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Sabato in… discotecaDi: Franco Piccirilli
Cosa c’entra lo stage FIKB con la discoteca? C’entra, eh se c’entra… state fermi che ve lo spiego. Come ogni anno il sabato sera la Federazione, attraverso il suo Presidente, prepara una serata particolare per il dopo cena in hotel con music hall. Alle 20.00 scendo in sala ristorante con il tailandese, divenuto ormai la mia ombra. Qui incontro Fragale davanti ad un vassoio, pare che ogni tanto mangi anche lui. Così lo accompagno lungo il percorso dei vassoi degli antipasti, dove peschiamo ognuno le proprie specialità… attirati dalle varie composizioni alimentari dei diversi e gustosi stuzzichini, tra cui anche pesce e verdure differentemente insaporiti e conditi.
Prendiamo quindi posto al nostro tavolo, e dopo qualche minuto il cameriere si avvicina e ci invita a scegliere la cena, tra i piatti proposti per la sera. Intanto dalla grande vetrata situata dietro di noi, dalla quale si vede l’ampia terrazza dell’hotel, si stanno radunando diverse persone tra quelle che avevano finito di cenare, mentre sentiamo la musica avanzare fin dentro la sala dove stiamo consumando il nostro pasto serale.
Terminata la cena andiamo a vedere incuriositi, ma non troppo… anzi dando quasi scontato per quello che stava accadendo fuori sulla terrazza. Memori dell’ospitalità dell’anno passato, immaginavamo che si ripetesse anche quest’anno l’intrattenimento danzante. Infatti il piano bar era pienamente funzionante e stava suonando per gli ospiti della struttura recettiva.
Il tempo di assaggiare uno spumantino, perché l’aria fresca della serata non richiedeva di stare all’aperto, quanto piuttosto di starcene al chiuso, magari davanti al bar a sorseggiare il caffè del dopo cena. Oltretutto quest’anno sulla terrazza non erano stati allestiti, come invece l’anno passato, tavolini e sedie per una eventuale piacevole conversazione ascoltando musica.
Non siamo però stati gli unici a pensare di migrare verso siti più… caldi, molti hanno avuto la stessa pensata. Così in breve tempo la terrazza si svuota, mentre il bar nella sottostante hall invece si affolla di gente, ben disposta a starsene seduta e chiacchierare tranquillamente davanti ad un caffè o qualche altra bevanda… tonificante.
Nel pomeriggio… che solitamente precede la sera, la Sphinx, tramite Barra, ci aveva invitato a trascorrere la serata, ma direi forse più la nottata, in una discoteca del posto. Ci sarebbe venuta a prendere l’auto messa a disposizione dalla stessa Sphinx alle 23.00 per portarci sul posto. Eravamo curiosi e fiduciosi di questo extra sabato sera. Ho accompagnato il tailandese in camera e con Fragale abbiamo aspettato l’ora della partenza, per questa appendice dello stage nazionale FIKB.
Alle 23.00 in punto l’auto con tanto di autista in smoking… si ferma davanti all’entrata del Waldorf Hotel, esce e si avvia verso la porta posteriore spalancando con elegante disinvoltura la portiera, per farci accomodare all’interno di una… Lincoln Limousine…
Di colore nero e con stampato sulle fiancate il logo della Sphinx, si ferma esattamente davanti all’entrata dell’Hotel, come promesso da Barra. Se voleva stupirci certamente ha sortito il suo effetto. Con il buio, vedere arrivare illuminata la limousine e fermarsi a pochi passi da noi, sapendo che era a nostra disposizione… potevo forse riuscire ad immaginare cosa doveva aver provato Cenerentola quando ha visto la carrozza della favola… una emozione tale per cui ha deciso di lavorare con ilguerriero.it, continuando a vivere felice e contenta per il resto dei suoi giorni. E se noi fossimo la continuazione di quel sogno? In attesa della risposta senza esitare siamo entrati dentro la… favola. Ma come in ogni favola…
Ci avrebbero fatto compagnia nella lussuosa autovettura anche due ragazze, Elisabetta Castronovi e Barbara Falsoni. E’ il Presidentissimo stesso che ce le affida… raccomandandoci scherzosamente di fare buona guardia (credo proprio che … non conosca Fragale!) è di buon umore… ci hanno appena comunicato della strepitosa vittoria di Diego Calzolari contro il temibile Itthipol Akkasrivorn… Fragale gli da la buona novella e Falsoni è in un brodo di giuggiole! (VEDI: Diego Calzolari vs Itthipol Akkasrivorn)
L’autista ci invita quindi a prendere posto sugli ampi e magnifici sedili in pelle nera. Ma non sono sedili, piuttosto divani estremamente comodi e morbidi per stare comodamente a proprio agio. L’interno è illuminato da tenue luci, addirittura sul soffitto le luci sembrano stelline nel cielo, dando la sensazione di un ampio spazio fuori dal tempo, tanta è l’ampiezza dell’abitacolo. La soffice illuminazione rischiara l’arredamento che lo rende ancora più morbido, mentre i nostri volti sembrano fluttuare nell’ambiente che risulta molto curato in ogni suo superfluo decoro. Infatti queste autovetture non si fanno mancare niente di quello che potrebbe essere eccessivo, per ogni genere di piacere e di confort, allietando gli ospiti durante la loro permanenza a bordo di questa… nave.
Ci mettiamo comodi sul divano subito dietro l’autista, che rispettando la nostra privacy aveva chiuso il separatore, potendo comunque comunicare attraverso il telefono di bordo. Naturalmente abbiamo con noi le nostre attrezzature da ripresa, per cui non possiamo non fare qualche scatto fotografico di questo… sogno. La limousine si muove, il motore quasi silenzioso non interferisce minimamente con la conversazione degli ospiti postati sui lussuosi sedili. Non so in quale posto andremo, ma so che sto godendo la favola di questo viaggio a bordo di questo mini appartamento viaggiante dove, nella realtà del sogno, tutto è concesso. Cosa mai sto pensando in questi momenti? Con Fragale è bastato uno sguardo per capire ognuno il pensiero dell’altro… il solito. Non diverso da quello di ognuno che sia libero da inibizioni, per cui quello che potrebbe essere solo fantasia diventa… realtà.
Dai vetri scuri della limousine possiamo intanto vedere passare la vita di tarda sera dei posti che stiamo attraversando, mentre dall’esterno niente possono vedere, ma solo immaginare. E non vi dico gli sguardi delle persone che vedono passare questo… sogno. Così espressioni tra il curioso e lo stupito erano disegnati sui volti delle persone all’esterno, mentre altri armati di macchinetta fotografica, non si lasciavano sfuggire l’occasione per poterlo oltre che dire far vedere… io l’ho vista!
Nonostante la mole di questa autovettura, la navigazione risulta piacevole per la cura dell’estremo comfort per i suoi passeggeri. Non ci facciamo mancare battute e risate in un clima di estrema serenità e disinvolte sensazioni a cui partecipano anche le graditissime ragazze che sono con noi. Nessuno si sente imbarazzato, quanto invece entusiasta di quello che sta vivendo in questo momento. Non importa se poi nessuno ci crede, siamo qui per ben altri motivi… non ultimo questo! Dopo circa mezz’ora di viaggio, ma solo perché ho guardato l’ora, altrimenti pareva non essersi mossi, ci fermiamo in un parcheggio. Poco dopo ci apre lo sportello l’autista che, gentilissimo, ci annuncia il nostro arrivo alla discoteca, non prima di averci raccomandato di chiamarlo al suo cellulare a qualsiasi ora per essere riportati all’hotel. Non male queste avventure con Fragale… dovremmo farle più spesso!
Siamo arrivati al “Prince” di Riccione. Il parcheggio è ancora deserto, certamente è presto, forse i clienti arriveranno più tardi. Intanto le ragazze scendono dalla scalinata di accesso alla discoteca mentre io invece, aspetto Fragale… impegnato in una conversazione telefonica con il riconfermatosi Campione del Mondo Diego Calzolari. Ma poco dopo le ragazze sono di nuovo sopra annunciandoci che la discoteca apre a mezzanotte. Proviamo a chiedere di poter entrare prima, considerando anche che la temperatura serale è piuttosto bassa e, oltretutto, non siamo attrezzati per aspettare mezz’ora fuori dal locale.
Troviamo così un posticino più riparato dalla brezza fredda che sta spazzando il piazzale del parcheggio. Durante l’attesa si aggiungono anche alcuni dei partecipanti allo stage, per cui riusciamo a far passare in fretta il tempo… psicologico. Ed ecco che finalmente i ragazzi dello staff del “Prince” aprono il cordone di accesso al locale e ci lasciano entrare.
All’ingresso gli diamo i nostri nomi e una ragazza dello staff, dopo aver controllato la lista degli ospiti invitati nel privèe, ci accompagna all’interno del locale dove abbiamo un tavolo che la Sphinx ci ha riservato, come ci aveva promesso. Subito dopo l’ingresso è stato sistemato il bar della sala, attrezzato per ogni richiesta dei clienti e con due belle ragazze pronte ad esaudire ogni… palato. L’interno del locale è ampio, al centro la pista per ballare e intorno, rialzati rispetto alla pista, i vari tavoli e poltroncine.
E’ ancora presto e la discoteca è praticamente vuota, ma la musica è già in onda anche se non proprio da ballare. Infatti il genere è tranquillo, giusto per aspettare che la sala si riempia. Luci di vario genere e tipo sono sistemate nei diversi punti della sala, così come le casse acustiche. Alcune colonne presenti sembrano siano state rivestite che con il cuki, si quello per conservare i cibi in cucina, ma con l’effetto delle luci contribuiscono a creare la scenografia della sala.
Davanti alla pista è ben sistemato il banco del dj per far ballare la clientela. Pian piano la discoteca comincia a riempirsi, ragazzi e ragazze ben vestiti stanno girando per il locale in attesa di cominciare a fare quello per cui si trovano in questo posto… si, anche ballare. Dal nostro punto di osservazione possiamo avere la visione dell’intera pista da ballo e di gran parte del locale, compreso il bar. Questo in breve tempo è già assediato dalle persone.
Poi la musica cambia ritmo, diventa più accelerata e anche più potente... cominciamo ad avere difficoltà a parlare, anche urlando. Intanto la pista si anima di ragazzi e ragazze che accennano a movimenti con il corpo al ritmo della musica letteralmente sparata dalle casse acustiche.
Ecco poi comparire alcune nostre conoscenze, Claud Alberton e Max Greco in compagnia di altrettante simpatiche ragazze e che vedendoci, ci raggiungono e si fermano al nostro tavolo. L’occasione è fantastica per fare foto al noto direttore tecnico di K-1rules della Federazione, in abbigliamento disinvolto, compresi gli onnipresenti occhiali scuri e cappello con visiera.
La pista intanto si è riempita di gente e la musica spinge forte, tanto che con Fragale decidiamo di uscire per far respirare le nostre orecchie. Così salutiamo le ragazze e ci allontaniamo dal locale. Fuori dalla discoteca chiamiamo la limousine e dopo pochi minuti arriva al parcheggio.
Prima però di portarci in hotel, deve fare alcune riprese video per uno spot pubblicitario della Sphinx. Assistiamo quindi incuriositi alla realizzazione di questo spot, nel quale compare lo stesso Barra, oltre che alcune belle ragazze dello staff di P.R. della discoteca.
Provano diverse volte e con diverse angolature di ripresa, l’uscita dalla limousine. Ne approfitto per fare anch’io qualche ripresa con la nostra attrezzatura redazionale. Finito di girare lo spot pubblicitario, rientriamo dentro al tepore del bel salottino della limousine, con destinazione Waldorf Hotel.
Arrivati a destinazione il gentilissimo autista ci viene ad aprire lo sportello e salutandoci cordialmente, ci augura una buona notte… alle 3,30… Entro in camera cercando di non svegliare il ragazzo tailandese, e mi sistemo nel mio lettuccio, pensando a come scrivere e descrivere la serata appena trascorsa… Ed ecco cosa ho sognato!
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