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STAGE MATTINODi: Federico Fragale(La Redazione mi ha chiesto di fare un articolo “critico” sullo stage di Andy Sauwer… ah ha ah.. evidentemente non ha capito ancora chi è il personaggio in questione ed anche se sicuramente lusingato dalla richiesta ricevuta, non posso che fare umilmente un articolo riepilogativo, di tutto quello che si è fatto nel seminario del mattino. Lascio quindi le critiche a chi vi ha partecipato… ed a chi prenoterà il DVD appositamente richiestoci e che a giorni sarà confezionato da Michele Baschieri, che tra poco sarò disponibile presso Gianfranco Rizzi tel: 3356116009)
La presentazione di Gianfranco Rizzi: Naturalmente, il primo passo per l’apertura dello stage… è stata la presentazione del docente che Gianfranco Rizzi ha fatto per tutti gli intervenuti, con il palmares detenuto e naturalmente con un dettagliato resoconto (quasi una telecronaca) dell’ultimo grande torneo del K-1 world max a cui ha partecipato ed in ultimo… vinto!
Andy "The Destroyer" Souwer: è nato il 9 novembre 1982 a Den Bosch (Olanda), ha iniziato a praticare la kickboxing sin dall’età di 7 anni nella palestra Ling Ho Gym ad Amsterdam. A soli 8 anni ha esordito in un suo primo combattimento. Continuando nella pratica è poi riuscito a vincere il suo primo titolo mondiale ai punti nel 1998 all’età di soli 16 anni. Due anni dopo aveva già vinto tre titoli mondiali! In Olanda ha vinto tutti i match che ha disputato fino a diventare campione d'Olanda. Ha vinto 2 volte il famosissimo K-1 World MAX) il più grande circuito professionistico mondiale) nel 2005 e nel 2007 . Il simpatico ragazzo… alto 1,75 per 70 Kg di peso, è conosciuto tecnicamente per le sue sorprendenti ed estrose combinazioni di pugno-low kick, per la sua efficace tecnica difensiva e soprattutto per la determinazione e resistenza fisica .
Questi sono a tutt’oggi i titoli vinti nella Kickboxing:
RECORD KICKBOXING K-1 Rules:
Risultati del K-1 World Max 2007 svoltosi il 3 ottobre scorso a Tokyo presso il Nippon Budokan:
FINALE:
ANDY SOUWER vince il K-1 WORLD MAX 2007
Più di una sessantina, gli intervenuti fra maestri, istruttori, allenatori, atleti e semplici praticanti appassionati, arrivati anche in gruppi da regioni limitrofe.. Piemonte, Lombardia, Toscana, Veneto, Trentino ecc… e tra cui numerosi atleti agonisti e persino campioni di grido, come Barbara Plazzoli e la Stefania Bianchini, che era intervenuta assieme al proprio preparatore.
Rizzi ha poi lasciato la parola a Andy Sauwer augurando a tutti gli intervenuti un buon allenamento e mischiandosi lui stesso tra loro. Andy, supportato da una ragazza dello staff di Gianfranco che fungeva da interprete simultanea, per chi non comprendesse l’inglese, mi è subito piaciuto per la dimostrazione che ha dato di estrema e responsabile professionalità nella conduzione organizzata e schematizzata del seminario.
Resosi immediatamente conto della eterogeneità variegata degli intervenuti (moltissimi provenivano da altre discipline e parecchi addirittura dal semi-contact) ha subito detto che lo stage avrebbe ricalcato le orme della disciplina del K-1 fin dalle prime basi, con le tecniche più semplici e sostanziali… crescendo poi progressivamente e lavorando nello specifico avanzato, solo in quello del pomeriggio.
È partito quindi dalle “basi” del movimento in combattimento… posizione del corpo durante i saltelli nel combattimento, la giusta posizione delle gambe e della guardia ecc. Poi ha cominciato dai pugni diretti con spostamento in avanti, spiegando il significato del movimento e la sua giusta attuazione… senza tralasciare minimamente la posizione del polso e del metacarpo rispetto all’avambraccio. Ma le sue argomentazioni sono poi proseguite ponendo l’accento sull’importanza (svelando proprie conoscenze di biomeccanica) della spinta della gamba sul pugno e nel mostrare quindi la giusta posizione ed azione di questa, durante l’esecuzione pugilistica.
Successivamente si è iniziato a spiegare e motivare, alcuni semplici esercizi sull’automatismo… con primo esercizio a coppie, dove il compagno apre una mano ed il partner colpisce con il diretto correlato.
Ma l’asfissiante calca di perone attorno a lui, non facilita la visione di tutti e fortunatamente i nostri anziani di Redazione gli lanciano l’idea di mostrare e spiegare le tecniche sul ring rialzato, di cui la palestra dispone e la visuale completa è così perfettamente visibile a tutti.
Proprio qua ha inizio la spiegazione della corretta distribuzione del peso del corpo durante l’esecuzione dei colpi pugilistici. Palesemente, si intuisce immediatamente che il “tipo” ha indubbiamente una ottima impostazione pugilistica e soprattutto l’importanza che attribuisce alla sua conoscenza sostanziale come pre-requisito al genere di combattimento.
Ancora un esercizio di base per esercitare gli automatismi del movimento sul ring e riflessi, con un “Giochino”… entrambi i partner devono toccare la spalla al compagno e questo a sua volta deve evitare, bloccando, deviando e toccare a sua volta la spalla..
Ancora un “Giochino” con l’aggiunta del tocco, oltre che sulla spalla… della gamba avanzata. Esercizi divertenti e semplici, che avviano allo studio del combattimento, al riscaldamento corporeo e formazione di alcuni automatismi essenziali, sia pur nella loro semplicità, ma proprio per questo attuabili e ripetibili da chiunque.
Poi si passa ad un automatismo più specifico, il partner porta un gancio largo e il compagno deve schivare in basso, uscendo lateralmente con spostamento in obliquo in avanti.
Dichiarato concluso il riscaldamento e primi esercizi per il condizionamento psico-fisico… si mettono le protezioni per proseguire nel seminario tecnico e procedere con esercizi più settoriali.
Nel primo esercizio, il partner attacca pugno.. l’altro deve bloccare soltanto ma senza scomporre la guardia, facendo quindi torsioni del busto e (categorico) senza mai arretrare.. ma Andy mostra anche la conoscenza e l’importanza che attribuisce all’allenamento ideo-motorio, invitando tutti nel contempo della schivata o bloccaggio, a pensare alla eventuale risposta… inducendoli inconsciamente quindi ad assumere una “forma mentis” e “spirito di atteggiamento” aggressivo ed attivo.
Si passa adesso alle risposte sul jeab sx.. la prima con uno spostamento a dx della gamba dx e risposta di proprio jeab sx al corpo… la seconda (che presenta come sua particolare) con un gancio dx di incontro con spostamento del tronco… e la terza in anticipo sul movimento avversario con una finta di jeab… e poi subito dentro con il diretto.
Fa lavorare queste tecniche a coppia, con il partner che fa sempre lo stesso attacco ed il compagno che risponde a scelta e senza un ordine preciso, ma utilizzando progressivamente ed a sorpresa, tutti e tre i tipi di risposta.
Poi si passa alla spiegazione dei colpi pugilistici circolari, il montante e gancio, con relative spiegazioni tecniche e motivazioni di biomeccanica basilare… continuando poi con la posizione del metacarpo rispetto all’avambraccio, la traiettoria, l’altezza del gomito rispetto alla spalla e pugno ecc.
La lezione della mattina, termina poi con azioni di attacco a scelta, ma comprensive di tutti i colpi visti, sui bersagli mobili dei compagni, in uno sparring condizionato… in cui la sua raccomandazione tassativa è sempre presente… quella di non arretrare mai!
Andy dichiara conclusosi lo stage mattutino di base… e presenta quello del pomeriggio che verterà invece su tecniche un po’ più specifiche ed avanzate del combattimento.
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