questi ultimi.

 

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